Cipro

Se riuscirete a eludere la sorveglianza delle guardie delle Nazioni Unite e delle forze d'ordine locali che pattugliano la Linea Verde, potrete visitare due paesi al prezzo di uno.

Si tratta, purtroppo, di un unico paese diviso in due: dal 1974 i visitatori hanno dovuto scegliere fra l'esperienza turca del nord e quella greca del sud.

La maggior parte dei turisti ha scelto quest'ultima e di conseguenza questa parte del paese si è spiacevolmente riempita di alberghi e taverne che servono patatine e qualsivoglia altro piatto.

Tuttavia, con un piccolo sforzo è possibile sfuggire alle orde di turisti e immergersi completamente in una cultura che attinge dall'Europa, dal Medio Oriente e da 9000 anni di continue invasioni.

I castelli dei Crociati si ergono a pochi metri dagli antichi vigneti, i monasteri affrescati si affacciano sugli agrumeti e i piedi abbronzati e sporchi di sabbia calpestano pavimenti a mosaico d'epoca romana.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica di Cipro

Superfice
9.250 kmq (3.355 dei quali sono la superficie di Cipro del Nord)

Capitale
Nicosia (Lefkosia)

Composizione etnica
85,2% greci, 11,6% turchi, 3,2% altri

Lingua parlata
greco, turco, inglese

Religione
78% greco-ortodossa, 18% musulmana sunnita, 4% maronita, apostolica armena, altre religioni

Economia

Settori/prodotti principale
turismo, lavorazione dei metalli, prodotti chimici, legname, alimenti e bevande, tessuti, abbigliamento, calzature, patate, agrumi, ortaggi, orzo, uva, olive

Principale partner commerciali
Unione Europea (in particolare Regno Unito, Grecia, Germania, Italia), Russia, Siria, Libano, USA; Cipro del Nord: Turchia, Regno Unito, altri Paesi dell'Unione Europea

Documenti ed info utili

Visto
I cittadini dei paesi dell'Unione Europea possono entrare e soggiornare a Cipro del Nord o nella Repubblica di Cipro per un periodo fino a tre mesi senza bisogno di richiedere il visto.

Se avete il timbro di Cipro del Nord sul passaporto, potreste avere dei problemi a entrare nella Repubblica, mentre di solito non s'incontrano particolari difficoltà per entrare in Grecia. In ogni caso, quando entrate a Cipro del Nord, vi conviene farvi apporre il visto su un foglio separato anziché sul passaporto: si tratta in effetti di una procedura comune. La soluzione migliore rimane comunque quella di entrare a Cipro del Nord dalla parte sud nel corso di una gita di un giorno, con l'obbligo di rientrare entro le 17 dello stesso giorno; i funzionari di frontiera turchi vi rilasceranno un visto giornaliero e non vi timbreranno il passaporto.

Rischi sanitari

non esistono rischi particolari, ma fareste bene a prendere in considerazione la vaccinazione contro l'epatite

Elettricita
240V, 50 Hz

Fuso orario
due ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Dal punto di vista climatico, aprile/maggio e settembre/ottobre sono i periodi migliori per visitare il paese. L'estate, da giugno ad agosto, può essere caldissima, mentre l'inverno è talvolta umido ma comunque piacevole.

Eventi e Manifestazioni

La Repubblica di Cipro celebra fondamentalmente le stesse feste della Grecia. La Pasqua, che per la chiesa greco-ortodossa è più importante del Natale, è la festa più solenne dell'anno e viene celebrata con processioni a lume di candela, fuochi d'artificio e banchetti. La data cambia da un anno all'altro, ma cade esattamente 50 giorni dopo la prima domenica di Quaresima, anch'essa festeggiata in grande stile. La Festa dell'indipendenza di Cipro viene celebrata il 1° ottobre.

