Danimarca

Il mondo si accorse per la prima volta dell'esistenza della Danimarca mille anni fa, quando i vichinghi danesi iniziarono a solcare i mari e saccheggiarono vaste aree dell'Europa. Da allora molto è cambiato.

Ai giorni nostri, la Danimarca è sinonimo di società civile ed è famosa per la sua politica progressista, per la diffusa tolleranza e per il suo sistema liberale di stato sociale.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Regno di Danimarca

Superfice
43.094 kmq

Capitale
Copenaghen

Composizione etnica
scandinavi, inuit, isolani delle Faer Øer, tedeschi, turchi, iraniani, somali

Lingua parlata
danese, dialetti delle Faer Øer e inuit; l'inglese e il tedesco sono diffusamente parlati

Religione
95% evangelica luterana, 3% altri riti protestanti, cattolica, 2% musulmana

Ordinamento dello stato
monarchia costituzionale

Economia

Settori/prodotti principale
industria alimentare, macchinari, elettrodomestici, prodotti tessili, abbigliamento, prodotti chimici, elettronica, edilizia e materiali da costruzione, mobili e altri prodotti in legno, cantieri navali, mulini a vento, orzo, frumento, patate, barbabietole da zucchero, carne, latticini, pesce

Principale partner commerciali
Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, USA, Norvegia, Italia

Membro dell'Unione Europea

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani non hanno bisogno di alcun visto per soggiornare in Danimarca.

Rischi sanitari
i cittadini italiani possono usufruire dell'assistenza sanitaria gratuita di pronto soccorso, presentando il modello E111. Richiedetelo presso gli uffici della vostra ASL prima di partire e portatelo con voi in viaggio.

Elettricita
220V, 50Hz

Fuso orario
un'ora avanti rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Considerata la latitudine, tutto sommato la Danimarca ha un clima abbastanza mite durante tutto l'anno. Ciò nonostante i mesi invernali, freddi e con giornate brevi, sono certamente i meno adatti per visitare il paese. È dalla fine di aprile in avanti, infatti, che le agenzie turistiche iniziano a proporla come meta, mantenendola in offerta fino a ottobre.

Maggio e giugno sono però probabilmente i mesi migliori: il paesaggio è di un verde intenso impreziosito dai campi gialli di fiori, il clima è confortevole e la massa dei turisti non è ancora arrivata. Anche l'autunno potrebbe essere un buon periodo, ma non gradevole come la primavera; il paesaggio rurale muta infatti colore, dal verde al marrone, e la qualità dell'aria peggiora per i fuochi che i contadini accendono nei campi per disfarsi delle stoppie.

L'alta stagione turistica è concentrata nei mesi di luglio e agosto. È questo il periodo dei concerti all'aperto, di altre iniziative lungo le strade e delle scampagnate sulla spiaggia. I visitatori estivi sono inoltre facilitati dall'orario più lungo di apertura dei musei e dal maggior tempo per visitare le attrattive turistiche. Anche la seconda metà di agosto può essere un buon periodo per viaggiare in Danimarca; il clima è infatti ancora estivo e gran parte dei turisti ha già lasciato il paese.

Eventi e Manifestazioni

Di grande interesse, in Danimarca, sono le centinaia di festival musicali che si susseguono praticamente senza interruzione, coprendo un ampio spettro di generi che vanno dal jazz, al rock, al blues, al gospel, alla musica irlandese, classica, country e cajun. Iniziando dai falò del Midsummer's Eve, verso la fine di giugno, tra i più popolari festival musicali ricordiamo il Roskilde Festival, il principale evento rock del Nord Europa, che si tiene tra giugno e luglio, il Midtfyns Festival di Ringe, agli inizi di luglio, cui partecipano musicisti rock, pop, world, folk e jazz di livello internazionale, il Copenaghen Jazz Festival, che si articola in 10 giorni agli inizi di luglio, uno dei maggiori festival di musica jazz, il Copenaghen Summer Festival, con concerti di musica da camera nell'ultima settimana di luglio e nelle due prime settimane di agosto e il Tønder Festival, uno dei principali festival di musica folk del Nord Europa, che si tiene alla fine di agosto.

Il Festival di Århus, che inizia il primo sabato di settembre e dura nove giorni, trasforma questa città in un palcoscenico di ininterrotte baldorie, con musica e rappresentazioni teatrali che attirano centinaia di migliaia di danesi e di turisti stranieri. Il programma comprende anche il Viking Festival, con giocolieri itineranti, tornei e competizioni di tiro con l'arco, imbarcazioni in stile vichingo, cibi e bevande tradizionali e feste di ogni tipo.

Valuta
corona (Dkr)

Sport e tempo libero

La Danimarca è orgogliosa di presentarsi come il paese ideale per le passeggiate in bicicletta. È infatti attraversata in lungo e in largo da migliaia di chilometri di apposite piste ciclabili, tra le quali almeno 10 di notevole lunghezza. La più corta di queste prove di resistenza si sviluppa per 100 km attorno al perimetro di Bornholm, mentre la più lunga percorre la costa occidentale dello Jutland, coprendo circa 500 km dal confine tedesco a Skagen. Il più popolare giro turistico in biciclertta nella zona di Copenaghen, un percorso di 12 km, punta verso nord fino a Dyrehaven, seguendo perlopiù la costa dell'Øresund ma anche infilandosi in divertenti sentieri tra i boschi.

