Bermuda

Pensando alle Bermuda vi si affacceranno alla mente immagini di lindi cottage color pastello, spiagge di sabbia rosa e tradizioni tipicamente britanniche quali partite di cricket e il tè del pomeriggio, e inoltre professionisti che se ne vanno in giro per i propri affari in giacca, cravatta e pantaloncini bermuda, come se si fossero dimenticati di infilarsi i calzoni.

Una volta tanto lo stereotipo non è diverso dalla realtà, ma sbagliate se credete che le Bermuda si trovino in qualche angolo dei Caraibi.

L'arcipelago è infatti situato nella zona occidentale dell'Oceano Atlantico, circa 1.112 km al largo della costa del North Carolina.

La maggior parte di coloro che visitano le Bermuda viene dall'America settentrionale, si ferma appena qualche giorno, e le ritiene una caricatura della Gran Bretagna; i visitatori britannici, molto meno numerosi, dal canto loro la considerano eccessivamente americanizzata.

Questa situazione la ritrova solo alle Bermuda, che è il prodotto di quasi quattro secoli di presenza coloniale britannica e di altrettanti secoli di legami commerciali con l'America.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Isole Bermuda

Superfice
53,3 kmq

Capitale
Hamilton

Composizione etnica
58% discendenti da africani, 36% discendenti da europei, 6% una piccola minoranza di discendenti dagli indiani d'America e altri popoli

Lingua parlata
inglese, portoghese

Religione
39% protestante non anglicana, 27% anglicana, 15% cattolica, 19% altre religioni

Ordinamento dello stato
colonia britannica dotata di autogoverno

Economia

Settori/prodotti principale
turismo, finanza, assicurazioni, industria leggera, vernici, profumi, riparazioni navali, prodotti farmaceutici, fiori, banane, ortaggi, agrumi, latticini

Principale partner commerciali
Unione Europea, USA, Russia

Documenti ed info utili

Visto
non sono richiesti visti per i cittadini di Stati Uniti d'America, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Israele e paesi dell'Europa occidentale. Sono invece necessari per i cittadini dell'ex Unione Sovietica, della maggior parte dei paesi africani e mediorientali nonché di Cina, Sri Lanka e di alcuni paesi dell'Europa orientale che appartenevano all'ex blocco sovietico

Rischi sanitari
fisàlia o 'caravella portoghese' (celenterato molto velenoso)

Elettricita
110 volt, 60 hertz, spine con due spinotti piatti di tipo americano

Fuso orario
quattro ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich (un'ora avanti rispetto all'Eastern Standard Time, cioè a quella degli stati della costa orientale degli Stati Uniti)

Pesi e misure
sistema britannico

Quando andare

Le Bermuda si possono visitare tutto l'anno; l'alta stagione turistica va da aprile a ottobre, quando il clima è più caldo e la temperatura dell'acqua è ideale per il nuoto e per le immersioni. È anche il periodo più vivace e animato, con un gran numero di manifestazioni e avvenimenti.

La stagione invernale è un po' fredda per i bagni, e molte agenzie turistiche (per esempio quelle che organizzano immersioni e gite in barca) sospendono l'attività per qualche tempo. Gennaio è il mese più tranquillo, e se vi interessa giocare a tennis o a golf, o visitare le isole quando vi sono pochi turisti, questo è il periodo ideale per il vostro soggiorno.

Il vantaggio principale della stagione invernale sta nel fatto che i prezzi degli alberghi sono anche del 40% inferiori a quelli praticati nei mesi estivi. I 'giramondo' che, alla fine del XIX secolo, iniziarono a migrare per sfuggire dal freddo della costa orientale degli Stati Uniti, sono stati i primi a far diventare i mesi invernali l'alta stagione delle Bermuda. L'inverno è anche il periodo migliore per il windsurf.

Eventi e Manifestazioni

Le Bermuda propongono un numero incredibile di tornei di golf e di manifestazioni tranquille quali gare di bocce e mostre di giardinaggio, attività destinate in particolar modo alle persone più anziane, ma non prive di vivacità.

I danzatori di Gombey si esibiscono a Capodanno, mentre il Bermuda Festival offre per sei settimane, da metà gennaio fino alla fine di febbraio, un gran numero di spettacoli di ogni genere. Il Bermuda Cat Fanciers Association Championship Cat Show (una mostra-concorso di gatti), a metà marzo, è piuttosto divertente, ma è un po' meno prestigiosa della Newport-Bermuda Race, una delle più importanti regate oceaniche del mondo che si svolge alla fine di giugno negli anni pari.