Il Nord osserva le festività musulmane, la più importante delle quali è il Ramadan, un mese durante il quale i musulmani digiunano dall'alba al tramonto per conformarsi al quarto pilastro dell'Islam. Il Ramadan termina con una grande festa, l'Eid al-Fitr, in cui i fedeli pregano insieme, visitano gli amici, si scambiano regali e si rimpinzano. La Proclamazione della Repubblica turca di Cipro del Nord viene celebrata il 15 novembre.

Sport e tempo libero

In un paese pieno di luoghi di villeggiatura come Cipro, non sorprende affatto che si possano praticare un gran numero di sport acquatici. Se siete interessati al windsurf o alla vela, dirigetevi verso le penisole e i promontori, dove il vento è più forte. Nelle località turistiche più grandi troverete anche uno o più centri di immersioni. L'escursionismo e le gite in mountain bike si possono praticare in tutta l'isola, soprattutto sui numerosi sentieri segnalati delle colline meridionali, nella penisola di Akamas e nella regione di Troödos. Benché Cipro non sia rinomata per lo sci, troverete una stazione sciistica non propriamente all'altezza degli standard internazionali sulla parete nord-orientale del monte Olympus. In una meta turistica prescelta per i viaggi organizzati non può certo mancare la possibilità di praticare il golf - molti campi sono funzionanti o in via di costruzione; il migliore si trova nel distretto di Pafos.

Storia

Cipro è sempre stata un'importante stazione di scambio fra gli imperi d'Europa, Africa e Medio Oriente e in tutta la sua storia c'è sempre stato qualcuno che ha cercato di sottrarla a qualcun altro. Dapprima se ne impossessarono i micenei, poi i fenici, gli egiziani, gli assiri e i persiani. Alessandro Magno la strappò a questi ultimi, poi Cipro passò nelle mani di Tolomeo I. Nel 58 a.C. cadde sotto il dominio dei romani, che mantennero l'isola in relativa pace e sicurezza fino al VII secolo, quando gli imperi bizantino e islamico diedero il via a tre secoli di contese. Nel 1191 Riccardo Cuor di Leone, lungo il percorso che lo conduceva alle Crociate, tentò di conquistarla, ma i ciprioti opposero resistenza (uno di essi uccise il suo falco, spingendolo a massacrare gli abitanti di alcuni villaggi per rappresaglia) ed egli decise di vendere l'isola ai Templari, che a loro volta la cedettero a Guido di Lusignano; i suoi eredi regnarono poi per tre secoli, reprimendo la cultura e la religione ortodossa ma facendo meraviglie per quel che riguarda l'economia.

Nel 1489 Cipro cadde sotto i veneziani, che però furono ben presto (nel 1571) spodestati dall'impero ottomano, all'epoca in forte espansione, che governò l'isola per 300 anni prima di cederla alla Gran Bretagna. Nel 1925 Cipro divenne una colonia del Regno Unito, ma i Ciprioti ne avevano abbastanza di essere una pedina nelle mani degli imperialisti e fu così che iniziarono le agitazioni per l'autodeterminazione. Furono proprio tali fermenti a gettare le basi per l'odierno conflitto fra Grecia e Turchia: mentre molti greco-ciprioti auspicavano un'unione con la Grecia (movimento noto come enosis), la popolazione turca non ne era affatto entusiasta. Nel 1950 la Chiesa ortodossa cipriota e il 96% dei greco-ciprioti si espressero a favore dell' enosis. In risposta gli inglesi redassero una nuova costituzione, che fu accolta dalla popolazione turca ma respinta dall'Organizzazione nazionale dei combattenti per la libertà di Cipro; costoro, che desideravano unicamente l'attuazione dell' enosis, diedero inizio a una serie di azioni terroristiche contro gli inglesi.

