Cuba

Malgrado gli sforzi della superpotenza che si trova pochi chilometri a nord, il sole splende ancora su Cuba.

È la più grande isola dei Caraibi e quella meno commercializzata, oltre a essere una delle ultime roccaforti mondiali del comunismo.

Anche se non tutto è roseo nel giardino della rivoluzione permanente, l'isolamento politico ha impedito che l'isola fosse contaminata dal fenomeno del turismo di massa e la popolazione locale accoglie con spontanea cordialità i visitatori.

L'embargo statunitense e le legge Helms-Burton hanno contribuito a tenere lontane da Cuba le navi da crociera che intasano gli altri porti dei Caraibi, limitando il turismo consumistico tipico dei nordamericani.

Godetevi l'isola finché dura questo stato di cose, poiché la situazione è destinata a cambiare.

Persino le grandi città cubane sono abbastanza tranquille. Il massimo della confusione si ha durante uno sfrenato mambo o chachacha.

L'interno e le spiagge sono mete ideali per escursionisti, nuotatori, speleologi e per chiunque voglia soltanto fumare un sigaro sotto una palma.

Nome completo del paese
Repubblica di Cuba

Superfice
110.860 kmq

Capitale
L'Avana

Composizione etnica
51% mulatti, 37% di discendenza spagnola, 11% di origine africana, 1% cinesi

Lingua parlata
spagnolo

Religione
prima che Fidel Castro prendesse il potere: 85% cattolica; protestante, santeria (spiritisti afroamericani), ebraica, avventista

Ordinamento dello stato
repubblica socialista Capo dello stato: Fidel Alejandro Castro Ruz

  Economia

Settori/prodotti principale
nichel, petrolio, acciaio, zucchero, tabacco, turismo, prodotti chimici, medicinali, biotecnologia, macchinari agricoli, materiali da costruzione, servizi, caffè, pesce, agrumi, riso, patate, fagioli, bestiame

Principale partner commerciali
Russia, Canada, Paesi Bassi, Venezuela, Italia

Documenti ed info utili

Visto
per entrare a Cuba i cittadini italiani devono esibire il passaporto e un documento chiamato 'carta turistica' (tarjeta de turista).

Chi prenota un viaggio organizzato riceverà la carta insieme agli altri documenti di viaggio.

Chi viaggia per conto proprio può ottenerla attraverso un'agenzia di viaggi o l'ufficio della compagnia aerea presso la quale acquista il biglietto, oppure rivolgendosi a un consolato cubano.

Presso i consolati cubani di Roma e Milano la carta turistica viene emessa dietro presentazione del passaporto, del biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio e del voucher di prenotazione alberghiera.

Questo documento è richiesto a tutti i viaggiatori, bambini compresi.

Il numero di passaporto riportato sulla carta turistica deve corrispondere al numero del passaporto che utilizzerete per viaggiare.

Se siete giornalisti, evitate di riportarlo nella colonna relativa alla professione, perché questo indicherebbe che per voi è necessario il visto.

La carta turistica permette un soggiorno di quattro settimane, che può essere esteso per altre quattro senza difficoltà dietro il pagamento di una tassa.

Per il governo cubano la carta turistica è soltanto un pretesto per incassare denaro; una volta entrati nel paese non vi verrà mai chiesto di esibirla, a meno che non cerchiate di estendere il permesso di soggiorno presso un ufficio immigrazione

Turismo
700.000 turisti all'anno

Rischi sanitari
dengue, epatite A, tifo

Elettricita
110-230V, trifase a 60Hz

Fuso orario
cinque ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale con variazioni statunitensi e spagnole

Quando andare

Non esiste un periodo sconsigliato per visitare Cuba. La stagione calda e piovosa va da maggio a ottobre, ma l'inverno (da dicembre ad aprile) corrisponde all'alta stagione turistica. I cubani fanno in genere le ferie a luglio e agosto, che sono perciò i mesi in cui le spiagge locali sono più affollate. Anche Natale, Pasqua e il periodo intorno al 26 luglio, quando i cubani celebrano l'anniversario della rivoluzione, sono molto affollati.

Eventi e Manifestazioni

Le feste per il Carnevale, che si tenevano a L'Avana, Santiago de Cuba e Varadero, sono state sospese dopo il 1990 per le difficoltà economiche, ma si sta cercando di riportarle in vita nella capitale con spettacoli all'aperto ogni venerdì, sabato e domenica sera per tutto il mese di febbraio. Le Jornadas de la Cultura Camagneyana si svolgono nelle prime due settimane di febbraio, e l'Havana International Jazz Festival si svolge ogni due anni sempre a febbraio. Ad aprile si svolgono la Semana de la Cultura a Baracoa e il Festival di musica elettroacoustica a Varadeao. Durante la prima settimana di maggio si festeggia la Romería de Mayo a Holguin, mentre alla fine di giugno Trinidad ospita le Fiestas Sanjuaneras. Da segnalare ancora il Festival della cultura caraibica (giugno o luglio), il Festival di musica contemporanea dell'Avana (10 giorni a ottobre), la Semana de la Cultura Trinitaria a Trinidad (fine novembre), il Festival internazionale dei film latinoamericani a L'Avana (dicembre).

