FONDI (LT)


Nota ai latini come Fundi, è città del Lazio, in provincia di Latina.
Il territorio comprende un litorale sabbioso di 13 km circa sul Tirreno.
Il lago di Fondi (nei pressi del quale forse sorgeva la città di Amyclae di origine greca), il Lago di San Puoto, la parte ovest del Lago Lungo e le colline circostanti, completano un patrimonio di quadri naturalistici variati e stupendi. Fondi è al Km. 120 della S.S. n. 7 Appia.
Attività prevalenti: commercio ortofrutticolo di importanza nazionale, agicoltura e artigianato. Indica in Ercole «Invitto» il suo fondatore mitico. Nel IV sec. a.C. fu assoggettata a Roma a cui tra gli altri, dette Livia moglie di Augusto e Tiberio imperatore.
Al Pontificato dette S. Sotero (II sec.); alla chiesa vari santi e martiri; all'Episcopato una sede dal III sec. Famoso, nell'età classica, il suo vino "Cecubo". Fondi fu dei Bizantini, del Patrimonio di San Pietro, degli Ipati, dei Normanni. Fu anche Comune libero, quindi feudo di varie casate. Dal IX sec. al 1860 segno il confine tra il Regno di Napoli, di cui faceva parte, e lo Stato Pontificio.
Nel 1378 qui fu eletto l'antipapa Clemente VII ed ebbe inizio il grande Scisma d'Occidente. Gli aranceti Fondani ispirarono a W.Goethe vari scritti. Qui il pittore Poussin (XVII sec.) si ispirò per La distruzione di Amyclae (il dipinto è ora a Londra) e l'Ercole vincitore di Caco (ora a Leningrado). C. Dickens vi trovò spunto per la sua prosa graffiante.
E' patria di varie personalità tra cui Vespasiano Gonzaga fondatore di Sabbioneta; e, tra i contemporanei, del pittore Domenico Purificato, del regista Giuseppe De Santis, del poeta Libero De Libero.
La luce dell'arte vi è largamente diffusa: tratti di mura megalittiche e l'opus incerto delle mura del castro romano, tutt'ora leggibili; il Castello; il Palazzo Baronale; i ruderi dell'Abbazia pre benedettina di San Magno; l'ex Cattedrale di San Pietro ap. (XII sec.).