Nell'agosto 1960 la Gran Bretagna concesse a Cipro l'indipendenza. Un greco, l'arcivescovo Makarios, fu eletto presidente, mentre il turco Kükük divenne vicepresidente. Nel 1964 Makarios stava instaurando legami sempre più stretti con la Grecia e, poiché la violenza tra i due gruppi etnici era in aumento, le Nazioni Unite inviarono sull'isola le loro forze di pace. Nel 1967 una giunta militare si sostituì al governo greco e l'enosis venne abbandonata - neppure i più ferventi filogreci volevano l'unione con un regime così repressivo. Ma la Grecia non si arrese: il 15 luglio 1974 un colpo di stato organizzato anche con l'aiuto della CIA, depose Makarios e lo rimpiazzò con un presidente fantoccio. La Turchia rispose con l'invasione dell'isola e i greci si ritirarono velocemente, ma i turchi non si placarono e arrivarono a occupare un terzo dell'isola, costringendo 180.000 greco-ciprioti ad abbandonare le loro abitazioni. Nel 1983 i turco-ciprioti proclamarono uno stato separato chiamandolo Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuto come stato sovrano solo dalla Turchia.

Nonostante gli sporadici negoziati di pace intrapresi sinora, Cipro continua a essere divisa in due. Le Nazioni Unite hanno gradatamente ridotto la loro presenza sull'isola e le scaramucce lungo il confine sono in aumento. L'acquisto da parte della Repubblica di Cipro di missili in grado di raggiungere la costa turca ha ulteriormente inasprito i rapporti tra le due comunità. Tuttavia, sia la Turchia sia Cipro sono intenzionati a diventare membri a pieno titolo dell'Unione Europea e ciò potrebbe costringere le due parti a trovare una soluzione diplomatica a questo annoso conflitto.

Ai primi di maggio 2003, le frontiere si sono aperte e, finalmente, circa un terzo della popolazione dell'isola è andato a vedere l'altra parte. Che ciprioti turchi e ciprioti greci si vedessero, così da vicino, non accadeva dal 1974.

Cultura

I ciprioti sono molto orgogliosi del loro patrimonio culturale, acquisito in oltre 9000 anni. Tuttavia, non è difficile accorgersi che Cipro oggi è più interessata alla storia degli ultimi 20 anni che a quella di un millennio fa. Nel tentativo di diventare quanto più simile alla Turchia, la parte settentrionale dell'isola sta cambiando i nomi greci a favore di quelli turchi e sta abbracciando la cultura e lo stile di vita della vicina Turchia. Allo stesso tempo anche la Repubblica di Cipro sta cercando di crearsi una propria identità e anche qui molti luoghi sono stati rinominati.

Quale che sia la situazione odierna, Cipro è disseminata di monumenti che ricordano la storia dell'isola. Vestigia di ogni età, templi greci, mosaici romani e affreschi del XV secolo influenzano gli artisti di oggi. Molti villaggi sono specializzati in una particolare forma artistica e, girando per Cipro, avrete modo di ammirare porcellane, oggetti in argento e in rame, ceste intrecciate, arazzi e i famosi pizzi di Lefkara.

Come qualsiasi altro aspetto della regione, anche la religione varia da una parte all'altra della Linea Verde. I ciprioti del nord sono in prevalenza musulmani sunniti, quelli del sud greco-ortodossi. Pure il cibo riflette la divisione esistente: nel nord la cucina è quasi esclusivamente turca, nel sud greca. Tuttavia, in qualunque parte di Cipro, troverete il kleftiko (agnello al forno) e i mezedes (intingoli, insalate e spuntini). Cipro è famosa anche per la sua frutta (fragole, drupe, meloni, fichi d'india, agrumi e uva) tutelata dal governo con un bando sui prodotti importati.

Ambiente

L'isola di Cipro si trova nel Mar Mediterraneo orientale, sotto la Turchia e a ovest della Siria. Nell'isola si snodano due vaste catene montuose, separate dalla piana di Mesaoria: i monti Kyreniani a nord e il massiccio del Troödos a sud. Le montagne settentrionali sono in genere calcaree, mentre quelle meridionali sono di natura vulcanica.