Festività pubbliche

1° gennaio - Festa della liberazione

1° maggio - Festa del lavoro

25-27 luglio - Celebrazione della rivolta nazionale

10 ottobre - Festa della cultura cubana

Il giorno di Natale non è considerato festivo

Prezzi e costi

Valuta
peso cubano e dollaro americano

Sport e tempo libero

A Cuba ci sono splendide opportunità di praticare escursioni a piedi e trekking. L'escursione di tre giorni nella Sierra Maestra, da Alto del Naranjo a Las Cuevas attraversando il Pico Turquino, il monte più alto dell'isola, è una grande attrattiva per i viaggiatori più arditi. Praticamente non esistono sentieri segnalati, cartine e guide per professionisti, ma i residenti locali in genere possono fare da guida per pochi dollari.

Anche le escursioni a cavallo sono diffuse tra i turisti e sono stati istituiti degli speciali ranch a Baconao e Trinidad. Gli alisei nord-orientali favoriscono le onde tra dicembre e aprile, ma gli amanti del surf devono portarsi le proprie tavole perché in loco non si possono noleggiare. Cuba ha una splendida zona per le immersioni subacquee e gli oltre 30 centri specializzati nel paese organizzano immersioni, corsi e noleggiano l'equipaggiamento. Anche la pesca d'altura è molto praticata.

Storia

Si pensa che i primi esseri umani siano arrivati nell'isola di Cuba dal Sud America intorno al 3500 a.C. Si trattava di popoli di pescatori e cacciatori-raccoglitori, cui si aggiunsero in seguito gli agricoltori indiani Arawak (Taino). Quando arrivarono gli spagnoli alla fine del XV secolo, tre quarti della popolazione di Cuba (100.000 persone) erano Arawak di lingua taino.

Colombo avvistò Cuba il 27 ottobre 1492 e, nonostante la bellezza di quella che egli descrisse come 'la terra più avvenente che occhi umani abbiano mai visto', gli spagnoli la ignorarono e fondarono il loro primo insediamento a Santo Domingo, sull'Isola di Hispaniola. Nel 1512, Diego Velázquez de Cuéllar guidò un gruppo di 300 persone da Hispaniola a Cuba prendendone possesso a nome della corona spagnola e nel giro di due anni costituì sette centri abitati. Gli spagnoli massacrarono migliaia di aborigeni, malgrado le proteste di Velázquez, e costrinsero gli altri a ritirarsi verso ovest. Cuba, però, non aveva grandi giacimenti d'oro e dopo il 1516 Velázquez finanziò quattro spedizioni in Messico, tra cui quella di Hernán Cortés dal 1519 al 1521, facendo di Cuba un avamposto spagnolo per la colonizzazione del Sud America.

Grandi latifondi furono creati nell'isola con il sistema della encomienda, che fondamentalmente ridusse in schiavitù gli indios con il pretesto di dare loro un'istruzione religiosa. Nel 1542, quando il sistema fu abolito, la deleteria combinazione di sfruttamento e malattie europee aveva ridotto la popolazione indigena ad appena 5000 unità. Gli spagnoli, allora, cominciarono a importare schiavi africani per supplire alla mancanza di manodopera. A differenza del Nord America, i vari gruppi tribali furono tenuti insieme permettendo la sopravvivenza di alcuni aspetti della loro cultura. Gli schiavi vennero mandati al lavoro nei ranch e i prodotti bovini - pelle e carne essiccata - rimasero la base dell'economia cubana fino agli inizi del XVIII secolo, quando il tabacco divenne la coltura principale.

Intanto le altre potenze europee cominciavano sempre più a minacciare l'impero coloniale spagnolo nei Caraibi: gli inglesi invasero la Giamaica nel 1655, Haiti cadde nelle mani dei francesi nel 1697 e Cuba era sotto la costante minaccia di attacco. Gli inglesi invasero Cuba il 6 giugno 1762, espugnando L'Avana e occupandola per 11 mesi. In questo periodo, essi importarono 4000 schiavi africani e diedero un forte impulso al traffico commerciale. La produzione di zucchero divenne la principale industria del paese, dal momento che l'indipendenza degli Stati Uniti nel 1783 aprì un nuovo enorme mercato e l'insurrezione degli schiavi ad Haiti nel 1791 eliminò il principale concorrente. Nel 1820, Cuba era il più importante produttore di zucchero, grazie anche a decine di migliaia di nuovi schiavi fatti giungere dall'Africa.

In seguito alle attività rivoluzionarie di Simón Bolivár in Sud America tra il 1810 e il 1825, Cuba e Puerto Rico rimasero le uniche due colonie spagnole dell'emisfero occidentale. I lealisti spagnoli fuggirono dalle ex colonie e arrivarono in gran numero a Cuba. La prima guerra d'indipendenza cubana scoppiò nell'ottobre del 1868 e fu guidata da un piantatore creolo, Carlos Manuel de Céspedes. Dopo 10 anni di combattimenti e 200.000 vittime, però, i ribelli erano esausti e fu firmato un accordo che concedeva loro l'amnistia. Gli spagnoli cercarono di placare la comunità creola, mentre gli USA si preparavano ad annettere l'isola. Nel frattempo, un gruppo di ribelli cubani esiliati negli USA cominciarono a pianificare il rovesciamento del governo coloniale spagnolo. Tra loro c'era José Martí, poeta e saggista che sarebbe diventato un eroe nazionale. Martí e il suo comandante militare, il generale Máximo Gómez, sbarcarono nella parte orientale di Cuba nel 1895 e poche settimane dopo Martí, sul suo cavallo bianco, fu ucciso durante una battaglia con gli spagnoli.

