Colombia

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica di Colombia

Superfice
1.138.910 kmq

Capitale
Bogotá

Composizione etnica
58% meticci (indios ed europei), 20% di origini europee, 14% mulatti di origine afro-europea, 4% di origini africane, 3% di origini afro-indiane, 1% indios

Lingua parlata
spagnolo e più di 200 dialetti indios

Religione
90% cattolica; riti tradizionali, episcopale, ebraica

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Economia

Settori/prodotti principale
industria alimentare, prodotti tessili, petrolio, abbigliamento e calzature, bevande, prodotti chimici, cemento, oro, carbone, smeraldi, narcotici, caffè, banane, fiori, riso, tabacco, cereali, canna da zucchero, fave di cacao, semi oleiferi, verdura, silvicoltura, gamberi

Principale partner commerciali
USA, Unione Europea, Andean Community of Nations, Giappone

Documenti ed info utili

Visto
ai cittadini italiani che si recano in Colombia per turismo viene semplicemente apposto un timbro di ingresso sul passaporto al momento dell'arrivo, non importa se via terra o in aereo.

L'ufficio immigrazione indicherà dunque sul vostro passaporto per quanto tempo vi è concesso rimanere nel paese; si tratta di solito di un periodo di 90 giorni, e cioè il massimo previsto.

All'arrivo dovrete dichiarare quanto intendete fermarvi nel paese e dove siete diretti. Ufficialmente è necessario essere in possesso di un biglietto di ritorno, ma probabilmente all'ingresso nel paese non vi sarà chiesto di esibirlo

Rischi sanitari
mal di montagna, colera, epatite, malaria, rabbia e tifo.

Elettricita
110V, 60Hz

Fuso orario
cinque ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Il periodo migliore per andare in Colombia è la stagione secca, anche se non s'incontra alcun tipo di difficoltà visitando il paese durante la stagione delle piogge.

Ricordatevi, però, che la maggior parte dei colombiani è in vacanza tra la fine di dicembre e la metà di gennaio, quindi i mezzi di trasporto sono più affollati e gli alberghi tendono a riempirsi velocemente.

Eventi e Manifestazioni

Il calendario colombiano è costellato di festival, carnevali, feste e fiere di paese. Tra le principali festività vanno ricordate: il Carnaval de Blancos y Negros (Pasto; gennaio); il Festival Internacional de Música del Caribe (Cartagena; marzo); la Semana Santa ('settimana santa', le celebrazioni più significative si tengono a Popayán e Mompós; marzo o aprile); la Feria de las Flores (Medellín; agosto); il Reinado del Coco (San Andrés; novembre).

Sport e tempo libero

Un gran numero di turisti opta per un'escursione di sei giorni alla volta delle rovine de La Ciudad Perdida. Il tour comprende trasporto, cibo e pernottamento (è essenziale affidarsi a una guida perché questa è una regione dove la coltivazione di marijuana e cocaina è molto diffusa). Se volete praticare il trekking sulle montagne colombiane, un'escursione da Nabusímake a Pico Colón nella Sierra Nevada de Santa Marta è un'ottima scelta (l'escursione ha una durata da 5 a 7 giorni).

Le Islas del Rosario, 30 km al largo delle coste di Cartagena, e Isla Barú, la penisola a sud di Cartagena, sono un luogo perfetto per lo snorkelling e le immersioni subacquee. Le acque nei dintorni di San Andrés e Providencia sono l'ideale per osservare la grande varietà di pesci della zona.

Da Leticia è invece possibile partire per un'avventurosa escursione nella foresta amazzonica. Le guide sono ben attrezzate e conoscono bene la zona, e da questa città è molto facile organizzare un'escursione anche della durata di 10 giorni. Non dimenticate di portare con voi il repellente per le zanzare e le pellicole fotografiche ad alta sensibilità, perché le foreste sono spesso estremamente scure.

Storia

Le civiltà precolombiane si svilupparono sulla costa del Pacifico, su quella dell'Atlantico e in svariate zone della regione andina. Tra le più interessanti vanno ricordate le seguenti: Tayrona, Sinú, Muisca, Quimbaya, Tierradentro e San Agustín. Di molte tribù rimangono manufatti, soprattutto in oro e terracotta; di altre sono testimonianza le camere funerarie e le pitture rupestri, che hanno consentito agli antropologi di ricostruire la loro civiltà.

