Costarica

La Repubblica di Costa Rica, vero gioiello dell'America centrale, è famosa in particolare per il fatto che costituisce un'oasi di tranquillità in mezzo ai turbolenti paesi vicini, ma le sue attrattive non si limitano certo alla stabilità politica.

Le bellezze naturali, il patrimonio floreale e faunistico e l'illuminato programma di tutela ambientale attirano turisti da tutto il mondo e i ticos ne sono ben consci.

I governi che si sono succeduti nel corso degli anni si sono adoperati per mantenere questa immagine di paradiso dell'ecoturismo e hanno fatto della Costa Rica uno dei posti migliori in cui venire a contatto con i tropici in modo naturale, riducendo al minimo l'impatto umano sull'ambiente.

Se però i piani del vostro viaggio non hanno nulla a che vedere con l'arrancare per ore nei torrenti con l'acqua fino al ginocchio per osservare da vicino qualche pigro bradipo, questo non significa che dobbiate escludere la Costa Rica dalle vostre mete: come si può immaginare per un paese costituito in gran parte da litorale, la Costa Rica offre onde che sono tra le migliori della regione per il surf, spiagge in gran quantità e un clima che induce al relax.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica di Costa Rica

Superfice
51.100 kmq

Capitale
San José

Composizione etnica
94% di discendenza spagnola, 3% di discendenza africana, 1% indios, 1% cinesi, 1% altri

Lingua parlata
spagnolo (lingua ufficiale), inglese (parlato nella zona di Puerto Limon), creolo e dialetti indios

Religione
76,3% cattolica, 13,7% evangelica, 0,7% altri riti protestanti, 1,3% testimoni di Geova, 4,8% altre religioni, 3,2% nessuna religione

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Economia

PIL
32,3 miliardi di dollari

PIL pro capite
8.500 dollari

Crescita economia annua
2,4%

Inflazione %
9,1%

Settori/prodotti principale
microprocessori, componenti elettronici, apparecchiature mediche, industria alimentare, prodotti tessili, abbigliamento, materiali da costruzione, fertilizzanti, prodotti in plastica, turismo, caffè, banane, zucchero, ananas, cereali, riso, fagioli, patate, manzo

Principale partner commerciali
USA, Unione Europea (in particolare Regno Unito), America Centrale, Puerto Rico, Messico, Venezuela

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani possono entrare in Costa Rica senza visto e trattenersi nel paese per 90 giorni. Ufficialmente i turisti devono avere un biglietto valido per l'uscita dal paese, ma capita frequentemente che all'aeroporto di San José non ne venga fatta richiesta, perché la maggior parte delle compagnie aeree non consente ai passeggeri di salire a bordo se non hanno un biglietto di andata e ritorno o di proseguimento

Rischi sanitari
dengue, malaria; una lieve incidenza di colera e di epatite. La dengue o febbre rompiossa, una malattia trasmessa dalle zanzare, è in aumento e ultimamente nelle regioni dei bassipiani ci sono state diverse centinaia di casi di malaria. Queste malattie sono più diffuse sulla costa caraibica che altrove, ma casi di malaria sono stati segnalati anche nella Península de Osa

Elettricita
110V, 60Hz

Fuso orario
sei ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich. L'ora della Costa Rica equivale al Central Time dell'America del Nord.

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Per quanto riguarda il clima, la stagione più piacevole è quella compresa tra la fine di dicembre e la metà di aprile, ma naturalmente questo è il periodo scelto da tutti coloro che vogliono visitare la Costa Rica, quindi i prezzi sono alti e gli alberghi registrano il tutto esaurito. Durante la stagione delle piogge alcune strade sono impraticabili, ma questo periodo può essere gradevole perché ci sono pochi turisti. Aprile, maggio e l'epoca compresa tra metà ottobre e metà dicembre dovrebbero presentare gli aspetti migliori di entrambe le stagioni.

