AFFILE (RM)

Il Paese sorge su una dorsale del versante sud dei Monti Affilani, che lo separano dalla riva sinistra del fiume Aniene.

E' situato a sud di Subiaco, da cui dista circa 8km, e ad 1,5km da Arcinazzo Romano.

Storia

Incerta l'origine del nome, si trova nominato per la prima volta come Effide nei Dialoghi di Gregorio Magno a proposito del primo miracolo di San Benedetto, in seguito si ritrova in documenti come Efide, Afile e poi Affile.

E' di epoca preromana l'insediamento dell'uomo (reperti di mura poligonali in blocchi di pietra), tanto da datarlo indicativamente tra il VI ed il V secolo a.C.

Fu terra fortificata della popolazione degli Equi, poi sottomessa ai Romani, come colonia ed oppidum rurale (diede i natali ad illustri personaggi come Marco Valerio Admeto e Lucio Verecondio Affilano) subì le invasioni dei Longobardi e dei Saraceni nel Medioevo.

Fu posseso dei monasteri Sublacensi.

Nel Medioevo fu scelto dal Papa Silvestro come centro, fra molti, con tempio dedicato al culto di Sant'Adalberto (Arcivescovo di Praga, dallo stesso pontefice canonizzato).

Nell'anno 1000 fu sede di un Castello assegnato ad una famiglia Longobarda il cui capostipite era Ildemondo (da cui discese Papa Alessandro IV), che si fregiava del titolo di Signore di Affile e Ponza.

Nel secolo XII i potenti Abati di Subiaco, riuscirono attraverso varie manovre a rientrare in possesso di Affile e Ponza, che rimasero sotto questa giurisdizione fino al secolo XV, quando l'Abbazia passo agli Abati accomandatari (cioè non necessariamente monaci), per cui i castelli ne seguirono le sorti.

Il Castello ospitò tra gli altri, dapprima Monsignor Altieri (poi Papa Clemente X) e poi il Cardinale Braschi (in seguito Papa Pio VI).

Nel 1556 la cittadina fu occupata dagli Spagnoli e successivamente ritornò allo Stato Pontificio fino all' unità d'Italia.

Luoghi

Nel centro storico del paese troviamo:

La Cappella della Madonna del Giglio (nata intorno ad una immagine della Madonna, presso cui gli Affilani si rifugiarono durante il violentissimo terremoto del 1759, cessato miracolosamente).

La Chiesa di San Pietro (datata intorno al IV secolo d.C. e ricordata da Gregorio Magno, per avere accolto Benedetto da Norcia.
Un tempo cimiteriale oggi è ad una sola navata rettangolare con tetto spiovente a capriate. La chiesa attuale, con affreschi di pregevole fattura, è stata ricostruita nel secolo XV sull' antico tempio).

La Chiesa di Sant'Angelo supra cisternam (di cui rimane solo il ricordo ed una colonna che si scorge dalla cisterna romana).

La Chiesa di Santa Maria (risalente al secolo X, con affreschi datati intorno al XI secolo.)

La Parrocchiale di Santa Felicita (del secolo XII)

La Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco (del secolo XII, con campanile coevo affreschi risalenti al culto di San Sebastiano)

Le Mura ed i Bastioni.

Escursioni:
Subiaco - Rocca Santo Stefano - Bellegra - Roiate - Arcinazzo Romano

Gastronomia

- Vino Cesanese

- Il Fallone (focaccia imbottita di verdura)

Territorio

Prevalentemente collinoso ricco di corsi d'acqua e fenomeni carsici, con conseguenti numerose grotte e pozzi.

L'economia è basata sull'agricoltura con coltivazioni della vite ed ulivo.

Tuttavia lo spopolamento della campagne è divenuto un fenomeno sempre più evidente, per emigrare verso città vicine.