Nel 1499 Alonso de Ojeda, compagno di viaggio di Cristoforo Colombo, approdò sulla penisola di Guajira. La ricchezza degli indios del luogo diede vita al mito dell'El Dorado, e le coste dell'attuale Colombia diventarono meta di numerose spedizioni. In un primo momento, gli indios tollerarono i conquistatori ma, quando gli spagnoli tentarono di ridurli in schiavitù e di impossessarsi della loro terra, insorsero. In breve tempo, gli spagnoli conquistarono un'ampia porzione del territorio, mentre molte città, inclusa Cartagena (fondata nel 1533) prosperavano. Nel 1544, il paese fu annesso al vicereame del Perú e nel 1739 la Colombia divenne parte di Nueva Granada (che comprendeva i territori di ciò che oggi corrisponde a Colombia, Venezuela, Ecuador e Panamá).

Verso la fine del XVIII secolo la schiavitù, il monopolio dei commerci, le tasse e le dogane diedero origine a movimenti di protesta. Fu proprio in questo periodo che si registrarono le prime rivolte indipendentiste, ma l'indipendenza venne raggiunta solo nel 1819, con l'arrivo del liberatore Simon Bolívar e del suo esercito. Dopo dieci anni di difficile convivenza Venezuela ed Ecuador, che, insieme a Panamá, erano entrati a far parte della Federazione della Grande Colombia, giunsero alla rottura dell'unione.

Le correnti politiche nate durante la lotta per l'indipendenza vennero formalizzate nel 1849, con la fondazione di due partiti politici (dominati dall'élite creola): i Conservatori, con tendenze centraliste e rappresentanti dei proprietari terrieri, della chiesa e dell'esercito, e i Liberali, sostenitori del federalismo ed espressione della borghesia laica. I partiti divisero il paese in accampamenti di partigiani che avrebbero in seguito dato vita a una serie di insurrezioni, rivolte e guerre civili. Durante il XIX secolo, il paese visse non meno di 50 rivolte e 8 guerre civili, culminate nella sanguinosa guerra dei mille giorni del 1899.

Dopo un periodo relativamente pacifico, la lotta fra Conservatori e Liberali esplose nuovamente nel 1948 con La Violencia, la più cruenta e terribile delle numerose guerre civili colombiane. Dopo il conflitto, durante il quale si registrarono quasi 300.000 morti, i Conservatori cercarono di consolidare il proprio potere. Entrambi i partiti presero poi la decisione di sostenere un colpo di stato militare come estremo rimedio per mantenere il potere e operare un controllo sul crescente numero di bande di ribelli presenti nelle aree rurali. Il colpo di stato, realizzato dal generale Gustavo Rojas nel 1953, rappresenta l'unico intervento militare avvenuto in Colombia nel corso di questo secolo. Tuttavia, l'iniziativa militare non ebbe lunga vita e il tentativo fallì definitivamente nel 1957, quando i Liberali e i Conservatori decisero di dividersi il potere con un accordo politico sancito da un emendamento costituzionale (questo accordo prese il nome di Fronte Nazionale).

Il Fronte Nazionale decadde nel 1974, con l'elezione del liberale Alfonso López Michelsen a presidente del paese. Ad ogni modo, però, una versione modificata del Fronte Nazionale continuò per altri 17 anni. Nel frattempo, questo monopolio politico incoraggiò la nascita di una serie di gruppi di guerriglia di orientamento marxista: l'esercito per la liberazione nazionale (ELN), le forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC) e il Movimento 19 aprile (M19). Questi gruppi non riuscirono a far cadere il governo, ma arrivarono a controllare intere regioni del paese.

Un'altra costante minaccia alla sicurezza era la nascita di squadroni della morte paramilitari che, indipendentemente dal credo politico, combattevano contro qualsiasi gruppo si opponesse all'operato dei cartelli della droga di Medellín e Cali. Nel 1990 un'escalation di violenza, che coinvolse anche alcuni membri della classe politica di governo, minacciò di paralizzare il paese. Nel 1991 venne approvata una nuova costituzione che conferiva maggiori poteri giudiziari e poteri di controllo al governo. Nel giugno di quello stesso anno Pablo Escobar, leader del cartello di Medellín, sospettato di essere l'ideatore della cruenta campagna di terrore, fu arrestato. L'anno dopo riuscì a fuggire, ma fu individuato e ucciso nel dicembre 1993.

