ANGUILLARA SABAZIA (RM)

A circa 30 Km da Roma, circondato da dolci colline, il lago di Bracciano riempie la parte occidentale dell'antico Vulcano Sabatino.

Con un'area di circa 57 Kmq, una profondità di circa 160 m e un perimetro di 33 Km si pone al secondo posto, per grandezza, tra i laghi del Lazio e l'ottavo tra quelli italiani.

Il paese del più antico villaggio neolitico in Europa, noto castrum nel medioevo, ricco borgo nel Rinascimento, patria dello scultore lgnazio Jacometti e del primo botanico della storia, Anguillara è un paese dalle origini antichissime, un racconto millenario di eventi, dalle mille risorse, culturali, storiche e naturalistiche, che pur essendo a soli trenta chilometri da Roma, dalla vicinanza con la grande capitale ha tratto in gran parte note positive.

Pur essendo così a ridosso della citta eterna, visitando Anguillara, con il suo centro storico arroccato sul lago, sembra di trovarsi in un posto assai più lontano tanto sono evidenti le sue peculiarità.

Non è un caso che molti stranieri si siano innamorati del paese a tal punto da non volerlo più lasciare: un esempio è il grande pittore Pedro Cano che viaggiando tra la sua patria natale ed Anguillara ha fatto persino pensare ad un gemellaggio con Blanca, nella sua Spagna.

Il turista che per una sola giornata o per più tempo desideri riposare la mente e il cuore non può non notare da subito la curiosa e caratteristica ubicazione del paese antico, posto su di una rupe nel Lago di Bracciano.

Il nome Anguillara deriva non dalle anguille, come si potrebbe pensare, bensì dalla Villa Angularia (I sec. a.C) di Rutilia Polla, uno dei primi insediamenti romani, i cui resti sono visibili nel centro storico nel Vicolo della Grondarella.

Attraverso la solenne Porta Castello, attribuita da S. Benedetti e da A. De Luca, ad un allievo di Michelangelo nel 1584, Giacomo Del Duca, ii visitatore può accedere al centro storico e, passeggiando per i suoi vicoli, ammirare i meravigliosi scorci che dalle antiche case del borgo si aprono sul lago.

Il Palazzo Baronale

All'interno dell'edificio, fatto costruire ai primi del Cinquecento dalla famiglia Orsini nel caratteristico centro storico arroccato sul lago, sono stati riportati alla luce raffinate pitture della scuola di Giulio Romano e di Perin del Vaga.

I restauri della Sala della loggia sono stati finanziati dal Comune e seguiti dalla Sovrintendenza per i Beni Storici e Artistici di Roma che già, negli anni '73 - '80, aveva scoperto i cicli di affreschi nella sala consiliare e nella sala degli orsacchiotti, così denominata per la presenza, nel fregio decorativo, di numerosi orsi, simbolo della famiglia Orsini.

Nella sala della loggia inconsueta, per la precisione descrittiva, una rappresentazione della battaglia della goletta, combattuta nel 1535 tra Cristiani e Turchi, tra i cui protagonisti fu anche Gentil Virginio Orsini, conte del feudo di Anguillara dal 1519 al 1539, in qualità di capitano d'annata della Flotta Pontificia.

Di particolare rilievo il fregio nell'aula consiliare, collegato alla celebrazione delle imprese marittime del committente.

Nella stessa sala interessante la veduta di Napoli, raffigurata prima dell'ampliamento della città nel 1537.

Il Palazzo Baronale ben si inserisce nel contesto delle committenze Orsini del territorio nonché arricchisce, nella sua nuova e originaria veste, l'itinerario rinascimentale delle più belle fortezze del Lazio tra cui il Palazzo Altieri a Oriolo Romano, il Castello Odescalchi di Bracciano, il Palazzo Farnese di Caprarola, il Palazzo giustiniani Odescalchi a Bassano Romano.

Gastronomia

Il piatto veramente tipico è il pesce marinato.

Si può scegliere il persico reale, l'anguilla, il lattarino, la tinca o il luccio. Il pesce è tagliato a pezzetti, fritto e poi messo a marinare sotto aceto con salvia, rosmarino, limone e sale.

Altre specialità sono le fettuccine al sugo d'anguilla, gli spiedini di pesce, l'anguilla alla cacciatora e il coregone ai capperi.