Eventi e Manifestazioni

Durante la settimana di Pasqua è pressoché tutto chiuso e la settimana tra Natale e Capodanno è praticamente un periodo festivo, anche se non ufficialmente, in particolare a San José. Varie città celebrano la festa del loro santo patrono e altre ricorrenze importanti. La festa di San José (San Giuseppe) è il 19 marzo, mentre la festa della Vergine degli Angeli (la patrona della Costa Rica) ricorre il 2 agosto. La Festa di Juan Santamaria l'11 aprile commemora l'eroe nazionale che nel 1856 contribuì a scacciare William Walker; il 12 ottobre è la festa di Cristoforo Colombo e, come nel resto delle Americhe, è un giorno festivo nazionale.

Valuta
Colón costaricano

Sport e tempo libero

I parchi nazionali della Costa Rica offrono una vasta scelta per le camminate; le zone descritte nelle righe seguenti sono solo due delle più belle in cui praticare questa attività. Il Parque Nacional Rincon de la Vieja, a nord-est di Liberia nella Costa Rica nord-occidentale, occupa un magnifico territorio vulcanico caratterizzato dalla presenza di coni, crateri, lagune, pozze di fango bollente e sorgenti di acqua solforosa. Si può visitare a piedi o a cavallo e si può fare il bagno nelle acque sorgive. Nel Parque Nacional Corcovado, nell'angolo sud-occidentale della Peninsula de Osa, ci sono alcuni lunghi itinerari che offrono l'occasione di trascorrere alcuni giorni a camminare tra le foreste tropicali delle pianure. Visitatelo durante la stagione secca e tenete gli occhi bene aperti per avvistare gli animali. Vi sono anche itinerari più brevi nei dintorni di Monteverde e nel Parque Nacional Manuel Antonio, sulla costa a sud di Quepos.

Gli appassionati di birdwatching possono andare nelle foreste pluviali di La Selva (nella parte settentrionale), al Parque Nacional Tapanti (a sud-est di Cartago), al Parque Nacional Palo Verde (al fondo del golfo di Nicoya), al Refugio Nacional de Vida Silvestre Cano Negro (a est di Upala) e nella zona di Tortuguero. Per osservare le tartarughe visitate il Parque Nacional Tortuguero, dove si possono vedere i luoghi di nidificazione e osservare le testuggini mentre depongono le uova. È possibile vedere le tartarughe anche al Parque Nacional Santa Rosa. Le varie specie depongono le uova in periodi diversi dell'anno; per avere informazioni più dettagliate consultate il vostro libro di biologia.

Pavones, sulla costa del Pacifico, pare sia il luogo migliore dell'America centrale per il surf, che si può praticare anche a Playa Naranjo nella zona nord-occidentale del paese e a Puerto Viejo sulla costa caraibica. Gli appassionati di windsurf possono andare alla Laguna de Arenal, un lago artificiale situato vicino allo spettacolare vulcano omonimo. È possibile praticare lo snorkelling e fare immersioni subacquee alla Reserva Biologica Isla del Cano, 20 km a ovest di Bahia Drake vicino alla parte settentrionale della Península de Nicoya, e nel Parque Nacional Isla del Coco, una remota isola situata 500 km a sud-ovest della Costa Rica nel Pacifico orientale.

A Golfito, centro della pesca d'altura, è possibile noleggiare imbarcazioni per alcuni giorni o anche di più. A Parismina, un piccolo villaggio presso la foce del Rio Parismina 50 km a nord-ovest di Limon, ci sono alcuni bei lodge pensati appositamente per i pescatori e si può pescare al largo, oltre la barriera corallina.

Il Río Reventazon, nella zona centrale del paese, è uno dei fiumi più belli e più emozionanti della Costa Rica per gli appassionati di rafting e kayak. È navigabile tutto l'anno, ma i mesi migliori sono giugno e luglio. Il Río Pacure, che percorre la vallata successiva a est, è forse ancora più panoramico e offre l'occasione di fare rafting attraversando canyon spettacolari ricoperti da foreste pluviali vergini; è il fiume migliore del paese per questo sport. La base ideale per queste escursioni è Turrialba.

