Uruguay

Nonostante le sue dimensioni ridotte, l'Uruguay offre molte cose da vedere, tra cui una delle capitali più interessanti del Sudamerica, alcune belle città coloniali e località balneari di fama internazionale.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica Orientale dell'Uruguay

Superfice
176.220 kmq

Capitale
Montevideo

Composizione etnica
88% di discendenza europea, 8% meticci, 4% neri

Lingua parlata
spagnolo, portuñol o brazilero (un misto di spagnolo, portoghese e brasiliano di frontiera)

Religione
66% cattolica, 2% protestante, 1% ebraica, 31% altre religioni o nessuna

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Economia

Settori/prodotti principale
lana, pellame, cuoio, tessuti, calzature, abbigliamento, carne di manzo, autoveicoli, macchinari, prodotti petroliferi, prodotti chimici, cemento, turismo, riso, cereali, bovini, ovini, pesce

Principale partner commerciali
Brasile, Argentina, Paraguay, Unione Europea, USA

Rischi sanitari
non si segnalano rischi per la salute

Elettricita
220V, 50Hz

Fuso orario
tre ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Poiché le mete principali dell'Uruguay sono le spiagge, la maggior parte dei visitatori si reca nel paese in estate. Lungo il 'litoral' in estate il caldo è soffocante, ma sulle alture dell'interno il clima è più fresco, specialmente di notte.

Eventi e Manifestazioni

La festa che gode di maggiore popolarità è il Carnevale, che ha luogo il lunedì e il martedì precedenti il Mercoledì delle Ceneri. In questo periodo Montevideo si prende una vacanza dalla sua fama di città seria e posata e i suoi abitanti si mascherano e festeggiano per le vie al ritmo dei tamburi. Durante la Settimana Santa (Pasqua) o Semana Criolla si domano cavalli, si fanno rodei e si preparano asados (grigliate di carne), tutto al suono della musica tradizionale. 

Sport e tempo libero

Carmelo e Mercedes sono i luoghi ideali dove andare in barca, pescare e praticare gli sport acquatici. A Punta del Este trovate spiagge di sabbia e acque cristalline, mentre se vi interessano i bagni termali andate a Termas de Guaviyú. Nella zona di Piriápolis si possono fare piacevoli e brevi camminate, mentre le 'scalate' delle dune sono uno dei passatempi preferiti sul remoto Cabo Polonio.

Storia

Gli indios charrúa, originari dell'Uruguay, dediti alla caccia e alla raccolta, si dimostrarono piuttosto ostili nei confronti degli stranieri, tanto che al loro primo incontro con gli spagnoli nel 1516 uccisero l'esploratore Juan Diaz de Solís e gran parte dei membri della spedizione. Nel XVII secolo, con il miglioramento delle loro condizioni di vita, i charrúa misero fine alle ostilità e iniziarono a commerciare con gli spagnoli.

Nel 1680 i portoghesi fondarono Colonia sull'estuario del Río de la Plata per controbilanciare la presenza degli spagnoli a Buenos Aires, sulla sponda opposta, e la Spagna rispose costruendo una cittadella a Montevideo. L'eroe uruguayano José Artigas combatté contro gli spagnoli, ma non riuscì a impedire che il Brasile si impossessasse della Banda (nome con cui in origine veniva chiamata la sponda orientale del Río de la Plata). Dal suo esilio in Paraguay egli ispirò i '33 Orientales' che, con l'appoggio dell'Argentina, liberarono la zona nel 1828, facendo dell'Uruguay uno stato indipendente che fungeva da cuscinetto tra l'Argentina e il Brasile.

La fragile indipendenza dell'Uruguay fu più volte in pericolo nel corso del XIX secolo, minacciata militarmente dall'Argentina e dal Brasile ed economicamente dalla Gran Bretagna. Le forze federaliste in conflitto con l'Argentina assediarono Montevideo dal 1838 al 1851 e contribuirono a creare due partiti politici opposti, quello dei Blancos e quello dei Colorados. Nello stesso periodo l'Inghilterra introdusse la produzione della lana e della carne, avviò il settore ferroviario e sostituì i bovini autoctoni con il bestiame inglese, avviando così lo sfruttamento commerciale di una delle poche risorse locali abbondanti. Il contrasto tra i Blancos e i Colorados proseguì per il resto del secolo, facendo sprofondare il paese in un'era di guerra civile, dittatura e intrighi politici.