Il SOCA è un festival di musica caraibica che ha luogo nei Royal Naval Dockyards alla fine di luglio o all'inizio di agosto; il Bermuda Reggae Sunsplash si svolge a metà agosto. Tutt'altro ritmo vi farà marciare durante il Bermuda Tattoo, una parata militare della durata di tre giorni, all'inizio di novembre, che termina con grandiosi fuochi d'artificio.

Prezzi e costi

Economicita del paese
È inutile negare che le Bermuda siano care. L'alto costo della vita, dovuto al fatto che quasi tutte le merci sono importate dagli Stati Uniti, si ripercuote sulle tariffe degli alberghi e sui prezzi dei ristoranti. Anche il prezzo dei generi alimentari è superiore del 50% a quello che paghereste negli Stati Uniti d'America.

Non è il posto ideale se dovete stare attenti ai quattrini. Se prevedete di fermarvi una settimana o meno, vale la pena di dare uno sguardo ai pacchetti tutto compreso che includono sia la tariffa aerea sia il pernottamento.

Il modo più comodo per portare il denaro è quello di munirsi di travellers' cheque in dollari statunitensi. Le principali carte di credito possono essere usate in quasi tutti i negozi e ristoranti, ma alcuni piccoli alberghi e pensioni non sempre le accettano. Portatevi dei dollari USA in contanti, che ovunque sono accettati come mezzo legale di pagamento. La Bank of Bermuda dispone di sportelli (ATM) che accettano i bancomat internazionali e le carte di credito.

Gli alberghi aggiungono al conto il 7,5% di tasse, e spesso applicano pure un 10% di servizio per assicurare le mance al personale. Ai ristoranti si lascia di norma una mancia del 15%, ma molto sovente questa percentuale ve la troverete direttamente sul conto. Se questo non avviene, fate voi il calcolo. Ai tassisti di solito si dà una mancia del 10% circa.

Sport e tempo libero

Alle Bermuda troverete un po' ovunque delle belle spiagge adatte al nuoto, ma la zona migliore è quella di South Shore Park, con una dozzina circa di insenature collegate tra loro da sentieri che costeggiano il mare. Altre spiagge notevoli sono Elbow Beach, nei pressi di Hamilton, e John Smith Bay (dal nome esotico) nella Paget Parish. Gli isolani dicono che è facile individuare la nazionalità della gente che entra in acqua: la gente del posto non fa il bagno dopo settembre, gli Americani smettono verso novembre mentre gli Inglesi continuano tutto l'anno. Gli isolani fanno il primo tuffo il giorno della festa delle Bermuda (24 maggio); i più restii invece aspettano fino al compleanno della regina, a metà giugno.

I bassi fondali delle Bermuda, le correnti calde, i numerosi relitti e le barriere coralline sono l'ideale per le immersioni subacquee. Tra i relitti preferiti dai sub vi sono quelli della Constellation, adagiato in soli 10 m d'acqua, e della vicina Montana. L'alta stagione va da aprile a tutto ottobre. Vi sono diverse agenzie che organizzano immersioni, e quasi tutte offrono corsi preparatori per principianti. Chi pratica lo snorkelling troverà fondali interessanti quasi ovunque l'acqua sia calma e la costa rocciosa. Tra i punti preferiti da chi pratica questa attività vi sono Church Bay nella Southampton Parish e Tobacco Bay, a nord della cittadina di St George.

Per il windsurf in genere è particolarmente adatto il Great Sound, ma i punti migliori cambiano a seconda del vento. Nelle acque protette del Great Sound e del Little Sound è molto praticata la navigazione a vela. Potete affittare barche a vela, seguire corsi preparatori o noleggiare yacht con skipper. L'affitto di un'imbarcazione da pesca vi consentirà di verificare la vostra abilità nel maneggiare la canna e il mulinello con pesci quali i marlin, i tonni e i barracuda. Nell'interesse della tutela dell'ambiente, i pescatori sportivi sono invitati a ributtare in mare le loro prede, e fortunatamente quasi tutti lo fanno.