Molte specie cipriote, in particolare le piante, non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Ci sono tre habitat principali sull'isola: le catene montuose, le pianure costiere e le terre coltivate. Le pianure costiere, a tratti trasformate in agrumeti, sono percorse da corsi d'acqua stagionali. La flora e la fauna locali sono state in gran parte danneggiate dal turismo; le zone dove sono più tutelate sono le montagne e la penisola di Akamas (che, pur non essendo un parco nazionale, viene gestita nell'interesse dell'ambiente). Il nord, meno visitato dai turisti, vanta un maggior numero di specie animali e vegetali autoctone. Con un po' di fortuna riuscirete a vedere grifoni, volpi, megachirotteri, tartarughe marine e mufloni, le pecore selvatiche endemiche di Cipro.

Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati molto calde (soprattutto in luglio e agosto), ed è secco per quasi tutto l'anno, con piogge imprevedibili a dicembre, gennaio e febbraio. La siccità è un problema che si ripresenta regolarmente e l'acqua è un bene raro che viene spesso razionato.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: La Repubblica di Cipro ha due aeroporti internazionali, uno a Larnaca e uno a Pafos, con voli in arrivo da quasi tutta l'Europa e dal Medio Oriente. L'aeroporto internazionale di Cipro del Nord si trova ad Ercan, ma viene utilizzato solo dalle linee aeree turche. Per mare si possono raggiungere la Grecia (per lo più Atene, ma talvolta anche Rodi, Patmos o Creta) e Israele dal porto di Limassol. Per approdare nelle isole greche dovrete probabilmente cambiare ad Atene. Da Cipro del Nord ci sono traghetti in partenza per la Turchia.

Trasporti interni: Gli autobus circolano tutti i giorni eccetto la domenica. Quelli che collegano tra loro le città principali sono economici, frequenti ed efficienti. Per spostarvi la domenica dovrete prendere un taxi. Nella Repubblica di Cipro il servizio è generalmente buono, ma i tassisti tendono ad allungare il percorso. Cipro del Nord ha un servizio di taxi da Kyrenia a Nicosia settentrionale. Automobili e biciclette a noleggio si trovano con facilità in tutto il paese.

Se entrate a Cipro dalla Turchia non vi sarà consentito attraversare la Linea Verde per recarvi nella Repubblica di Cipro. Da quest'ultima è invece possibile effettuare escursioni giornaliere a Cipro del Nord. Per ulteriori informazioni, v. Visti in Notizie utili.

Letture consigliate

I Lusignan di Cipro. Splendore e tramonto di un regno cristiano in Oriente:
di Felice Fileti (Firenze Libri Atheneum, Firenze 2000)

Gli amari limoni di Cipro:
di Lawrence Durrell (Giunti, Firenze 2000) dà un’idea dell’atmosfera idilliaca di Cipro alla metà degli anni ’50. Durrell, che visse nel villaggio di Bellapais (Beylerbeyi), nella parte settentrionale dell’isola, descrive la vita quotidiana a Cipro dal punto di vista dei suoi abitanti e di un volenteroso amministratore coloniale inglese.

Scavi e ricerche in Grecia e a Cipro della Scuola archeologica italiana di Atene (1977-1987):
a cura di Antonino Vita (Gruppo Editoriale Int., Roma 1994)

La storia di Cipro:
di Rocco Aprile (Argo, Lecce 2001) è una sintesi della storia dell’isola che mette in luce l’importanza strategica che essa ha sempre avuto per il controllo delle vie del Mediterraneo orientale, per via della sua particolare posizione geografica.

L’assedio:
di Maria Grazia Siliato (Mondadori, Milano 1995) è un romanzo storico che ricostruisce l’ultimo periodo dell’assedio di Famagosta da parte dei Turchi e la fine di Marcantonio Bragadin, governatore di Cipro.

Cipro. Crocevia del Mediterraneo orientale: 1600-500 a.C.:
di Vassos Karageorghis (Elemond-Electa, Milano 2002) ricostruisce la storia dell’antica Cipro attraverso le testimonianze architettoniche e artistiche dell'isola.

