CASPERIA (RI)


Comune

Distanze: 69 km da Roma

Altitudine: 397 m

Casperia è un comune di circa 1250 abitanti situato, in provincia di Rieti, tra la riva sinistra del Tevere ed il versante occidentale dei Monti Sabini, la cui qualità turistica-ambientale è stata certificata dal Touring Club Italiano con il marchio “Bandiera arancione”.

Parlano di Casperia in età antica diversi autori, tra cui spicca il poeta latino Virgilio nel VII libro dell’Eneide. Tuttavia le origini storiche di Casperia sono incerte. Nelle località Paranzano e S. Maria in Legarano, recenti indagini speleo-archeologiche hanno rilevato acquedotti del V-IV secolo a.C. costruiti dai Sabini ma ancora non ci sono elementi sufficienti per stabilire con certezza dove fosse situata l’antica Casperia.

Il borgo che vediamo oggi è sorto nel X secolo d.C. con il nome di Aspra – come si è chiamato il paese fino al 1947.

Costituitasi in libero comune nel 1189, tra il XIII ed il XIV secolo la comunità di Aspra è una delle più potenti della Sabina.

Il centro storico di Casperia è uno straordinario esempio di architettura medievale, raccolto nelle maestose mura erette nel 1282 in cui si può accedere solo attraverso Porta Romana (ad ovest) e Porta S. Maria (ad est, detta anche Porta Reatina, dove si può ammirare anche l’orologio che segna l’ora canonica) rigorosamente a piedi.

Le case si ergono in un labirinto di viuzze e scalinate tortuose che salgono fino ai 400 metri sul livello del mare di piazza S. Giovanni Battista, dove si erge l’omonima chiesa parrocchiale.

Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, percorsi obbligati… sono i testimoni della storia di Casperia (già Aspra).

S. Maria in Legarano, Paranzano e S. Vito sono le frazioni di Casperia.

Nelle campagne si estendono a perdita d’occhio gli uliveti che producono l’olio dop della Sabina.

Casperia ha anche un vasto territorio montuoso, con alcune tra le maggiori cime dei Monti Sabini, tra cui il Monte Macchia Gelata (1258 metri s.l.m.) e il Monte Alto (1215 m.s.l.m.).

Casperia custodisce alcuni tra i più bei paesaggi dei Monti Sabini e la sorgente perenne più importante di tutta la catena montuosa: Fonte Cognolo, a quota 1054.