Gómez e il leader rivoluzionario Antonio Maceo si spinsero verso ovest, bruciando tutto ciò che incontravano - piantagioni di zucchero, campi e città. La Spagna inviò allora l'implacabile Valeriano Weyler per soffocare la rivolta, che aveva ormai assunto proporzioni da guerra civile ma, pur riuscendo nell'intento, i metodi dello spietato generale, con le proprietà date alle fiamme e le città saccheggiate, portarono l'economia agricola a una situazione di stallo. Nel giugno del 1897, il primo ministro spagnolo Antonio Cánovas, nettamente contrario all'indipendenza di Cuba, fu assassinato da un anarchico filocubano e il nuovo governo scelse una linea più conciliante.

Il tempo era ormai maturo per un'annessione da parte degli USA. In America, la stampa fomentò gli intenti bellicosi dopo l'esplosione della nave da guerra Maine nel gennaio 1898, ancorata poco al largo del porto dell'Avana. Quando la Spagna declinò un'offerta di US$300 milioni per l'acquisto dell'isola, gli USA dichiararono guerra. Le ostilità durarono 3 mesi, fino alla resa degli spagnoli. Un emendamento approvato simultaneamente alla dichiarazione di guerra alla Spagna impegnava gli Stati Uniti a rispettare il diritto di Cuba all'autodeterminazione, e solo questo impedì loro di aggiungere Cuba alle annessioni di Portorico, Guam e le Filippine (dovendosi accontentare di occuparla militarmente).

Il nuovo governatore militare, il generale John R. Brooke, insieme al suo successore, avviò una serie di progetti, costruendo scuole e migliorando il sistema sanitario pubblico, in modo da legare maggiormente Cuba agli USA. L'Emendamento Platt concesse agli USA il diritto di intervenire militarmente negli affari interni dell'isola e di fronte alla scelta di accettare l'emendamento o restare indefinitamente sotto l'occupazione militare statunitense, i cubani scelsero il male minore. Nel 1903, gli USA utilizzarono l'emendamento per tutelare i loro interessi sull'isola, costruendo una base navale nella Baia di Guantánamo. Oggi, questo simbolo dell'imperialismo statunitense esiste ancora - un insulto a Cuba e una chiara smentita del rispetto che gli USA dichiarano di avere nei confronti dell'autodeterminazione cubana.

Negli anni '20 del XX secolo, le società statunitensi possedevano due terzi delle terre agricole cubane e, mentre le tariffe sfavorivano le industrie manifatturiere, fiorì il turismo legato al gioco d'azzardo e alla prostituzione in concomitanza con il periodo del proibizionismo negli USA. Il crollo del prezzo dei beni di consumo dopo la crisi degli anni '30 provocò sommosse civili, che furono violentemente soffocate dal presidente Gerado Machado y Morales. Nell'agosto 1933 Morales fu rovesciato da un colpo di stato e un sergente dell'esercito, Fulgencio Batista, assunse il potere. Per i 20 anni successivi, il corrotto Batista ottenne, perse e riottenne il potere, mentre Cuba crollava e i suoi settori principali finivano in mani straniere. Gli anni della corruzione politica e dell'ingiustizia sociale finirono dopo una campagna di guerriglia guidata dal giovane avvocato Fidel Castro. Batista lasciò Cuba e si rifugiò nella Repubblica Dominicana, portando con sé US$40 milioni di denaro pubblico.

Castro fu nominato primo ministro e cominciò immediatamente a riformare l'economia dell'isola, abbassando le tariffe degli affitti e dell'elettricità e nazionalizzando qualsiasi terreno che superasse i 400 ettari. Le relazioni con gli USA si deteriorano e gli interessi americani furono toccati direttamente dalla statalizzazione degli zuccherifici e delle società petrolifere, telefoniche ed elettriche. Di conseguenza, gli USA tagliarono le importazioni di zucchero cubano e la CIA addestrò un esercito controrivoluzionario per rovesciare Castro. L'Unione Sovietica acquistò lo zucchero in eccesso e inviò esperti commerciali e tecnici. Un massiccio esodo della classe media cubana cominciò quasi subito dopo la salita al potere di Castro. Gran parte di questi esuli si stabilirono poco distante, a Miami, dove da allora hanno organizzato violente campagne anti-castriste e hanno esercitato una forte influenza sulla politica estera statunitense.

