Aruba

Questa minuscola e arida isola, situata di fronte alla costa del Venezuela, per lo splendore delle sue spiagge perennemente assolate vi lascerà sbalorditi.

Il turismo qui è molto sviluppato e si divide in due principali categorie: quella dei tipi da spiaggia che provengono dall'America settentrionale e dall'Olanda e quella dei latini che navigano lungo le coste, quasi tutti in cerca di percorsi alternativi. Abbronzatissimi, li si può trovare appoggiati al bancone del bar della piscina oppure al casinò a tentare la fortuna.

Sebbene il turismo in grande scala domini l'isola (qui si dice: resort di lusso da qui fino al tramonto) ci sono ancora delle zone poco sviluppate sulla costa settentrionale battuta dal vento e l'interno è abitato solamente da capre e da contorti alberi divi-divi.

Questa regione ha tre inconvenienti: il clima secco, gli spruzzi dell'acqua di mare particolarmente salata e gli implacabili alisei. Si è creato però un magnifico paesaggio surreale che presenta parecchie somiglianze con le fotografie che Pathfinder ha mandato dal pianeta Marte.

A colpo d'occhio

Superfice
193 kmq

Capitale
Oranjestad (20.700 abitanti)

Composizione etnica
80% meticci (europei, caribi e amerindi)

Lingua parlata
olandese (lingua ufficiale), papiamento (un dialetto derivato da spagnolo, portoghese, olandese e inglese), inglese e spagnolo

Religione
82% cattolica, 8% protestante, confuciana, ebraica, induista, musulmana

Ordinamento dello stato
stato autonomo all'interno del Regno dei Paesi Bassi

Settori/prodotti principale
turismo, strutture e mezzi per il trasbordo delle merci, raffinazione del petrolio, apparecchiature e macchinari elettrici, arte e oggetti da collezione, aloe, bestiame, pesce

Principale partner commerciali
USA, Colombia, Paesi Bassi, Antille Olandesi, Giappone

Documenti ed info utili

Visto
Aruba non è severa per quanto riguarda i visti. I cittadini statunitensi e canadesi possono visitare l'isola portando con sé un documento che ne provi la cittadinanza, come una carta di identità con fotografia o un certificato di nascita. La maggior parte di coloro che provengono da altri paesi deve avere solamente il passaporto. Il biglietto di uscita dal paese è richiesto a tutti.

Turismo
prefisso nazionale 297

Rischi sanitari
scottature solari

Elettricita
110V, 60Hz

Fuso orario
quattro ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema imperiale, in alcuni casi il sistema metrico

Quando andare

L'alta stagione turistica va da metà dicembre a metà aprile, ma ciò dipende più dal clima del Nord America e dell'Europa che dal clima di Aruba. È quindi meglio visitare l'isola in periodi diversi da questo, quando le camere d'albergo costano quasi la metà.

Eventi e Manifestazioni

Il Carnevale di Aruba si svolge di solito a febbraio e viene celebrato con sfilate di bambini, maschere, competizioni musicali e molti balli. Le celebrazioni più intense si tengono a Oranjestad. Il Capodanno viene festeggiato a mezzanotte con fuochi artificiali che hanno la funzione di tenere lontani gli spiriti maligni. Intanto, alcuni menestrelli itineranti suonano serenate sotto le case e gli alberghi. Alla fine di aprile si tiene una Summer Jam con un carnevale e complessi di musica jazz. L'Hi-Winds Pro-Am Windsurfing Competition (gara di windsurf) si tiene a giugno presso la Eagle Beach. Alla fine di giugno c'è la festa del raccolto di Dera Gai che una volta implicava la sepoltura di un gallo, oggi sostituito da una zucca. Il Giorno di Sint Nicolaas (5 dicembre) è una festività di origine olandese: Sint Nicolaas è una figura simile a Babbo Natale che arriva accompagnato dal suo Zwarte Pieten (l'elfo Peter Nero), che lo aiuta a distribuire dolci e regali ai bambini che si radunano a Oranjestad.

