AFRICA

L’africa ha una forma compatta e tozza a triangolo, le coste uniformi, poche rientranze, golfi, porti insenature, promontori; vi è una sola isola: il Madagascar.

Vegetazione e territorio: scendendo da nord a sud è preasente una sottile zona abitata sulle rive del Mediterraneo; una catena montuosa, l’Atlanta, il deserto del Sahara, il polmone verde della foresta e della savana, il deserto del Kalahari; una striscia pianeggiante e abitabile.

Rilievi: vi è una sola catena montuosa l’Atlante a nord; tutto il resto è pianeggiante, un altopiano dove emergono a volte dei picchi (Hoggar, Tibesti, futa Gialon, Kilimangiaro, Ruwenzori).

Fiumi: non essendoci ostacoli naturali qui si trovano i maggiori fiumi della terra.

Clima: il continente è tagliato quasi a meta’ dall’ equatore e quindi posto in un aria intertropicale caldo-umida (savana, foresta), o caldo-secca (deserto); le temperature sono tra le piu’ alte del pianeta.

La rift-valley: si apre dalla baia di Sofala al mar Rosso, ed è originata dai movimenti della terra che hanno creato la spaccatura.

La zona è ancora instabile, disseminata di vulcani attivi, sorgenti calde o bollenti. Qui si trovano i laghi nissa, tanganica, vittoria, alberto, rodolfo, tra i piu’ grandi della terra.

Superficie: è di 30.000.000 kmq.

i fiumi

la spiegazione che in africa ci siano vari fiumi tra i piu’ grandi della terra è da ricercarsi nel clima, territorio, rilievo. I fiumi africani hanno un andamento caratteristico e particolare, sono interrotti da cascate, rapide, cateratte, impossibili o quasi navigabili.

Le acque sono ricche eccetto nella zona piu’ calda per l’evaporazione.

Nilo: 6.671 km. è il piu’ lungo corso della terra il suo bacino idrografico è 10 volte l’Italia; in arabo è chiamato "bahr el-nil", cioè "il fiume Nilo".

Alle sorgenti si chiama kagera, la sorgente fu scoperta nel 1892, il fiume entra nel lago Vittoria e ne esce col nome di Nilo Vittoria, si immette nel lago Kioga, e poi in quello alberto.

Punta sempre verso nord e riceve molti fiumi, il tratto finale è un immenso delta .

Esso era venerato come divinita’, sulle sue acque si sono sviluppati commerci fiorenti ed è stato un punto saldo della storia africana.

Congo: nasce sui monti del mitumba e sfocia nell’ atlantico. è lungo 4.200 km ed è il secondo del continente, riceve l’alimentazione dai fiumi e dalle piogge. È impossibile da navigare.

Niger: 3° fiume di 4.160 km. Il suo corso disegna una u rovesciata e sfocia nel golfo di guinea. Ha un andamento regolare, ha un corso lentissimo, ha circa metà del suo corso forma una palude (la macina), nella quale sfocia e si disperde formando un delta. In seguito si scoprì che il fiume che usciva da quei pantani era ancora il niger con una portata minore a causa dell’ evaporazione.

Zambesi: 2.660 km. Scorre a sud e sfocia nell’oceano indiano.

Le sue cascate sono tra le più grandi dell’intero pianeta e scorre per lunghi tratti tra gole e strapiombi. è difficilissimo da navigare, in alcuni punti è sfruttato per la produzione di energia (diga di Kalimba costruita da tecnici italiani).

Città e villaggi

L’Africa è stata per secoli terra di villaggi con storia ed economia basate sulla campagna.

Le città erano poche, sovente sulle coste, e servivano come punti di raccolta.

Negli ultimi 30 anni questa situazione è mutata. è iniziata la corsa alle città con conseguenze di sconvolgente importanza.

Questo fenomeno si sviluppa perché prima c’erano i bianchi che erano i padroni delle città ma con la proclamazione di indipendenza tra il 1955-65 le città iniziarono ad essere invase da molte persone.

La situazione oggi è molto grave le città sono aumentate ma non in proporzione alla ricchezza del continente, esse non hanno impresso una svolta all’economia africana e sono spesso agglomerati di gente priva di tutto.

