BORGO PACE (PU)


Situato a 469m s.l.m. presso la confluenza del Meta e dell’Auro. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di cave di pietra e di carbone. Notevole anche la lavorazione del legno. 
Comune di montagna di origine medievale, la cui economia si fonda essenzialmente sulla zootecnia e sulla silvicoltura nonché sul turismo estivo, in costante crescita.
La comunità dei borgopacesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, si divide tra il capoluogo comunale, le località di Lamoli e Parchiule, i minuscoli aggregati urbani di Figgiano, Palazzo Mucci e Sompiano nonché poche case sparse sui fondi.

Il nucleo più antico dell’abitato si distende in una stretta valle, incuneata tra due torrenti, mentre la parte più recente si dispone ai lati di un’importante arteria viaria.
Il territorio comunale è caratterizzato da una successione di rilievi tondeggianti, ricoperti di boschi di acero, cerro e roverella e separati da vallate anguste, solcate da rivi cristallini e in gran parte destinate al pascolo.
Oltre i 900 metri di quota, sui primi contrafforti del massiccio dell’Alpe della Luna, dominano invece estese faggete dal ricco sottobosco, a tratti interrotte da zone brulle e rocciose.

DA VEDERE

Lamoli - Abbazia benedettina
Per la sua storia e la natura del suo territorio, l’abitato del Comune di Borgo Pace è distribuito in numerose frazioni e agglomerati rurali che ebbero spesso origine dai castelli medievali in cui si erano rifugiati gli abitanti. Visitando questi antichi insediamenti immersi nel verde della montagna appenninica, è facile imbattersi in significative testimonianze d’arte figurativa, affascinanti per la genuinità e la freschezza con cui ancora oggi interpretano lo spirito delle popolazioni che le vollero a ornamento delle loro chiese e degli artisti, normalmente locali, che le eseguirono. Di seguito diamo un elenco articolato per località.

A Borgo Pace sull'altare laterale della chiesa di Santa Maria Nuova riedificata nel centro della piazza principale la tavola di Borgo Pace dipinto di scuola umbra della fine del sec. XV raffigurante la Vergine col Bambino e Angeli. La stessa chiesa custodisce nell'abside una affascinante Madonna col Bambino, gruppo statuario del sec. XVI in maiolica policroma di Casteldurante (Urbania), lungo le pareti le quattordici targhe della Via Crucis, opera in maiolica policroma eseguita in Urbania da Federico Melis.

A Lamoli, antica "Castrum lamularum" nella Abbazia benedettina dedicata a S. Michele Arcangelo, si trovano tre affreschi che raffigurano una Madonna in trono che allatta il Bambino, San Rocco e San Giuliano risalenti alla fine del sec. XV.

Lamoli - Abbazia benedettina - Madonna in trono con bambino
A Sompiano, nella chiesina o Oratorio del Carmine risalente alla fine del sec. XV, troviamo un affresco contemporaneo, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino. Sull'altare maggiore della rustica parrocchiale di Santa Croce una tavola della scuola umbro-marchigiana della fine del '400 raffigura una Ascensione.

A Castel de' Fabbri sull'altare maggiore della chiesa di San Bartolomeo l'affresco del sec. XIV di scuola mercatellese che raffigura la Crocifissione; notevole anche il portale d'ingresso della chiesa, scolpito in arenaria e datato 1426.

Palazzo Mucci, caratteristico agglomerato rurale già castello fortificato nel sec. XIII, fa mostra di sé un pregevole palazzetto signorile del XVII sec. in cui nel 1802 fu ospite Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone. Mentre la graziosa chiesa parrocchiale di S. Floriano si trova "extramuros".

A Figiano la chiesina romanica di San Leone, la parete dell'abside è coperta di affreschi del sec. XIV raffiguranti al centro una crocifissione e ai lati le immagini di Santa Lucia, di S. Apollonia e l’Annunciazione.

Nella parrocchia di San Floriano, sull'altare maggiore intagliato e dorato, spicca la tavola del Crocifisso coi Santi Giovanni Evangelista, Bonaventura e Nicola, dipinta nel 1581 dal durantino raffaellita Giustino Episcopi.