Sparse per tutto il paese, dalle coste meridionali di Bornholm alla estrema punta settentrionale dello Jutland, ci sono numerose spiagge adatte al nuoto. Lungo le coste ci sono anche alcune località molto adatte alla pratica del windsurf (in danese lo chiamano semplicemente 'surfing'), sia nel mare aperto, preferito dagli esperti, sia nei fiordi interni e nelle insenature più protette dove le acque calme sono la palestra ideale per i principianti. Con più di 7300 km di costa e centinaia di isole, la Danimarca offre infinite possibilità agli appassionati di navigazione. Sono numerosi i fiordi e le zone riparate, come lo Smålandshavet (il braccio di mare annidato tra la Zelanda e l'isola di Lolland) o le acque punteggiate di isole a sud di Funen. La Danimarca abbonda di corsi d'acqua e di laghi, molti dei quali sono ricchi di lucci, pesci persici e trote. Le possibilità della pesca in mare sono praticamente illimitate; i più comuni pesci di acqua salata sono il merluzzo, lo sgombro, la passera di mare e la trota marina.

 

Storia

Antiche popolazioni nomadi di cacciatori si inoltrarono in Danimarca seguendo le tracce delle renne, che si cibano di licheni e di muschi. Le renne con il progressivo riscaldamento del pianeta migrarono a nord, i cacciatori dell'Età della pietra si spostarono sulle coste e iniziarono a coltivare i campi resi liberi dai disboscamenti e fertili dalle ceneri, rinchiusero gli animali nei recinti e seppellirono i loro morti in posizione verticale. I mestieri e le arti fiorirono nell'Età del bronzo, dal 1800 a.C., le rotte navali commerciali si spinsero verso sud e i migliori manufatti danesi vennero sepolti negli acquitrini nel corso dei riti propiziatori sacrificali. Il ferro cominciò a comparire sulla scena a partire dal 500 a.C.; la sua disponibilità per usi domestici promosse lo sviluppo di grandi comunità agricole. La Danimarca di oggi può far risalire le proprie radici linguistiche all'epoca in cui la regione venne colonizzata dai danesi, una tribù che si ritiene sia emigrata verso sud dalla Svezia intorno al 500 d.C.

Alla fine del IX secolo, un esercito guerriero guidato dal condottiero vichingo norvegese Hardegon conquistò la penisola dello Jutland. La monarchia danese, che sostiene di essere la più antica del mondo, ebbe inizio col figlio di Hardegon, Gorm il Vecchio, che fondò il suo regno agli inizi del X secolo. Il figlio di Gorm, Aroldo Denteazzuro, completò la sottomissione dei danesi accelerando la loro conversione al cristianesimo. Gli insaziabili successori di Aroldo diressero le navi sull'Inghilterra, trasferendovi gli interessi e il trono e dando inizio alla dolce vita della monarchia anglo-danese. Essi ressero entrambi i regni su per giù per mezzo secolo ma, come venne meno il potere vichingo, riportarono i propri confini nella sola Danimarca.

Il periodo medievale fu caratterizzato da velenose discordie, complotti, contro complotti e assassinii. Verso la fine del XIV secolo alcune dinastie emergenti si imparentarono costituendo l'Unione di Kalmar sotto l'onesta guida della regina Magrethe; la Danimarca, la Norvegia e la Svezia, allora strettamente unite, iniziarono a esasperare le reciproche relazioni. La Svezia era particolarmente infastidita dagli sperperi della Danimarca per le guerre, e l'unione si dissolse nel 1523 quando la Svezia elesse come proprio re Gustav Vasa. La Norvegia, invece, rimase sotto il governo danese per altri tre secoli.

Nel XVI secolo la Riforma si diffuse nel paese, lasciando sulla sua scia chiese incendiate e guerra civile. Il conflitto si concluse nel 1536 con l'estromissione della potente Chiesa cattolica e con l'insediamento della Chiesa luterana guidata dalla monarchia. Re Christian IV regnò per la prima metà del XVII secolo e trascinò i suoi sudditi nella disastrosa guerra dei Trent'anni con la Svezia, che finì con l'indebolire la florida economia commerciale e le ricchezze accumulate. La Danimarca perse territori e benessere, e il re perse un occhio. Ancora maggiori furono le perdite a favore della Svezia provocate alcuni decenni più tardi dal successore di Christian, re Frederick III. La Danimarca si risollevò a stento da queste guerre, dedicandosi allo sviluppo e alle riforme civili.

