FILACCIANO (RM)


Le radici storiche di Filacciano risalgono al periodo romano. Si presume che il nome di Filacciano possa provenire dall'evoluzione di parole come Faliscanum o Faliscianum etimologicamente derivato dalla popolazione (i Falisci) stanziata nel territorio per volere dei Romani successivamente alla loro sottomissione. Una supposizione autorevole appare comunque quella del Nibby che si ricollega ad un possidente di nome Flacco, per cui un fondo di proprietà dello stesso fu detto appunto Flaccianus. Un'ultima ipotesi vorrebbe l'imperatore Felicianus come fondatore del castello.

La tesi del Nibby si presenta senz'altro come la più plausibile, poichè in un documento del secolo VIII si fa menzione di un certo Zaro che avrebbe donato il cosiddetto fondo Flacciano alla celebre Abbazia di Farfa. In seguito, la presenza dei monaci di Farfa a Filacciano è attestata anche da una bolla di Papa Stefano IV del Gennaio 817 che attribuì il possesso del Casalis Flaccianus ai monaci di Farfa. Alla luce di questi fatti è legittimo supporre che la costruzione di detto casale, come pure di quello della chiesetta di Sant'Egidio siano avvenute per opera dei monaci di Farfa.

Meno mitico, anche se ancora abbastanza sconnesso si presenta lo sfondo storico dal secolo XIV durante il quale fu l'egemonia degli Orsini ad affermarsi. Il loro dominio durò all'incirca due secoli, finchè nell'anno 1544 Giovanni Francesco Orsini cedette il castello ad Antimo Savelli. Successivamente, nel 1403, i Baroni Naldi della Bordissiera entrarono in possesso del feudo seguiti in ordine cronologico dalla famiglia Muti Papazzurri (1674), da monsignor Carlo Mauri e dai suoi eredi, la famiglia Franci, fino al momento in cui la proprietà passò, nel 1852, al Marchese Ferraioli per essere ceduta solo un anno più tradi ai Principi Del Drago che sono gli attuali proprietari dell'omonimo palazzo.

Di un certo interesse perchè singolare è l'attuale stemma del Comune di Filacciano, rinvenuto su antichi documenti presso l'Archivio di Stato. E' costituito da un compasso e da cinque stelle con la legenda "COMMUNITAS FELICIANI". Nella parte alta dello stesso è visibile una croce e nella parte bassa la mezzaluna simbolo dei Muti Papazzurri.