Storia

La storia precolombiana della Costa Rica è avvolta nel mistero: i monumenti archeologici sono scarsi e non sono state rinvenute prove di una lingua scritta. La popolazione indigena non era abbastanza consistente né era sufficientemente organizzata per poter resistere agli spagnoli e il numero di abitanti autoctoni diminuì rapidamente a causa della loro sensibilità alle nuove malattie arrivate dall'Europa; di conseguenza, in Costa Rica l'influenza spagnola è ancora più forte che negli altri paesi del Centro America. I pochi esempi di cultura indigena rimasti sono la splendida collezione di oggetti di giada esposta al Museo de Jade di San José e il sito archeologico di Guayabo, dove stanno lentamente venendo alla luce vie, acquedotti e strade rialzate. Queste testimonianze del passato indicano che la cultura esistente prima dell'invasione spagnola aveva molti più elementi in comune con la civiltà inca peruviana e con quella maya messicana di quanto si pensasse in precedenza.

La Costa Rica venne così battezzata dallo stesso Cristoforo Colombo, che nel 1502 si fermò in questa terra per 17 giorni e rimase colpito dai monili in oro esibiti dai cordiali abitanti locali. La colonizzazione inizialmente non diede alcun frutto: solo al volgere della seconda metà del XVI secolo i coloni spagnoli diventarono immuni alle malattie tropicali e iniziarono ad avanzare nel groviglio della giungla. Gli spagnoli fondarono la loro prima colonia, Cartago, sulle fertili e salubri alture centrali rinunciando alla loro consuetudine di insediarsi nelle zone costiere, che qui erano più soggette alle malattie. Un'altra differenza rispetto alle normali procedure della colonizzazione era dovuta alla scarsità degli indios, che non rese possibile lo sfruttamento della popolazione indigena come forza lavoro, né la creazione di una cultura mestizo tramite i matrimoni misti.

La Costa Rica non diede agli spagnoli i grossi quantitativi d'oro che essi avevano sperato di trovarvi, così per molti anni il paese venne dimenticato. Nel XVIII secolo sorsero insediamenti quali Heredia, San José e Alajuela. Cartago fu in gran parte distrutta dall'eruzione del Volcán Irazú del 1723, ma i sopravvissuti si rimboccarono le maniche e la ricostruirono. L'introduzione del caffè nel 1808 diede il via a una fase di sviluppo e il paese venne ulteriormente rinvigorito dall'indipendenza proclamata nel 1821. La coltivazione del caffè portò con sé ricchezze, differenziazione sociale e una mentalità più lungimirante. Nel 1856 gli eventi assunsero una piega bizzarra, che finì con l'incoraggiare l'unità della popolazione. Durante il mandato di Juan Rafael Mora, un coltivatore di caffè che fu presidente in un periodo determinante per la crescita economica e culturale del paese, la Costa Rica venne occupata da William Walker, un militare e avventuriero statunitense, e dal suo esercito di schiavi nicaraguensi; Mora organizzò un esercito di 9000 civili che, nonostante la palese inferiorità, costrinse Walker e i suoi soldati a fuggire.

I seguenti anni del XIX secolo furono caratterizzati dalle lotte di potere all'interno dell'élite dei coltivatori di caffè e dall'istituzione delle prime elezioni democratiche. Da allora la democrazia è sempre stata un carattere distintivo della Costa Rica e ci sono stati solo pochi intermezzi di governo dispotico. Negli anni '40 del XX secolo, tuttavia, il paese conobbe la piaga della guerra civile quando l'ex presidente Calderón (che con le sue politiche cristiano-socialiste a sostegno dei lavoratori si era alienato le simpatie dei ricchi e dei conservatori) e il suo successore Picado si unirono contro Ulate, vincitore delle elezioni (la cui vittoria non era stata riconosciuta dal governo di Picado), e José (Don Pepe) Figueres. Dopo diverse settimane di scontri Figueres ebbe la meglio, formò un governo ad interim e passò a Ulate la carica di presidente. Il Partito di Liberazione Nazionale formato da Figueres nel 1949 ha dominato il panorama politico per cinquant'anni.