Oggi, il narcotraffico è in continua crescita (grazie all'attività del cartello di Cali). Nel giugno 1995 l'arresto del leader del cartello di Cali Gilberto Rodríguez Orejuela costituì il fiore all'occhiello del governo colombiano, ma non alterò la dinamica del traffico di droga. Persino il presidente di allora, Ernesto Samper, ha dovuto trascorrere gran parte del suo ultimo anno in carica rispondendo alle accuse di aver usufruito del denaro del narcotraffico per finanziare la sua campagna elettorale. Horacio Serpa, successore di Samper nel partito liberale, ha perso le elezioni presidenziali del giugno 1998 contro il conservatore Andrés Pastrana, che nel 1994 aveva fatto una soffiata sui legami di Samper con il cartello di Cali.

Nonostante la notevole crescita economica dal 1993 al 1996, le cose continuano ad andar male per la Colombia. Secondo il SIPRI, l'Instituto Internacional de Investigaciòn Sobre Paz, i conflitti interni di questo paese sono considerati tra i dieci più sanguinosi nel mondo e nell'ultimo anno sono stati paragonati a quelli della ex-Jugoslavia. Il governo ha sospeso le trattative di pace con i guerriglieri a tempo indeterminato. Nel 2000 gli Stati Uniti hanno stanziato 1,3 miliardi di dollari per sostenere il governo colombiano contro i guerriglieri.

Nell'agosto 2002 il presidente Uribe ha dichiarato lo stato d'emergenza (misura che permette all'esecutivo di legiferare per decreto senza interpellare il parlamento), ma il ministro della giustizia ha assicurato che non saranno sospese le garanzie costituzionali. In questo modo il presidente finanzierà azioni dirette contro le FARC.

Ingrid Betancourt, la candidata dei verdi (Oxigeno verde) alle elezioni presidenziali del 26 maggio 2002, è ancora nelle mani delle FARC e, secondo un comunicato del portavoce dei guerriglieri, datato 13 marzo 2003, è viva. Il suo sequestro, avvenuto il 23 febbraio 2002, nei pressi della città di San Vicente del Caguan, ha come obiettivo la scarcerazione di tutti i guerriglieri catturati dall'esercito. Eletta senatrice nel 1998, con il più alto numero dei voti, Ingrid Betancourt da anni combatte la corruzione e, insieme al suo partito, ha proposto che siano gli stessi agricoltori a eliminare le loro piantagioni di coca, in cambio della garanzia di poter vendere a condizioni eque i prodotti coltivati in sostituzione.

A metà novembre l'esercito colombiano ha liberato il vescovo Jorge Enrique Jimenez, capo della conferenza episcopale latino-americana, che era stato sequestrato dalle FARC insieme a padre Desiderio Orjuela. I due religiosi erano stati tenuti in ostaggio in una zona denominata Penol, vicino a Tapaipì, non lontano dal luogo del rapimento.

Alla fine di dicembre l'ambasciata italiana, quella britannica e il consolato statunitense in Colombia sono state chiuse per precauzione dopo che altre sedi diplomatiche erano state raggiunte da non meglio precisate minacce.

Un video trasmesso dal canale colombiano Noticias Uno, alla fine di agosto 2003, ha presentato Ingrid Betancourt ripresa in un messaggio diretto al capo dello stato affinché svolgesse un'operazione dell'esercito per liberarla senza mettere alla prova la sua incolumità e quella degli altri ostaggi. Poiché le riprese risalirebbero a maggio, non si ritiene che il video valga come prova che l'ex candidata alla presidenza sia ancora in vita.

Cultura

La Colombia è un mosaico di etnie che lasciano il proprio contributo nella cultura, nel folclore, nell'arte e nell'artigianato del paese. Le diverse radici e tradizioni indios, spagnole e africane hanno dato vita a un gran numero di fusioni interessanti, soprattutto nel campo dell'artigianato, della scultura e della musica. L'arte precolombiana spicca per le sue sculture di pietra e per la lavorazione dell'oro e della ceramica. L'artigianato indios, che si distingue per la creazione di ceste, la tessitura e la lavorazione della ceramica risale al periodo precolombiano ma, al giorno d'oggi, riesce a fondere tecniche moderne con motivi decorativi tradizionali. La musica colombiana comprende i ritmi africani dei Caraibi, la salsa cubana e la musica andina, fortemente influenzata dai ritmi spagnoli.

Uno dei più grandi scrittori del Sud America è il colombiano Gabriel García Márquez, nelle cui opere sogno e realtà si fondono, dando vita a una forma di espressione che i critici hanno chiamato realismo magico. García Márquez insiste nel sostenere che il suo è uno stile documentaristico, il che dice molto sulla natura, il ritmo e la percezione della vita in questo paese. Tra gli scrittori emergenti va segnalato Moreno Durán, il quale è stato insignito del titolo di migliore romanziere dell'America Latina dai tempi dell'ondata di nuovi talenti letterari che aveva caratterizzato gli anni '50.