All'inizio del XX secolo il visionario presidente José Batlle y Ordóñez realizzò alcune riforme di vasta portata, facendo dell'Uruguay l'unico paese dell'America Latina con una politica sociale. Durante i suoi due mandati (1903-1907 e 1911-1915) egli istituì una serie di servizi sociali gratuiti, abolì la pena capitale e cercò di porre freno all'atteggiamento repressivo che da sempre caratterizzava il governo del paese. L'Uruguay iniziò ben presto a prosperare grazie al settore dell'allevamento, ma successivamente l'economia conobbe una battuta d'arresto che, insieme alla carenza di risorse naturali, mandò in crisi lo stato sociale.

La fine della prosperità economica negli anni '60 coincise con il dilagare della corruzione nelle imprese statali. La situazione politica sfociò nella dittatura e il paese venne gettato nello scompiglio dai Tupamaros, un movimento di guerriglia urbana che fece la prima comparsa ufficiale nel 1967. Nel 1971 l'esercito fu invitato a partecipare al governo, il Congresso venne sciolto e i Tupamaros vennero annientati.

Nonostante l'aperta avversione dell'opinione pubblica, l'esercito continuò a tenere sotto controllo le politiche nazionali fino a quando nel 1984 Julio María Sanguinetti vinse le elezioni presidenziali. Il suo governo promosse un ritorno alle tradizioni democratiche e avviò un processo di riconciliazione (iniziando con un'amnistia politica), ma non adottò alcuna drastica riforma economica. Nel 1990 gli succedette Luis Alberto Lacalle, un riformista sostenitore del libero mercato, ma le sue politiche di riduzione degli stipendi, tagli alla spesa pubblica e vendita delle proprietà statali incontrarono una forte opposizione e prepararono il terreno al ritorno di Sanguinetti, che riottenne la carica di presidente nel 1994.

Le elezioni presidenziali del novembre 1999 hanno offerto un segno di continuità, vedendo il prevalere del candidato centrista del Partido Colorado, Jorge Batlle Ibáñez, sul socialista Tabaré Vazquez.

Nell'agosto del 2000 una commissione ha cominciato a investigare su 160 persone scomparse durante il regime militare.

Il 2002 è stato il quarto anno consecutivo di recessione per il paese e la situazione si è ulteriormente aggravata a causa del disastro economico dell'Argentina, che ha ridotto del 90% il turismo, una delle principali risorse dell'Uruguay. Per contenere la fuga di capitali, le banche sono state chiuse per quattro giorni dopo l'approvazione di un disegno di legge del governo in difesa delle banche pubbliche che ostacola il ritiro dei risparmi vincolati. Negli stessi giorni gruppi di ottanta-cento persone hanno saccheggiato negozi di alimentari e supermercati in diverse zone popolari di Montevideo. Finché il 5 agosto gli USA hanno anticipato un prestito di un miliardo e mezzo di dollari in attesa che arrivino i contributi promessi dal Fondo monetario internazionale, pari a poco meno di quattro miliardi di dollari.

Cultura

Nonostante sia un paese molto piccolo, l'Uruguay possiede una ricca tradizione artistica e letteraria. Artisti quali Pedro Figari, pittore di paesaggi bucolici, e José Enrique Rodó, probabilmente il più grande scrittore del paese, sono noti a livello internazionale. Il teatro gode di molta popolarità e drammaturghi quali Mauricio Rosencof (fondatore del movimento dei Tupamaros e torturato dal governo militare negli anni '70) rivestono un ruolo importante nella vita culturale del paese. La tradizione musicale e i balli (canzoni popolari, polke, walzer e così via) derivano dall'Europa, ma hanno dato vita a forme ibride locali. Il gioco del calcio è una passione nazionale.