La costituzione del 1949 concesse il diritto di voto alle donne e ai neri e decise lo smantellamento delle forze armate, provocando notevoli controversie e procurando alla Costa Rica l'appellativo di 'unico paese senza esercito'. Nel 1987 il presidente Oscar Arias ricevette il premio Nobel per la pace per il suo tentativo di diffondere l'esempio pacifico della Costa Rica al resto dell'America centrale. Il principale oppositore del Partito di Liberazione Nazionale è la formazione dei cristiano-socialisti, che ha il sostegno dei lavoratori e delle classi povere. Entrambi i partiti hanno una struttura oligarchica e sono in mano a un ristretto gruppo famigliare. Nel febbraio del 1998 Miguel Angel Rodriguez del Partito dell'Unità Cristiano-Socialista ha ottenuto la presidenza con poco più del 50% dei voti. Il nuovo presidente è un economista e uomo d'affari conservatore che nella sua campagna elettorale ha assegnato una posizione prioritaria all'economia. I costaricani hanno accusato il presidente uscente, del Partito di Liberazione Nazionale, di aver rovinato l'economia del paese e di aver provocato la recessione. A Rodriguez spetta il compito di privatizzare le aziende statali e cercare investimenti stranieri per creare posti di lavoro.

In questi ultimi anni nel paese si sono verificati disastri naturali responsabili di inondazioni, danni alle strade e distruzione di abitazioni. Nel luglio 1996 l'uragano César ha seminato morte e rovina, isolando la parte meridionale del paese. L'autostrada Interamericana è stata chiusa per quasi due mesi e i danni sono ammontati a circa 100 milioni di dollari. Il famigerato uragano Mitch del novembre 1998 ha causato ingenti danni soprattutto ad altri paesi, specialmente all'Honduras, al Nicaragua e a El Salvador.

Nel 2000 Costa Rica e Nicaragua hanno risolto la disputa (ormai storica) della navigazione sul fiume San Juan, che segna il confine tra i due Stati.

Le elezioni presidenziali dell'aprile 2002 sono state vinte da Abel Pacheco de la Espriella, del Social Christian Unity Party.

Cultura

La Costa Rica è famosa più per le sue bellezze naturali e per la cordialità dei suoi abitanti che per la sua cultura. L'influenza europea ha praticamente cancellato ogni traccia di cultura indigena e dal momento che fino al XIX secolo la Costa Rica era un paese in cui si praticava l'agricoltura di sussistenza, le attività culturali hanno iniziato a sorgere solo negli ultimi 100 anni.

Oltre il 90% della popolazione è di fede cattolica, almeno in linea di principio, anche se in pratica molta gente va in chiesa esclusivamente in occasione di battesimi, funerali e matrimoni. I neri della costa caraibica generalmente sono protestanti; a San José ci sono anche seguaci di altre religioni, tra cui una piccola comunità ebraica. La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma nelle zone turistiche viene parlato l'inglese.

Molti neri della zona caraibica parlano un vivace dialetto inglese chiamato creolo. In alcune zone isolate viene parlata qualche lingua india, soprattutto il bribri, che secondo le stime attuali viene utilizzato da circa 10.000 persone.

La cucina costaricana è più gustosa che piccante; gli ingredienti principali sono carne di manzo, pollo e pesce, accompagnati da riso, mais o fagioli. Si mangia anche molta frutta fresca.

Ecco alcune specialità costaricane. Il gallo pinto è un misto di riso e fagioli neri servito tradizionalmente a colazione, talvolta con natilla (simile alla panna acida) o huevos fritos/revueltos (uova fritte/strapazzate); il casado contiene riso, frijoles (fagioli neri), platano (banana da legume fritta), manzo, cavolo tritato e a volte un uovo o un avocado; le patacones sono una specialità della costa che si trova soprattutto sul versante caraibico: si tratta di fette di banana da legume fritte come se fossero patatine; i tamales sono pasticci di farina di granoturco bolliti, solitamente avvolti in una foglia di banano. Nel periodo natalizio è tradizione farcirli con pollo o maiale, mentre nel resto dell'anno possono essere ripieni di mais e avvolti in una foglia di granoturco.

Tra le bevande tipiche, l'agua dulce è semplicemente acqua bollita con zucchero scuro e l'horchata è una bevanda di farina di granoturco aromatizzata con cannella.

Ambiente

La Costa Rica confina a nord con il Nicaragua e a sud-est con il Panamá. Ha un litorale caraibico e un tratto di costa affacciato sul Pacifico.

