ISCHIA DI CASTRO (VT)


Situata sul confine con la Toscana, nei pressi del lago di Bolsena, si distingue per la ricchezza di reperti storico-archeologici relativi al periodo etrusco. Notevoli ritrovamenti testimoniano della presenza di insediamenti preistorici lungo le sponde del fiume Fiora.

Pregevole il centro storico che, sfuggito agli interventi di recupero che hanno alterato altrove molti piccoli centri, deve il suo assetto urbanistico ed architettonico all'alacre opera di ristrutturazione messa in atto dai Farnese durante la loro egemonia. Impareggiabile, a tal proposito, la collaborazione di Antonio Sangallo il Giovane grazie al quale vennero realizzati alcuni dei più bei monumenti rinascimentali d'Italia e l'intera struttura del Ducato di Castro.

Contrariamente a quanto avvenne in altri centri del Ducato di Castro, Ischia mal sopportò il governo dei Farnese e spesso provò a ribellarsi alla loro egemonia, nonostante le numerose migliorie che nel tempo venivano apportate al centro abitato. La piazza principale, totalmente pavimentata, rappresentava per l'epoca una grande evoluzione architettonica e culturale.

Con la morte di Pier Luigi Farnese il Ducato patì una lenta decadenza. I Farnese riuscirono a tenere Castro fino al 1649, anno in cui Innocenzo X, a seguito dell'uccisione del nuovo vescovo di Castro, inviò un potente esercito ed ordinò la distruzione del Ducato. Gli abitanti, costretti ad abbandonare la città, si trasferirono nei paesi circostanti ed Ischia fu una delle zone prescelte.

Museo Civico
Il Museo, nato nel 1958 intorno alla collezione Stendardi - Lotti, si è nel tempo arricchito grazie agli scavi effettuati nel territorio. In esso trovano posto reperti risalenti ad epoche diverse, che vanno dalla preistoria all'Età Etrusca, dal Medioevo al Rinascimento, con una particolare predominanza di quelli relativi alla gloriosa Città di Castro.

Il materiale relativo alla preistoria, soprattutto al periodo Neolitico, proviene essenzialmente dalla grotta di Settecannelle e dall'area della Selvicciola e si compone di strumenti in selce, di corredi funerari della Civiltà di Rinaldone, di caratteristici vasi, di urne cinerarie e ossari biconici relativi al Bronzo Finale. Numerosi i reperti etruschi, soprattutto statue in nenfro rosato a tutto tondo, risalenti al VI secolo, scolpite con estrema maestria e raffiguranti animali fantastici legati alla mitologia.

Risalgono allo stesso periodo alcuni vasi d'impasto e di bucchero, con finissime decorazioni graffite e plastiche. Altri reperti testimoniano della frequentazione romana e longobarda: corredi maschili e femminili, oggetti d'ornamento personale e di uso quotidiano.

Meritano attenzione anche numerosi elementi architettonici e decorativi risalenti al periodo medievale e provenienti, in massima parte, dalla Cattedrale di San Savino di Castro.

Si possono infine ammirare sei affreschi dell'eremo di Poggio di Conte raffiguranti gli Apostoli, risalenti al XIII secolo, ed il portale cinquecentesco della casa di Iacobus Garonius, probabilmente opera di Antonio Sangallo il Giovane, che rappresenta una delle testimonianze più interessanti del periodo rinascimentale.

ORARIO:

Estivo
Dom. e Lun. 9.00 - 13.00; altri giorni 9.00 - 13.00; 16.00 - 19.00.

Invernale
Dom. e Lun., 9.00 - 13.00; altri giorni 10.00 - 18.00.
Piazza Cav. Vittorio Veneto

Il Duomo
L'imponente chiesa, tanto grande rispetto al piccolo borgo, venne costruita nella seconda metà del '700 su progetto del Prada. La facciata è in puro stile barocco e l'interno, diviso in tre navate, conserva un Fonte Battesimale del 1538 ed uno stupendo affresco raffigurante la Madonna del Popolo, di scuola senese.

Servizi Culturali

Biblioteca Comunale
E' inserita nel sistema bibliotecario "Lago di Bolsena", sezione tematica: Storia Locale e Storia d'Italia.
Via Roma, 5

Area Archeologica

Città di Castro, eremi rupestri medievali, villa romana Servicciola, grotta preistorica delle Settecannelle (per visite guidate rivolgersi al Museo Civico).