Brasile

Da centinaia di anni il Brasile simboleggia la via di fuga in un paradiso tropicale di primordiale bellezza che riesce a infiammare l'immaginazione degli occidentali come nessun altro paese sudamericano.

Dalla folle passione per il Carnevale all'immensità dell'Amazzonia, il Brasile è una terra dove tutto assume proporzioni mitiche.

Nome completo del paese
Repubblica Federale del Brasile

Superfice
8.511.965 kmq

Capitale
Brasília

Composizione etnica
55% di origine europea (portoghesi, tedeschi, italiani, spagnoli, polacchi), 38% mulatti, 6% di origine africana, 1% giapponesi, arabi, amerindi e altri

Lingua parlata
portoghese (lingua ufficiale), spagnolo, inglese, francese

Religione
80% cattolica

Ordinamento dello stato
repubblica federale di tipo presidenziale

Economia

Settori/prodotti principale
ferro e minerali ferrosi, bauxite, manganese, stagno, uranio, acciaio, petrolio, gas naturale, oro, diamanti, autoveicoli, velivoli, prodotti tessili, prodotti chimici, macchinari, calzature, cemento, legname, caffè, soia, frumento, cereali, canna da zucchero, cacao, agrumi, banane, tabacco, manzo, pesce

Principale partner commerciali
USA, Argentina, Germania, Giappone, Italia, Paesi Bassi

Rischi sanitari
morbo di Chagas, dengue, malaria, meningite, rabbia, febbre gialla. Il morbo di Chagas è diffuso in particolare nelle zone rurali più remote del paese; viene trasmesso da una specie di cimice che si annida nelle crepe dei muri, nei tetti di paglia delle capanne di fango e sulle fronde delle palme

Elettricita
non esiste uno standard; a Rio e São Paulo la corrente elettrica è a 110V oppure 120V, 60Hz

Fuso orario
tre ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Quasi tutto il Brasile può essere visitato durante tutto l'arco dell'anno, perché solamente le regioni meridionali del paese presentano sensibili variazioni climatiche da una stagione all'altra e risultano terribilmente calde e umide in estate ed estremamente piovose in inverno. Nel periodo compreso fra dicembre e febbraio molti brasiliani vanno in vacanza e viaggiare può diventare difficile e costoso, mentre a Rio e nelle regioni più a sud l'umidità può essere opprimente.

L'estate è tuttavia il periodo più vivace e festoso dell'anno e vede i brasiliani in fuga dalle proprie case per riversarsi nelle strade e sulle spiagge. Le vacanze scolastiche iniziano a metà dicembre e durano fino a Carnevale, che in genere ha luogo a fine febbraio.

Eventi e Manifestazioni

La festa più famosa del Brasile è il Carnevale, che si protrae per cinque giorni a iniziare dalla mezzanotte del venerdì che precede il Mercoledì delle Ceneri. Questa festa viene celebrata in tutto il Brasile e in molte località è possibile assistere a manifestazioni assai più autentiche rispetto allo scintillio per turisti del Carnevale di Rio de Janeiro, che comunque è uno spettacolo favoloso. Nel sambódromo, una strada costeggiata da gradinate installate appositamente, la gente sembra trarre energia inesauribile dal sudore, dal rumore e dalla confusione mentre le 16 migliori scuole di samba della città sfilano godendosi la loro ora di gloria.

Valuta
real

Sport e tempo libero

A Rio ci sono posti favolosi per il deltaplano, soprattutto nei pressi di Pedra Bonita, vicino alla spiaggia di Pepino. Il surf è popolare lungo tutta la costa: le onde sono particolarmente belle nello stato meridionale di Santa Caterina, ma anche nei pressi di Rio c'è abbondanza di posti molto indicati. Le barche a vela si concentrano a Búzios e nelle acque davanti alle principali località turistiche della costa. Nell'interno, il Rio Araguaia negli stati di Goiás e Tocantins è famoso per essere un vero paradiso per la pesca. Gli appassionati di arrampicate su roccia trovano ottime possibilità a Rio e dintorni e nei vari parchi nazionali e statali. Lungo la costa è possibile fare bellissime escursioni a piedi. Il futebol (calcio) è una specie di ossessione nazionale e se sapete giocare o anche solo riuscite a dire qualcosa di sensato su tale argomento diventerete subito molto popolari.