Prezzi e costi

Valuta
fiorino di Aruba (Afl)

Economicita del paese
Nessuno si reca ad Aruba per fare una vacanza economica. La maggior parte dei visitatori arriva sull'isola tramite viaggi organizzati e viene sistemata nei resort di lusso. In questi stabilimenti i pacchetti vacanza prenotati in anticipo sono decisamente meno cari rispetto alle tariffe che si trovano sul posto. Se decidete di fare una vacanza di lusso e di dedicarvi ai casinò, allo shopping e agli sport acquatici, le tre attività più popolari fra i turisti, mettete nel vostro portafogli una carta di credito adeguata.

Aruba ha la sua propria valuta, ma i dollari statunitensi sono ampiamente usati. Anche nel più piccolo bar locale i biglietti verdi vengono accettati, ma è probabile che il resto venga dato in fiorini. Le principali carte di credito e i travellers' cheque sono comunemente accettati in tutti gli esercizi turistici. I bancomat internazionali si possono usare in molti sportelli automatici, ma non in tutti; infatti alcuni sportelli automatici di importanti compagnie sono a disposizione soltanto dei residenti. I bancomat dell'ABN-AMRO erogano contanti sia nella valuta locale sia in dollari statunitensi.

Sulle camere d'albergo viene applicata una tassa governativa del 7%. Gli alberghi aggiungono il 10-15% per il servizio più un altro extra per l'elettricità. Anche i ristoranti applicano una maggiorazione del 10-15% e non c'è la necessità di lasciare mance.

Sport e tempo libero

Ad Aruba ci sono le migliori spiagge dei Caraibi olandesi e probabilmente alcune delle migliori della regione, che apprezzerete soprattutto se non vi dispiace riposare all'ombra dei grandi alberghi. Le più frequentate dell'isola sono nel tratto di costa artificiale che si trova sottovento, protetto dalla scogliera, a nord-est di Oranjestad. Queste spiagge comprendono i resort di Druif Beach, Palm Beach e Eagle Beach. Tra le meno affollate vi consigliamo Arasji Beach, all'estremità nord-occidentale dell'isola, la piccola baia di Baby Beach all'estremità sud-orientale e Boca Grandi, priva di costruzioni, che è uno dei pochi luoghi della costa settentrionale in cui si può nuotare.

Aruba, grazie ai forti alisei, è ottima per il windsurf. Il posto preferito dai surfisti esperti è la Fisherman's Hut, appena a nord di Palm Beach. A Malmok, poco più a nord, è facile essere circondati da altri surfisti, mentre la Bachelor's Beach, a sud-est, è popolare tra coloro che vogliono un po' più di spazio. Si può noleggiare attrezzatura da windsurf un po' ovunque. I nuotatori esperti possono provare a uscire con la boogie-board ad Andicuri, al centro della costa settentrionale.

Si possono praticare immersioni e snorkelling presso la scogliera che si estende lungo la costa sottovento. La visibilità può raggiungere i 30 m e la vita marina abbonda, anche se le immersioni non sono così spettacolari come quelle che si possono fare alle vicine Bonaire e Curaçao. I relitti di un mercantile tedesco e di una petroliera risalenti alla seconda guerra mondiale, entrambi al largo della costa di Malmok, sono le due mete favorite dei sub. I luoghi per fare snorkelling comprendono Boca Grandi, dove si può vedere il bel corallo corno d'alce, Palm Beach e Baby Beach.

Gli yacht offrono crociere lungo la costa con fermate durante le quali si può fare snorkelling e nuotare. È possibile anche noleggiarli per uso privato. Se siete interessati alla pesca d'altura potrete pescare sgombri, pesci tamburo e marlin. La Aruba Tourism Authority organizza escursioni a piedi con guide naturaliste e a Daimari, a nord dell'isola, si possono fare uscite a cavallo.