Lo spagnolo è la lingua ufficiale della Colombia e, a eccezione di alcune remote tribù indios, è parlato da tutti i colombiani. Nel paese, inoltre, vengono utilizzati circa 75 dialetti indios. L'inglese viene insegnato nelle scuole, ma rimane una lingua poco conosciuta e poco diffusa.

Il cattolicesimo è la religione principale della Colombia, anche se negli ultimi anni più di 3 milioni di fedeli hanno abbandonato la religione cattolica per unirsi ad altre congregazioni (anglicane, luterane, mormone ecc...) e sette religiose.

La cucina colombiana abbonda di pollo, maiale, patate, riso, fagioli e minestra. Tra i piatti regionali più interessanti figurano: l'ajiaco (minestra di pollo e patate; è una specialità di Bogotá), la hormiga culona (grandi formiche fritte; piatto esotico che si trova soltanto a Santander) e la lechona (maiale da latte cotto allo spiedo e ripieno di riso; è una specialità di Tolima). La grande varietà di frutta che caratterizza la Colombia è sorprendente.

Il caffè non è soltanto la bevanda più diffusa, ma è quasi un rito. Il tinto (una tazzina di caffè nero) si trova ovunque. La sua qualità, però, varia a seconda delle zone, perché non è raro che nei caffè servano surrogati a base di fagioli colombiani. Sono molto buone ed economiche le tisane (aromáticas). Un'altra bevanda gradevole è l'agua de panela (zucchero grezzo sciolto in acqua calda); nei posti caldi di solito viene servita fredda con succo di limone; in montagna invece si beve calda e spesso viene accompagnata da un pezzo di formaggio.

Il liquore più diffuso è l'aguardiente, una bevanda alcolica aromatizzata all'anice. Un altro liquore molto apprezzato, soprattutto lungo la costa e in Antioquia e Caldas, è il ron (rum). In alcune zone, specie in campagna, si possono trovare il guarapo e il chicha, che sono bevande alcoliche fatte in casa, ottenute facendo fermentare la frutta o il mais nell'acqua di panela. Possono avere gradazioni alcoliche diverse, ma ve ne sono alcune varietà piuttosto forti.

Ambiente

Per dimensioni, la Colombia è il quarto paese del Sud America ed è il solo ad affacciarsi sia sulle coste del Pacifico sia sul Mar dei Caraibi. La Colombia confina con il Panamá a nord-ovest, con il Venezuela a est, con il Brasile a sud-est, con il Perú a sud e con l'Ecuador a sud-ovest. Fanno anche parte del territorio colombiano gli arcipelaghi di San Andrés e Providencia, situati nel Mar dei Caraibi, 700 km a nord-ovest della terraferma. I due arcipelaghi si trovano 230 km a est del Nicaragua.

La parte occidentale della Colombia è per lo più montagnosa. La Cordillera de los Andes, che percorre l'America Latina in tutta la sua lunghezza per 8.000 km, in territorio colombiano si divide in tre catene montuose: la Cordillera Occidental, la Cordillera Central e la Cordillera Oriental. Tra queste tre cordigliere si trovano la Valle del Cauca e la Valle del Magdalena, i cui fiumi scorrono quasi parallelamente verso nord fino a che il fiume Cauca confluisce nel fiume Magdalena e insieme sfociano nel Mar dei Caraibi. Oltre alle tre catene andine, la Colombia vanta la Sierra Nevada de Santa Marta, la catena montuosa costiera più elevata del mondo. Più del 50% del territorio a est delle Ande è costituito da un'estesa pianura e da una fitta foresta pluviale attraversata da numerosi fiumi e dai loro affluenti.

Tra gli aspetti geografici di maggiore interesse figurano i deserti nella parte nord-occidentale del paese, la giungla sulla costa del Pacifico, che detiene il primato di precipitazioni atmosferiche e la Serranía de la Macarena, una formazione montuosa isolata che si eleva nel mezzo delle pianure orientali raggiungendo 1.000 m di altezza.

La Colombia vanta il più elevato numero di specie animali e vegetali in proporzione al territorio. Tra le specie presenti nel paese figurano giaguari, ocelot, pecari, tapiri, cervi, armadilli, numerose specie di scimmie e il raro orso con gli occhiali. In Colombia sono state registrate più di 1.550 specie di uccelli (più che in Europa e in Nord America messi insieme), dall'enorme corvo andino al minuscolo colibrì. Altrettanto ricca è la fauna marina, che comprende il famigerato piranha e l'anguilla elettrica. Per quanto riguarda la flora, nel paese sono state classificate più di 130.000 piante, compresa la Victoria Amazónica, una pianta simile alla ninfea dalle foglie grandi e talmente forti da sostenere un bambino.

