BELVEDERE OSTRENSE (AN)


Situato a 251m s.l.m. e distante 38 km da Ancona.
E' un piccolo borgo di origine medievale sorto intorno al XII° secolo sulle fondamenta dell'antico Castrum Belvideris, che deve la sua pittoresca denominazione alla posizione dominante del colle su cui sorge e dal quale si gode un ampio panorama fra Misa ed Esino, dalla costa alla catena appenninica.

DA VEDERE

Palazzi Storici

Sulla piazza principale del paese si erge il Palazzo municipale, appartenuto ai conti Balleani che lo fecero costruire nei primi anni dell'800 e lo cedettero al Comune nel 1872. Conserva al suo interno un cimelio molto particolare: si tratta dell'unico esemplare rimasto del "Pallio di San Floriano", esposto nella sala consiliare. E' un drappo con l'immagine del santo usato durante l'omonima festa religiosa e civile della Repubblica jesina, che si è tenuta, come segno di omaggio dei Castelli alla città dominante, fino al 4 maggio 1807.
Degni di attenzione sono anche i palazzi Bernabucci, Benvenuti, Santini, Mei e soprattutto fuori del castello quello della famiglia Buccolini, oggi Uccellini Amurri: alcuni di essi conservano all’interno soffitti decorati ad affresco o a cassettoni. Gli edifici più significativi sono però quelli religiosi.

Chiesa Parrocchiale di San Pietro

Di origini medievali, situata  nella piazza antica del castello è stata ricostruita sul finire del ?400 e ristrutturata in forme più ampie nel tardo ‘700 dall’architetto danese Ciaffaroni.Ad una facciata maestosa dalle sobrie linee neoclassiche fa riscontro un interno ad una navata con quattro cappelle laterali ed un’elegante abside ricca di decorazioni. Di particolare pregio le tele seicentesche di Giovanni Moranti(Conversione di San Pietro) e di Natale Ricci (Madonna del Rosario) e una attribuibile al belvederese Nicolò Amatori (circoncisione di Gesù).
La chiesa inoltre ospita le reliquie di San Rufo, portate a Belvedere da roma agli inizi dell’Ottocento.

Santa Maria della Misericordia

La chiesa collegiata si trova fuori della cinta murata, edificata alla fine del ‘400 e ricostruita anch’essa in eleganti forme neo – classiche  a più riprese fra il 1796 e il 1849 su progetto dello jesino Raffaele Grilli, mentre il portico venne completato nel 1985. Particolarmente armonioso l’interno con volta a botte, presbiterio sopraelevato e sei altari laterali scanditi da una fuga di colonne. Vi si conserva un bell’affresco della Madonna della Misericordia dipinto da Andrea da Jesi nel 1473 e alcune tele pregevoli del Ridolfi (Madonna  con san Francesco e altri santi, primo ‘600), di Luigi Mancini di Jesi (Battesimo di Gesù,fine ‘800) e di Silvio Galimberti (San Giuseppe morente 1921 – 22).

Santuario della Madonna del Sole

Situato fuori dalle mura in direzione di San Marcello, deve il suo nome e la sua fama ad un affresco del 1471 di Bartolo di Andrea di Jesi, proveniente da una più antica e vicina chiesa rurale. Essendo questa pericolante, nel 1666 l’affresco, divenuto nel frattempo oggetto di grande devozione, fu distaccato e trasportato in un nuovo edificio lungo la strada  per Jesi. In seguito ad un evento miracoloso nel 1736 venne eretto l’attuale ampio santuario a pianta ottagonale sormontato da una cupola.