Durante un discorso in onore delle forze cubane che respinsero la disastrosa invasione della Baia dei Porci nell'aprile del 1961 tentata da 1400 emigrati cubani e soldati statunitensi addestrati e armati dalla CIA, Castro disse per la prima volta che la rivoluzione cubana era socialista. Castro e Che Guevara cominciarono a sostenere attivamente i gruppi di guerriglieri in Sud America e in Africa, inviando truppe e consulenti per favorire le insurrezioni in Zaire, Angola, Mozambico, Bolivia (dove Che Guevara fu ucciso in presenza di consulenti statunitensi) ed Etiopia. La risposta degli USA fu il sostegno ai regimi dittatoriali in molti di questi paesi e l'inizio di un embargo contro Cuba, che ridusse sensibilmente i commerci e i collegamenti tra i due paesi.

Malgrado il massiccio aiuto sovietico, alla fine degli anni '60 l'economia cubana languiva. I problemi del paese si sono tuttavia aggravati con il crollo del blocco sovietico nel 1989, dato che la Russia ha richiamato immediatamente in patria gli 11.000 soldati e tecnici che vivevano lì. Gli USA hanno mantenuto le loro severissime misure commerciali e Cuba è rimasta ben presto isolata politicamente ed economicamente. Nel dicembre 1991, la costituzione cubana è stata emendata per eliminare qualsiasi accenno al marxismo-leninismo. Nel 1993 sono state approvate delle leggi che permettevano ai cubani di possedere e utilizzare i dollari americani; inoltre è stato permesso il lavoro autonomo in 100 settori commerciali e sono stati aperti i mercati degli agricoltori. Nel 1994 sono state introdotte delle tasse sui redditi e sui profitti in dollari, e nel settembre 1996 alle società straniere è stato concesso di possedere e gestire imprese commerciali e tenute agricole. Gli USA hanno risposto a questa nuova apertura irrigidendo il loro decennale embargo nel 1996 con la legge Helms-Burton, permettendo agli investitori statunitensi di intraprendere azioni legali contro le società straniere che utilizzavano le loro proprietà confiscate e sconsigliando prestiti a Cuba.

Il governo cubano è stato criticato per il mancato rispetto dei diritti umani negli ultimi 30 anni. La repressione politica ha provocato almeno 500 'prigionieri di coscienza' che sono ancora nelle carceri cubane semplicemente per aver criticato la leadership o per aver cercato di organizzare l'opposizione politica. Questa deplorevole situazione deve però essere considerata nel contesto della continua minaccia di destabilizzazione da parte degli USA. Il papa Giovanni Paolo II ha riconosciuto tutto questo durante la sua visita nell'isola nel gennaio 1998, condannando sia la mano pesante utilizzata dal governo cubano sia l'embargo statunitense. Ogni anno centinaia di cubani sfidano le acque infestate da squali che separano Cuba dagli Stati Uniti, sperando in questo modo di ottenere, una volta toccata terra, la cittadinanza statunitense e un supporto dalla facoltosa comunità di esiliati cubani in Florida.

Nel novembre 1999, il piccolo Elián González, un bambino di sei anni la cui madre aveva perso la vita durante quel viaggio pericoloso, riuscì a raggiungere Miami aggrappato a un copertone. Questa vicenda scatenò una inusuale battaglia per la custodia del bambino che vide fronteggiarsi il prozio, un esiliato cubano che viveva negli Stati Uniti, e il padre di Elián, membro del Partito comunista cubano, che chiedeva il rientro del figlio a Cuba. Sorprendentemente, i funzionari statunitensi applicarono un ordine del tribunale che imponeva il ritorno di Elián a Cuba.

Intanto prosegue il dibattito intorno all'embargo. Molti membri del congresso statunitense appoggiano i disegni di legge volti ad attenuare l'embargo, in particolare per cibo e medicine, così come le restrizioni circa i trasporti. Ma il presidente Bush, nel maggio 2002, proprio nel giorno della celebrazione dell'indipendenza cubana, ha ribadito che la condizione principale per l'annullamento dell'embargo economico è la liberazione dei detenuti politici, affinché possano partecipare liberamente a un consultazione elettorale realmente democratica.

Tuttavia, dove si ferma la politica arriva il libero mercato. Alla fiera dell'Avana, svoltasi alla fine del settembre 2002, hanno partecipato trecento aziende americane del settore agroalimentare che hanno dimostrato di ritenere l'embargo di fatto superato. Attualmente Cuba importa dagli USA il 16% del fabbisogno alimentare ma l'obiettivo è arrivare al 60%, grazie a occasioni come questa recente fiera, organizzata in collaborazione con il dipartimento del tesoro e del commercio dell'amministrazione statunitense.

Il diciottesimo vincitore del premio Sakharov per la libertà di pensiero è Oswaldo Payà Sardinas, leader del Movimento Cristiano di Liberazione di Cuba. Da tre anni Payà promuove il progetto Varela, che ha l'obiettivo di indire un referendum popolare sui diritti umani e sulla democrazia. Firmato già da ventimila persone, Varela sembra essere lo strumento scelto da tutti gli esponenti dell'opposizione per giungere alla piena democrazia. La cerimonia si è svolta a metà dicembre durante un'assemblea solenne dell'Unione Europea e il premio è stato consegnato dal presidente dell'europarlamento Pat Cox. Grazie alle richieste che Cox e il premier spagnolo Aznar hanno rivolto (durante il vertice UE di Copenaghen) direttamente a Fidel Castro, Payà per la prima volta in vita sua è uscito da Cuba.