Una serie di catene montuose di origine vulcanica si estende dal confine nicaraguense a nord-ovest fino a quello panamense a sud-est, dividendo il paese in due parti. Al centro della zona montuosa sorge la meseta central, una pianura caratterizzata da fertili terreni vulcanici, dove vive oltre metà della popolazione.

Il litorale caraibico è lungo 212 km e presenta mangrovie, paludi e spiagge di sabbia; la costa del Pacifico è molto più rocciosa e frastagliata e per il gran numero di insenature e penisole si snoda per 1016 tortuosi chilometri.

La biodiversità del paese attira amanti della natura da tutto il mondo. Molti visitatori vengono in Costa Rica per vedere le sue 850 specie registrate di uccelli, tra cui figurano il quetzal splendente, vari tipi di colibrì, are macao e tucani. Le foreste tropicali della Costa Rica presentano più di 1400 specie di alberi e offrono diversi tipi di habitat a vari animali tra cui quattro tipi di scimmie, bradipi, armadilli, giaguari e tapiri. Ci sono anche molte splendide farfalle. I parchi nazionali occupano quasi il 12% del paese; le riserve forestali e le riserve indie fanno salire la porzione di aree protette al 27%.

La Costa Rica è un paese tropicale e ha solo due stagioni: quella secca e quella delle piogge.

La stagione secca in genere dura dalla fine di dicembre ad aprile e quella delle piogge occupa i restanti mesi dell'anno. La costa caraibica è piovosa per tutto l'anno.

Le temperature non presentano grandi variazioni da una stagione all'altra e l'elemento che le influenza maggiormente è l'altitudine. San José sorge a 1150 m di quota e ha un clima che gli abitanti definiscono 'eterna primavera': le minime si aggirano in media sui 15°C e le massime sui 26°C. I litorali invece hanno un clima molto più caldo: la costa caraibica registra in media 21°C durante la notte e più di 30°C di giorno e sul litorale del Pacifico la temperatura è più alta di qualche grado. Nelle zone pianeggianti l'umidità può raggiungere livelli opprimenti.

Precauzioni

Vanno evitati: il pernottamento in alberghi situati in aree isolate e, in particolare, nelle zone confinanti con il Nicaragua, nelle quali cittadini stranieri sono stati sequestrati a scopo di estorsione; i viaggi notturni lungo i litorali, specialmente nella zona atlantica di Limon-Cahuita-Manzanillo ove due turiste statunitensi sono state recentemente uccise.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: I voli internazionali arrivano all'aeroporto Juan Santamaria di San José, ma l'aeroporto di Liberia, 217 km a nord-ovest di San José, è stato ampliato e ora funge da secondo aeroporto internazionale del paese. Ci sono buoni collegamenti con le città statunitensi e canadesi e con diversi paesi latino-americani e sudamericani. Tanto in America settentrionale quanto in Europa vi sono moltissimi tour operator che offrono viaggi organizzati in Costa Rica, ma di solito si tratta di soluzioni costose. I voli internazionali sono soggetti a una tassa d'imbarco di circa US$17.

Per raggiungere il paese via terra si può ricorrere a una serie di autobus pubblici oppure si può viaggiare in auto. Il principale valico di frontiera tra la Costa Rica e il Nicaragua è quello di Penas Blancas, sulla costa occidentale. Per chi è diretto a sud o ne proviene, ci sono tre valichi tra la Costa Rica e Panamá: Paso Canoas sulla costa occidentale, Sixaola/Guabito sul litorale caraibico e Río Sereno (utilizzato più raramente) vicino al Parque Nacional Volcán Barú.

Trasporti interni: La Costa Rica ha due compagnie aeree che servono le rotte interne: la SANSA e la Travelair. La richiesta è molto alta, quindi bisogna prenotare con il massimo anticipo possibile.

La maggior parte dei costaricani non possiede l'auto, pertanto la rete dei trasporti pubblici è ben sviluppata, anche se, fatta eccezione per San José, le connessioni fra le città sono limitate. Per molti viaggi con più destinazioni, è necessario ogni volta tornare a San José per riprendere un nuovo autobus.