La guerra di Cipro:
di Francesco Antonio Doni (Tirrenia Stampatori, Torino 2001)

La questione cipriota. La storia e il diritto:
a cura di Auguro Sinagra e Claudio Zanghì (Giuffré, Milano 1999)

Costituzione internazionalmente ottriata e indipendenza (Cipro):
di Ermanno Cabiaia (CLUEB, Bologna 1992)

Cipro: dinamiche spaziali recenti di un'isola mediterranea:
di Daniela Lombardi (Verasa, Lucca 2000)

Cipro nella letteratura (prosa e poesia):
di AA.VV. (Argo, Lecce 1999) è un'opera in due volumi che raccoglie il meglio della produzione letteraria cipriota.

Documenti inediti di Cipro antica:
a cura di Vassos Karageorghis (Canova, Treviso 1998)

Turchia: coste, porti e approdi della Turchia e isola di Cipro:
di Rod Heikell (Atlantis, Roma 1992) è un utilissimo manuale per gli appassionati di vela.

Mete principali

Nicosia (Lefkosia)
La capitale di Cipro, al centro dell'isola, è divisa in due parti dalla Linea Verde, che separa la Repubblica di Cipro da Cipro del Nord. Da quando il muro di Berlino è stato abbattuto, Nicosia è l'unica capitale divisa al mondo. Una visita a Nicosia vi aiuterà a comprendere i problemi di Cipro e vi consentirà di avere una visione meno turistica rispetto a quella che potreste avere limitandovi alle città costiere. La città vecchia, all'interno delle mura veneziane del XVI secolo, è la parte più interessante di Nicosia; il centro cittadino e i giardini municipali si trovano appena fuori dalle mura sul lato sud-occidentale.

Il Museo Municipale Leventis ripercorre lo sviluppo della città dalla preistoria ai giorni nostri e offre una visione d'insieme abbastanza buona, ideale per iniziare la visita di Nicosia. Immediatamente a est del Leventis sorge il museo della cultura Dragoman Hadzigeorgakis. Gli oggetti in esposizione non sono nulla di speciale, ma l'edificio, una villa del XV secolo, è meraviglioso. Se volete ammirare qualcosa di veramente spettacolare, visitate il Museo Bizantino nel mediocre Palazzo Arcivescovile, che vanta una superba collezione di mosaici e icone sacre. Nel giardino del museo la Cattedrale di San Giovanni possiede alcuni affreschi del XVIII secolo restaurati di recente. Sul lato orientale delle mura troverete la Porta di Famagosta, un tempo l'ingresso principale della città, che è ben conservata e attualmente ospita un centro culturale.

Il centro di Nicosia nord è piazza Atatürk, nella parte nord-occidentale della città. Dalla piazza la via principale corre in direzione nord fino alla Porta di Kyrenia (Girne), anch'essa ben conservata. Accanto alla porta, un monastero del XVII secolo ospita il Museo Turco, che comprende una collezione di cimeli dervisci. La Moschea Selimiye, costruita nel XIII secolo, è uno dei migliori esempi di architettura gotica del paese. Famoso in tutto il mondo, il Büyük Hammam, nel sud della città, è il bagno turco più grande di Nicosia.

Nella parte meridionale della città la maggior parte degli alberghi, economici o meno, è concentrata nei pressi delle mura; un po' più a sud c'è anche un ostello della gioventù, accanto al quale si trova un negozio di cibi macrobiotici. Nel nord la maggior parte degli alberghi si trova nei dintorni della Moschea Selimiye, che è anche la zona migliore in cui andare a mangiare un boccone. Se siete alloggiati nel sud e volete visitare il nord, potrete ottenere un permesso di ingresso valido per una giornata. Non è consentito effettuare escursioni giornaliere nella direzione opposta.