I più lunghi sentieri per passeggiate si snodano lungo i binari (ora coperti) della ferrovia a scartamento ridotto delle Bermuda. Purtroppo il Bermuda Railway Trail non segue un solo percorso continuo, ma è formato da altri 24 km di sentieri. Il governo pubblica una splendida guida che illustra in sette parti i punti più interessanti dal punto di vista storico e naturalistico. Altre belle zone per escursioni a piedi sono la Spittal Pond Nature Reserve e il South Shore Park.

Se vi piace l'attività fisica, troverete molti campi da tennis e ben otto da golf, il che costituisce un record per un paese di appena 53,5 kmq.

Storia

Le Bermuda prendono il nome dal capitano di marina spagnolo Juan de Bermúdez, che avvistò le isole disabitate verso il 1503. Gli spagnoli non rivendicarono l'arcipelago, che tuttavia divenne presto un importante punto di riferimento per i galeoni che attraversavano l'Atlantico tra la Spagna e il Nuovo Mondo. Poiché le Bermuda sono circondate da una pericolosa barriera corallina, gli spagnoli in queste acque ebbero molti incidenti di navigazione e lasciarono in fondo al mare un bottino tale che alcuni furono indotti a considerare le immersioni subacquee qualcosa di più che un semplice sport.

Nel 1609 l'ammiraglio Sir George Somers faceva rotta dall'Inghilterra con i rifornimenti destinati al recente insediamento di Jamestown quando la sua nave, la Sea Venture, naufragò al largo delle Bermuda. Trovando che quello fosse un luogo piuttosto piacevole per fare naufragio, per sostituire la nave perduta l'ammiraglio ne costruì altre con il bel legno di cedro delle Bermuda, quindi riprese il mare ma lasciò sul posto un paio di uomini per attestare il possesso britannico delle isole. Pare che l'esperienza di questi naufraghi abbia indotto Shakespeare a scrivere 'La tempesta'. Più tardi, nello stesso anno, Somers ritornò alle Bermuda ma morì poco dopo il suo arrivo. Per rendere omaggio all'ammiraglio, gli inglesi diedero alle Bermuda il nome di Somers Islands, ma la nuova denominazione non s'impose rispetto all'originaria.

La Virginia Company manifestò un forte interesse per le isole quando seppe che erano adatte a essere colonizzate, in particolare alla luce dei difficili rapporti di Jamestown con gli indiani del luogo. Appena tre anni dopo la disavventura di Somers, la compagnia inviò 60 coloni per fondare un insediamento permanente. Purtroppo però le isole non si rivelarono così ricche come si era pensato in un primo tempo: il sottile strato superficiale del terreno limitava la produzione agricola, e la mancanza d'acqua era un ostacolo all'introduzione di coltivazioni commerciali come la canna da zucchero. In breve tempo i coloni dovettero fare affidamento sul cibo importato dall'America, pagandolo con il sale marino proveniente dalle Turks Islands.

Per molti anni la Virginia Company, e poi la Bermuda Company, governarono le isole come un feudo. La situazione si fece così intollerabile che i coloni ottennero la rescissione del contratto con la compagnia, e nel 1684 le Bermuda divennero una colonia della corona britannica. Gli schiavi giunsero per la prima volta nel 1616; per la maggior parte furono prelevati con la forza dall'Africa, ma alcuni erano indiani d'America. Costoro vivevano in condizioni degradanti, ma in genere erano impiegati più nei lavori domestici e nel commercio che non nel settore agricolo. I mestieri appresi tornarono loro assai utili quando, nel 1834, la schiavitù fu abolita. Al tempo dell'emancipazione 5.000 delle 9.000 persone residenti alle Bermuda erano registrate al censimento come 'neri' o 'di colore'.

Nonostante i rapporti commerciali con le colonie americane, i legami politici con la Gran Bretagna si dimostrarono più saldi durante la guerra d'indipendenza, quando le Bermuda rimasero fedeli alla corona. Durante la guerra del 1812 la Marina britannica usò le Bermuda come base dalla quale attaccare Washington, DC. Gli americani risposero confiscando i cargo non protetti della flotta mercantile delle Bermuda, infliggendo così un colpo durissimo all'economia locale. La guerra civile americana arrecò maggiori vantaggi alle isole. Quando i Nordisti misero il blocco ai porti del Sud, i commercianti di cotone usarono piccole imbarcazioni veloci per sfuggire alle cannoniere del Nord. Queste barche non erano in grado di attraversare l'Atlantico, e così le Bermuda divennero un centro di trasbordo sulla rotta per l'Inghilterra sottoposta al blocco. Avendo scelto di appoggiare i perdenti, la prosperità delle isole ebbe breve vita e crollò con la sconfitta dei Sudisti.