Nel corso delle guerre napoleoniche la Gran Bretagna attaccò Copenaghen ben due volte, infliggendo pesanti perdite alla flotta danese nel 1801 e riducendo in cenere gran parte di Copenaghen nel 1807. Gli svedesi approfittarono della debolezza della Danimarca pretendendo la cessione della Norvegia. Il XIX secolo iniziò dunque in declino, sotto il malinconico dominio di un piccolo francese dal grande ego, ma negli anni '30 la Danimarca visse un nuovo risveglio culturale nelle arti, nella filosofia e nella letteratura. Un movimento democratico portò all'adozione di una costituzione, siglata il 5 giugno 1849, e quindi alla formazione di una monarchia costituzionale. La Germania prese il controllo del ducato di Schleswig, nello Jutland meridionale, quando la sua popolazione, composta sia da danesi sia da tedeschi, si rivoltò contro la nuova costituzione.

Neutrale nel corso della prima guerra mondiale, la Danimarca riconfermò la propria neutralità agli inizi della seconda guerra mondiale ma, il 9 aprile 1940, con l'aviazione tedesca sopra Copenaghen, finì con l'arrendersi alla Germania. I danesi riuscirono a mantenere un certo grado di autonomia ma dopo tre anni la Germania finì col pretendere il controllo completo del paese, e lo ottenne. A parte l'isola di Bornholm, che venne pesantemente bombardata dalle forze sovietiche, il resto della Danimarca uscì dal conflitto mondiale abbastanza indenne. Con la guida del Partito socialdemocratico si formò in Danimarca un sistema di assistenza sociale globale che ancora oggi fornisce ai cittadini, per tutto l'arco della vita, un'ampia copertura assicurativa.

Nonostante la Danimarca nel 1973 avesse votato per l'adesione alla Comunità Europea (ora Unione Europea), i danesi erano piuttosto titubanti nel sostenerne gli ulteriori sviluppi. Così, quando il Trattato di Maastricht, che fissava i termini per l'unione politica ed economica dell'Europa, venne sottoposto alla ratifica della Danimarca nel giugno del 1992, gli elettori danesi lo rifiutarono con uno stretto margine di voti, il 51%. Ma quando ottennero la garanzia che dal trattato erano escluse sia la questione di una difesa comune sia l'imposizione di una singola valuta monetaria, in un secondo referendum, nel maggio del 1993, venne votata l'adesione, sempre per una stretta maggioranza. Il sostegno danese all'Unione Europea continua ad essere piuttosto tiepido; molti danesi temono infatti di perdere il controllo del proprio paese all'interno di una burocrazia dominata da nazioni più forti.

Quando la Norvegia interruppe il proprio legame politico con la Danimarca, agli inizi del XIX secolo, le antiche colonie norvegesi dell'Islanda, della Groenlandia e delle Isole Faroe erano sotto l'amministrazione danese. L'Islanda, dal 1380 sotto il governo danese, dichiarò la propria indipendenza nel 1918, pur lasciando la propria politica estera sotto il controllo di Copenaghen; l'Islanda divenne completamente indipendente nel 1944. Il Regno di Danimarca comprende tuttora la Groenlandia e le Isole Faer Øer che però si governano praticamente in modo autonomo. Le Isole Faer Øer hanno un governo locale dal 1948, la Groenlandia dal 1979. Siccome la Danimarca mantiene la responsabilità della loro economia, della difesa e delle relazioni estere, la Groenlandia e le Isole Faer Øer hanno due parlamentari ciascuna a rappresentarle nel parlamento danese. A differenza della Danimarca, d'altra parte, né la Groenlandia né le Isole Faer Øer fanno parte dell'Unione Europea. Nel 2000 la Danimarca ha rifiutato la proposta di adottare l'euro come moneta ufficiale e di aderire alla Unità monetaria europea.

Il 2 novembre 2002 è stato arrestato a Copenaghen Akhmed Zakayev, l'ex vicepremier ceceno deposto dall'intervento militare russo del 1999, su richiesta delle autorità russe che lo accusavano di aver collaborato all'organizzazione del recente assalto dei separatisti ceceni al teatro Dubrovka e di altri attentati verificatisi nella capitale russa tra il 1996 e il 1999. Zakayev era arrivato a Copenaghen in rappresentanza dell'ex premier Mashkadov per partecipare ai lavori del Congresso mondiale ceceno. La tensione tra Danimarca e Russia – che aveva minacciato di far saltare il vertice dell'Unione Europea, fissato anch'esso a Copenaghen – rimane alta dopo che non è stata concessa l'estradizione a Mosca di Zakayev, poiché le prove fornite non sono state ritenute sufficienti.

Con il 2002 è terminata la presidenza di turno dell'Unione Europea affidata alla Danimarca, che si è distinta per aver avviato l'allargamento dell'Unione previsto entro il 2007 e per aver proposto un piano per far sì che i palestinesi abbiano un loro stato indipendente entro il 2005.

La Danimarca, il 14 settembre 2003, ha detto no al referendum sull'introduzione dell'euro.