La rete di riserve naturali del paese conta 33 parchi nazionali, sei zone dalle dimensioni ridotte (i santuarios de flora y fauna), due reservas nacionales e un'área natural única. Tutti insieme, questi territori costituiscono il 7,9% della superficie del paese.

Dato che la Colombia si trova vicino all'equatore, la temperatura media non subisce grandi variazioni nel corso dell'anno. Tuttavia, le temperature variano a seconda dell'altitudine: di regola, la temperatura scende di circa 6°C ogni 1.000 m di altitudine. Il clima equatoriale della Colombia è caratterizzato da due stagioni: verano (la stagione secca) e invierno (la stagione delle piogge). Tuttavia, i complessi fattori geografici e topografici che caratterizzano la Colombia impediscono una scansione stagionale che valga per tutto il paese. Tra le aree con una scansione regionale ben definita figura Los Llanos, nella parte orientale del paese, dove la stagione secca va da dicembre a marzo, mentre il resto dell'anno è dominato dalla stagione delle piogge.

Precauzioni

Si raccomanda di evitare di inoltrarsi nelle province di Choco, Putumayo, Meta, Caqueta, nelle campagne di Antioquia, Cauca, Narino.

Il 13 settembre 2003 sono stati sequestrati da un commando delle FARC, nel folto della Sierra Nevada de Santa Marta, otto giovani di varie nazionalità mentre cercavano la zona archeologica della Ciudad Perdida, in una zona notoriamente pericolosa per la presenza di guerriglieri e di trafficanti di droga.

La Colombia è andata di male in peggio da quando, nel febbraio 2002, il presidente Andres Pastrana ha interrotto i negoziati di pace con l'organizzazione dei ribelli marxisti FARC (Forza Armata Rivoluzionaria della Colombia). Con il rapimento da parte dei ribelli della FARC del senatore Jorge Gechem Turbay si sono conclusi tre anni di vane trattative. Inoltre il presidente Pastrana ha rioccupato con l'esercito i territori ceduti ai ribelli nel 1998. Da allora, senza interruzione, si sono verificati scontri sanguinosi fra le truppe e i guerriglieri. Sono aumentati i sequestri di persona, fra i quali i rapimenti della candidata alle presidenziali Ingrid Betancourt e del governatore di Antioquia Guillermo Vaviria, entrambi avvenuti mentre si recavano a manifestazioni pacifiche. Attualmente il FARC tiene in ostaggio cinque personaggi politici di grande calibro e si sospetta abbia ucciso la senatrice Martha Catalina Daniels. Anche l'assassinio dell'arcivescovo Isaias Duarte Cancino potrebbe essere opera del FARC, nonostante altri sospetti conducano verso bande che gestiscono il traffico della droga e politici corrotti.

Come sempre i civili sono fra i due fuochi e subiscono le conseguenze della violenza. Nel maggio 2002, nella provincia di Choco una bomba ha ucciso 117 persone che si erano rifugiate in una chiesa per sfuggire allo scontro fra il FARC e il gruppo paramilitare di destra Unione di Autodifesa della Colombia (AUC). Il FARC ha rivendicato la sua responsabilità, ma sostiene che sia stato un incidente.

Il Dipartimento di Stato americano e il Dipartimento degli Affari Esteri australiano consigliano ai propri cittadini di non recarsi mai in Colombia. Il Ministero degli Esteri inglese mette in guardia sul fatto che 'violenza e sequestri sono problemi seri e tutti i cittadini stranieri sono potenziali bersagli '. Ogni anno vengono rapite più di 3000 persone - e non è che la cifra ufficiale. E cose ben peggiori sono successe ai turisti saccopelisti che si sono avventurati all'interno del paese. La violenza dei narcotrafficanti e dei gruppi paramilitari ha alimentato una cultura di paura che ha catalizzato elementi criminali in tutto il paese. Questo è dunque un periodo pericoloso per visitare qualsiasi parte della Colombia: se prima gli atti di violenza si limitavano alla campagna, adesso i ribelli mirano sempre di più ai centri urbani, al fine di creare disagi economici e politici. Se dovete andarci, fate molta attenzione alle avvertenze dell'ambasciata d'Italia a Bogotà e alle notizie locali sia prima sia durante il soggiorno.