Si ritiene che sia stata la principessa Luisa, figlia della regina Vittoria, a inserire le Bermuda nelle cartine turistiche con il suo lungo soggiorno nelle isole nel 1883. La principessa era la moglie del Governatore Generale del Canada e voleva evitare l'interminabile inverno canadese. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento le Bermuda diventarono una destinazione invernale alla moda per gli 'snow birds', cioè per coloro che, volendo svernare al caldo, si imbarcavano sulle navi a vapore che collegavano regolarmente New York con Hamilton.

Durante la seconda guerra mondiale la posizione strategica nell'Atlantico assicurò alle Bermuda un ruolo particolare nelle operazioni militari e d'informazione alleate, e la vicinanza agli Stati Uniti rese inevitabile la creazione di basi americane. Successivamente gli abitanti dovettero subire un accordo secondo il quale i Britannici concedevano per 99 anni parti consistenti del territorio delle Bermuda all'esercito degli Stati Uniti. Sull'Isola di St David, dove ora è situato l'aeroporto internazionale, gli Americani costruirono una base aerea.

Al termine del conflitto fu concesso il diritto di voto alle donne e, dopo una serie di boicottaggi, furono abolite alcune norme che limitavano il voto della gente di colore. Nel 1963 fece la sua comparsa il Progressive Labour Party (Partito Laburista Progressista), nato soprattutto per rappresentare gli interessi della popolazione non bianca di fronte a un governo costituito quasi completamente da possidenti bianchi. Gli altri parlamentari si unirono per formare lo United Bermuda Party. Lavorando di comune accordo, nel 1968 i due partiti vararono una costituzione che prevedeva il completo autogoverno interno, mentre lasciava alla corona materie quali la sicurezza, la difesa e gli affari diplomatici.

Sebbene alle Bermuda i rapporti tra le varie componenti etniche fossero stati sostanzialmente armoniosi, i tumulti e gli scontri razziali che si verificarono negli anni '70 portarono all'abolizione di ogni discriminazione di fatto e all'avvio di colloqui per ottenere l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Nei decenni successivi la questione dell'indipendenza divenne il problema politico prevalente. Tuttavia nel referendum del 1995 non fu raggiunta la maggioranza dei due terzi, perché gli isolani cominciarono a nutrire preoccupazioni circa i costi politici ed economici del distacco dalla madrepatria. Due settimane più tardi, gli abitanti riacquistarono il controllo del 10% del loro territorio, in quanto i tagli alle spese militari dovuti alla fine della guerra fredda determinarono la chiusura della base americana alle Bermuda. Nel 1998 la laburista Jennifer Smith fu nominata primo ministro e sostituì nella carica Pamela Gordon (dello United Bermuda Party), la prima donna presidente del Consiglio e la persona più giovane che avesse mai ricoperto quell'incarico. Nel dicembre del 1999 è stata abolita la pena di morte.

Dall'11 settembre 2001 oltre 12 miliardi di dollari di capitali sono affluiti alle Bermuda e sono stati investiti nella costituzione di nuove società di assicurazione o nel sostegno dei patrimoni di quelle già esistenti. Il fenomeno è dovuto alla rapidità con cui è possibile creare società e avviare l'attività nelle isole.

Cultura

La cultura delle Bermuda è un misto di eredità britanniche e africane. L'influenza inglese è evidente nelle istituzioni, dalla forma di governo al sistema scolastico al quadro giuridico. I giudici portano ancora la parrucca incipriata, i bobbies dirigono il traffico, il cricket è lo sport più praticato e una pinta di birra nel pub sotto casa è il modo più consueto per concludere una giornata di lavoro. Alle Bermuda si parla l'inglese e la maggioranza degli abitanti è cristiana. Il retaggio africano è meno avvertibile, ma lo si può ritrovare nella musica e nella danza, in particolare nella musica di origine africana arrivata nell'arcipelago attraverso le Indie occidentali, per esempio il reggae e il calypso nonché i ritmi dei danzatori di Gombey.