 

Cultura

La lingua danese appartiene al ramo nordico del gruppo linguistico germanico ed è strettamente imparentata con le altre lingue scandinave. Tra i più famosi scrittori danesi ricordiamo Hans Christian Andersen, le cui favole sono state tradotte in più lingue di qualsiasi altro libro a parte la Bibbia, il teologo e filosofo Søren Kierkegaard, un precursore dell'esistenzialismo moderno e Karen Blixen, autrice de La mia Africa e del Pranzo di Babette. Peter Høeg, autore del noto Il senso di Smilla per la neve, è lo scrittore danese contemporaneo di maggior rilievo. Il regista danese di maggior fama internazionale è Carl Dreyer (1889-1968). Dreyer diresse numerosi film tra cui, nel 1928, il capolavoro La Passione di Giovanna D'Arco, acclamato per le sue ricche composizioni visive e per l'uso innovativo del primo piano. Ultimamente il cinema danese ha attirato l'attenzione con il delizioso Il pranzo di Babette e con l'adattamento del libro Pelle il Conquistatore dell'autore danese Martin Andersen Nexø. Carl Nielsen, il più grande compositore danese, scrisse più di cento opere, dai quartetti per archi all'opera lirica; tra l'altro è autore dell'incantevole opera corale Primavera in Funen (Funen è il luogo di nascita di Nielsen), di un concerto per clarinetto, considerato il migliore di questo secolo, e di sei sinfonie delle quali le più note sono la quarta, l'Inestinguibile, e la quinta, con le sue percussioni quasi nevrotiche. Il Balletto Reale Danese, che si esibisce dall'autunno alla primavera al Teatro Reale di Copenaghen, è ritenuto il migliore dell'Europa del Nord. La Danimarca è anche un paese di punta nel disegno industriale, caratterizzato da uno stile fresco e pulito applicato in ogni campo, dall'architettura, all'arredamento, ai lavori in argento.

I danesi sono molto orgogliosi della loro modernità, tanto che l'utilizzo dei costumi popolari, la celebrazione delle feste tradizionali e l'attaccamento alle vecchie usanze è meno forte qui che in qualsiasi altro paese europeo. I turisti scopriranno che i danesi sono gente rilassata, spontanea, non incline agli eccessi e tollerante verso i differenti stili di vita. La Danimarca, in effetti, nel 1989 fu il primo paese europeo a legalizzare i matrimoni di coppie omosessuali e a garantire loro gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Forse niente rende maggiormente l'idea della prospettiva di vita dei Danesi quanto il concetto di hygge che, tradotto alla buona, significa accogliente e discreto. Questo li porta a tenere lontane l'agitazione e le preoccupazioni del mondo esterno ricercando invece un'atmosfera calda e intima. L'hygge influenza l'approccio dei danesi in molti aspetti delle loro vite personali, dai disegni delle loro case all'inclinazione per i piccoli caffè e i pub.

Nessun cibo può meglio rappresentare la cucina danese dello smørrebrød (letteralmente 'pane imburrato'), un generoso panino con variazioni dalla più semplice alle più elaborate creazioni scultoree. La cucina danese si basa principalmente sul pesce, la carne e le patate. Tra i piatti tipici ricordiamo il flæskesteg (maiale arrosto con cotenna), il gravad laks (salmone affumicato o salato, marinato nell'aneto e servito con una delicata salsa di senape) e lo hvid labskovs (uno stufato di cubetti di manzo bollito con patate, foglie di lauro e pepe). I ricchi dolci conosciuti quasi ovunque come 'danesi' in Danimarca vengono chiamati wienerbrød; praticamente a ogni angolo di strada secondaria c'e una panetteria che ne offre una scelta da far venire l'acquolina in bocca. Le birre Carlsberg e Tuborg, di produzione danese, sono sicuramente eccellenti. Il distillato più popolare in Danimarca è l'acquavite prodotta ad Aalborg. Birra, vino e liquori sono facilmente reperibili nella maggior parte dei ristoranti, dei caffè e delle drogherie.

 

Ambiente

La Danimarca è un piccolo paese in gran parte costituito dalla penisola dello Jutland. La zona meridionale dello Jutland confina con la Germania, unico legame fisico col continente europeo. Il paese è bagnato a ovest dal Mare del Nord e a est dal Mar Baltico. A nord, a separare la Danimarca dalla Norvegia e dalla Svezia ci sono i canali della Skagerrak e dello Skattegat. Ci sono poi circa 500 isole, solo 100 delle quali abitate. Copenaghen si trova nella Zelanda, l'isola più grande, particolarmente decentrata verso est. Gran parte della Danimarca è costituita da fertili bassopiani agricoli, da ondulate colline, da boschi di faggi e da brughiere ricoperte di eriche. Il paese non ha neanche una montagna; il rilievo maggiore, alto ben 173 m, si trova a Yding Skovhøj, nel Distretto dei Laghi nello Jutland.