Il 7 marzo 2003 Fidel Castro è stato confermato presidente: lo hanno votato tutti i 600 deputati presenti sui 609 componenti dell'Assemblea Nazionale.

 Cultura

Gli schiavi africani hanno introdotto il ritmo e le danze tribali a Cuba, dove sono state unite a chitarre e melodie spagnole e poi esportate e rielaborate in tutte le Americhe (gli USA negli anni '20 del XX secolo ballavano al ritmo della rumba che, fuso con le sezioni di fiati e di percussioni del jazz, diedero origine alle sonorità big band). La conga originaria era una danza degli schiavi, i quali potevano fare solo brevi passi per i ferri ai piedi, mentre gran parte della danza cubana contemporanea ha importanti legami con la religione afrocubana della santería. La musica più diffusa a Cuba è oggi il son, che unisce chitarre, tres (un piccolo strumento a corda), contrabbasso, bonghi, claves, maracas e voce. Mambo, bolero, salsa e chachacha sono tutti derivati da questa forma musicale. I principali musicisti cubani sono stati Pérez Prado e Benny Moré, ma la musica cubana è in continua evoluzione.

La figura letteraria più importante del paese è José Martí, divenuto eroe nazionale per la sua vita, le sue idee e la sua morte da martire, ma altri grandi scrittori cubani sono Cirilo Villaverde y de la Paz (1812-94), Alejo Carpentier (1904-80), Nicolás Guillén (1902-89) e Guillermo Cabrera Infante (1929-). Tra i registi locali spiccano Tomás Gutiérrez Alea (1928-96), autore dell'acclamato Fresa y Chocolate (Fragola e cioccolato), e Humberto Solás, i cui film hanno ottenuto apprezzamenti a livello internazionale. I pittori Wilfredo Lam (1902-82) e Marianao Rodríguez (1912-90) sono tra i più importanti del paese, mentre Manuel Mendive (1944-) è considerato il migliore pittore vivente.

Dopo la rivoluzione le arti sono state attivamente sostenute dal governo: sono nati teatri, musei e scuole d'arte, ai musicisti è stato garantito uno stipendio ed è stata istituita un'industria cinematografica. Il governo ha cercato di compensare l'influenza della cultura di massa statunitense concedendo fondi ai gruppi culturali e teatrali afrocubani.

Storicamente, il cattolicesimo è stato sempre la religione dominante a Cuba e resta tale, con circa il 40% dei cubani che si definisce tale, almeno di nome. Circa il 4% della popolazione è protestante e il 2% spiritista afrocubana - devoti della santería, il cui numero è cresciuto da quando il governo ha posto fine all'ateismo di stato nel 1992. Fedeli alla cultura mestizo del paese, i cubani hanno trapiantato il cattolicesimo nelle religioni africane introdotte dagli schiavi, così che molte divinità afrocubane hanno un rapporto d'identità con i principali santi cattolici. Quando Giovanni Paolo II ha incoronato Nuestra Señora de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, i devoti della santería si sono inorgogliti, dato che identificano la Vergine del Cobre con la loro Ochun, dea dell'amore e dell'abbondanza.

La cucina cubana unisce spunti spagnoli e africani utilizzando ingredienti locali. Piatti come Moros y Cristianos (Mori e Cristiani; riso con fagioli neri), arroz con pollo (riso e pollo) e picadillo (carne tritata e riso) sono molto diffusi, così come le minestre a base di Musa paradisiaca, lathyrus sativus o fagioli. Il fufú (banane verdi bollite ridotte in purè e condite con il sale) in genere accompagna la carne. Bisogna tener presente che la scarsità di alimenti a Cuba fa sì che quando si va a mangiare fuori si debbano fare lunghe code nei ristoranti statali o nelle sale da pranzo degli alberghi. Una gustosa leccornia da non perdere nei chioschi all'aperto è la fritura de maíz (frittelle di granturco). La birra cubana (cerveza) è eccellente e i cocktail sono leggendari.

Ambiente

Cuba fa parte delle Indie Occidentali e si trova all'interno dell'Arcipelago delle Antille. L'Avana dista appena 170 km da Key West, in Florida, e la provincia di Pinar del Río è a 210 km dalla penisola messicana dello Yucatan. Altre isole vicine sono la Giamaica, le Bahamas e Haiti, 77 km al di là del Windward Passage. L'isola principale di Cuba è la quindicesima al mondo per estensione (104.945 kmq, lunga 1250 km e larga 191 nel punto più ampio). A Cuba appartiene anche l'Isla de la Juventud, 220 kmq, e oltre 4200 banchi e isole coralline, in genere bassi e disabitati.

Gran parte del territorio cubano è occupato da fertili pianure, dove viene allevato il bestiame e vengono coltivati canna da zucchero, caffè e tabacco. Le catene montuose che si trovano a est, ovest e nel centro coprono il 25% del paese e la vetta più elevata è il Pico Tarquino (1972 m). Il fiume più lungo è il Río Cauto, lungo 343 km ma difficilmente navigabile, persino per le barche più piccole. Le zolle tettoniche nordamericana e cubana si incontrano a 7200 m di profondità nella Cayman Trench, tra Giamaica e Cuba, e quindi la zona è soggetta a terremoti.