Storia

Aruba, come le vicine Bonaire e Curaçao, fu abitata dagli Arubaes, una tribù arawak proveniente dall'America meridionale continentale. Il primo europeo a imbattersi in Aruba fu Alonso de Ojeda, un compatriota di Colombo, che prese l'isola in nome della Spagna nel 1499. Gli spagnoli non si interessarono molto ad Aruba e si curarono solo di deportare alcuni indigeni per farli lavorare alle miniere di Hispaniola. In seguito alla guerra tra Francia e Olanda, Aruba nel 1636 passò all'Olanda. Alla fine del XVII secolo gli olandesi cominciarono a colonizzare l'isola.

Il suolo povero e arido salvò l'isola dall'economia delle piantagioni e dalla tratta degli schiavi. Gli olandesi lasciarono che gli Arawak continuassero a pascolare il bestiame, utilizzando l'isola per gli approvvigionamenti di carne da destinare agli altri territori olandesi nei Caraibi. I britannici arrivarono nel 1805, durante le guerre napoleoniche, ma se ne andarono nel 1816. Poco meno di dieci anni dopo, Aruba ebbe il primo dei suoi tre boom economici: vicino a Balashi venne scoperto l'oro. Dall'Europa e dal Venezuela cominciò ad arrivare un'orda di immigrati affamati d'oro e le attività minerarie continuarono fino al 1916.

Quando le miniere diventarono improduttive, Aruba iniziò a raffinare il petrolio in grande quantità. Nel 1929 la più grande raffineria del mondo venne costruita all'estremità sud-orientale dell'isola. Il bilancio fu positivo fino agli anni '40, quando Aruba cominciò a risentire del ruolo di secondo piano che giocava rispetto a Curaçao nella federazione delle Antille Olandesi (al tempo composta da Aruba, Bonaire, Curaçao e Suriname). Le sempre più pressanti richieste per ottenere l'autonomia durarono per i successivi 40 anni e nel 1986 Aruba si separò dalla Antille Olandesi conservando tuttavia un rapporto di cooperazione economica e monetaria.

L'indipendenza portò Aruba molto vicina a un grave crollo economico, dovuto in gran parte alla chiusura della raffineria petrolifera. Dopo avere esaurito il vero oro e avere raffinato l'oro nero, gli abitanti di Aruba si diedero al turismo per finanziare il loro futuro. Gli investimenti nelle infrastrutture turistiche sull'isola sono stati veramente notevoli e Aruba oggi vanta più di sessantamila camere d'albergo e quasi un milione di visitatori ogni anno.

La raffineria riaprì nel 1991, tuttavia attualmente il principale pilastro dell'economia dell'isola è il turismo. Raggiunta l'autonomia economica grazie al boom turistico, a dispetto delle previsioni nel 1996 Aruba archiviò i progetti per la propria piena indipendenza. L'Olanda è tuttora responsabile degli affari esteri e della difesa dell'isola, e continua ad aiutarla economicamente.

Cultura

Gli abitanti dell'isola sono abili a parlare le lingue e molti di essi ne parlano addirittura quattro: olandese, inglese, spagnolo e papiamento, a volte nella stessa conversazione. Il papiamento è una lingua melodiosa che deriva da tutte le culture che hanno avuto impatto sulla regione: presenta tracce di spagnolo, portoghese, olandese, francese e lingue indigene. Viene parlato in tutte le Antille Olandesi, ma ad Aruba le somiglianze con lo spagnolo sono più marcate, evidenziando le relazioni che l'isola ha con il continente sudamericano. Se fate uno sforzo e cercate di parlare qualche parola di papiamento i vostri ospiti arubani ne saranno deliziati. Bon bini (benvenuto) è la prima parola di papiamento che sentirete. Un'altra parola che udirete è dushi, che significa dolce o carino; le donne la sentiranno più degli uomini.