Nel corso dei secoli, con le deforestazioni e con l'intenso utilizzo per il pascolo, l'ambiente danese è stato pesantemente sfruttato. Circa il 20% delle fattorie si trova sul, o vicino al, livello del mare, in gran parte su terreni molto bagnati e instabili, resi arabili con il drenaggio dell'acqua tramite l'uso di pompe. Il paesaggio è stato così modificato che difficilmente qualche corso d'acqua in Danimarca segue ancora il suo corso naturale. Circa il 12% del territorio danese è ricoperto da boschi, ma le foreste primarie sono molto rare. I boschi sono prevalentemente decidui con una dominanza di alberi di faggio e di quercia. Sono però anche presenti olmi, noccioli, aceri, pini, pioppi, tigli e castagni. Il più grande animale selvatico presente in Danimarca è il cervo rosso, che può superare i 200 kg di peso. Troviamo poi i caprioli, i daini, le lepri selvatiche, le volpi, gli scoiattoli, gli istrici e i tassi. In Danimarca sono presenti circa 400 specie di uccelli, i più comuni dei quali sono le gazze, i piccioni, le folaghe, le oche e le anatre. La principale area boscosa della Danimarca è il Rold Skov, una foresta pubblica di 77 kmq che ospita l'unico parco nazionale danese, il Rebild Bakker.

Considerata la sua posizione settentrionale, il clima del paese è relativamente mite, temperato dagli effetti della Corrente del Golfo che scivola verso nord lungo la costa occidentale. Ciò nonostante si è quasi sicuri di trovare pioggia e cieli grigi in Danimarca, ciò che rende una ancor più piacevole sorpresa la comparsa del sole tra le nuvole. Il periodo migliore per visitarla va da maggio ad agosto, quando la temperatura può oscillare intorno ai 25°C e l'illuminazione diurna dura quasi 18 ore. Nei mesi più freddi dell'inverno, gennaio e febbraio, la media giornaliera delle temperature è vicina allo zero; benché possa apparire fredda, è comunque circa 10°C superiore alla media normale di queste latitudini.

 

Arrivare e trasporti

Come arrivare: La gran maggioranza dei voli internazionali per la Danimarca fa capo all'Aeroporto Internazionale di Copenaghen. Alcuni voli internazionali, per lo più provenienti dagli altri paesi scandinavi e dalla Gran Bretagna, fanno invece scalo ai piccoli aeroporti regionali di Åhrus, Aalborg, Esbjerg e Billund. Dalla Germania ogni giorno ci sono collegamenti in autobus con la penisola dello Jutland. È anche possibile raggiungere la Danimarca in traghetto dalla Norvegia e dalla Svezia; ci sono poi collegamenti marittimi giornalieri (in alta stagione) e settimanali (con rompighiaccio) con la Germania (Kiel e l'Isola di Sylt), l'Islanda (Seyñisfjörñur), la Norvegia (Oslo e Larvik), la Svezia (Helsingborg, Limhamm e Malmö), la Polonia (Swinoujscie) e la Gran Bretagna (Harwich e Newcastle). Lasciando il paese non ci sono tasse da pagare.

Trasporti interni: Le linee aeree interne sono il mezzo di trasporto più conveniente per muoversi tra le principali città della Danimarca; su alcuni voli è anche possibile godere di notevoli sconti. La maggior parte delle località è comunque servita da linee regionali di autobus, molti dei quali hanno orari che consentono le coincidenze con i treni. La Danimarca ha un sistema ferroviario di buona qualità e affidabile, con tariffe ragionevoli e corse frequenti. In Danimarca si guida tenendo la destra, le cinture di sicurezza sono obbligatorie così come il triangolo di emergenza. Nel paese esiste una rete di piste ciclabili, sia interna alle città sia tra una città e l'altra; la bicicletta è quindi un mezzo molto pratico per spostarsi. Le linee di traghetti collegano tutte le isole abitate della Danimarca, ma forse è più affascinante visitarle a piacere noleggiando un piccolo battello.

 

Letture consigliate

Una storia in Danimarca:
di John Updike (Guanda, Milano 2001) Un romanzo legato alle origini della nazione danese in cui l'autore inventa le premesse dell'Amleto shakespeariano.

La ragazza della vaniglia:
di Michael Ib (Einaudi, Torino 2001) In questo romanzo, opera di uno fra i più noti autori danesi contemporanei, il passato il presente si fondono a creare una storia misteriosa e avvincente.

I Vichinghi:
di Philip Steele (White Star, Vercelli 2001; collana 'Le grandi civiltà del passato') Questo testo, dedicato ai ragazzi, offre una panoramica sulla storia e la cultura del popolo vichingo. Il testo è corredato da disegni, fotografie a colori, ricostruzioni, cartine storiche e da una tavola cronologica.

I Vichinghi:
di Johannes Brondsted (Einaudi, Torino 2001) Opera di un eminente storico dedicata a questa civiltà.

Il senso di Smilla per la neve:
di Peter Hoeg (Mondadori, Milano 2000) Un thriller ambientato fra Copenhagen e la Groenlandia, da cui è stato tratto un film di successo.

L'architettura del ferro - La Danimarca, 1815-1914:
di Simonetta Curcio (Gangemi, Roma 2000) Esplora l'architettura danese del XIX secolo, che ha come suo elemento peculiare l'utilizzo del ferro, prima come elemento decorativo e poi come caratterizzante lo 'stile nazionale'.

C'era una volta, tanto tempo fa:
di Hans Christian Andersen (Einaudi, Torino 2003) Solo una delle molte raccolte disponibili delle più belle fiabe nate dalla fantasia del celebre scrittore danese.