Ci sono oltre 6000 specie di piante, circa la metà delle quali endemiche. L'onnipresente palma reale (Reistonea regia) compare anche nello stemma del paese e pare che ve ne siano 20 milioni a Cuba. Tra le altre specie vegetali vi sono la rara e preistorica cicadea di Cuba (Microcycas calocoma), che risale al periodo cretaceo; il jagüey - un fico che ha radici superficiali; la plama barrigona; la ceiba, il sacro albero del cotone; e la mariposa (gelsomino farfalla), il fiore bianco nazionale. Gran parte della costa meridionale ha foreste di mangrovie che favoriscono la presenza di piccoli pesci e uccelli marini, mentre la maggior parte della costa settentrionale è aspra.

La fauna terrestre di Cuba è formata prevalentemente da rettili: coccodrilli, iguane, lucertole, salamandre, tartarughe e 15 specie di serpenti non velenosi. Il più grande mammifero è la jutía (Capromys), un innocuo roditore che può raggiungere anche i 60 cm di lunghezza. L'uccello più piccolo del mondo vive a Cuba: il colibrì-ape o zunzuncito (Mellisuga helenae), che è poco più grande di una cavalletta e pesa solo 2 grammi. Il torocoro (Priotelus temnuros) è stato scelto come l'uccello nazionale di Cuba perché ha piume rosse, bianche e blu - i colori della bandiera cubana.

Non ci sono grosse differenze di temperatura tra le varie stagioni e il gradevole clima subtropicale cubano è reso ancora più piacevole dai leggeri alisei nordorientali. La stagione umida estiva va da maggio a ottobre, l'inverno è più secco e va da novembre ad aprile. La temperatura media oscilla intorno ai 27°C a luglio e agosto e ai 22°C a febbraio. L'umidità è in media dell'80% tutto l'anno e l'afa è leggermente superiore durante la stagione umida.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Quasi tutti i visitatori arrivano a Cuba in aereo: ci sono voli di linea da Canada, Caraibi, America centrale e meridionale, Europa. Ci sono anche voli diretti dagli USA, ma i cittadini statunitensi devono avere un permesso speciale dal Ministero del Tesoro, che lo concede solo a giornalisti, ricercatori e a pochi altri gruppi di persone.

A causa dell'embargo, ben poche navi da crociera fanno scalo a Cuba e non esistono navi di linea che servano il paese. Gli yacht privati fanno regolarmente scalo nei numerosi porti di Cuba.

Trasporti interni: Cuba ha una capillare rete di collegamenti aerei interni che servono tutti i centri regionali e non sono molto costosi, anche se i prezzi sono aumentati. I voli vengono per lo più effettuati da piccoli aerei a elica e costano il 25% in meno se prenotati insieme al biglietto internazionale.

L'Asociaciones de Transportes por Omnibus (Astro) gestisce il servizio statale degli autobus che collega tutti i capoluoghi di provincia e, una o due volte al giorno, le città più lontane. I turisti stranieri hanno alcune priorità sugli autobus Astro, come i quattro posti a sedere assegnati a molte partenze a chi paga in dollari. Oltre ad Astro, esiste una compagnia di autobus 'della moneta forte', la Viázul, che accetta solo passeggeri che pagano in dollari. Autocarri privati (camiones particulares) hanno una posizione molto importante nel trasporto pubblico, in particolare nella parte orientale di Cuba.

La ferrovia è rapidamente peggiorata negli ultimi anni. Nonostante ci siano ancora dei tratti economici e confortevoli, in particolare fra le maggiori città, il mezzo migliore attualmente è l'autobus.

Cuba ha la rete stradale più estesa tra i paesi dell'America Latina e noleggiare un'auto è forse il modo più semplice per visitare l'isola (ci sono molte società di autonoleggio tra cui scegliere). Molti cubani fanno l'autostop per andare da un luogo all'altro e localmente questa attività è chiamata hacer botella (letteralmente 'fare una bottiglia' con la mano). I veicoli statali devono per legge far salire gli autostoppisti se hanno spazio, e all'uscita delle città o presso i grandi incroci ci sono spesso dei funzionari (gli amarillo) vestiti di giallo che organizzano i cubani in fila in attesa di un passaggio.

 

Letture consigliate

Melodia cubana:
di Erik Orsenna e Bernard Matussière (EDT, Torino 1999; collana 'Viaggi e avventura'): viaggio autobiografico alla ricerca delle proprie origini e di un paradiso raccontato dal nonno giramondo durante l'infanzia: i Caraibi, Cuba, la rivoluzione, il mito di Castro... Coinvolgente e appassionante, l'entusiasmo di Orsenna si stempera dopo l'arrivo nell'isola, la cui realtà si rivela meno paradisiaca del previsto. Il testo è illustrato dalle splendide foto di B. Matussière.

Il nostro agente all'Avana:
di Graham Greene (Mondadori, Milano 2002) è un romanzo ispirato a un viaggio del celebre scrittore a Cuba.