E' da ricordare che l’Africa è il continente con meno cittadini di tutto il mondo, ma il tasso di crescita è altissimo; 20 anni fa 1 africano su 15 viveva in città oggi 1 su 4.

La popolazione nera

vi è una prima divisione della popolazione in: gialli, neri, bianchi; essi non vivono in gruppi tutti nella stessa zona, ma mescolati; come non esistono delle vere e proprie razze, ma incroci.

L’africa è la culla della popolazione nera. Il deserto del sahara divide il continente in due zone: a nord con pelle più bruna ma tendente al chiaro, a sud con pelle nera.

Il colore della pelle deriva da due fattori:

il clima

La pelle nera offre una protezione dai raggi del sole e il calore intenso.

Questo spiega come si trovino a loro agio in condizioni ambientali torride.

Esistono però dei dubbi perché non si sa cosa abbia fatto scurire la pelle se la temperatura e la luce del sole o fossero resistite in quelle regioni solo le persone con pelle piu’ scura (selezione naturale di Darwin).

Gli incroci: il colore della pelle assume molte gradazioni. Ben pochi sono interamente neri; vi sono infatti varie tonalita’ dalla piu’ scura a quella come l’europea mediterranea. Tutto cio’ varia per il contatto tra genti delle piu’ varie provenienze.

Le motivazioni dell’ instaurazione degli africani sono dubbie per un motivo: nelle regioni calde e umide ogni resto umano si decompone molto rapidamente e non rimangono tracce. Per questo non si sono trovate tracce di ossa o scheletri e non si hanno quindi riferimenti sicuri. Si devono studiare quindi gli utensili e queste sono le prime conclusioni:

uomini adatti a vivere in Africa sono comparsi circa 50.000 anni fa.

Questo gruppo tra il 20.000 e il 10.000 si è diviso in due rami, per resistere a 2 diversi ambienti naturali: il nero capace di vivere nei climi umidi dell’ africa equatoriale; i khoisan di statura bassa con pelle bruno-giallastra che possono vivere nelle praterie e nelle savane piu’ secche.

10.000 anni fa le popolazioni nere si concentrarono a sud del sahara, prima erano piu’ sparpagliate verso il Mediterraneo perchè il sahara non esisteva, vi era infatti vegetazione con selvaggina. Qui si mescolavano individui con diverso colore di pelle.

La popolazione nera ha adattato la propria esistenza all’ambiente in cui viveva. Si spiega come i neri non abbiano usato la ruota mentre hanno perfezionato le tecniche di navigazione e le coltivazioni di cereali; la foresta non presenta spazi liberi, è solcata dai fiumi; il frumento cresce nei climi umidi, mentre attecchisce bene il miglio (l’alimento base della popolazione).

Le lingue

le lingue dell’Africa nera che corrispondono ai diversi gruppi di popolazione nera sono:

niger-congo o bantu (la piu’ diffusa)

afro-asiatica regioni bagnate dall’ oceano indiano, coste africa rivolte verso l’Asia.

Nilo-sahariana.

Khoisan diffusa tra i pigmei, ottentotti, boscimani, che si trova no nelle regioni desertiche a sud.

La povertà

il reddito, la speranza di vita, la scolarizzazione, la disponibilita’ di cibo, le risorse energetiche e minerarie sono alla base delle condizioni di vita di uno stato.

L’Africa, confrontata con gli altri continenti, risulta l’ultimo; soprattutto la parte sud del sahara, l’Africa nera, appare il luogo piu’ povero, affamato, analfabeta, con minore durata della vita.

L’Africa è un continente in gran parte tropicale con clima spesso inadatto alla vita dell’uomo. Alterna zone desertiche con zone con vegetazione molto sviluppata sfavorevoli alle attivita’ commerciali.

L’ Africa è stata continuamente sfruttata:

1415 i portoghesi occuparono Ceuta in Marocco.

Da li in poi fino al 1850 arrivarono spagnoli, inglesi, francesi, tedeschi, che con l’ aiuto delle armi occuparono i porti sulla costa e si impadronivano delle terre piu’ fertili.

Dal 1850 al 1940 occuparono tutta l’Africa : il Belgio era padrone del congo, e la nazione era messa molto male.