Storia

Gli indios del Brasile non hanno sviluppato alcun tipo di civiltà centralizzata come fecero invece gli Incas o i Maya e hanno lasciato dietro di sé scarsissime testimonianze archeologiche, costituite perlopiù da oggetti in ceramica, cumuli di conchiglie e scheletri. La popolazione india della regione attualmente occupata dal Brasile era molto variegata e si ritiene che contasse fra i due e i cinque milioni di individui quando arrivarono i primi esploratori portoghesi. Al giorno d'oggi gli indios sono meno di 200.000 e in gran parte vivono nelle remote giungle delle regioni interne del Brasile.

Nel 1500 Pedro Alvares Cabral fece vela da Lisbona con l'intenzione dichiarata di raggiungere l'India e in seguito affermò di essere giunto 'per caso' sulle coste brasiliane. Alcuni storici affermano tuttavia che il Brasile fu fin dal primo momento la vera meta della spedizione e in effetti il sovrano del Portogallo riferì la scoperta compiuta da Cabral in termini così realistici da far supporre che l'esistenza del Brasile fosse già ben nota ai naviganti. Nel 1531 il re del Portogallo João III inviò in Brasile i primi coloni e nel 1534, temendo le mire espansionistiche delle altre potenze europee, divise la costa in 12 capitanati ereditari che affidò ad altrettanti personaggi vicini alla corona. I coloni scoprirono ben presto che il terreno e il clima del Brasile erano ideali per la coltivazione della canna da zucchero, e per reperire le masse di lavoratori necessari a mandare avanti le piantagioni pensarono bene di ridurre in schiavitù le popolazioni indie. La cattura e la tratta degli schiavi divennero tra le attività più redditizie del Brasile. Le spedizioni erano chiamate bandeiras (bandiere) e i membri delle spedizioni erano noti come bandeirantes, uomini di São Paulo figli di madre india e di padre portoghese. I bandeirantes si spingevano sempre più nell'interno a caccia di indios e verso la metà del XVII secolo erano ormai giunti fino sulle vette delle Ande peruviane. Le loro imprese, più di ogni trattato diplomatico, assicurarono al Brasile portoghese il controllo delle enormi regioni interne del Sud America.

Durante il XVII secolo gli indios vennero rimpiazzati nelle piantagioni dagli schiavi africani. Costoro da un lato erano meno sensibili alle malattie arrivate dall'Europa, ma dall'altro si mostravano molto più restii ad accettare la propria condizione di schiavi. Le comunità di schiavi fuggiaschi, chiamate quilombos, sparse nelle campagne dell'entroterra caratterizzarono l'intera epoca coloniale: le dimensioni di queste comunità potevano variare dai semplici mocambos, ovvero piccoli gruppi che si nascondevano nelle foreste alla grande repubblica di Palmares che sopravvisse per gran parte del XVII secolo. Attorno al 1690 fu scoperto l'oro nel Minas Gerais e questo attirò parecchi brasiliani e portoghesi che portarono con sé un'infinità di schiavi africani destinati a lavorare e morire nelle miniere.

Nel 1807 l'esercito di Napoleone Bonaparte marciò su Lisbona: due giorni prima della capitolazione della città il principe reggente fece vela alla volta del Brasile e al suo arrivo proclamò Rio de Janeiro la capitale del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve. Il Brasile divenne così l'unica colonia del Nuovo Mondo a fungere da sede per un monarca europeo. Nel 1822 il figlio del principe reggente, che era rimasto in Brasile per governare la colonia dopo che il padre aveva fatto ritorno nella madrepatria, sguainò la spada e lanciò il grido 'Independência ou morte!'. Il Portogallo non aveva forza sufficiente per combattere la propria colonia più importante e quindi il Brasile divenne indipendente senza che venisse sparsa una sola goccia di sangue.

Nel corso del XIX secolo il caffè andò a sostituire la canna da zucchero quale voce principale delle esportazioni del Brasile. Inizialmente venivano utilizzati gli schiavi, ma, in seguito all'abolizione della schiavitù nel 1888, migliaia di immigrati europei e soprattutto italiani giunsero in Brasile per lavorare nelle piantagioni di caffè, chiamate fazendas. Nel 1889 un colpo di stato militare appoggiato dai grossi proprietari delle piantagioni di caffè pose fine all'impero brasiliano e nei successivi 40 anni il paese venne governato da una serie di presidenti militari e civili il cui operato era in realtà sottoposto al controllo delle forze armate.

