Trekking a Piedi
Pizzo Cefalone
(alt. 2533m)

Partenza:
Osservatorio di Campo Imperatore (2135 m)

Catena Montuosa:
Gran Sasso

Dislivello: 650 m

Durata: 5h00'

Difficoltà: Media

Segni: standard (bianchi e rossi) per la prima parte, dopodiché a cerchi concentrici gialli e rossi

Per arrivare al punto di partenza si percorre l’autostrada A24 Roma-L’Aquila uscendo al casello di Assergi, per poi seguire le indicazioni per Campo Imperatore (Albergo e Osservatorio).
Si può anche lasciare l’auto poco dopo l’uscita dell’autostrada e salire fino all’Albergo con la cabinovia, se quest’ultima è in funzione (attenzione in questo caso all’orario dell’ultima corsa della cabinovia).

L’itinerario per il Pizzo Cefalone può essere diversificato all’andata e al ritorno.
All’andata si può scegliere di allungare leggermente il percorso passando per il rifugio Duca degli Abruzzi (dall’Osservatorio è visibile lì in alto davanti a voi, con l’evidente sentiero per raggiungerlo), la salita è un po’ ripida: accelerando troppo il passo rischiate di trovarvi senza fiato dopo pochi minuti!

Già dal rifugio (2388 s.l.m.) si può ammirare un panorama eccezionale verso il Corno Grande sulla vostra destra, il Pizzo d’Intermesoli al centro e il Monte Corvo sulla sinistra.

Il nostro sentiero prosegue sulla sinistra del rifugio (a destra si va verso il Corno Grande).
Si prosegue praticamente alla stessa altitudine per degli agevoli saliscendi fino al Monte Portella (2385 s.l.m.) per poi scendere gradualmente di un centinaio di metri.

Sotto, alla vostra sinistra, si scorge il caratteristico paese di Assergi, con un lungo tratto visibile di autostrada. Sulla vostra destra invece, potete ammirare l’immensa distesa desolata di Campo Pericoli, con evidenti tracce di neve ghiacciata almeno fino a tutto luglio.
Già a quell’altitudine, anche in giornate abbastanza serene, è molto frequente la presenza di nuvole che si formano in corrispondenza di Campo Pericoli e poi salgono su fino a coprire il massiccio del Corno Grande e le altre cime. E’ facile che in queste condizioni vi ritroviate all’interno di qualche nuvola che sale verso l’alto fino ad avvolgervi con il caratteristico effetto di fumo bianco. In questo caso la visibilità si riduce a poche decine di metri ma non c’è comunque alcun pericolo in quanto il sentiero è sempre molto evidente.

Arrivati ad un bivio ben segnalato, occorre seguire il sentiero 1A (indicato con cerchi concentrici gialli e rossi) che inizia a salire prima in modo lieve, poi nell’ultimo tratto in maniera più decisa. Nel tratto finale occorre fare un po’ d’attenzione nel passaggio sulle rocce (ci può essere un po’ di ghiaia che le rende scivolose).

E' da notare che sulla sinistra, a pochi metri dalla vetta, inizia il sentiero che percorre la Cresta delle Malecoste per tutta la lunghezza della catena montuosa, rimanendo sempre in cresta.

Il panorama dal Pizzo Cefalone è a 360 gradi.
Davanti a voi c’è, vicinissimo, il Pizzo d’Intermesoli che sovrasta la Sella dei Grilli, poi sulla sinistra il Monte Corvo e a destra il massiccio del Corno Grande.
Nelle giornate di sole è visibile, immediatamente a sinistra del Monte Corvo, il Lago di Campotosto che riflette i raggi del sole.

In discesa si percorre l’itinerario dell’andata fino al bivio in cui cominciava il sentiero 1A, e a quel punto si svolta a destra, evitando di passare di nuovo per il rifugio Duca degli Abruzzi, e affrontando quindi la discesa in modo più graduale, senza saliscendi.


Le informazioni relative all'itinerario elencato sono state reperite su internet; noi ci limitiamo soltanto a segnalarvele, ma non siamo responsabili di eventuali modifiche sulla percorribilità o attraversamenti ricadenti in proprietà private.
Vi invitiamo, prima di partire, a contattare le strutture competenti.