Gli autobus non sono così comodi e ai viaggiatori novelli sembreranno molto caotici, ma se chiedete informazioni qualsiasi costaricano vi metterà sulla giusta direzione. La buona notizia è che le tariffe in genere sono moderate, non superano mai i US$7. Ci sono tre principali stazioni degli autobus: la stazione Coca-Cola, circa venti minuti a piedi dal centro città sull'Avenidas 1; la nuova stazione non troppo frequentata Atlántico Norte; e la nuova stazione Caribe a nord dell'Avenida 13 in Calle Central.

I taxi sono considerati una forma di trasporto pubblico vitale per le lunghe distanze e si possono affittare per una giornata intera, per mezza giornata o all'ora. A San José è possibile noleggiare anche macchine e moto.

La rete ferroviaria è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 1991 e verrà riaperta ben difficilmente.

Mete principali

San José
La cosmopolita capitale è il centro nevralgico dei trasporti della Costa Rica, quindi chiunque visiti il paese vi trascorre almeno qualche giorno. Rispetto a molte capitali dell'America Latina ha un'atmosfera più da città nordamericana, con grandi magazzini, gallerie con negozi e catene di fast food, tuttavia possiede anche diversi bei musei, alcuni ottimi ristoranti, mercati pittoreschi e un bel clima.

I musei migliori sono il Museo Nacional, dove sono esposti reperti archeologici, mobili coloniali e oggetti d'arte sacra; il Museo del Oro Precolombino, che ospita una splendida collezione di oggetti precolombiani in oro; e il Museo de Jade, che possiede la più grande collezione mondiale di sculture precolombiane in giada.

L'edificio più imponente della città è il Teatro Nacional, costruito nell'ultimo decennio del XIX secolo per spettacoli teatrali, balletti e concerti dell'orchestra sinfonica nazionale. Il mercato più bello è il Mercado Central, che è molto animato e ha merci di ogni tipo, dai tacchini vivi agli articoli in cuoio; è inoltre uno dei posti migliori della città per mangiare spendendo poco.

La maggior parte degli alberghi e dei locali più economici si trova a ovest di Calle Central tra le Avenida 1 e 2.

Parque Nacional Volcán Arenal
Al centro di un parco nazionale situato nel nord-ovest del paese si erge il Volcán Arenal, che con il suo cono perfetto alto 1633 m corrisponde perfettamente all'archetipo del vulcano

. L'Arenal è attivo dal 1968, quando enormi esplosioni furono seguite da colate di lava che uccisero diverse decine di persone.

Il livello di attività varia da una settimana all'altra: talvolta si può assistere a magnifici spettacoli di fiumi di lava rossa che colano lungo i fianchi e di rocce incandescenti scagliate in aria, mentre in altri periodi il vulcano è più tranquillo e si limita a lanciare bagliori nel buio.

Non pensate neanche lontanamente di poterlo scalare. Le vedute migliori si ammirano di notte dal lato occidentale o settentrionale. Il parco è stato istituito solo nel 1995 ed è poco attrezzato (c'è solo un lodge e non è consentito campeggiare), quindi la base migliore da cui esplorare la zona è la cittadina di La Fortuna de San Carlos.

Parque Nacional Santa Rosa
Il Parque Nacional Santa Rosa, uno dei parchi più vecchi e meglio attrezzati della Costa Rica, occupa gran parte della Peninsula Santa Elena, che si protende nel Pacifico nell'estremo angolo nord-occidentale del paese, e protegge l'ultima distesa di foresta tropicale secca dell'America centrale nonché i luoghi di nidificazione di alcune specie di tartarughe marine in pericolo di estinzione.

Il parco deve il suo nome all'Hacienda Santa Rosa dove nel 1856 un raffazzonato esercito costaricano sconfisse William Walker.

Monteverde
Questa piccola località della Costa Rica nord-occidentale fu fondata da alcuni quaccheri americani nel 1951 e ora è un'interessante meta turistica frequentata tanto dai costaricani quanto dai visitatori stranieri. Gli spunti d'interesse offerti sono un tratto di foresta nebbiosa, itinerari da percorrere a piedi, l'avvistamento dei quetzal, un caseificio, un allevamento di farfalle e alcune gallerie d'arte.