Nel 1929 la crisi economica diffusasi su scala mondiale indebolì il controllo che i proprietari delle piantagioni di caffè esercitavano sul governo e venne formata una forza di opposizione chiamata Alleanza Liberale che aveva il sostegno degli ufficiali di orientamento nazionalista. Nelle elezioni del 1930 l'Alleanza Liberale venne sconfitta. I militari presero il potere con un colpo di mano e nominarono presidente Getúlio Vargas, il capo dei liberali. Ispirandosi ai regimi fascisti di Mussolini e di Salazar, Vargas dominò la scena politica finché non venne costretto a lasciare l'incarico nel 1954. Il suo successore, Juscelino Kubitschek, fu il primo dei grandi scialacquatori del Brasile e fece costruire Brasília, la nuova capitale, che avrebbe dovuto fungere da catalizzatore per lo sviluppo delle regioni interne del paese. Agli inizi degli anni '60 l'economia brasiliana doveva fare i conti con una terribile inflazione (determinata in parte dalle enormi spese sostenute per la costruzione della nuova capitale) mentre il paese era in preda al timore della diffusione del comunismo in seguito alla vittoria di Fidel Castro a Cuba. Ancora una volta la fragile democrazia brasiliana venne spazzata via da un colpo di stato militare.

A metà degli anni '80 il miracolo economico brasiliano, sostenuto in gran parte dai prestiti concessi dalle banche internazionali, si andava esaurendo e i militari decisero di cedere nuovamente il potere a un governo di civili. Nel novembre 1989 i brasiliani ebbero per la prima volta in quasi 30 anni la possibilità di eleggere il presidente con libere elezioni popolari. Il vincitore fu Fernando Collor de Mello, un ex campione di karate, che sconfisse il socialista Luiz da Silva con uno scarto esiguo ma che non dava adito a dubbi. Collor si insediò promettendo di combattere la corruzione e ridurre l'inflazione, ma alla fine del 1992 proprio lui, l'uomo che faceva venire in mente Indiana Jones a George Bush, fu rimosso dalla sua carica e incriminato per corruzione: in particolare lo si accusava di aver guidato un'organizzazione criminale che tramite estorsioni e pagamenti illeciti aveva sottratto alle casse dello stato più di un miliardo di dollari.

Nel dicembre 1992 il vicepresidente Itamar Franco rimpiazzò il dimissionario Collor e nel novembre 1994 Fernando Cardoso venne eletto presidente. Cardoso è riuscito a ridurre in misura significativa l'inflazione, ma questo risultato è costato la perdita di due milioni di posti di lavoro fra il 1989 e il 1996 e ha lasciato irrisolti i problemi della riforma agraria. Secondo un rapporto elaborato nel 1996 dalle Nazioni Unite, il Brasile è il paese in cui la disuguaglianza economica è la più grave del mondo. Questo stato di cose non ha tuttavia impedito a Cardoso di assicurarsi un secondo mandato presidenziale in occasione delle elezioni del 1998.

La lenta crescita economica e la crisi energetica del paese ha reso necessario l'intervento del Fondo Monetario Internazionale (IMF) nel 2001, rafforzato con un prestito straordinario di 30 miliardi di dollari nell'agosto 2002, affinché il Brasile non venisse travolto dagli effetti della disastrosa crisi economica dell'Argentina.

Il 27 ottobre 2002 il secondo turno delle elezioni presidenziali ha visto trionfare Luis Inacio "Lula " da Silva, che ha ottenuto il 61,5% dei voti contro il 38,5% del suo avversario. Leader del Partito dei Lavoratori, è il primo presidente di sinistra eletto nel paese sudamericano. Entrato in carica il 2 gennaio 2003, Luis Inacio da Silva ha dichiarato come suoi obiettivi primari la ripresa della crescita economica, il contenimento del debito interno ed estero, per dare al Brasile un ruolo guida in Sudamerica nell’ambito del rilancio del Mercato Comune del Sudamerica (Mercosur). Conquistata la fiducia del Fondo Mondiale Internazionale e degli imprenditori, "Lula " deve combattere mediante la riforma agraria, interventi strutturali sulle pensioni e sul sistema fiscale, la piaga della fame, gli squilibri sociali, le abissali differenze interne brasiliane, la criminalità organizzata e il narcotraffico. Nel 2002 circa 40.000 persone sono morte per ferite d'arma da fuoco e a Rio la violenza armata è la causa principale della morte tra i ragazzi fra i 15 e i 29 anni.

Cultura

La cultura brasiliana è stata modellata non solo dai coloni portoghesi, che hanno dato al paese la propria religione e la propria lingua, ma anche dalle popolazioni indie autoctone, dai molti schiavi giunti dall'Africa e da altri coloni arrivati dall'Europa, dal Medio Oriente e dall'Asia.