Volendo tentare il viaggio, c'è una lunga lista di precauzioni che vale la pena di seguire. Spostarsi fra le aree urbane (non importa con quale mezzo) è estremamente pericoloso. Non indossate capi di vestiario eccessivamente costosi e non portate con voi macchine fotografiche e borse, per limitare il rischio di essere derubati. Evitate manifestazioni, folle e altri raduni pubblici, dal momento che le bombe sono una delle forme di rappresaglia favorite da diversi gruppi della guerriglia scontenti dalle azioni del governo. A meno di non poterlo evitare, state alla larga dalla polizia colombiana, perché non gode di una buona reputazione. Le droghe, in modo particolare la cocaina e i suoi derivati, sono diffuse in tutto il paese e devono essere evitate a tutti i costi. Non accettate bibite o sigarette dagli stranieri, perché potrebbero contenere il borrachero, una droga dall'effetto soporifero spesso somministrata agli sventurati turisti.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Grazie alla sua posizione geografica la Colombia, situata all'estremità settentrionale del Sud America, gode di collegamenti aerei comodi e relativamente economici sia con l'Europa sia con gli Stati Uniti. La maggior parte dei visitatori atterra all'aeroporto di Bogotá, ma alcuni volano anche su altri aeroporti internazionali, come quelli di Cartagena e San Andrés.

La Colombia ha collegamenti stradali soltanto con il Venezuela e l'Ecuador. Se pensate di attraversare la frontiera con il Venezuela percorrendo la strada che collega Arauca a El Amparo de Apure o quella da Puerto Carreño a Puerto Páez, è consigliabile che vi rivolgiate all'ambasciata del vostro paese per tenervi informati sulla sicurezza del percorso. Nel marzo 1995 gli attacchi dei guerriglieri colombiani ai posti di blocco venezuelani hanno avuto come conseguenza un maggiore schieramento di truppe da parte di entrambi i paesi.

I più intrepidi possono raggiungere la Colombia dal Panamá, attraversando il Darién Gap, un tratto di giungla fitta, pericolosa e dalla grande ricchezza ambientale che interrompe la strada Panamericana. Per il viaggio, che richiede un paio di settimane, sono necessari una guida, un percorso stabilito prima della partenza, molta fiducia in sé stessi e una buona dose di fortuna. Nella zona, che è spesso sede di guerriglie, i rapimenti non sono rari: si tratta di un viaggio da non prendere alla leggera.

La Colombia ha porti sia sulla costa del Pacifico sia su quella del Mar dei Caraibi; pertanto, è possibile arrivare o partire dal paese via mare. Il traffico marittimo è più intenso sul versante caraibico, poiché vi sono frequenti collegamenti con Stati Uniti, Messico, America Centrale, Venezuela e isole caraibiche. I principali porti colombiani lungo la costa caraibica sono Baranquilla, Cartagena, Santa Marta e Turbo; il principale porto colombiano sulla costa del Pacifico è Buenaventura.

Trasporti interni: La Colombia è stato il primo paese del Sud America ad avere una compagnia aerea, la SCADTA, che fu fondata nel 1919 e in seguito prese il nome di Avianca. Oggi il paese è dotato di un sistema aereo ben sviluppato e di una delle più fitte reti di voli interni dell'America Latina. La politica dei cielos abiertos ('cieli aperti'), che ha preso il via nel 1991, ha portato alla nascita di nuove compagnie aeree e all'utilizzo di una grande varietà di aerei, dai jumbo a velivoli molto più piccoli. Le tariffe aeree sono abbastanza costose.

L'autobus è il mezzo di trasporto principale per visitare il paese. La rete degli autobus è ben sviluppata, conveniente e organizzata. Purtroppo, però, fatta eccezione per le strade principali, i collegamenti stradali sono in cattive condizioni. Spostarsi con l'autobus in città richiede molto tempo e le vetture sono molto affollate, ma i taxi sono comodi e convenienti per il servizio che offrono e possono essere impiegati per lunghi percorsi.

Tra gli altri mezzi di trasporto vi sono i chivas (un autobus in legno che viene usato soprattutto lungo le strade secondarie) e i colectivos (un incrocio tra un autobus e un taxi che effettua il servizio di trasporto su itinerari fissi). In Colombia non esiste alcun tipo di servizio ferroviario, e il viaggio in automobile o in motocicletta non è consigliabile perché è caro e pericoloso. I mezzi di trasporto via mare, soprattutto lungo la costa del Pacifico, dove non esistono strade, non effettuano un servizio regolare e sono spesso disagevoli.