Tra il 1955 e il 1965 crollo’ il dominio europeo e sorsero stati indipendenti e liberi, ma vi erano problemi derivati dal periodo precedente.

A queste popolazioni mancava tutto si origino’ cosi’ una nuova poverta’. Essi mantengono l’indipendenza ma sono ancora sottomessi in maniera meno evidente.

Zaire

è vasto e compatto, posto al centro dell’ africa nera. I suoi confini naturali racchiudono il bacino del fiume zaire.

Ha una struttura semplice con un bassopiano centrale ricco di acque e foreste; ai bordi si alza verso altopiani non elevatissimi da cui scendono gli affluenti dello Zaire.

Il territorio è in gran parte ondulato.

Verso est questi altopiani raggiungono una discreta altezza con la catena dei monti del Mitumba, che costeggia una spaccatura del tavolato africano orientata in senso nord-sud; lungo questa fossa si trovano montagne come il Ruwenzori e i vulcani del gruppo Virunga. Il confine orientale è dato da una serie di laghi: Alberto, Edoardo, Kivu, Tanganica, Mweru.

A sud-est i Mitumba si collegano con l’altopiano dello Shaba, ricchissimo di minerali, che costituisce lo spartiacque dei fiumi Zaire e Zambesi. A ovest i confini si restringono fino a raggiungere l’oceano atlantico nei pressi della foce a estuario dello Zaire, qui ci sono rilievi costieri dove passa lo Zaire e forma le cascate Livingstone.

Il fiume zaire è anche chiamato congo fino al 1971 dello stato del congo.

Il clima predominante è quello equatoriale caldo umido tutto l’anno con molte piogge. Prospera la foresta umida che copre il 40% del paese.

Tra una zona e l’altra dello zaire non cambia la temperature ma le piogge; allontanandosi dall’ equatore diminuiscono le piogge e la foresta umida cede il posto alla foresta rada e poi alla savana.

Kenya

è grande quasi il doppio dell’Italia, posto a cavallo dell’equatore, nella parte orientale dell’africa, i suoi confini non sono naturali ,ma sono stati stabiliti cosi’ dai paesi europei all’epoca della spartizione coloniale dell’africa.

Il territorio è costituito da altopiani che scendono verso l’oceano indiano. La costa bassa e sabbiosa è coronata da barriere coralline e da mangrovie.

A occidente è attraversato da nord a sud dalla rift valley; essa ha avuto origine 200 milioni di anni fra e continua ad aprirsi. Con l’uscita della lava si sono formate le uniche montagne del continente come il monte Kenya la vetta piu’ elevata.

Nella rift valley si trovano laghi senza emissari: Turkana (Rodolfo), salmastro a causa dell’evaporazione, una parte del lago Vittoria, il piu’ grande dell’Africa e terzo nel mondo; il fiume principale è il Tana che è in parte navigabile, gli altri fiumi scorrono verso i laghi invece del mare.

La scarsità dei torrenti è data dal clima arido.

I paesi equatoriali hanno infatti un clima caldo-umido e piogge abbondanti tutti i giorni.

In Kenya invece gli alisei concentrano le piogge in due periodi dell’anno le piogge lunghe (aprile-maggio) e quelle corte (novembre-dicembre).

Il paesaggio tipico è a savana solo all’interno si trovano tratti della foresta.

Mali

è un paese dell’africa occidentale è 4 volte l’italia, non è toccato dal mare. Il territorio è piatto o leggermente ondulato.

A nord c’è il deserto del sahara a sud-ovest una parte dell’altopiano di Guinea, e in mezzo a queste due zone una depressione dove c’è il fiume Niger.

A sud-ovest le piogge sono abbondanti e regolari; tra questa zona e il sahara c’è il sahel.

Sahel significa riva ed è il territorio in cui cadono da 200 a 500 mm. Di pioggia all’anno e in cui predomina la steppa. A causa di una grave siccità nel 1972/73 sono state abbattute le piante, impoverendo il terreno.

Il Mali è bagnato da due fiumi il niger e il senegal, il primo scorre molto lentamente nella regione della macina formando un delta interno dove è piu’ facile l’evaporazione; esso qui perde metà della sua portata sebbene sia rifornito dal fiume bani.