La storia dei sogni danesi:
di Peter Hoeg (Mondadori, Milano 1998) Il racconto di una famiglia che serve a dipingere un affresco della società danese

 

Mete principali

Copenaghen
Con una popolazione di 1.094.400 abitanti (2.335.700 abitanti nell'area metropolitana, che si estende sino a inglobare la cittadina svedese di Malmo), Copenaghen è la più grande e animata città della Scandinavia. Si tratta di un'affascinante città, costituita in gran parte da basse costruzioni circondate da isolati di edifici d'epoca di sei piani. Le guglie delle chiese disegnano l'orizzonte; solo un paio di moderni alberghi sono sorti a guastare il paesaggio. I luoghi storici e culturali di maggior interesse sono racchiusi in una zona relativamente piccola della città, mentre i parchi, i giardini, le fontane e le piazze sono sparpagliati per tutta la sua superficie. Città cosmopolita, Copenaghen è ricca di luoghi di interesse turistico e di possibilità di intrattenimento. Per gli amanti della musica e di altri divertimenti la vita notturna è molto attiva fino alle prime ore del mattino.

La stazione ferroviaria centrale è fiancheggiata sul lato ovest dalla principale zona di alberghi e sul lato est dal parco di divertimenti Tivoli. Di fronte all'angolo settentrionale del Tivoli c'è la Rådhuspladsen, la piazza centrale della città, principale nodo di transito delle linee di autobus. Questi collegano l'aeroporto, 9 km a sud del centro, con la Stazione Centrale e con Rådhuspladsen. Lo Strøget, il più lungo viale pedonale del mondo, corre attraverso il centro della città, tra Rådhuspladsen e Kongens Nytorv, una piazza che si trova all'estremità della pittoresca zona del canale Nyhavn.

Subito a nord del canale, al Amalienborg Palace - residenza della famiglia reale fino al 1794 - potete assistere al pittoresco cambio della guardia che si effettua quando la regina vi risiede. Il palazzo è costituito da quattro costruzioni praticamente identiche, in stile rococò, che circondano uno spiazzo centrale pavimentato in ciottoli e con una immensa statua equestre del re Federico V. Un'ala è stata aperta come museo e consente di visitare quelli che sono stati gli appartamenti reali per tre generazioni, dal 1863 al 1947. Tra le chiese più classiche ricordiamo la Vor Frue Kirke, la cattedrale della città, con le sue famose statue del Cristo e dei discepoli, opere di Bertel Thorvaldsen, e la Vor Fresler Kirke, del Christianshavn, che possiede un elaborato altare barocco e un organo a canne intagliato con altrettanta ricchezza. Per una spettacolare vista sulla città inerpicatevi sulla torre a spirale della chiesa, alta 95 m, salendo i 400 scalini, gli ultimi 160 dei quali girano sul bordo esterno della torre, restringendosi fino al punto in cui letteralmente spariscono sulla sua cima.

Tra i musei di Copenaghen ricordiamo la Ny Carlesberg Glyptotek che possiede una eccellente collezione di arte e scultura greca, egiziana, etrusca e romana. Il Nationalmuseet ospita una vasta collezione di manufatti storici danesi, a partire dal paleolitico superiore fino ad arrivare agli anni '40 del XX secolo. Se invece preferite un passatempo un po' più leggero, potete recarvi al Tivoli, un parco divertimenti, ormai più che centenario, situato proprio al centro della città. Questo allettante parco giochi, aperto nel 1843, è tanto deliziosamente vario quanto terribilmente costoso. I visitatori possono lanciarsi sulle montagne russe, cimentarsi nella sala del tiro a segno, apprezzare le recite e i concerti o semplicemente sedersi e osservare la folla meravigliata. Naturalmente una visita a Copenaghen non è completa se non si fa una passeggiata, o non si prende un battello, per raggiungere e ammirare il più famoso simbolo della città, la statua della Sirenetta, collocata in riva al mare, 10 minuti a nord del centro.

Gli alberghi meno costosi sono perlopiù distribuiti lungo il lato occidentale della Stazione Centrale. Il quartiere di Nyhavn, a lungo frequentato da marinai e scrittori (compreso Hans Christian Andersen), è per metà trasandato e per l'altra metà sofisticato, con una serie di caffè alla moda e di vecchie case a timpano restaurate. Nyhavn è un luogo carico di atmosfera invitante, ideale per la pausa del pranzo o per una birra pomeridiana. Nelle vicinanze, nel quartiere di Strøget, ci sono diversi ristoranti economici, ma perlopiù si parla di mangiare un hamburger o un hot dog. A nord di Strøget, nel Quartiere Latino, ci sono alcuni buoni ristoranti. Se volete proseguire, fate caso ai musicanti di strada ascoltando la musica dal vivo, quindi attraversate Strøghet. A nord del centro, nel quartiere di Nørrebro, ci sono molti locali che, con i loro buoni gruppi musicali, attraggono una folla di giovani. In Christianshavn ci sono poi alcuni fumosi locali di buona musica jazz.

