VELLETRI (RM)

Velletri, l'ultimo dei Castelli Romani che raggiunge la Via Appia, si adagia tra castagneti e vastissimi vigneti sulle falde del Monte Artemisio.

Al tempo dei tempi, secondo la leggenda, l'oracolo sentenziò: " Un cittadino veliterano si impadronirà del mondo".

E pare che la profezia si avverò: infatti la volsca Velester, dopo aver combattuto lungamente contro Roma e dopo essere stata sottomessa nel 338 a. C. da Furio Camillo, divenne fedele all'Urbe e diede i natali alla Gens Octavia da cui discende l'imperatore Ottaviano Augusto.

Posta, alla fine del VI secolo, sotto la giurisdizione del Ducato di Roma, rivendicò già nel XII sec.la sua autonomia, diventando libero Comune, come documenta nel suo stemma il motto "Est mihi libertas papalis et imperialis".

Per molti secoli fu feudo della Chiesa, Sede Vescovile dal V secolo e capoluogo della Provincia marittima.

COSA VEDERE

La Torre del Trivio, il simbolo di Velletri

Nel cuore della città, a Piazza Cairoli, si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, che risale al 1444, con a fianco il celebre campanile gotico, simbolo di Velletri, conosciuto come la “Torre del Trivio”, alta 50 metri e a pianta quadrata.

La Torre è datata 1353 e realizzata dai maestri dell’arte muraria Magistri Comacini. Sopravvissuta a varie traversie (dai fulmini ai bombardamenti) e ristrutturata, si presenta ad oggi composta da quattro piani scanditi da doppie bifore e monofore.

Ogni facciata ha 8 finestre per un totale di 32 e degli ornamenti in maiolica verde e gialla che simboleggiano la luce della fede.

La Chiesa di Santa Maria è in stile gotico-lombardo, con una pianta a croce latina e sormontata da una cupola.

Al suo interno conserva varie opere pittoriche di valore: presso l’altare maggiore è presente l’Assunzione di Maria Vergine realizzato dal pittore senese Giovanni Sorbi nella prima metà del secolo XVIII; nella cappella di S. Antonio, vi è una tela di Sebastiano Conca che raffigura la Madonna e i Santi.

Cattedrale di San Clemente

Si distingue per importanza la Basilica di S. Clemente, Duomo della città di Velletri, dedicata, secondo la tradizione, a Papa Clemente I, pontefice e martire che avrebbe predicato a Velletri e considerato patrono della città.

La cattedrale conserva la sacra immagine della Madonna delle Grazie.

La Basilica presenta una struttura con abside e tre navate sostenute da pilastri in muratura.

Il soffitto è a cassettoni lignei, mentre nel presbiterio rialzato è collocato l’altare maggiore coperto da un ciborio sorretto da quattro colonne di granito orientale con capitelli in bronzo dorato fatto costruire da Francesco Barberini.

Sul baldacchino è situato il reliquario cosmatesco del secolo XIV a forma di tempietto rettangolare.

Numerosi artisti e pittori si sono cimentati nella realizzazione artistica di S. Clemente, la cui piazza è dedicata al cardinale Clemente Micara, vescovo che ha sostenuto il restauro della cattedrale negli anni ’50, danneggiata dalla guerra.

Museo Archeologico Oreste Nardini

Il Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini” è stato fondato alla fine dell’Ottocento dall’archeologo che ha dato il nome alla struttura inaugurata nel 1920.

Quasi cinquecento i reperti esposti, tra i più preziosi il monumentale “Sarcofago di Velletri” o “Sarcofago delle fatiche di Ercole”, del II secolo d.C. e la copia della Pallade Veliterna, il cui originale è conservato al Museo del Louvre di Parigi.

Il museo presenta un allestimento distribuito su due piani, secondo un ordinamento cronologico e tematico concepito per rappresentare una ricomposizione del quadro storico, evolutivo, ambientale ed umano dell’area veliterna.

Piazza Cesare Ottaviano Augusto

Nel centro di Velletri la piazza intitolata all’Imperatore Augusto, fondatore dell’Impero Romano e originario della gens Octavia, una ricca famiglia veliterna.

La piazza accoglie diverse strutture importanti come il Palazzo Comunale, ricostruito nel ‘500 su di un’antica costruzione romana, segno dell’autonomia politica della città.

Al suo interno, diverse sale di pregio, gli uffici comunali ed i Musei Civici.

Sulla piazza si trovano anche la Chiesa di San Michele Arcangelo e l’Oratorio di Santa Maria del Sangue, dove secondo la tradizione, nel 1516 avvenne il miracolo delle lacrime di sangue sul dipinto di una immagine della Madonna.