Ad Aruba la cultura arawak è più presente che nelle altre isole dei Caraibi, anche se, nel corso del XIX secolo, la cultura e la lingua indigene entrarono in contatto con altri popoli, alterandosi. Non ci sono indigeni purosangue, ma i lineamenti degli isolani indicano chiaramente il loro patrimonio genetico. La maggior parte della popolazione discende da antenati arawak, olandesi e spagnoli. Le incisioni rupestri arawak si possono vedere in diverse parti dell'isola: notevoli quelle della Grotta Fontain all'interno del Parco Nazionale di Arikok. Gli scavi per riportare alla luce un villaggio indigeno a Tanki Flip sono ancora in corso. I manufatti esposti nel Museo Archeologico di Oranjestad danno un'idea di quali fossero gli usi e i costumi e i riti degli Arawak: ci sono urne cinerarie e una spatola di osso che si pensa venisse usata per preparare gli uomini alle cerimonie, provocando loro il vomito.

Gli arubani non si tirano indietro di fronte a una festa e la musica che sentirete sull'isola riflette questa loro caratteristica. Le musiche più popolari sono un calypso dai testi un po' spinti, una soca ritmata, il merengue e una miscela di passi nata qui e conosciuta come socarengue, caratterizzata da un movimento di anche estremamente sensuale.

Ambiente

Aruba ha la forma di un parallelogramma irregolare che misura 32 km di lunghezza e 10 km di larghezza e ha circa la stessa superficie di Washington, DC. La posizione di Aruba nel mare dei Caraibi, 30 km a nord del Venezuela e 1590 km a sud di Miami, è ciò che la rende diversa da Washington. L'isola è arida e piuttosto pianeggiante e la quota massima di altezza che riesce a raggiungere sono i 188 m del Monte Jamanota.

I 'sofferenti' alberi divi-divi, che crescono sempre rivolti a ovest, e i cactus, che variano dalle dimensioni di un'unghia a quelle di un palo del telegrafo, costituiscono la vegetazione principale di Aruba. Le colline aride e rocciose sono accese dai colori di robusti fiori selvatici, resistenti al sale. Alcune piante da fiori introdotte e coltivate, come buganvillea, ibisco, oleandro, frangipane, poinsettia, sono rigogliose dove è disponibile l'acqua dolce. La fauna comprende solamente lucertole, capre, asini e... nottambuli patiti del casinò.

Tra gli uccelli, molti dei quali marini e migratori, tipici gli sfacciati bananaquit, che rubano lo zucchero dai tavoli intorno alla piscina, l'irreprensibile chuchubi, il timido ma intelligentissimo troupial, e altri ucelli migratori.

Aruba è calda, secca e spazzata dagli alisei tutto l'anno, e ha in genere temperature massime di 27-33°C. I mesi più caldi sono agosto e settembre, quelli più freschi gennaio e febbraio. La pioggia è scarsa, e lo si capisce dal territorio arido dell'isola. Le rare e preziose nuvole che passano di qui scaricano la loro poca acqua tra ottobre e gennaio. Aruba si trova al di fuori dell'arco degli uragani, quindi anche da giugno a novembre, durante la stagione degli uragani nei Caraibi, non c'è di che preoccuparsi.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Molti visitatori arrivano con voli charter dagli Stati Uniti e dal Canada, ma per i viaggiatori indipendenti la American Airlines e la Aruba Airlines effettuano voli tra l'isola e New York e Miami. La KLM effettua voli da Amsterdam, mentre alcune compagnie sudamericane offrono collegamenti con il Venezuela e la Colombia. La Air Aruba ha inoltre voli frequenti per Bonaire e Curaçao. La tassa aeroportuale di imbarco è di US$20.

Non c'è un servizio di imbarcazioni regolari tra Aruba e il Venezuela. Se state facendo una crociera, la vostra barca attraccherà al porto di Oranjestad.

