RONCIGLIONE (VT)

Ronciglione è saldamente aggrappato al pendio di una collina tufacea e di lassù domina tutta la valle sottostante.

Da sempre la sua posizione favorì gli insediamenti, come dimostrano i numerosi reperti rinvenuti, risalenti, soprattutto, al periodo della dominazione etrusca, durante la quale fu al centro di fiorenti scambi commerciali.

Vi sono testimonianze anche dell'epoca romana in cui è presumibile che la città fosse un "castrum", posto tra la Cassia Cimina e la Cassia Clodia.

Durante i secoli rivestì sempre un ruolo di prestigio, divenendo meta ambita per viaggiatori e commercianti.

Lo stesso nome, secondo alcune interpretazioni, trarrebbe origine da un nobile francese, un certo Rossilllon, trasferitosi qui per l'amenità dei luoghi: nel suo stemma erano rappresentati due leoni, gli stessi che ritroviamo nell'attuale stendardo del paese accanto al giglio farnesiano.

I Farnese, infatti, estesero il loro dominio anche qui ed eressero Ronciglione, già florido grazie al passaggio del via Cassia, a Contea.

In tutta la zona approntarono numerose migliorie, non solo architettoniche: bonificarono infatti buona parte delle terre prospicienti il lago di Vico e, grazie alle acque del Rio Bravo, condotto artificiale da loro realizzato, permisero l'installazione di cartiere, ferriere, mulini e tipografie una delle quali fu tra le prime stamperie in Italia delle carte da gioco.

Alla caduta del ducato di Castro anche Ronciglione venne incamerato, nel 1649, alla Santa Sede ma, contrariamente ad altri centri della zona, non perse la sua vitalità economica e culturale.

Purtroppo, anche qui, nel 1799 arrivarono i Francesi e durante gli scontri, a seguito di un violento incendio, parte del patrimonio architettonico andò distrutto: bruciò nel rogo anche il prezioso archivio storico.

Oggi l'attrattiva principale di Ronciglione è costituita dal caratteristico quartiere medievale e, soprattutto, dal Carnevale: senza dubbio uno dei più sfarzosi del Centro Italia.

Il Duomo

Il Duomo, grande e maestoso, fu costruito nel 1671 su disegno del Rainaldi.

In esso sono custodite numerose opere d'arte tra le quali spicca l'altare sinistro, realizzato con marmi policromi e ornato da una pala di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario.

Pregevole, infine, un trittico quattrocentesco di Gabriele di Francesco raffigurante il San Salvatore benedicente e posto sull'altare destro.

Fontana dei Liocorni

Questa splendida fontana è opera del Vignola che la progettò nel XVI secolo.

Su di essa sono scolpiti lo stemma farnesiano e quello dei Liocorni.

Il Lago di Vico

Le risorse storiche, architettoniche e naturali di Ronciglione ne fanno uno dei centri più interessanti della Provincia di Viterbo e costituiscono un richiamo turistico importante, sia per i gitanti domenicali, sia per i turisti che d'estate trovano nel lago di Vico e nella Riserva Naturale che in parte lo comprende, un angolo incontaminato e dai paesaggi suggestivi.

Il Lago di Vico è uno dei più intatti e puliti d'Italia.

Non è navigabile con motori a scoppio e offre nel periodo estivo un refrigerio sicuro a migliaia di bagnanti.

Le sue acque sono ricche di numerose specie di pesci, quali il luccio, il coregone, la tinca, il persico reale e l'anguilla.