COLLI SUL VELINO (RI)


Comune

Distanze: 99 km da Roma

Altitudine: 465 m

La zona in cui sorge l’attuale centro abitato ha ospitato insediamenti umani sin dalla più remota antichità: alcune notizie su di essi sono rinvenibili nelle opere dello storico romano Terenzio Varrone, che possedeva una villa nei pressi di Colli sul Velino, nella località oggi denominata Grotte di San Nicola; qui sono stati infatti rinvenuti i resti di quella che doveva essere, all’epoca, una splendida dimora immersa nel verde.

Nella maggior parte dei testi storici non c’è traccia di notizie su Colli sul Velino, ma la ragione deve essere cercata non tanto nella mancanza di eventi di una certa importanza che riguardano questo grazioso comune del Reatino quanto nel fatto che il paese era denominato, fino al 1962, Colli di Labro: conseguentemente, la sua storia è stata per lungo tempo strettamente legata a quella di Labro, sia dal punto di vista amministrativo che da quello culturale.

L’attuale aspetto di Colli sul Velino è caratterizzato dalla presenza di numerosi ruderi di edifici religiosi disseminati per l’abitato, che contribuiscono a creare un’atmosfera di particolare suggestione e a testimoniare delle profonde radici storiche del borgo.

Per un’escursione storico-naturalistica, una meta particolarmente interessante può essere rappresentata dal vicino Lago di Ventina, che costituisce un relitto del Lago Velino, esistente sin dall’età preistorica: si tratta di un luogo ricco di fascino ed eccezionalmente fresco anche in piena estate.

Santa Maria Maddalena

Chiesa parrocchiale originariamente realizzata in stile barocco, ha sostituito un edificio precedente con la stessa denominazione di cui sono ancora visibili alcuni ruderi; nel 1969 è stata completamente restaurata.

San Tommaso di Grumulo

Anche in questo caso si tratta di resti di un edificio cinquecentesco che non è sopravvissuto all’attacco del tempo. Madonna del Buonconsiglio in Collespina Edificio religioso risalente al 1772, anch’esso danneggiato.

San Lorenzo

Chiesa ormai abbandonata, costituiva un tempo uno dei luoghi di culto più importanti per gli abitanti di Colli sul Velino.