Spiagge del Pacifico
Se avete ormai visto anche troppi esemplari di ara macao (il particolarissimo pappagallo della Costa Rica), potete nuotare o rilassarvi su una delle spiagge costaricane. Il litorale del Pacifico offre una piacevole mescolanza di centri turistici di lusso e spiagge deserte.

Golfito, nascosto in una piccola baia vicino al Golfo Dulce sulla costa meridionale, è un porto importante nonché un buon posto da cui visitare le fantastiche spiagge della regione.

Procedendo da Golfito verso nord-est, si incontrano numerose calette isolate con rustiche possibilità d'alloggio e uno sfondo di foresta tropicale vergine. Il Parque Nacional Corcovado, sulla Península de Osa, ospita un'enorme colonia di are macao.

Tra le spiagge in cui vale la pena di fare una sosta citiamo Playa Cativo, Playa Zancudo (che secondo gli abitanti locali è la migliore per fare il bagno nell'oceano) e Pavones (ottima per il surf).

Il tratto centrale della costa del Pacifico inizia a Uvita e prosegue verso nord fino al Golfo de Nicoya e alla città di Puntarenas. La località balneare di Jacó è frequentata dai turisti dei viaggi organizzati e dagli amanti della vita notturna. Il mare di Puntarenas è troppo inquinato per fare il bagno; i bagnanti più esigenti possono dirigersi su una delle numerose isole situate di fronte alla costa, come l'Isla Tortuga. Per fare il surf invece si può andare a Boca Barranca e a Doña Ana.

Mete alternative

Costa caraibica
I Caraibi presentano una varietà culturale maggiore rispetto alla costa del Pacifico. Metà di questa fascia costiera è protetta da parchi nazionali e riserve naturali che limitano lo sfruttamento edilizio e la costruzione di strade d'accesso, facendo di questa parte del paese un zona particolarmente verdeggiante, l'ideale per sfuggire a tutto e a tutti e rilassarsi

. La città principale è Puerto Limón, che ha un parco tropicale pieno di fiori e bradipi. Il Parque Nacional Tortuguero è la più importante zona caraibica di nidificazione della tartaruga marina verde e ospita grandi quantità di uccelli, scimmie e lucertole.

Nei pressi di Cahuita, paradiso balneare creolo, c'è un parco nazionale con belle spiagge, barriere coralline e foreste tropicali litoranee. Per conoscere la cultura dei Bribri bisogna andare a Puerto Viejo de Talamanca, che non solo è la mecca dei surfisti ma grazie ai prodotti artigianali, al reggae, agli alberghi e alle visite culturali è anche una località particolarmente interessante.

Península de Nicoya
Questo tratto della costa del Pacifico è difficile da attraversare perché le strade asfaltate scarseggiano, tuttavia vale la pena di fare un po' di fatica perché qui ci sono alcune delle spiagge più belle e più remote del paese, oltre a piccoli parchi e riserve raramente visitati dai turisti.

Il territorio del Parque Nacional Marino Las Baulas de Guanacaste, subito a nord di Tamarindo, comprende Playa Grande, un importante luogo di nidificazione della baula (tartaruga liuto), che è la tartaruga più grande del mondo e può superare i 500 kg di peso. Playa del Coco è la spiaggia più accessibile della penisola; si trova in bella posizione e nel piccolo villaggio c'è un po' di vita notturna.

Per il surf e il windsurf andate a Playa Tamarindo. Gli appassionati di speleologia invece si dirigano al Parque Nacional Barra Honda, a nord-est di Nicoya, che presenta alcune delle grotte più interessanti della Costa Rica. Il Refugio Nacional de Fauna Silvestre Ostional, a metà strada tra Sámara e Paraíso, ospita molti animali; ciò che suscita principalmente l'interesse dei visitatori è la deposizione delle uova della tartaruga olivacea, ma ci sono anche iguane, scimmie urlatrici, coati e numerosi uccelli.

Una delle spiagge più graziose e più sicure del paese è Playa Sámara; Montezuma, vicino alla punta della penisola, è uno splendido e rilassante paradiso per gringos giovani e stanchi.