Trasporti interni: L'aeroporto di Aruba, Queen Beatrix, si trova sulla costa meridionale, circa 6 km a sud-est di Oranjestad. Qui ci sono molti taxi che vi possono portare in città o ai resort.

Per esplorare l'interno e la costa settentrionale sopravento occorre servirsi di un'automobile. Ci sono sia agenzie internazionali sia agenzie locali che noleggiano veicoli; quelle appartenenti alle catene più grandi hanno uffici all'aeroporto e negli alberghi di lusso. Se volete lasciare l'automobile all'aeroporto accertatevi che l'agenzia dalla quale l'avete noleggiata preveda questa comodità, perché altrimenti dovrete aspettare un agente nel parcheggio dell'aeroporto, cosa poco piacevole. La patente di guida del vostro paese è valida ma il conducente deve avere almeno 21 anni. Si guida sul lato destro della strada e i limiti di velocità sono segnalati in km/h.

Gli autobus sono frequenti tra Malmok, nella parte nord-occidentale dell'isola, e San Nicolas, nella parte sud-orientale; inoltre essi passano per Oranjestad, per la striscia di spiaggia con gli alberghi e per l'aeroporto. Gli autobus locali partono dalla eccentrica stazione di Oranjestad, color pastello, nei pressi della Royal Plaza. I taxi si possono trovare nei pressi degli alberghi più grandi e nei luoghi più turistici; non hanno il tassametro, ma le tariffe sono controllate dal governo e vengono calcolate secondo un sistema a zone. Poiché i conducenti sono tenuti ad avere a bordo una tabella dei prezzi, dovreste essere in grado di calcolare il costo in anticipo. I taxi possono essere inoltre noleggiati con tariffa oraria.

Mete principali

Oranjestad
La luminosa e ventilata capitale di Aruba, con i suoi colori pastello, è situata sottovento, sulla costa meridionale dell'isola, appena a sud-est dell'area principale in cui sorgono le strutture turistiche. La città ha un sapore particolarmente olandese, anche grazie alla moda attuale della finta architettura coloniale. La maggior parte dei turisti si reca in questa città per le sue boutique e i duty-free shop, ma ci sono anche tre piccoli musei che meritano di essere visitati se si è interessati alla storia dell'isola. Il Museo Archeologico ha pregevoli esposizioni sugli abitanti arawak di Aruba. Situato nel Forte Zoutman, un edificio del XVIII secolo che è stato restaurato, il Museo Arubano presenta reperti di epoca precoloniale e coloniale. Se volete vedere che cosa tintinnava nelle tasche degli uomini di un tempo, il Museo Numismatico ha una vasta collezione di monete provenienti da oltre 400 paesi, alcune delle quali vennero recuperate da naufragi avvenuti nella zona.

Una volta usciti dall'area commerciale, Oranjestad diventa più informale e vivace. Gli spartani bar locali sono luoghi piacevoli dove restare a guardare dello sport e a bere birra con la gente del posto.

Palm Beach e Eagle Beach
Prendete un tratto di bellissima natura, aggiungete qualche monolito in cemento, una foresta di ombrelloni di foglie di palma, una flottiglia di giocattoli per gli sport acquatici e avrete un'idea del parco giochi attrezzato che è sorto nella località turistica che si estende da Eagle Beach a Palm Beach. Non si può negare che la sabbia sia tanto soffice, fine e dorata come tutti la desidererebbero e che l'acqua assomigli a quella di una pubblicità del Bacardi, ma non si deve ignorare il fatto che questo tratto di costa è stato interamente commercializzato per procurare al maggior numero di persone possibile proprio una tipica spiaggia caraibica. Ci sono comunque posti affollati ben peggiori. Palm Beach è ottima per nuotare e per fare snorkelling e Eagle Beach è talmente grande e abbagliante che non riuscirebbe a stare in un obiettivo grandangolare. Se però volete scoprire ciò che Aruba può offrire, non passate tutto il tempo su queste spiagge in posizione orizzontale!

