AUSONIA (FR)


Comune

Distanze: 147 km da Roma

Altitudine: 178 m

Ausonia sorge tra i monti Aurunci, circondata da splendidi uliveti, le sue case sono di pietra grigia, i suoi orti e giardini sono terrazzamenti costruiti con muri a secco.

Sorge sull'antico villaggio di Fratte, che assunse più tardi il nome dell'antico centro.

L'agglomerato urbano è dominato da un castello dell'XI secolo, oltre che dalle mura medievali che racchiudono la bella chiesa romanica di S. Michele Arcangelo (sec. XIII) caratterizzata da una facciata romanica e da tre portali di stile gotico.

Con il suo antico nome Castrum Fractae compare tra i possedimenti dell'Abbazia di Montecassino e nel X secolo segnava il confine tra i territori dell'Abbazia e quelli del Ducato di Gaeta.

Solo nel 1862, dopo l'unità d'Italia, divenne Ausonia.

Economia prevalentemente agricola. Vi si coltiva soprattutto l'ulivo.

Confina con i comuni di Esperia, Castelnuovo Parano e Coreno Ausonio.

Ausonia è una meta turistica da non perdere. L'hanno scelta nei secoli tutti coloro che sentivano il bisogno di controllare la grande via di comunicazione che unisce la zona del cassinate con il mare del golfo di Gaeta per la sua posizione strategica, posta su un colle a sentinella del varco, dove ora corre la superstrada.

Infatti salendo e addentrandoci nel borgo mediovale, salendo sul castello e affacciandosi dalle torri merlate lo sguardo raggiunge l'abbazia di Montecassino, da una parte, e il mare del golfo, dall'altra parte.

Ausonia non è però solo un borgo la cui storia trasuda da tutti i pori; essa è il centro della lavorazione del marmo più importante del Lazio e tra le più importanti d'Italia, unico nel suo genere: il peralto royal.

E' uno spettacolo visitare le cave dove la terra offre generosamente il suo tesoro nascosto per millenni mostrando così la storia degli sconvolgimenti terrestri e cogliere ancora alcune pietre che conservano i gusci delle conchiglie pietrificate.

Così come è interessante entrare in una delle tante fabbriche che si trovano sulla superstrada, ammirare le imponenti macchine di lavorazione del marmo e scegliere, tra i tanti prodotti offerti, quello di maggiore interesse.

Anche se non si deve comprare un pezzo di marmo per farne una scultura o una partita di mattonelle per arredare una casa, viene la voglia comunque di portarsi a casa un pezzo di pietra lavorata se non altro per poter ammirare ciò che i fossili hanno inciso sulla pietra, quasi fosse la firma di un messaggio lasciato lì per noi.