Breve storia di Cuba:
di Antonio Moscato (Datanews, Roma 1996) è un testo maneggevole che ricostruisce la storia di Cuba a partire dalla scoperta dell'America.

Cuba magica. Conversazioni con un santero:
di Giordano Lupi (Mursia, Milano 2003) è un romanzo di viaggio che si dipana tra i misteri della santeria cubana e del palo mayombe e che vi farà conoscere i vari aspetti della mitologia cubana.

Castro e Cuba. Dalla rivoluzione a oggi:
di Angelo Trento (Giunti, Firenze 1998) traccia un profilo della rivoluzione castrista e dei suoi effetti.

Guantanamera. Le più belle poesie cubane:
di José Martí (Zelig, Milano 1996) Una raccolta di poesie da uno dei cantori più ispirati e sinceri dell'anima cubana.

Cuba. Edifici e arredi interni dallo stile coloniale all'art déco:
di Alexandra Black e Simon McBride (DeAgostini, Milano 1998): la storia e la cultura di Cuba hanno impresso i loro segni nei palazzi, nei centri urbani, nelle architetture e negli arredi; la mescolanza di stili (indigeni e coloniali, barocchi e déco) rende lo spettacolo particolarmente interessante. Il volume propone circa 400 illustrazioni a colori.

Cuba. La vita di ogni giorno:
con immagini di Pietro Gigli e prefazione di Aldo Garcia (Datanews, Roma 1992) contiene scatti che immortalano la vita quotidiana della gente di Cuba.

Tre eroi:
di José Martí (ES/Synergon, Bologna 1993).

Nenè birichina:
di José Martí (ES/Synergon, Bologna 1993).

Mignolo:
di José Martí (ES/Synergon, Bologna 1993).

Bebè e il signor don Pomposo:
di José Martí (ES/Synergon, Bologna 1993).

Il processo Guiteau:
di José Martí (Sellerio, Palermo 1996).

La bambola nera:
di José Martí (ES/Synergon, Bologna 1993).

Piccola storia di Cuba:
di Julio Le Riverend (Zelig, Milano 1997, ma il libro è del 1970). Storia dell'isola ricostruita con una sintesi efficace anche nei suoi aspetti culturali ed economici.

Cuba. La isla grande:
è un volume fotografico corredato da splendide immagini realizzate da Martino Fagiuoli (White Star, Vercelli 2002; collana 'Monografie'); un originale e un appassionato omaggio a una terra dove s'incontrano bellezza della natura e bellezza dell'anima.

La cucina a Cuba. La storia e le ricette:
di Natalia Bolívar Arostegui, G. Jimenez Soler, D. Torres Delgado (Manifestolibri, Roma 1996) vi introdurrà alle specialità culinarie dell'isola.

  Mete principali

L'Avana
L'Avana (La Habana) è la città più grande dei Caraibi ed è il centro politico, economico e culturale di Cuba. Malgrado la sua storia turbolenta, è stata solo parzialmente danneggiata dalle guerre e rivoluzioni e oggi possiede un nucleo antico che rappresenta forse il più bel complesso di architettura coloniale spagnola che si conservi nelle Americhe. In città si respira un'atmosfera di gloria passata, dato che nelle strade predominano ancora le grandi automobili statunitense degli anni '50 e '60 e l'intonaco dei cadenti edifici (molti dei quali finalmente in restauro) si stacca dovunque.

L'Avana ha una vivace vita notturna, con cinema, teatri storici, cabaret, nightclub, e locali dove si suona dal vivo che possono soddisfare le esigenze di tutti i turisti. Non ci sono il traffico e la commercializzazione che soffocano le altre città dell'America Latina, e dalla scabra bellezza della vecchia Avana alle zone residenziali (alcune squallide, altre da radere al suolo), l'esuberante simpatia degli abitanti della capitale è la cosa che più colpisce della città.

Santiago de Cuba

Santiago de Cuba è la rivale dell'Avana per quel che concerne la letteratura, la musica e la politica, ed è considerata la 'culla' della rivoluzione in quanto ha avuto un ruolo centrale nel rovesciare il regime di Batista. È la seconda città per estensione e, a differenza degli altri centri dell'isola, ha una caratteristica atmosfera caraibica grazie alla presenza dei latifondisti francesi e degli haitiani che vi si stabilirono nel XIX secolo. Il carattere distintivo della città è anche dovuto al suo isolamento e la sua storia è movimentata come quella della capitale (il primo sindaco di Santiago de Cuba fu il conquistador del Messico, Hernán Cortés). Nella città si trovano i palazzi e i musei più antichi dell'isola, tra cui la Casa de Diego Velázquez e il Museo Municipal Bacardí. La città si affaccia sulla Bahía de Santiago de Cuba e molte case hanno balconi in ferro battuto, finestre a sesto acuto e strette scale esterne. Il Cementerio Santa Ifigenia è il luogo dove riposano molti famosi rivoluzionari, tra cui José Martí, il cui corpo imbalsamato è in esposizione.