La musica brasiliana è sempre stata caratterizzata da una grande diversità e grazie alle influenze musicali provenienti da tre continenti sviluppa continuamente nuove forme assolutamente originali. La samba, che ha raggiunto la massima popolarità negli anni '30, è una mescolanza del bolero spagnolo con le cadenze e i ritmi della musica africana. L'esponente più famosa di questo genere musicale fu probabilmente Carmen Miranda, nota per il suo temperamento focoso e per le sue acconciature con la frutta. La bossa nova, di carattere più pacato e influenzata dal jazz nordamericano, divenne popolare negli anni '50 con musicisti quali João Gilberto e canzoni quali La ragazza di Ipanema. Il tropicalismo comparve in Brasile attorno agli anni '60 e presenta un misto di influssi musicali diversi, comprese le classiche canzoni all'italiana. In epoca più recente è diventata molto popolare la lambada, influenzata dai ritmi caraibici.

Uno dei maggiori narratori brasiliani è Machado de Assis, che si distingue per lo stile limpido e ironico. Vissuto nel XIX secolo, Assis era figlio di uno schiavo affrancato e lavorò come tipografo e giornalista a Rio de Janeiro. Il più famoso scrittore brasiliano del XX secolo è Jorge Amado, i cui racconti narrano con toni pittoreschi e vivaci le avventure degli abitanti di Bahia.

Il Brasile è ufficialmente un paese cattolico, ma in pratica la religiosità brasiliana ingloba elementi dell'animismo degli indios, vari culti africani, il sincretismo afro-cattolico e il kardecismo, una religione spiritualista che ha tratti comuni al misticismo orientale e che si sta diffondendo fra la popolazione bianca.

Tutti i brasiliani parlano il portoghese, sia pure in una forma infarcita di molti vocaboli tratti dalle lingue indie e africane. Da una regione all'altra vi sono differenze dovute alle variazioni dialettali, alle forme gergali e all'accento.

Gli alimenti base dei brasiliani sono il riso bianco, i fagioli neri e la farina di manioca, in genere accompagnati da bistecca, pollo o pesce. Fra le specialità brasiliane ci sono la moqueca, stufato di pesce aromatizzato con olio di dendê e latte di cocco; il caruru, a base di gombo e altri ortaggi mescolati con gamberi, cipolle e peperoni; la feijoada, stufato di carne e fagioli. Agli angoli di molte strade a Bahia si incontrano donne che indossano svolazzanti vestiti bianchi e vendono l'acarajé, ovvero purè di fagioli condito con sale e cipolla e ridotto in polpette, che vengono fritte in olio di dendê e quindi farcite con pesce, pasta di manioca, gamberi essiccati, peperoni e salsa di pomodoro.

In Brasile i sucos (succhi di frutta) sono semplicemente divini; ne esistono di svariati tipi a seconda della regione e della stagione (in Amazzonia la frutta è davvero incredibile). Spesso i succhi vengono serviti diluiti con acqua; se temete che l'acqua possa essere contaminata, chiedete una vitamina, ossia un succo diluito con latte. Un altro modo per evitare di bere acqua non sterilizzata è scegliere un succo d'arancia, che viene raramente adulterato e si combina ottimamente con la papaya, la carota e molti altri succhi diversi; una combinazione richiestissima a Rio è il succo d'arancia unito a quello di barbabietola e carota. Il caldo de cana è un succo molto gustoso estratto direttamente da pezzi di canna da zucchero e solitamente preparato sotto i vostri occhi.

Ambiente

Il Brasile è il quinto paese più vasto del mondo. Occupa da solo quasi metà del Sud America e confina con tutti i paesi del continente fatta eccezione per il Cile e l'Ecuador. Buona parte del territorio brasiliano è scarsamente popolata, ma alcune regioni come l'Amazzonia in cui un tempo la presenza umana era minima vengono ora rapidamente occupate, disboscate a scopi commerciali e depredate delle proprie ricchezze naturali.

Il Brasile può essere diviso in quattro grandi regioni geografiche. La zona costiera, lunga e stretta, è montuosa fra il Rio Grande do Sul e Bahia, ma a nord di questa città si fa meno ondulata. Il vasto altipiano centrale chiamato Planalto Brasileiro, che copre gran parte delle regioni interne del Brasile a sud del bacino amazzonico, è solcato da diverse piccole catene montuose ed è attraversato da alcuni grandi fiumi. Nel sud-est del paese si trovano due grandi depressioni, il bacino del Paraguay, caratterizzato da foreste rade e macchie di alberi bassi e cespugli, e il bacino delle Amazzoni, coperto da fitte foreste. Il Rio delle Amazzoni, lungo 6275 km, è il terzo fiume del mondo in ordine di lunghezza e l'Amazzonia ospita il 30% delle foreste ancora esistenti al mondo.