La danza Gombey, l'espressione artistica peculiare delle Bermuda, ha le proprie radici nella musica tribale dell'Africa occidentale e sono evidenti anche le influenze dei missionari cristiani e dell'esercito britannico, mentre dagli Indiani d'America i danzatori di Gombey hanno tratto ispirazione per i propri costumi. Per i non iniziati, questi danzatori possono sembrare nient'altro che tipi in costume che saltellano qua e là al suono di una musica fortissima, ma in realtà la danza segue una coreografia accurata predisposta su specifici ritmi e spesso rappresenta storie bibliche. Secondo la tradizione, i danzatori scendono in strada il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano (Boxing Day), e a Capodanno (New Year's Day).

Nessun artista locale ha mai stupito il mondo con il suo talento, ma le Bermuda possono vantare legami con molti importanti pittori e scrittori che vissero, lavorarono o trascorsero qui le vacanze. Tra questi ricordiamo Eugene O'Neill, Noel Coward, James Thurber, Peter 'big tooth' Benchley, Georgia O'Keefe e Winslow Homer.

Le Bermuda non possiedono una cucina caratteristica, ma possono offrire alcuni piatti locali di pesce che meritano una citazione. La zuppa di pesce di solito è fatta con scorfano e ballerino ('pomatomus saltatrix') e insaporita con rum scuro locale e salsa di peperoni allo sherry. Le crocchette di merluzzo erano un tempo uno dei piatti principali delle isole, e ancora oggi compaiono sulle tavole in certi giorni dell'anno. I 'Johnny-cakes' - frittelle di farina di mais con riso e piselli, cotte sulla piastra - si trovano invece tutti i giorni e sono molto richiesti.

Il pasto tradizionale è la prima colazione della domenica con merluzzo, un piatto pantagruelico a base di merluzzo, uova, patate irlandesi bollite, banane, avocado, il tutto condito con una salsa di cipolle e pomodori. La torta di manioca ('cassava pie') è una tradizione natalizia e sta a dimostrare la particolare importanza attribuita a questo vegetale dagli isolani, i quali ritengono che abbia aiutato i primi coloni a salvarsi dalla carestia. Il Black Seal Rum è il liquore nazionale delle Bermuda: in genere la gente del posto lo beve allungato con una bibita gassata aromatizzata allo zenzero (ginger beer), i visitatori invece preferiscono farne un cocktail con ghiaccio.

Ambiente

Le Bermuda sono un arcipelago subtropicale situato nell'Oceano Atlantico 1.043 km al largo della costa del North Carolina. Si trovano oltre 1.600 km a nord dei Caraibi, dove a torto le colloca la maggior parte della gente. Sono costituite da 150 isolette con una superficie totale di appena 53,5 kmq. Le 8 isole più grandi sono collegate tra loro da strade rialzate e ponti, così da formare un territorio continuo a forma di amo che si estende per 35 km in lunghezza e, in media, meno di 1.600 m in larghezza. Gli abitanti in genere considerano queste 8 isole, che costituiscono il 95% della superficie del paese, come un'unica entità geografica che di solito chiamano 'the island', cioè l'isola. Solo una dozzina di altre isole sono abitate.

Tutte le isole hanno un'origine vulcanica e sono circondate da barriere coralline; il loro entroterra è collinoso, ma il rilievo più elevato supera di poco i 77 m. La superficie delle Bermuda, la densità relativamente alta della popolazione e il mezzo milione di visitatori all'anno hanno inevitabilmente un forte impatto sull'ambiente. La pesca eccessiva, per esempio, ha esaurito le risorse ittiche delle isole,distruggendone le potenzialità commerciali di questo settore. Fortunatamente l'accresciuta coscienza ecologica e un'attenta legislazione hanno consentito notevoli successi nella protezione e nella reintroduzione di alcune specie, in particolare delle tartarughe.

Le Bermuda godono di un clima mite e piacevole grazie all'effetto della Corrente del Golfo. La media annuale delle temperature massime è di 23°, mentre di quelle minime è di 20°. Il tasso di umidità è elevato tutto l'anno e le precipitazioni sono uniformemente distribuite, senza che si possa individuare una vera e propria stagione delle piogge.