Pafos
In un paese pieno di grossolani complessi commerciali e mostruosità turistiche mal progettate, Pafos (sulla costa occidentale) sembra rimanere ancorata alla propria identità pur attirando i dollari dei turisti. Kato Pafos, la città bassa, ha commesso alcuni orribili peccati urbanistici, ma la vera e propria Pafos, leggermente più interna, è molto più gradevole. In mezzo ai negozi di souvenir troverete Saranta Kolones, la fortezza dei Lusignano distrutta da un terremoto nel XIII secolo. Fra le rovine si distinguono per lo più colonne e condotti fognari. Le Tombe dei Re, 2 km a nord di Kato Pafos, sono una serie di affascinanti lapidi scolpite nella tenera roccia della falesia.

L'attrattiva più celebre di Pafos è costituita dai suoi mosaici, eseguiti nel III secolo come pavimenti per i nobili romani. Il primo fu scoperto nel 1962 e gli scavi successivi hanno portato alla luce una serie di edifici per una superficie complessiva di circa 300 mq. La maggior parte dei mosaici, considerati i migliori della regione, sono dedicati a Dioniso. Molti visitatori giungono a Pafos in viaggio organizzato e la cittadina, che ha pochi alberghi discreti, non è attrezzata per accogliere i visitatori occasionali. Date un'occhiata nella parte settentrionale della città e forse riuscirete a scovare qualcosa.

Massiccio del Troödos
Le montagne della regione di Troödos, nel sud del paese, sono indimenticabili. Diversamente dal resto della Repubblica, qui non vi sentirete numericamente inferiori ai turisti dei viaggi organizzati. Frequentata da sciatori, escursionisti e da chiunque voglia sfuggire al caldo, la regione di Troödos è disseminata di monasteri affrescati del XV secolo, villaggi con tradizioni vinifere e sentieri piacevoli. Il Monastero di Kykkos, nel Troödos occidentale, è il monastero più famoso ma anche il più turistico. Costruito nel XII secolo, è stato completamente rinnovato e ospita un museo di icone sacre. Quello di Asinou è probabilmente il monastero più bello della zona, ma è un po' fuori mano; per raggiungerlo occorre dirigersi a sud da Nikitari.

Platres, nel sud della regione, è la principale località di soggiorno del Troödos. Un tempo fu una stazione di villeggiatura coloniale ed è tuttora popolare fra gli stranieri residenti a Cipro. Non è nulla di speciale, ma vi sono numerosi alberghi. Pedoulas, nel Troödos occidentale, è la sede della Chiesa di Arhangelos Mihail ed è anche il punto di partenza più comodo per visitare il monastero di Kykkos. Il distretto di Solea, nel nord, pullula di monasteri e piccoli villaggi pittoreschi ed è l'ideale se volete fare un giro in bicicletta.

Famagosta (Gazimagusa)
Famagosta, un tempo la città più ricca del mondo, in cui Shakespeare ambientò l'Otello, è andata romanticamente in malora. La decadente città vecchia è circondata da mura veneziane, all'esterno delle quali si estende irregolarmente la città nuova. Immediatamente a nord della Linea Verde nella parte orientale del paese, Famagosta sorge ai piedi della misteriosa e desolata penisola di Karpas. Ostentatamente ricca nel XIII secolo e ridimensionata dall'impero ottomano nel XVI secolo, la città vecchia è oggi più che altro famosa per le poche chiese rimaste. La Cattedrale di San Nicola, oggi Moschea di Mustafa Pasha, è un emblematico ricordo dei giorni di gloria della città governata dai Lusignano. Benché i regimi successivi l'abbiano modificata o addirittura danneggiata, rimane tuttora un edificio elegante. Da notare il minareto incongruamente appollaiato su una delle sue torri in rovina.