La ricchezza e la varietà della fauna e della flora brasiliane sono semplicemente stupefacenti e se si considera il numero di specie diverse presenti sul suo territorio, il Brasile è il primo al mondo quanto a primati, anfibi e piante, il terzo quanto a uccelli e il quarto relativamente alle farfalle e ai rettili. Molte specie tuttavia rischiano di estinguersi a causa della continua e massiccia distruzione della foresta pluviale, della desertificazione delle regioni del nord-est, del bracconaggio nella zona del Pantanal e dell'inquinamento lungo le coste.

Gran parte del Brasile presenta variazioni stagionali per quanto riguarda le precipitazioni, la temperatura e il tasso di umidità, ma solo nel sud del paese queste differenze si fanno particolarmente marcate. L'inverno brasiliano va da giugno ad agosto: le temperature più basse si registrano negli stati meridionali dove in media si hanno da 13°C a 18°C. L'estate va da dicembre a febbraio: durante questi mesi a Rio il clima è caldo e umido, con il termometro spesso oltre i 35°C, mentre nel resto dell'anno la città registra temperature attorno a 25°C. La costa nord-orientale ha un clima caldo come quello di Rio, tuttavia risulta più vivibile perché il tasso di umidità è inferiore. In generale sugli altipiani la temperatura è più fresca e c'è meno umidità ma in estate le piogge sono frequenti. Il bacino dell'Amazzonia è la parte più piovosa del Brasile, ma anche se l'umidità è molto alta le temperature non sono eccessivamente torride e si aggirano attorno a 27°C.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Ci sono frequenti voli per Rio da tutte le principali città del Sud America. Altri scali utilizzati per entrare in Brasile sono quelli di Recife, molto popolare fra i turisti tedeschi, e di Manaus, capitale dello stato di Amazonas, che si trova a metà strada fra Rio e Miami. Il Brasile confina con tutti i paesi dell'America meridionale con l'eccezione dell'Ecuador e del Cile e per questo motivo alcuni viaggiatori scelgono di arrivare in autobus dall'Uruguay mentre altri utilizzano il trem da morte (treno della morte) dalla Bolivia. Per quanto riguarda i fiumi, molti viaggiatori scelgono di entrare in Brasile con una lenta imbarcazione da Iquitos in Perú oppure di raggiungere la regione del Pantanal navigando sul Rio Paraguay da Asunçion.

Trasporti interni: I voli interni in Brasile non sono economici, ma vista l'enorme superficie del paese per spostarsi spesso è necessario prendere almeno due voli. Cercate nelle agenzie di viaggi qualche promozione speciale, altrimenti, se dovete prendere più di due voli interni, il Brasil Airpass vi farà risparmiare dei soldi.

Con l'eccezione dei viaggi nel bacino dell'Amazzonia, gli autobus costituiscono il mezzo di trasporto più utilizzato dalla maggioranza dei brasiliani per gli spostamenti sulle lunghe distanze e in genere offrono un servizio economico e di ottimo livello. Tutte le principali città sono collegate da autobus frequenti. D'altro canto, in Brasile esistono pochissimi treni passeggeri e la tendenza è quella di ridurli ulteriormente; tuttavia gli appassionati di questo mezzo di trasporto non devono disperare, dal momento che alcuni splendidi tratti ferroviari non saranno eliminati, incluso il Curitiba-Paranaguá.

In seguito alla costruzione di un'ampia rete stradale, i trasporti fluviali hanno subito un calo, ma è ancora possibile spostarsi in barca da una all'altra delle città che sorgono lungo il Rio São Francisco e il Rio delle Amazzoni, dove in genere le strade non sono una soluzione molto pratica. Guidare in Brasile è... una bella esperienza: vige l'anarchia ed è particolarmente pericoloso, soprattutto di notte, quando molti brasiliani preferiscono tenere le luci spente. Nonostante sia utile per raggiungere molte aree del paese, dovreste prendere la macchina solo se avete nervi saldi, documenti in ordine e un'assicurazione adeguata. Va da sé che la bicicletta è ancora più pericolosa, ve la sconsigliamo.

Mete principali

Rio de Janeiro
Ammassati nello spazio compreso fra il margine dell'altopiano e l'oceano, in una delle posizioni più belle del mondo, vivono gli abitanti di Rio de Janeiro, meglio noti con il nome di cariocas. I cariocas perseguono il piacere come nessun altro popolo al mondo e amano le spiagge e la bellezza del corpo, la samba e la birra, il gioco del calcio e la cachaça, un distillato di canna da zucchero di produzione locale.