Questo clima mai rigido consente alle isole una fioritura perenne, con fiori dai colori intensi quali le buganvillee, gli ibischi e gli oleandri. Le Bermuda non possiedono mammiferi terrestri indigeni; l'endemica lucertola delle rocce era l'unico animale non marino esistente sulle isole prima della colonizzazione. Ora si trovano diversi tipi di lucertole (introdotte dai colonizzatori), un paio di specie di raganelle e un genere di rospo gigante che spesso si vede spiaccicato sulle strade - di qui il soprannome di 'road toad' (rospo della strada).

Alle Bermuda vi sono coralli che attirano una varietà di pesci tropicali variopinti quali il pesce angelo, il baliste e il pesce pagliaccio. Purtroppo tra marzo e luglio nelle acque delle Bermuda fanno la loro comparsa anche le fisàlie, simili alle meduse: anche solo un lieve tocco di una di queste, e saprete che cos'è il dolore.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Le Bermuda sono collegate con Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna da voli regolari. I viaggiatori che arrivano in aereo da altre destinazioni devono passare da uno di questi paesi. Il prezzo di molti biglietti aerei è compreso in pacchetti prepagati che prevedono anche il pernottamento, cosa che si rivela più economica che non cercarsi un albergo per conto proprio.

La maggior parte delle imbarcazioni da crociera salpa da città della costa orientale degli Stati Uniti quali New York, Boston, Philadelphia, Newport, Wilmington, Charleston e Fort Lauderdale.

Trasporti interni: Alle Bermuda non ci sono agenzie di autonoleggio. I visitatori possono servirsi degli autobus e dei traghetti pubblici, oppure affittare un motorino o un motoscooter, usare i taxi e persino noleggiare un carro con cavallo. Gli autobus sono così efficienti, che anche il viaggiatore più indipendente non rimpiangerà la mancanza di un mezzo proprio. Per salire sull'autobus dovete disporre della tariffa esatta in monete.

I taxi con tassametro si trovano all'aeroporto e presso i principali alberghi. Se volete organizzare da soli una visita delle isole, i tassisti possono anche trasformarsi in tour operator e affascinarvi con racconti e commenti che aggiungono alla gita una buona dose di colore locale. Per questo tipo di servizio i tassisti disattivano il tassametro e applicano una tariffa oraria.

Le strade strette e tortuose delle Bermuda possono costituire una sfida per chi non è pratico di motorini: prima di affittarne uno per una settimana siate certi di trovarvi a vostro agio sulle due ruote. Per noleggiare un motorino dovete avere 16 anni, indossare il casco e promettere che guiderete sul lato sinistro della strada. Stranamente la bicicletta non è un mezzo altrettanto diffuso, ma a volte dove si trovano i motorini a nolo si possono noleggiare anche le biciclette. Preparatevi a delle belle sudate.

I traghetti, da cui si può ammirare uno splendido panorama, sono in alcuni casi più veloci degli autobus e collegano Hamilton con Paget, Warwick e la zona di Somerset/Dockyard. Andare a piedi è il modo più ovvio per visitare le cittadine delle Bermuda, ma spostarsi in questo modo da una città all'altra non è molto divertente dal momento che le strade sono strette e raramente hanno i marciapiedi.

Mete principali

City of Hamilton
Hamilton è il cuore delle Bermuda e ha la funzione sia di capitale sia di centro commerciale. Pur non essendo di grandi dimensioni, sorprende per la sua febbrile animazione - almeno in confronto al resto delle isole. La gente del luogo la chiama semplicemente 'town' (città): 'andare in città' vuol dire, senza alcun dubbio, andare a Hamilton.

Il centro è situato in Front St, una via che costeggia il porto ed è fiancheggiata da edifici vittoriani di fine Ottocento-inizio Novecento dipinti in un acceso color limone pastello, limetta, albicocca e azzurro cielo. Molte case hanno verande dalle quali, mentre pranzate con tutta calma, osserverete il passaggio delle navi nel porto.

Tra i punti più interessanti segnaliamo la Bermuda Cathedral, imponente edificio neo-gotico che è uno dei principali punti di riferimento della città, il Bermuda Historical Society Museum, che contiene modellini della sfortunata nave Sea Venture, e la Bermuda National Gallery, che ospita opere di Thomas Gainsborough, Joshua Reynolds e Winslow Homer.

