ANZIO (RM)

La cittadina di Anzio fondata in età assai remota, fu prima assoggettata ai Volsci e solo più tardi da Roma che vi dedusse una colonia nel 338 a.C..

Con i rostri delle navi Anziate, catturate dai Romani, venne ornata la tribuna degli oratori nel Foro Romano. In seguito nell'età imperiale fu adornata con ricche ville, tra le quali quella di Nerone, proprio in esse furono rinvenuti opere artistiche di rinomata importanza, tra le quali: l'Apollo del Belvedere, il Gladiatore Borghese e la Fanciulla di Anzio.

Ad Anzio nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto di forma circolare, il quale contribuì in modo notevole al commercio e la prosperità della cittadina.

Lo stesso porto venne in seguito distrutto dai Saraceni durante la caduta dell'Impero Romano e le rovine del porto sono tuttora esistenti.

Nel Medioevo , la città di Anzio decadde e, per quanto alcuni pontefici cercassero di riattivare il porto, si ridusse a un piccolo villaggio di pescatori.

Sempre nelle stesse acque di Anzio, la flotta genovese di Luigi Fieschi venne sconfitta nel 1378 dalle galee veneziane di Vettore Pisani.

La città risorse nel XVI secolo grazie a Innocenzo XII che fece costruire il porto e la città prese il nome di Porto d'Anzio.

Nei primi anni del 1600 furono realizzate la Villa Adele e, nel secolo successivo, altre 2 ville che hanno fatto la storia di Anzio, Villa Albani e Villa Sarsina.

alla fine del XIX secolo, Anzio si affermò come una tra le più rinomate località balneari.

Il 17 novembre 1939 venne unita amministrativamente a Nettuno andando a formare l'agglomerazione di Nettunia, ma cinque anni e mezzo più tardi, il 3 maggio 1945, se ne separò.

Ma la cittadina di Anzio è conosciuta a livello mondiale anche per un avvenimento storico di notevole importanza.

Lo sbarco di Anzio:

Il giorno 22 gennaio 1944 gli eserciti alleati iniziarono a sbarcare su un'ampia fascia costiera.

Anzio e Nettuno rappresentarono tuttavia i perni di tutta l'operazione.

Anzio fu il centro abitato che subì più danni.

Oltre alle vittime civili, gran parte del patrimonio edilizio della città andò distrutto o semidistrutto, tra cui Palazzo Sinimberghi sito in piazza Pia con la facciata ricoperta di pitture in graffito di Luigi Fontana (pittore attivo a cavallo del XIX-XX secolo).

Lo sbarco si protrasse anche nei giorni successivi ed ebbe termine solo il 31 gennaio, quando approdarono le ultime unità anglo-americane.

In totale sbarcarono oltre centomila uomini con una gran quantità di materiale bellico.

I tedeschi, colti di sorpresa, iniziarono a reagire energicamente solo tre giorni dopo l'inizio dell'azione, quando si era già costituita una solida testa di ponte attorno ad Anzio, Nettuno e nelle zone limitrofe.

Purtroppo l'obiettivo di una rapida conquista della vicina capitale, che aveva spinto gli Alleati a progettare lo sbarco, non venne raggiunto.

Roma, situata a soli cinquanta chilometri di distanza, o poco più, venne infatti liberata solo quattro mesi e mezzo più tardi, il 4 giugno 1944.

Dal dopoguerra fino agli anni 1970 il territorio di Anzio subì una grande trasformazione urbanistica, con la creazione ex novo di interi quartieri nell'entroterra anziate.

Numerosi i quartieri di notevole pregio architettonico sorti in questo periodo, tra i quali spiccano: Anzio2, Lo Zodiaco, Anzio Colonia.

Oggi la città di Anzio rappresenta una delle più interessanti mete turistiche della costa laziale.

Da vedere:

Chiesa di San Pio, Il Porto di Nerone(ruderi), Il monumento alla Fanciulla di Anzio, Il Castello medievale.