Naturalmente a Rio non mancano i problemi, alcuni dei quali sono enormi: un terzo degli abitanti vive nelle favelas (quartieri di baracche) che coprono molti colli della città; i poveri non hanno né scuole né assistenza sanitaria né lavoro; l'abuso di droga e la violenza sono endemici; la corruzione e la brutalità della polizia sono fenomeni molto diffusi. La reputazione di Rio come città violenta ha determinato negli ultimi anni una brusca riduzione del turismo, ma recentemente è stato creato un reparto di polizia che pattuglia le zone più frequentate dai gringos per cercare di mantenere l'ordine e pare che stia ottenendo dei risultati.

Rio è divisa in una zona norte (settentrionale) e una zona sul (meridionale) dalla Serra da Carioca, una ripida catena montuosa che fa parte del Parque Nacional da Tijuca. La veduta che si ammira dalla vetta del Corcovado, la montagna sulla cui sommità si trova la statua del Cristo Redentore, permette di acquisire una certa familiarità con la disposizione geografica di Rio de Janeiro. Le favelas si affollano sui fianchi delle colline su entrambi i lati della città.

La spiaggia è il comune denominatore di Rio e costituisce per i cariocas sia un rito sia uno stile di vita. Copacabana è probabilmente la spiaggia più famosa del mondo e si estende per 4,5 km davanti a una delle aree residenziali più densamente popolate del pianeta. Dalla spiaggia si possono vedere i blocchi di granito che circondano l'ingresso della baia. Ipanema è la spiaggia più esclusiva ed elegante di Rio. Fra le altre spiagge in città e nei pressi si possono ricordare Pepino, Praia Barra da Tijuca, Flamengo e Aproador.

Il Pão de Açúcar (Pan di Zucchero) è un dono di Dio all'industria delle fotografie da cartolina. Due teleferiche salgono di oltre 300 m al di sopra della città e della Baía da Guanabara e da questa altezza Rio si presenta come una delle città più belle del mondo. Il Parque Nacional de Tijuca si estende su un'area di 120 kmq; si trova a 15 minuti dalla giungla di cemento di Copacabana e protegge quanto rimane della giungla tropicale che un tempo circondava Rio de Janeiro. Qui trovate una foresta lussureggiante con alberi bellissimi e varie cascate.

Il famoso Carnevale di Rio è uno spettacolo fantastico, ma in molte altre località del Brasile è possibile assistere a celebrazioni molto più autentiche. Per varie ragioni il Carnevale può essere uno dei momenti peggiori in cui trovarsi a Rio, perché in questo periodo dell'anno tutti quanti perdono un po' il controllo di sé: le tariffe dei taxi quadruplicano, quelle degli alberghi triplicano e masse di visitatori calano sulla città per ubriacarsi, eccitarsi e scambiarsi malattie esotiche.

Le zone migliori di Rio per cercare un albergo economico sono Glória, Catete e Flamengo. A Botafogo trovate i locali notturni più economici mentre Cinelândia e Lapa offrono molta samba e sono il centro della vita omosessuale di Rio. A Leblon e Ipanema trovate locali notturni costosi ed eleganti.

Brasília
Brasília potrà anche essere un luogo dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ma risulta una meta di particolare interesse solamente per gli studenti di architettura. Probabilmente la città faceva la sua figura sulla carta e senza dubbio sembra bella in fotografia, ma quando la si osserva da vicino è molto diversa. Brasília fu progettata dall'architetto Oscar Niemeyer, dall'urbanista Lucio Costa e dall'architetto di paesaggi Burle Marx e venne costruita in soli tre anni fra il 1957 e il 1960 da milioni di contadini poveri che si alternavano al lavoro 24 ore su 24. Purtroppo il progetto di pianificazione urbana più ambizioso del mondo ha creato una città perfetta per le automobili e per i condizionatori d'aria ma non a misura d'uomo. Le distanze sono enormi ed è impensabile percorrerle a piedi perché il sole picchia implacabile e ci sono pochissimi alberi. I burocrati e i politici vengono attirati a Brasília da aumenti di stipendio del 100% e dalla concessione di enormi appartamenti, ma non appena arriva la fine della setitimana prendono l'aereo e corrono a Rio o a São Paulo, ovunque ci sia un'atmosfera meno sterile e asettica di quella che trovano nella capitale. I poveri di Brasília, che lavorano nei cantieri edili e nelle industrie di servizio, vivono nelle favelas che distano anche 30 km dal centro e sono state battezzate 'anti-Brasília'.