Mete principali

Bogotá
Bogotá, la capitale del paese riassume tutte le principali contraddizioni della Colombia. È una città dall'architettura futuristica, con una vita culturale e intellettuale vibrante e varia, con splendide chiese coloniali e magnifici musei, tuttavia è anche una città di baraccopoli, mendicanti, bambini di strada, spacciatori di droga e ingorghi di traffico. Questa incredibile mescolanza di ricchezza e povertà, di Maserati e muli, rende Bogotá una delle metropoli più caotiche, affascinanti e aggressive del mondo.

Tra i luoghi più interessanti da visitare si ricordano: il Museo del Oro, che ospita molte reliquie della cultura precolombiana ed è probabilmente il museo più importante del mondo nel suo genere; il Museo Nacional, che dispone di un gran numero di collezioni che spaziano dall'arte precolombiana all'arte moderna; la Iglesia de Santa Clara, ricca di affreschi, dipinti e altari; la Iglesia de San Ignacio, una delle chiese più riccamente decorate del paese; La Candelaria, il quartiere coloniale più antico della città; Cerro de Monserrate, una cima che fiancheggia la città, sede di un gran numero di miracoli; il Jardín Botánico José Celestino Mutis, un incantevole orto botanico che vanta una grande varietà di esemplari della flora nazionale.

Passeggiare per le strade del centro osservando il viavai indaffarato, la marea di busetas, gli stravaganti negozi e le bancarelle, non è meno affascinante che immergersi nella serena atmosfera delle chiese coloniali e dei musei. Quindi, concedetevi un po' di tempo per questo tipo di visita. Non mancate di fare due passi intorno a Plaza de Santander per ammirare gli artisti da strada, di esplorare il Mercado de las Pulgas (mercato delle pulci) e di fare un giro al famoso mercato degli smeraldi, situato all'angolo sud-occidentale tra Avenida Jiménez e Carrera 7.

Bogotá costituisce inoltre un centro di iniziative culturali e artistiche, tra le quali rientrano rappresentazioni teatrali, musica classica, numerose discoteche che diffondono i sinuosi ritmi cubani nella Zona Rosa, nei pressi della Carrera 15, e un gran numero di arene e stadi per assistere a una corrida o a una partita di calcio. La meta della maggior parte dei turisti che viaggia in economia è La Candelaria, che offre camere e pasti a buon prezzo.

Circa 50 km a nord-est di Bogotá si trovano la città coloniale di Guatavita e la famosa Laguna de Guatavita, centro rituale e luogo sacro degli indios Muisca e culla del mito dell'El Dorado.

Cartagena e la costa caraibica
Cartagena de Indias è una città leggendaria per storia e bellezza. La città è stata immortalata in innumerevoli quadri, glorificata in centinaia di libri e fotografata infinite volte; dal momento che Cartagena è la città più affascinante della Colombia, essa merita tutti questi tributi.

La città, circondata dalle mura di un porto coloniale spagnolo, è un vero e proprio gioiello, abbonda di chiese, monasteri, piazze, palazzi e nobili dimore con balconi sporgenti e terrazze ombrose. A Cartagena è sufficiente andare a zonzo senza fretta, ma vale anche la pena di vedere il Palacio de la Inquisición, la Casa del Marqués de Valdehoyos, una costruzione coloniale, e il grazioso antico porto sulla Bahía de las Ánimas.

La zona al di fuori delle mura, meno frequentata dai turisti, è il Getsemaní. Pur non essendo ben conservato come altre zone della città, il Getsemaní presenta alcuni scorci di grande bellezza. Nelle vicinanze si trovano alcuni forti spagnoli di grande fascino, tra cui il Castillo de San Felipe de Barajas, risalente al XVII secolo, che senza dubbio è la più grande e solida fortezza costruita dagli spagnoli nelle loro colonie. Le Islas de Rosario, un arcipelago situato 30 km a sud-ovest di Cartagena, vantano magnifiche barriere coralline e una ricca vita marina che rendono la zona un paradiso per lo snorkelling e le immersioni subacquee. A sud della città vecchia si trova una penisola fatta a L, sede di due eleganti località turistiche, Bocagrande e El Laguito. Quasi tutti i visitatori che cercano una sistemazione poco costosa soggiornano nella zona di Getsemaní, mentre la città vecchia offre una scelta di sistemazioni di categoria media.

