MANDELA (RM)


Ad un altitudine di 485 mt sul livello del mare si erge il comune di Mandela, il territorio sul quale sorge la cittadina è stato formato, nel corso dei millenni, dal torrente Meria, le acque del quale, scendendo dal gruppo delle Grigne, hanno portato a valle ingenti quantità di massi, ciottoli, sassi e ghiaia, che sempre più protendendosi verso il lago hanno formato il cono di deiezione sul quale è sorto l'abitato.

Le frazioni collinose poggiano invece su strati morenici qui formati dal Ghiacciaio Abduano la cui altezza, sull'attuale livello del lago era di 1200 mt. Di ciò fanno testo i massi erratici o "trovanti" sparsi lungo le propaggini della Grigna ed in particolare sul versante nord dello Zucco di Sileggio, sopra Somana.

Dell'età Eneolitica è il ritrovamento di scheletri, ceramiche e oggetti litici nella "grotta del Maiale" nel territorio del Comune.

Nell'Età del Ferro il territorio mandellese viene occupato dalla prima invasione celtica, come confermato da reperti ar-cheologici ritrovati nel circon-dario.

Tombe celtiche romane furono scoperte nel 1840-1845 a cura di F.Keller presso l'attuale campo sportivo, così come monete ro-mane sono state rit rovate nelle vie di Mandello a lago. Altri sepolcri, realizzati con le pietre locali, vengono alla luce nella frazione di Gorlo ed in altre zone.

Si pensa che sullo sperone roccioso occupato dal Santuario di S.Maria esistesse un castelliere, villaggio preistorico fortificato costruito in luogo elevato, dal quale era possibile controllare tutte le vie di accesso: dal lago ai passi alpini della Grigna.

Dopo la vittoria dei romani sui Celti a Casteggio nei ressi di Pavia, Mandello viene assoggettato, insieme ad altre località del lago, da l condottiero romano Marco Claudio Marcello e diventa un pagus romano.