São Paulo
La più grande città del Sud America sorge su un altopiano ed è un agglomerato di quartieri abitati da comunità etniche di diversa provenienza. Molti abitanti discendono da immigrati italiani e giapponesi.
Grazie allo sviluppo industriale e alla varietà di culture presenti, São Paulo è la città brasiliana con il ceto medio più numeroso, più colto e più istruito. I paulistanos sono persone vivaci e bene informate e sebbene non perdano occasione per lamentarsi del traffico, della violenza nelle strade e dell'inquinamento, non possono neppure pensare di poter vivere in un'altra città. São Paulo può senza dubbio incutere un certo timore, ma se amate le grandi città qui potrete assaporare l'eccitazione e la vita notturna di una delle più dinamiche megalopoli del mondo. Le attrattive di São Paulo comprendono il barocco Teatro Municipal, l'Edifício Copan di Niemeyer e il cinquecentesco Patío do Colégio.

Rio delle Amazzoni
Il Rio delle Amazzoni è un enorme sistema di fiumi e foreste che copre metà del Brasile e si estende anche nei paesi confinanti. Il tratto noto come Rio delle Amazzoni scorre fra le città di Manaus e Belém, ma i vari fiumi che compongono il sistema fluviale offrono una via navigabile ai transatlantici che sono diretti sul versante opposto del continente sudamericano.

La foresta conserva ancora molti dei suoi segreti e molti degli affluenti del Rio delle Amazzoni sono ancora oggi inesplorati. Si ritiene che in Amazzonia vivano circa 15.000 specie, fra cui migliaia di uccelli, pesci e mammiferi che non sono stati ancora classificati. Un rapido elenco delle creature comuni e rare che vivono nella foresta amazzonica comprende giaguari, tapiri, pecari, scimmie ragno, bradipi, armadilli, caimani, alligatori, delfini di fiume, boa costrittori e anaconda. Fra gli uccelli che vivono nella foresta si possono citare i tucani, i pappagalli, le are macao, i colibrì e i falchi. Gli insetti sono efficacemente rappresentati da oltre 1800 specie di farfalle e da più di 200 specie di zanzare mentre fra i pesci si possono ricordare i piranha, i tucunaré, i pirarucú, i pintado e le anguille elettriche. La varietà dei pesci che vivono nelle acque del fiume è tale che i biologi non sono in grado di identificare il 30% degli esemplari che si trovano in vendita sui banchi dei mercati di Belém.

Il punto di partenza più utilizzato per le escursioni in Amazzonia è Manaus, che sorge sulle rive del Rio Negro, 10 km a monte della confluenza di quest'ultimo con il Solimões, che segna l'inizio del Rio delle Amazzoni. Ancora oggi Manaus viene presentata da un'infinità di opuscoli turistici patinati come una meraviglia nel cuore dell'Amazzonia, ma oltre a possedere poche attrattive è sporca, brutta e infestata da una criminalità in costante aumento. Il simbolo più potente di Manaus è il Teatro Amazonas, il famoso teatro d'opera costruito in stile rinascimentale italiano su progetto di Domenico de Angelis nel 1896, nel momento di massimo splendore del commercio della gomma.

Le escursioni di un giorno e le gite in barca sul fiume permettono di vedere da vicino la flora della giungla e la sua abbondante avifauna e offrono anche la possibilità di osservare le condizioni di vita dei caboclos (gli abitanti degli insediamenti che sorgono lungo i fiumi del bacino amazzonico) che stanno nelle vicinanze di Manaus. Non aspettatevi invece di incontrare qualche remota tribù di indios o decine di animali selvatici perché per entrambi ogni tipo di contatto con l'esterno si è sempre tradotto in distruzione e quindi si sono saggiamente ritirati in zone inaccessibili.

Il Pantanal
L'Amazzonia gode senza dubbio di una fama maggiore, ma il Pantanal è il luogo migliore per osservare gli animali selvatici. Questa vasta area di acquitrini si estende su una superficie grande quanto metà della Francia: si trova nelle estreme regioni occidentali del Brasile e si spinge anche nel territorio della Bolivia e del Paraguay. Gli uccelli sono gli animali più facili da avvistare, ma il Pantanal è anche luogo di rifugio per molti altre specie fra cui lontre giganti di fiume, anaconda, iguane, giaguari, gattopardi, coccodrilli, cervi e formichieri. Il Pantanal ha una popolazione scarsissima e nessuna città. L'unica strada che penetra in questa regione è la Transpantaneira che termina a Porto Jofre, un minuscolo insediamento con un albergo. Dal porto fluviale di Rio Paraguai sul confine boliviano partono le imbarcazioni che offrono gite nel Pantanal, ma occorre muoversi con prudenza perché questa località ha fama di essere un posto di gente dalla pistola facile, dedita al traffico di droga e al bracconaggio.

