MONTEFLAVIO (RM)

"In Dei Nomine amen. Capitoli da osservare per l'Ill.mo et R.mo sig. Cardinale Orsino et il sig. Don Virginio Fratelli a tutti quelli che vorando andare a lavorare et habitare con tutte loro famiglie nella tenuta di Montefalco. Prima se gli consegnerà il luoco capace dove possano far capanne et case per habitare..."

Con queste parole inizia il Capitolato di Flavio Orsini che certifica la nascita di Monteflavio.

Per risalire alle origini e capire come è avvenuta è opportuno tornare al tempo in cui a Marcetelli (1570 d.c.), tra la valle del Turano e la valle del Salto, i Mareri, proprietari di questo feudo, impongono alla popolazione residente il pagamento di quelle che loro chiamano "risposte" (tasse) .

Ed è proprio per questa imposizione che molti di loro si vedono costretti a trovare una nuova dimora in cui "far capanne e case per habitare".

Partiti di notte, i fuggitivi arrivano nella Tenuta di Montefalco di cui il cardinale Flavio Orsini ed il fratello sono i proprietari.

E' un'ottima occasione, questa, per i fratelli Orsini di ripopolare la loro proprietà che si vedono abbandonata per l'incapacità di esercitare nè l'arte del taglialegna nè dell' agricoltura o dell'allevamento.

La proposta, agli occhi degli abitanti di Marcetelli, appare decisamente allettante visto che inizialmente gli Orsini si sarebbero accontentati di un castrato a Pasqua, un paio di pollastri a Santa Maria d'Agosto e un prosciutto e una gallina a Natale.

Si stabilirono così sul dorso della collina di Montefalco dando vita a due strade principali: Via del Paradiso, l'attuale Via Roma e Via Nuova, l'attuale via Larga.

A questo punto era rimasto solo il nome da assegnare a questa giovane terra e, combinando geografia e colui che le aveva dato i natali, le si attribuì il nome di MONTEFLAVIO.