Natural Bridge
Il ponte naturale di Aruba è stato formato nei millenni dai flutti che hanno corroso una porzione della costa rocciosa settentrionale. Con i suoi 30 m di lunghezza e 7 m di altezza non è un imponente miracolo della natura ma costituisce una buona alternativa alla spiaggia, dove scattare fotografie del vostro gruppo senza che nessuno debba essere necessariamente in costume da bagno. Si possono inoltre gustare frullati di frutta molto buoni al 'pronto soccorso sete' che si trova sulla cima dello sperone di roccia. Andicuri Beach, a pochi passi dal ponte, è la spiaggia in cui i nuotatori esperti possono praticare il surf con la boogie-board.

Arikok National Park
Aruba non ha molta terra a disposizione per cui è notevole il fatto che quasi il 20% dell'isola sia stata dedicata al Parco Nazionale di Arikok, che comprende una buona parte dell'interno e un lungo tratto della costa sopravento settentrionale. Il parco contiene tracce di tutte le forze significative che hanno agito sulla storia di Aruba, tra cui le incisioni rupestri degli Arawak nella Grotta Fontein, i resti di insediamenti rurali olandesi a Masiduri, gli edifici delle piantagioni nella Valle di Prins e le rovine di una miniera d'oro a Miralamar. Il parco comprende il Monte Jamanota (188 m), il punto più elevato dell'isola. Se in aereo non siete riusciti ad avere un posto vicino al finestrino e volete avere una veduta panoramica completa dell'isola, vale la pena di percorrere la breve ma impervia salita per raggiungere la cima del Monte Jamanota.

C'è una strada che attraversa il parco, ma apprezzerete di più il territorio percorrendo a piedi uno dei sentieri. Tenete gli occhi aperti perché il serpente a sonagli di Aruba, senza sonagli, risiede nel luogo.

Mete alternative

Grotte di Guadirikiri e il Tunnel dell'Amore
Nascosti all'estremità del Parco Nazionale di Arikok questi due complessi di grotte sono il luogo ideale in cui portare la vostra dolce metà se i cocktail e i luoghi appartati del resort non sono abbastanza. Anche con le batterie nuove nella vostra torcia elettrica le grotte risulteranno talmente buie, umide e tetre che di sicuro, come minimo, vi verrà voglia di prendervi per mano.

Guadirikiri ha perfino un'autentica leggenda che si adatta alla sua atmosfera spettrale: si racconta che la cocciuta figlia di un capo indiano e il suo spasimante furono rinchiusi nelle grotte e lasciati morire ma i loro spiriti, ribelli anche dopo la morte, riuscirono ad aprirsi un varco nella roccia e salirono in Paradiso.

Hooiberg e Casibari
Sebbene di dimensioni modeste, le strane formazioni vulcaniche conosciute con il nome di Hooiberg ('pagliaio') sono visibili da quasi tutta l'isola. Una serie di gradini intagliati portano sulla cima di questa collina conica di 165 m, che offre una buona (anche se non proprio vertiginosa) veduta dell'isola. La macchia riarsa dal sole e il territorio disseminato di cactus sono ambientazioni perfette per un western all'italiana, soprattutto nei dintorni di Casibari, a nord di Hooiberg, dove enormi massi di diorite sono stati erosi dagli alisei e hanno assunto forme singolari.

Daimari
Questa sorprendente zona dalla vegetazione lussureggiante appare come un'oasi nel territorio per gran parte arido dell'isola. A Daimari si trovano una piantagione di palme da cocco e una fattoria dove si può noleggiare un ronzino per raggiungere le magnifiche piscine naturali di Boca Ketu. Se gli equini non fanno per voi, potete noleggiare una dune buggy appena un po' più avanti lungo la strada e seguire la pista per fuoristrada fino alle piscine.