Århus
Centro culturale dello Jutland, Århus è una vivace città universitaria, scenario della migliore musica e dei migliori spettacoli della Danimarca; c'è di tutto, dai concerti sinfonici, alle rappresentazioni teatrali, alla florida vita da popolo della notte. La più interessante attrattiva della città è Den Gamle By (la Città Vecchia), un vero museo all'aria aperta con 75 edifici restaurati portati qui da tutta la Danimarca e messi insieme a formare la ricostruzione di una cittadina di provincia. La maggior parte sono case a graticcio dei secoli XVII e XVIII; ci sono poi un mulino ad acqua, uno a vento e alcuni edifici di fine/inizio secolo.

La Århus Domkirke, la cattedrale, è la più grande chiesa della Danimarca, con una originale cappella romanica risalente al XII secolo. Il resto della chiesa è in gran parte in stile gotico del XV secolo. La Vor Frue Kirke ha la più antica cappella della Danimarca, risalente all'incirca al 1060; il Moesgård Museum espone notevoli collezioni di manufatti dell'età del bronzo e del ferro e propone una interessante e gradevole passeggiata lungo un sentiero che attraversa un paesaggio di siti preistorici ricostruiti. Il reperto di maggior rilievo del museo è l'uomo di Grauballe, vecchio di 2000 anni, rinvenuto, in buon stato di conservazione, in una torbiera della zona nel 1952. Århus si trova sulla costa orientale della penisola dello Jutland ed è ben servita da linee aeree, autobus e treni.

Ribe
Ribe è la più antica città della Scandinavia; risale infatti al IX secolo. Recenti scavi archeologici hanno però portato alla luce un gran numero di monete d'argento che fanno pensare alla presenza in loco di una città commerciale fin dall'VIII secolo. Le continue guerre con la Svezia soffocarono il commercio nella regione portando come risultato il declino di Ribe come importante centro commerciale medievale. Questo declino, d'altra parte, ha risparmiato la città dai danni della modernizzazione. Passeggiare per le sue vecchie strade acciottolate, tra le case a timpano del XVI secolo, è come entrare in un vivente museo di storia.

Il principale monumento della città, la Cattedrale di Ribe, si erge a testimoniare la grandezza del suo passato. Per una vista aerea della città salite sulla torre della cattedrale, alta 27 m e risalente al XIV secolo. Il Ribe Vikinger è un ampio museo che espone reperti del periodo vichingo e medievale. In una delle sue sale si può ammirare una riproduzione del mercato dell'800, con una nave da carico vichinga; c'è poi un progetto per la realizzazione di un viaggio multimediale su una nave vichinga lungo le antiche rotte commerciali. Poco a sud del centro città si trova il Vikingecenter, un tentativo di ricreare, con una serie di costruzioni, la Ribe dell'era vichinga; il centro comprende una casa lunga 34 m in stile fyrkat. Ribe si trova nello Jutland meridionale ed è raggiungibile in treno da Esbjerg (40 minuti) e da Tønder (50 minuti).

Møns Klint
Le spettacolari falesie di gesso bianco che si innalzano a 128 m di altitudine sul livello del mare costituiscono uno dei più straordinari paesaggi della Danimarca. Sorte 5000 anni fa, queste scogliere si formarono quando i sedimenti calcarei vennero sollevati dal fondo dell'oceano. È possibile discendere le scogliere fino alla spiaggia e risalirle in circa 30 minuti, o camminare sul bordo in entrambe le direzioni e quindi tornare indietro attraverso una fitta foresta di faggi piegati dal vento, un percorso non facile di circa un'ora e mezzo.

Møns Klint si trova sull'isola di Møn, a sud della Zelanda, alla quale è collegata da un ponte; è servita quotidianamente da corse di autobus.

Castello di Egeskov
Il Castello di Egeskof, col suo fossato e il suo ponte levatoio, è una gemma rinascimentale. Costruito nel 1554, al centro di un piccolo lago, Egeskov - letteralmente 'foresta di querce' - poggia su fondamenta costituite da migliaia di tronchi di quercia infissi verticalmente nel lago. Il vasto parco che circonda il castello, di 15 ettari di superficie, venne disegnato verso la metà del 1700 e vanta secolari siepi di ligustro, pavoni che circolano liberamente, arbusti potati in forme decorative e curatissimi giardini all'inglese. L'interno del castello è arredato con mobili antichi e arricchito da dipinti d'epoca e da una grande abbondanza di trofei di caccia. Chi ama i labirinti può fare un giro nel labirinto, vecchio di 200 anni, realizzato in canne di bambù alte tre metri. Sempre all'interno della proprietà c'è un museo che espone circa 300 auto d'epoca. Situato a sud di Odense, sull'isola di Funen, il Castello di Egeskov è raggiungibile sia in treno sia in autobus.

Legoland
Legoland, un chilometro a nord della piccola città di Billund, nello Jutland, è un parco tematico di 10 ettari interamente costruito con i mattoncini di plastica della Lego, non raccomandato a chiunque abbia paura di rivedere la propria infanzia scritta con 42 milioni di pezzi a caratteri lillipuziani. Nonostante sia la più frequentata attrattiva della Danimarca, a parte Copenaghen, Legoland non è certo un luogo molto interessante, a meno che non abbiate con voi dei bambini o che vi attiri particolarmente risolvere il problema strutturale di una Statua della Libertà costruita in plastica. La ricostruzione più elaborata è il Porto di Copenaghen, costruito con tre milioni di pezzi, con navi, treni e gru meccaniche, tutto controllato elettronicamente.