L'altra grande attrattiva di Famagosta è la Torre di Otello. Secondo la leggenda, questo è il luogo in cui Cristoforo Moro (governatore di Cipro dal 1506 al 1508) uccise la moglie Desdemona. Si dice anche che qui Francesco de Sessa, un soldato dalla pelle scura, commise un ignobile reato che gli costò l'esilio. Secondo un'altra leggenda le ricchezze che i mercanti veneziani abbandonarono a Famagosta durante i bombardamenti degli Ottomani sarebbero sepolte nelle fondamenta della torre. Anche se nessuna di queste storie è vera, vale la pena di visitare il castello soltanto per le sue splendide vedute sul porto. Famagosta non ha una grande scelta di alberghi e ristoranti (la maggior parte delle strutture ricettive si trovava nella parte greca della città, attualmente deserta e vietata), per cui la maggioranza dei turisti visita Famagosta in giornata dalle località balneari della costa settentrionale.

Kyrenia (Girne)
Nonostante alcuni orribili sviluppi edilizi, Kyrenia, a metà della costa settentrionale, è la più piacevole località costiera dell'isola. Come nel resto di Cipro, il quartiere vecchio è il più ricco d'atmosfera, ma la maggior parte degli alberghi si trova nella parte nuova della città. Se l'aria mediterranea e i caffè all'aperto non riescono a tenervi abbastanza occupati, date un'occhiata al Castello di Kyrenia. Costruito originariamente in epoca romana, l'edificio che vedete oggi risale quasi interamente al periodo veneziano. Nel castello vi sono una cappella bizantina e un museo di rovine, dov'è conservato, con il suo carico, il relitto più vecchio del mondo.

Mete alternative

Polis e la penisola di Akamas
La penisola di Akamas, sulla costa occidentale, è uno degli ultimi tratti della costa cipriota ancora selvaggi e incontaminati. Il paesaggio è un mosaico di aride rocce e lussureggiante vegetazione, con una grande varietà di specie animali e vegetali, fra cui alcune rare. Con la sua rete di sentieri che la attraversano in ogni direzione, la penisola di Akamas è la meta ideale per gli amanti delle camminate. Nel punto da cui partono i sentieri sorgono le Terme di Afrodite. È qui che secondo la leggenda Afrodite si trasformava in una vergine.

Polis è praticamente l'unica località balneare della costa meridionale in grado di accogliere i turisti che non hanno optato per un viaggio organizzato. Circondata da agrumeti e da un paesaggio spettacolare, è un punto di partenza incantevole e tranquillo per esplorare la zona circostante. Polis è inoltre un ottimo posto per noleggiare mountain bike, biciclette e automobili. In realtà non c'è molto da vedere, ma è una località meravigliosa per osservare il mare bevendo un bicchierino di brandy con aggiunta di limone o di limetta.

Kolossi
Fuori della città di Limassol (Lemesos), nell'estremo sud dell'isola, il Castello di Kolossi torreggia su un paesaggio costituito di vigneti. Il castello fu costruito dagli Hospitaller (l'ordine di San Giovanni di Gerusalemme), a cui vennero concesse queste terre nel 1210, e per un certo periodo fu il loro quartier generale. Accanto al castello, restaurato dagli inglesi nel 1933, vi è uno zuccherificio, anch'esso costruito dagli Hospitaller - prima che gli inglesi iniziassero a portare gli schiavi nei paesi caraibici, Cipro era uno dei maggiori produttori di zucchero al mondo. Nella zona si trovano anche moltissimi agrumeti, che riversano nei mercati locali alcune tra le arance più succose del paese. Il modo migliore per raggiungere Kolossi è in autobus da Limassol.

Salamis
Salamis, 9 km a nord di Famagosta, era la città precristiana più importante di Cipro ed è tuttora il migliore sito archeologico del paese. Per visitare con calma l'anfiteatro romano completamente restaurato, la palestra con i bagni in marmo e i mosaici si impiega quasi una giornata intera. Le rovine sono in buona parte bizantine o romane, sparse su una superficie di 8 km. Lungo il perimetro del sito si estende una bellissima spiaggia, per cui vi consigliamo di portare con voi il costume da bagno. Troverete dei campeggi a sud delle rovine e un paio di alberghi di lusso a nord.