Salvador da Bahia
Lo stato di Bahia è quello in cui è maggiore la presenza dei discendenti degli schiavi africani. La sua capitale è Salvador da Bahia, il cui nome viene spesso abbreviato in Bahia oppure in Salvador, città affascinante e ricca di edifici storici. Se tutto quello che cercate è una spiaggia per crogiolarvi al sole, avrete solamente l'imbarazzo della scelta. Fondata nel 1549, Salvador è stata la città più importante del Brasile per 300 anni, la seconda dell'impero portoghese, superata solo da Lisbona. Salvador era il centro del commercio dello zucchero e andava famosa per le sue chiese cariche di decorazioni in oro e le belle dimore dei ricchi mercanti. Ora è rinomata per le molte feste dal carattere selvaggio e per la sua generale atmosfera di sensualità e decadenza. Il Carnevale di Salvador è giustamente famoso e attira orde di turisti. Fra le molte attrattive della città si possono citare le 34 chiese coloniali, il Museu Afro-Brasileira, dedicato alla cultura dei neri, e l'Elevador Lacerda, una struttura art déco con ascensori sferraglianti che corrono lungo binari di cemento in meno di 15 secondi, trasportando ogni giorno più di 50.000 persone fra il porto e la parte storica della città posta più in alto.

Cascate dell'Iguaçu
Il Rio Iguaçu nasce dalle montagne costiere del Paraná e di Santa Catarina (la Serra do Mar) e si snoda verso ovest per 600 km per allargarsi poi maestosamente e girare attorno a un tratto di foresta prima di gettarsi fragorosamente in una serie di precipizi a vari livelli al confine con Argentina e Paraguay. Le cascate hanno un'ampiezza di oltre 3 km e raggiungono un'altezza di 80 m. L'epoca migliore per vederle va da agosto a novembre, quando è minore la probabilità di trovare le passerelle inondate dalle piene del fiume.

Mete alternative

Jericoacoara
La meta 'in' per i turisti indipendenti e i brasiliani più attenti alle mode è al momento la spiaggia di Jericoacoara, un piccolo villaggio di pescatori posto sulla costa del Ceará a nord-ovest di Fortaleza. È un bel posto con decine di palme che affondano tra le dune e jangadas (barche a vela) l'una accanto all'altra lungo un'ampia spiaggia grigia. Per raggiungerla dovrete fare un viaggio abbastanza lungo, quindi probabilmente preferirete fermarvi per qualche giorno. Maiali, capre, pecore, cavalli, asini e cani si aggirano a proprio piacimento per le vie ricoperte di sabbia. Ogni sera potete danzare il forró: per sapere dove basta seguire la musica. Potete salire sulle dune, uscire in jangada oppure fare una passeggiata di 3 km lungo la spiaggia in direzione est fino alla roccia chiamata Pedra Furada. Potete anche affittare un cavallo e galoppare sulla spiaggia per 18 km verso ovest fino a una località più piccola chiamata Mangue Seco.

Olinda
L'antica capitale del Brasile è una delle città coloniali più grandi e meglio conservate del paese. Il centro storico è concentrato nelle vie in cima alla collina e si trova in una bellissima posizione elevata che si affaccia sull'Atlantico e su Recife. Olinda è una città molto animata dotata di un ricco panorama culturale e il suo quartiere di edifici coloniali è popolato da artisti, studenti e bohémien. Le chiese, i musei e le gallerie d'arte fanno a gara con i ristoranti all'aperto e con i mercati di oggetti d'artigianato che attirano turisti e gente del posto. Il Carnevale di Olinda è una festa grandiosa: la cornice storica e la familiarità tra gli abitanti creano un'atmosfera di intimità e sicurezza che non si riscontra nel Carnevale delle altre grandi città.

Parque Nacional da Chapada dos Veadeiros
Questo parco spettacolare è nella regione più elevata del Centro-Oeste e si trova poco più di 200 km a nord di Brasília, la capitale del paese. Grazie alle sue cascate che si gettano da alti precipizi, alle piscine naturali in cui si può fare il bagno e ai palmeti simili a oasi, il parco è diventato una delle mete più popolari fra gli appassionati di ecoturismo. La fauna del parco comprende i lupi dalla criniera, i formichieri striati, gli armadilli giganti, i capibara, i tapiri, i nandù, i tucani e gli avvoltoi. Nel parco c'è un campeggio e nei pressi si trova qualche soluzione economica per il pernottamento.