Tra le località più affascinanti della costa caraibica spiccano Mompós, con le sue straordinarie strutture architettoniche; le spiagge del Parque Nacional Tayrona; la Sierra Nevada de Santa Marta, che è la catena montuosa costiera più elevata del mondo; i vulcani di fango di Arboletes e, nascosta dalla vegetazione della giungla, La Ciudad Perdida ('la città perduta'), antica città costruita dagli indios Tayrona che costituisce il sito archeologico più esteso tra quelli scoperti in America durante il XX secolo.

Il nord-ovest
La zona nord-occidentale della Colombia comprende due grandi regioni: il dipartimento di Chocó (un'immensa distesa di foresta tropicale, poco popolata, che comprende lo spettacolare Parque Nacional Los Katiós) e i dipartimenti di Antioquia, Caldas, Risaralda e Quindío (una regione montagnosa abitata prevalentemente da bianchi, sede della ricca e dinamica città industriale di Medellín). La città più antica del nord-ovest è Santa Fe de Antioquia, circa 80 km a nord-ovest di Medellín, che mantiene tuttora gran parte dell'architettura coloniale e dell'atmosfera di un tempo.

Il sud-ovest
Le due località che vale la pena di visitare nella zona sud-occidentale della Colombia sono i siti archeologici di San Agustín e Tierradentro e la città coloniale di Popayán. Sia San Augustín che Tierradentro sono ricche di statue antiche, tombe e tumuli, mentre Popayán abbonda di chiese, musei e lunghe file di case coloniali lungo le strade. Cali, terza città della Colombia per estensione, è più famosa per la sua atmosfera rilassata che per le sue attrattive turistiche.

Mete alternative

San Andrés e Providencia
Questo arcipelago di isolette nel Mar dei Caraibi è situato circa 750 km a nord-ovest della terraferma colombiana e solo 230 km a est del Nicaragua. Nell'arcipelago meridionale, spicca l'isola di San Andrés, dalla forma di cavalluccio marino, mentre 90 km più a nord l'isola di Providencia, dal territorio prevalentemente montagnoso, si trova già in pieno clima tropicale. La possibilità di fare acquisti duty-free attira un gran numero di turisti a San Andrés, ma il fascino e la bellezza dell'arcipelago sono rimasti pressoché intatti. Le acque color turchese, le lunghe barriere coralline e la ricchissima vita marina rendono la zona una delle mete preferite per lo snorkelling e le immersioni subacquee, e le spiagge battute dal sole fanno apparire l'esposizione ai raggi ultravioletti un'attività quasi salubre. La vita tranquilla, l'atmosfera accogliente, le attrezzature turistiche (adeguate, anche se dai prezzi non proprio convenienti) e la sicurezza della zona rendono l'arcipelago un luogo perfetto per fuggire dal mondo.

San Andrés costituisce uno scalo vantaggioso per le compagnie aeree che effettuano un servizio di linea dai paesi dell'America centrale alla Colombia. Le compagnie effettuano voli diretti che collegano l'arcipelago alla terraferma e a diverse capitali degli stati americani meridionali. Non esiste un servizio regolare di navi o traghetti, ma i mercantili e le navi da carico che salpano da Panama e da Cartagena accettano passeggeri.

Santuario de Nuestra Señora de las Laja
Situato a 7 km di distanza da Ipiales, il Santuario de Nuestra Señora de las Lajas è una chiesa in stile gotico costruita su un ponte che attraversa una spettacolare gola del fiume Guáitara. La leggenda narra che, alla metà del XVIII secolo, la Vergine Maria apparve su un'enorme roccia che sovrasta il fiume. L'aspetto peculiare di questa chiesa è che essa è stata edificata in modo da poter utilizzare la roccia come altare maggiore. La chiesa è meta di pellegrini provenienti da tutta la Colombia e dall'Ecuador, e non sorprende che siano molti i miracoli attribuiti alla Vergine. Anche il pernottamento nel convento, piccolo ma accogliente, situato in fondo alla strada dove sorge la chiesa è consono all'atmosfera del luogo.

Bahía Solano e El Valle
Questi due insediamenti, che sorgono sulla costa pacifica di Chocó, circa 250 km a ovest di Medellín, stanno progressivamente diventando accoglienti località turistiche dove trascorrere le vacanze. Le attrezzature turistiche sono essenziali, ma le spiagge, in particolar modo la Playa Larga di El Valle, sono stupende. I due insediamenti sono un ottimo punto di partenza per un'escursione in barca risalendo il fiume, per addentrarsi nella fitta giungla tropicale e venire a contatto con la sorprendente fauna selvatica. Nelle vicinanze, il Parque Nacional Ensenada de Utría, al cui interno si trova la Isla de Salomón, è un ottimo punto per avvistare balene e delfini.