Fort Hamilton è un notevole forte in cima a una collina, da cui la vista spazia sull'Hamilton Harbour (il porto). Appartiene a una di una serie di fortificazioni erette a metà dell'Ottocento, in un periodo di crescenti tensioni tra Gran Bretagna e Stati Uniti. I baluardi sono armati con cannoni ad avancarica da 10 pollici, in grado di perforare con palle da 400 libbre gli scafi di ferro delle navi. Fortunatamente queste armi devastanti non furono mai usate.

Hamilton è anche il centro dei trasporti delle Bermuda, per cui potete recarvi in città quando volete usando gli autobus pubblici. Vi troverete inoltre i migliori negozi, caffè, ristoranti e pub delle isole.

Town of St George
Questa cittadina ben conservata che si affaccia sul St George's Harbour fu la prima capitale delle Bermuda e rimane la zona turistica più affascinate, immersa com'è nell'incanto di un passato che l'ha vista sorgere come secondo insediamento britannico nel Nuovo Mondo. Molti dei suoi tortuosi vicoli e delle case coloniali hanno tuttora il loro aspetto originale, e parecchi edifici risalenti a diversi secoli fa sono stati restaurati e trasformati in musei.

Tra i luoghi di maggior interesse vi è Kings Square, con la bella Town Hall (il palazzo comunale, costruito nel 1782) che si affaccia sul ceppo e sulla gogna dove un tempo si punivano pubblicamente coloro che violavano le usanze coloniali. Poco più in là potete ancora vedere lo sgabello (ducking stool), assicurato con cime all'estremità di un palo, sul quale i pettegoli e coloro che avevano commesso reati di piccola entità venivano legati e costretti a subire l'umiliazione di essere immersi nell'acqua del porto.

La Old State House (il vecchio palazzo del governo) risale al 1620 ed è l'edificio più antico delle Bermuda. Benché di modeste dimensioni, possiede tratti italianeggianti e ha un aspetto solenne, come si addice al suo vecchio ruolo di parlamento coloniale delle Bermuda. A nord vi è il Somers Garden, che prende il nome dall'ammiraglio Somers il quale, letteralmente, lasciò il cuore alle Bermuda. Il suo organo vitale (con le interiora) è contenuto in una tomba disadorna nel parco. Com'era consuetudine a quel tempo, il suo corpo fu caricato in nave e riportato in Inghilterra.

La Tucker House è la dimora settecentesca di una delle più prestigiose famiglie dell'arcipelago ed è stata ben conservata insieme agli arredi dell'epoca. Grosso modo allo stesso periodo risale l'Old Rectory (la vecchia canonica protestante) che vanta il non piccolo merito (con relativo diritto alla fama) di essere stata una delle prime case dell'arcipelago ad avere il tetto di pietra.

Il Bermuda National Trust Museum è ospitato in un severo edificio coloniale ed è dedicato al ruolo svolto dalle Bermuda nella guerra civile americana, quando St George fu toccata da una ricchezza senza precedenti per avere aiutato gli stati del sud ad aggirare il blocco navale dei Nordisti.

La St Peter's Church originaria, costruita con paglia e legno nel 1612, era una delle più antiche chiese anglicane dell'emisfero occidentale. L'attuale edificio, assai bello, risale all'inizio del Settecento e ha travi di legno a vista, monumenti marmorei in onore dei primi governatori e un altare di mogano che costituisce il più antico arredo delle Bermuda tuttora esistente nell'arcipelago.

Il mercoledì è un giorno particolarmente favorevole per visitare St George, in quanto l'Old State House e l'Old Rectory sono aperti al pubblico e la non lontana Bermuda Biological Station offre visite guidate alle sue attrezzature. I ristoranti sul lungomare sono l'ambiente perfetto per una cena ricca d'atmosfera. Terminata la vostra immersione nella storia, andate alla vicina Tobacco Bay, una spiaggia eccellente per fare una nuotata o un po' di snorkelling

South Shore Park
Questa riserva naturale costiera (il nome significa 'parco della costa meridionale'), lunga 2,5 km circa, tutela alcune delle più belle spiagge delle Bermuda. Un sentiero lungo la riva attraversa il parco e collega tra loro una serie di insenature e baie separate da scoscesi affioramenti rocciosi. Vi sono 12 spiagge; si va da quelle di medie dimensioni a forma di mezzaluna, come la Horseshoe Bay, alle calette minuscole come la Peel Rock Cove.

