CELLERE (VT)


Comune

Distanze: 141 km da Roma

Altitudine: 344 m

L’antico borgo di Cellere, situato nel cuore della Maremma laziale, si aggrappa ad uno sperone di roccia tufacea ed è circondato da campagne e colline, in un paesaggio incantato e profondamente segnato dai solchi dei fossi che lo fiancheggiano.

Il paese, tagliato a metà dalla strada principale così come usava un tempo, offre singolari visioni panoramiche della Valle del Tevere.

Singolare anche l’origine del nome: deriva da "Cerere", Dea delle Messi, a sottolineare la ricchezza del luogo.

Secondo altre interpretazioni, esso ha origini ancora più antiche e sarebbe un retaggio del periodo etrusco: deriverebbe da "celle", e cioè magazzini.
Sembra infatti che in quell’epoca il luogo venisse utilizzato come granaio di Vulci.

Ancora oggi Cellere ha un’economia prevalentemente agricola: la coltura preminente è quella dell’olivo, premiata dalla C.E.E. con il riconoscimento D.O.C. "Canino" per la qualità davvero pregiata dell’olio che se ne ricava.

Chiesa di Sant’Egidio

Si tratta del monumento più importante della città e vanta nobili origini: è stato realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane ed è un piccolo gioiello dell’architettura rinascimentale.

Costruita tra il 1512 e il 1520 al centro di una piccola valle, vanta linee armoniche, snelle ed eleganti.

L’interno, perfettamente conservato, con un meraviglioso pavimento esagonale, è arricchito da numerosi affreschi del Cinquecento, di ottima fattura e di grande rilevanza storica e artistica.

Rocca Farnese e il Palazzo di Giustizia

Vennero edificati nella posizione dominante il centro abitato sopra un precedente insediamento preistorico.
Nell’architettura della Rocca Farnese sono riscontrabili tracce di stratificazione e di variazioni tipologiche e di destinazione d’uso. È possibile ipotizzare diverse fasi, denunciate da segni di attacchi e collegamenti murari, a partire da una originaria struttura quadrata interpretabile come torre d’avvistamento, successivamente ampliata, fino alla definitiva trasformazione in residenza farnesiana.

Si possono osservare resti di coronamento medievale, anch’esso in seguito modificato da interventi edilizi di ampliamento. Non esiste allo stato attuale uno studio puntuale o un rilievo dettagliato di questa preesistenza, che va considerata quale vero e proprio monumento farnesiano.

Museo del Brigantaggio

Il Museo intende raccontare le vicende del brigantaggio maremmano in una prospettiva antropologica, offrendo al visitatore la possibilità di ricostruire le interpretazioni e le storie che dalla seconda metà del XIX secolo ad oggi sono sorte intorno a questo fenomeno.