La popolarità di Legoland è parzialmente responsabile della trasformazione di Billund nel secondo aeroporto danese per quanto riguarda il traffico aereo. Potete raggiungere Legoland in autobus da Billund o da Vejle che è collegata anche da frequenti treni.

Mete alternative

Christiansø
Christiansø è un'isola fortificata del XVII secolo, molto ben conservata, un'ora di navigazione a nord di Bornholm. L'isola intera è una riserva incontaminata - non ci sono automobili o costruzioni moderne, né gatti né cani. Parte di un gruppo di piccole isole granitiche conosciute collettivamente come Ertholomene, Christiansø (140 abitanti) è collegata con un ponte pedonale alla sua piccola isola gemella, Frederiksø. Græsholm, a nord-ovest di Christiansø, è una riserva faunistica e importante zona di riproduzione delle gazze marine, delle urie e di altri uccelli marini. La Store Tårn (Grande Torre) di Christiansø, eretta nel 1684, è una impressionante costruzione di 25 m di diametro. Il centenario faro della torre offre una splendida veduta a 360° dell'isola.

La Lille Tårn (Piccola Torre) di Frederiksø risale invece al 1685 e ospita il museo di storia locale. Il piano terra espone attrezzature da pesca, utensili e lavori in ferro; al piano superiore ci sono cannoni, arredi d'epoca, modellini ed esemplari di fauna e flora locale. I giorni ventilati sono i migliori per una passeggiata lungo le mura in pietra delle fortificazioni che contornano il perimetro dell'isola, con le loro batterie di cannoni. Nella zona orientale di Christiansø ci sono delle scogliere in cui nidificano gli uccelli marini e una appartata insenatura adatta al nuoto. Da maggio a settembre ci sono imbarcazioni che collegano Christiansø con Bornholm, ma i battelli postali la raggiungono in qualsiasi periodo dell'anno.

Ærø
Davvero insolita come meta turistica, Ærø è un'isola idilliaca, con piccoli villaggi, ondulate colline e un mosaico di fattorie. È il posto ideale da esplorare in bicicletta; le sue stradine di campagna sono punteggiate di case col tetto di paglia, mulini a vento, antiche tombe e dolmen. Ærøskøbing, una prosperosa città mercantile della fine del XVII secolo, si è preservata nella sua interezza. Le sue strette stradine di ciottoli corrono tra le case del XVII e XVIII secolo, molte delle quali ingentilite da graticci in legno, vetri piombati, portali decorativi e fiori di malvarosa sulla strada. In accordo col carattere della cittadina, non ci sono luoghi di grande interesse turistico. La principale attrazione è il Flaskeskibssamlingen, un museo dedicato a lavoro dell'intera vita di Peter Jacobsen, un marinaio locale soprannominato Bottle Peter che costruì 1700 navi in bottiglia, molte delle quali in bottiglie di vetro soffiato.

Ci sono traghetti giornalieri da Funen e Faaborg per Søby, all'estremità occidentale di Ærø. Un traghetto meno frequente parte da Monmark nello Jutland. Ærøskøbing, in posizione più centrale nell'isola, è invece collegata con Svendborg. Altri traghetti collegano Marstal, nella zona orientale di Ærø, con Rudkøbing, e anche con Kiel nella Germania del Nord.

Skagen
Porto di pesca per secoli, col suo luminoso paesaggio di dune e brughiere Skagen è stata scoperta dagli artisti verso la metà del XIX secolo, e in tempi più recenti dai turisti estivi della città. La penisola è fiancheggiata da delicate spiagge, una ad appena 15 minuti di cammino dal centro della città. Il Skagen Museum espone dipinti di P.S. Krøyer, di Michael e Anna Ancher e di altri artisti che affollarono Skagen tra il 1830 e il 1930 per 'dipingerne la luminosità'. Il punto più settentrionale della Danimarca è la lunga e curva distesa di sabbia di Grenen, 3 km a nord-est di Skagen. Il sentiero che porta alla spiaggia attraversa una serie di dune ricoperte di rose e, nel suo punto più elevato, passa vicino al sepolcro del poeta Holger Drachmann (1846-1908).

Den Tilsandede Kirke, 'la chiesa sepolta', è la torre di una chiesa medievale che ancora svetta nel suo biancore dalle dune sabbiose, ultimo testimone del villaggio e delle fattorie che vennero sepolte dalla sabbia verso la fine del XVIII secolo. La chiesa stessa, un tempo la più grande del paese, venne chiusa nel 1795 perché il movimento della sabbia ne aveva bloccata la porta d'ingresso. Nel 1810 venne definitivamente demolita, ma la torre venne risparmiata perché servisse da punto di riferimento per la navigazione. Skagen si trova all'estremità settentrionale dello Jutland ed è raggiungibile sia in autobus sia in treno.