Gli uruguayani che professano una religione sono quasi tutti cattolici, ma la chiesa e lo stato sono ufficialmente separati. Altre religioni che sono riuscite a penetrare nel tessuto sociale del paese sono l'ebraismo, presente con una comunità a Montevideo, il protestantesimo e la Chiesa dell'Unificazione di Sun Myung Moon.

Gli uruguayani sono voraci mangiatori di carne. Il piatto nazionale è la parillada (tagli di manzo misti); un'altra pietanza molto diffusa è il chivito, un gustoso e sostanzioso panino farcito con una bistecca e vari condimenti. Fra gli snack vi sono gli 'olímpicos' (panini di grandi dimensioni) e gli 'húngaros' (panino caldo con salsiccia piccante). Per quanto riguarda le bevande si consumano enormi quantità di infuso di mate; sono molto diffusi anche il 'clericó', vino bianco mescolato a succo di frutta, e il 'medio y medio', ottenuto miscelando parti uguali di spumante e vino bianco. La birra è molto buona.

Ambiente

L'Uruguay è il più piccolo paese ispanico del continente americano ed è incuneato nella costa orientale del Sudamerica tra il Brasile (a nord) e l'Argentina (a ovest). A sud si affaccia sull'ampio estuario del Río de la Plata, mentre la costa orientale è lambita dall'Oceano Atlantico. L'ondulato territorio del paese è in pratica il proseguimento del Brasile meridionale e comprende due modeste catene, la Cuchilla de Haedo e la Cuchilla Grande. A ovest di Montevideo il suolo si fa pianeggiante, mentre a est si estendono spiagge, dune e promontori. Cinque fiumi attraversano il paese da est a ovest per sfociare nel Río Uruguay.

La vegetazione del paese è costituita prevalentemente da praterie e le foreste sono limitate unicamente alle sponde dei corsi d'acqua. Nel sud-est, lungo il confine con il Brasile, è presente ancora qualche traccia di savana con palme. Gli animali selvatici sono scarsi, ma in prossimità dei principali corsi d'acqua è ancora possibile avvistare il nandù, un uccello simile allo struzzo.

Il clima è temperato per tutto l'anno, anche in inverno, e le gelate sono un fenomeno pressoché sconosciuto. In inverno la temperatura si aggira tra i 10 e i 16°C, mentre in estate è compresa tra i 21 e i 28°C. Le precipitazioni sono distribuite uniformemente nel corso dell'anno e in media non superano la quantità di 1 m in tutto il paese.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: L'aeroporto principale è quello di Montevideo. L'Uruguay è collegato con il Brasile e l'Argentina da una buona rete stradale e da un affidabile servizio di autobus, mentre purtroppo non esiste una ferrovia che metta in comunicazione i tre paesi. Colonia e Buenos Aires sono collegate da traghetti e aliscafi.

Trasporti interni: Gli autobus non costano molto ed effettuano servizi frequenti per tutte le località di una certa importanza. Se optate per l'automobile non incontrerete grandi difficoltà una volta usciti dalla caotica Montevideo, ma le strade tortuose e la natura montuosa del terreno richiedono una guida cauta. Nelle città i trasporti sono assicurati prevalentemente da autobus e taxi (con il tassametro).

Mete principali

Montevideo
La capitale del paese, nonché unico centro urbano di grandi dimensioni, si estende disordinatamente lungo le sponde del Río de la Plata quasi di fronte a Buenos Aires ed è una pittoresca città che fonde lo stile italiano con l'art déco e l'architettura coloniale spagnola. L'attenzione dei visitatori si concentra sulla Ciudad Vieja, la città vecchia costruita su una penisola vicino al porto, e sulla zona di Plaza Independencia, a est, dove si concentra la maggior parte dei negozi.

Per imparare a orientarvi in centro, da Plaza Independencia, la piazza più sontuosa di Montevideo, attraversate la Ciudad Vieja in direzione del porto. Nella piazza vi sono il Mauseleo de Artigas, costruito in marmo nero e sormontato da un'enorme statua dell'eroe nazionale, e il Palacio Salvo, che con i suoi 26 piani era l'edificio più alto del Sudamerica quando venne eretto nel 1927 e ancora oggi è il più alto della città. Plaza Constitución, il neoclassico Cabildo e l'Iglesia Matriz, l'edificio pubblico più antico della città (1799), sono a ovest.