La splendida striscia di sabbia corallina rosa e bianca, nota come Warwick Long Bay, costituisce il limite orientale del parco. Non essendo protetta da un promontorio, di solito questa spiaggia ha delle buone onde, adatte a praticare il bodysurf.

Royal Naval Dockyard
Dopo la guerra d'indipendenza americana gli Inglesi non potevano più servirsi dei porti delle loro ex colonie, e quindi scelsero questo luogo situato nella collinosa Ireland Island, all'estremità occidentale delle Bermuda, per farne la loro 'Gibilterra occidentale'. La nuova struttura serviva da cantiere navale ('dockyard') e da scalo per il rifornimento delle navi in rotta tra Nova Scotia (provincia del Canada orientale, sull'Atlantico) e le Indie Occidentali britanniche. Il forte fu costruito tra il 1814 e il 1863 da circa 10.000 forzati, detenuti in condizioni indescrivibili in navi-galera alla fonda al largo dell'insenatura.

Il forte, in blocchi di calcare, è in stile georgiano e fu usato per la prima volta dalla Marina britannica nel 1814 per lanciare i raid contro Washington, DC, e più tardi come base nell'Atlantico settentrionale durante le due guerre mondiali, ma fu abbandonato nel 1951 in quanto era diventato troppo dispendioso come avamposto. Da allora in poi gli edifici furono restaurati e riportati a nuova vita. L'arsenale ora ospita l'interessante Bermuda Maritime Museum, situato in quello che era un tempo il maschio della fortezza, un pub ricco d'atmosfera, una sala cinematografica, un mercato di oggetti d'artigianato e il Bermuda Snorkel Park.

Mete alternative

Nonesuch Island
Questo santuario ornitologico, situato a sud-est dell'aeroporto delle Bermuda, è stato istituito per reintrodurre la procellaria delle Bermuda, o cahow (Pterodrama cahow), uno degli uccelli più a rischio d'estinzione nel mondo. Dall'arcipelago sono stati eliminati i predatori nel tentativo di ricreare la situazione ecologica esistente prima della colonizzazione. Non sorprende quindi che l'accesso dei visitatori all'arcipelago sia sottoposto a severe limitazioni, ma di tanto in tanto la Bermuda Biological Station e la Bermuda Audubon Society guidano escursioni riservate ai gruppi.

Cristobal Colon
Questo transatlantico spagnolo lungo 150 m circa, incagliatosi 13 km a nord delle Bermuda nel 1936, è la più grande nave mai entrata nelle acque delle Bermuda. Dopo essersi arenata sul reef, senza però affondare, divenne facile preda dei ladruncoli che la spogliarono di tutto, dai candelieri agli impianti idraulici.

Durante la seconda guerra mondiale la Marina militare statunitense usò la Cristobal Colon come nave bersaglio spezzandola in due, e una metà si posò a cavallo della barriera. Fu probabilmente una saggia decisione, poiché nel 1937 un mercantile norvegese squarciò irreparabilmente il proprio scafo quando, per errore, ritenne che la Cristobal Colon stesse passando attraverso il reef e decise di seguire la stessa rotta. Entrambe le navi ora si trovano in circa 15 m e costituiscono relitti molto interessanti per i sub. Sul ponte prodiero del mercantile norvegese c'è ancora un carro antincendio che doveva essere consegnato alle Bermuda.

Il triangolo delle Bermuda
Se volete sparire per qualche tempo e non vi basta una vacanza di una settimana sulle isole, forse dovreste dirigervi verso la zona che si estende verso sud dalle Bermuda a Puerto Rico e a ovest fino alla costa della Florida. Si ritiene che non meno di 100 tra navi e aerei siano scomparsi in questo triangolo, per cui non c'è nessun motivo di sospettare che abbiate tagliato volontariamente la corda.

Le scomparse misteriose sono state da alcuni attribuite a perturbazioni atmosferiche, a strani campi magnetici, a discrasie temporali o a rapimenti da parte di esseri extraterrestri. Altri invece, che respingono queste ipotesi, parlano di guasti meccanici, di maltempo e di errore umano.

Se siete alla ricerca di qualcosa di più banale, potete sempre prenotare un'escursione della Bermuda Triangle Brewery nella Southampton Parish.