Trinidad
Trinidad fu fondata nel 1514, ma ciò nonostante è rimasta un porto secondario utilizzato dai contrabbandieri fino alla fine del XVIII secolo. I trafficanti portavano schiavi e oro dalla Giamaica controllata dagli inglesi, ma la situazione cambiò agli inizi del XIX secolo quando una rivolta degli schiavi ad Haiti indusse i latifondisti francesi a rifugiarsi a Trinidad, dove ristabilirono i loro piccoli imperi. La prosperità economica tuttavia terminò quando le guerre d'indipendenza devastarono le piantagioni di zucchero della regione e la città cadde nuovamente nell'ombra. L'eredità di questo breve periodo di ricchezza è testimoniato dalle torri delle chiese barocche della città, dai pavimenti in marmo di Carrara, dalle griglie in ferro battuto e dalle grandi residenze. Il più interessante tra i molti musei di Trinidad è il Museo Histórico Municipal e merita una visita anche Taller Alfarero, un grande laboratorio di ceramica dove vengono ancora impiegate le tradizionali tecniche di lavorazione. A breve distanza dalla città si trovano alcune delle più belle spiagge di Cuba.

Baracoa
Baracoa si trova su un promontorio tra due pittoresche baie nei pressi del punto più orientale di Cuba, Cabo Maisí. Fondata nel 1512 da Diego Velázquez, è il più antico stanziamento europeo dell'isola. La città era accessibile solo via mare fino agli anni '60 del XX secolo, quando fu finalmente costruita una strada per collegarla al resto dell'isola. L'atmosfera è abbastanza tranquilla e l'abbondanza di palme lungo la costa le conferisce un aspetto da città del Pacifico meridionale. Il fatto che sia stata un importante avamposto spagnolo è testimoniato dalla presenza di tre massicci forti: Fuerte Matachín, che attualmente ospita il Museo Municipal; Fuerte de la Punta, riadattato a ristorante e El Castillo de Seboruco, che è stato trasformato in un piacevole albergo.

Provincia di Pinar del Río
Escursionisti, speleologi e naturalisti apprezzeranno questa regione all'estremità occidentale dell'isola. La Cordillera de Guaniguanico, lunga 175 km, corre per tutta la lunghezza della provincia e la regione vanta un'enorme quantità di grotte calcaree, alcune lunghe anche 26 km, e fiumi che sprofondano sottoterra. Viñales ha delle guglie in calcare erose dal vento fino a formare bizzarre forme surreali.

Forse questa zona è la più bella di Cuba, e ci sono magnifiche opportunità per gli amanti delle immersioni subacquee al largo della costa, con eccellenti punti di ancoraggio per gli yacht, acque limpide, spettacolari coralli e grandi distese deserte di sabbia bianca.

Mete alternative

Bayamo
Bayamo è la capitale della provincia di Granma, il punto più a sud dell'isola, una regione non molto frequentata dai turisti, che svolse un ruolo importante durante la lotta per la libertà: Castro e 81 ribelli sbarcarono a Cabo Cruz a bordo della Granma (da cui il nome della provincia) il 2 dicembre 1956 mentre la prima guerra d'indipendenza era cominciata qui nell'ottobre del 1868, quando il piantatore creolo Carlos Manuel de Céspedes liberò i suoi schiavi, costituì un esercito e invase la parte orientale dell'isola. La zona comprende numerose località storicamente interessanti, tra cui il luogo dove fu ucciso José Martí, e uno dei parchi nazionali cubani, il Gran Parque Nacional Sierra Maestra a sud della municipalità di Bayamo. L'atmosfera è piacevole e rilassante e concede poco al turismo. Al centro della città si trova il Parque Céspedes, un delizioso parco ombroso con lunghe panchine in marmo e statue di Carlos Manuel de Céspedes e di Perucho Figueredo (che compose l'inno nazionale cubano nel 1868 in concomitanza con la rivoluzione di Céspedes). Sul lato settentrionale del parco si trova l'Ayuntamiento, davanti al quale nel 1868 Céspedes dichiarò l'indipendenza di Cuba.

Isla de la Juventud
Delle 350 isole che formano l'Archipiélago de los Canarreos, l'Isla de la Juventud è di gran lunga la più grande, e l'intera regione è amministrata dal capoluogo dell'isola, Nueva Gerona. Il suo territorio è per la maggior parte pianeggiante e la Ciénaga de Lanier è la seconda palude per estensione di Cuba. L'Isla de la Juventud è la regione meno popolata di Cuba e la maggior parte degli abitanti vive nella parte settentrionale. Un tempo chiamata Parrot Island (Isola del Pappagallo), costituì un rifugio per pirati come Francis Drake, John Hawkins, Thomas Baskerville e Henry Morgan, e ispirò a R. L. Stevenson l'Isola del tesoro. L'economia locale si basa sull'allevamento del bestiame e sulle piantagioni di pompelmi, e il ritmo tranquillo di vita e la natura incontaminata sono le sue maggiori attrattive. Già raggiungere l'Isla de la Juventud in nave o aereo è un'avventura. Ci sono pitture rupestri nelle grotte a Punta del Este e ottime opportunità per le immersioni subacquee lungo lo strapiombo della Costa dei Pirati nei pressi di Punta Frances. I banchi corallini a est dell'isola ospitano tartarughe, iguane e pellicani che sembrano indifferenti alla presenza degli uomini.