Altri luoghi interessanti sono il Museo Histórico Nacional, costituito da quattro case diverse all'interno delle quali sono esposti oggetti di interesse storico, e il Museo del Gaucho y de la Moneda, dove potrete ammirare una notevole collezione di articoli dell'antico mondo dei gaucho (mandriani). Non perdetevi poi il Mercado del Puerto, che un tempo era il porto più bello del Sudamerica e oggi è un centro vivace e pittoresco che ospita mercati, ristoranti, pittori e musicisti di strada. La Feria de Tristán Narvaja è un mercato all'aperto dove si vendono vari generi alimentari, oggetti antichi e souvenir. Accanto al lungomare della città vi sono alcune spiagge sabbiose frequentate dagli abitanti durante i fine settimana estivi.

Nella Ciudad Vieja trovate alberghi economici, ristoranti, locali notturni e teatri, mentre per fare acquisti la zona migliore è Avenida 18 de Julio, che dalla città vecchia si dirige verso est.

Il 'litoral' uruguayano
A ovest di Montevideo nella porzione di territorio che si affaccia sul Río de la Plata e il Río Uruguay si estende la zona agricola più importante del paese. La località più interessante di questa regione è Colonia (del Sacramento), vivace città coloniale fatta di strette vie acciottolate lungo le quali sono allineati edifici imbiancati a calce; è un vero gioiello, ma inspiegabilmente non gode di molta fama tra i turisti. Alle spiagge di Mercedes si può nuotare, pescare e andare in barca mentre a Paysandú, seconda città del paese per dimensioni, ci sono molti bei musei.

La riviera uruguayana
Con le sue località di villeggiatura, gli sport acquatici e la gran quantità di agghindati e vanitosi turisti con le camicie a fiori, la regione a ovest di Montevideo è sicuramente la zona più occidentalizzata del paese. Subito a est della capitale sorge Atlántida, il centro turistico più grande, e appena accanto c'è Piriápolis. Da qui potete avventurarvi nella campagna circostante per salire sul Cerro Pan de Azúcar (493 m) o visitare Minas, una graziosa città annidata tra colline coperte di boschi.

La località turistica più grande e più famosa è Punta del Este, uno dei luoghi più esclusivi e più alla moda del Sudamerica, pieno di club velistici e di pesca, casinò e belle case di villeggiatura. Se tutto ciò non vi basta, ci sono splendide spiagge che sono l'ideale per nuotare e prendere il sole. Di fronte alla costa sorgono l'Isla Gorriti, con altre magnifiche spiagge e le rovine di una fortezza settecentesca, e l'Isla de Lobos, una riserva naturalistica che ospita una grande colonia di leoni marini.

Mete alternative

Colonia Suiza
Situata circa 120 km a ovest di Montevideo e fondata da uno svizzero nel 1862, la sonnecchiante città di Colonia Suiza fu la prima colonia agricola dell'entroterra uruguayano e in passato produceva il grano destinato ai mulini di Montevideo. Questa località è caratterizzata da una particolare atmosfera europea e oggi è il luogo da cui proviene gran parte della produzione casearia del paese.

Tacuarembó
Tacuarembó, nel dipartimento omonimo, è una piacevole città con vie fiancheggiate dai sicomori e fresche piazze ombreggiate. Sin da quando venne fondata nel 1832 le autorità locali non hanno mai abbandonato l'abitudine di commissionare agli scultori busti, statue e monumenti in memoria di personaggi storici nonché scrittori, ecclesiastici ed educatori. Alla fine di marzo ha luogo la festa dei gaucho, che dura tre giorni e si avvale di mostre, rodei, concerti e altro.

Aguas Dulces
Se volete fare una vacanza balneare veramente tranquilla andate ad Aguas Dulces, nel dipartimento di Rocha: si tratta di un villaggio di pescatori pittoresco e senza pretese che offre strutture limitate, ma in compenso ottimo pesce e una specialità locale dal sapore strano ma molto aromatico, il frutto della palma detta 'butía'.