Dino Buzzati
La Boutique del Mistero

TRAMA:

Giuseppe Corte, uomo d’affari, si reca in una speciale casa di cura per guarire da una leggera forma di febbre.

Il sanatorio, edificato su sette piani, presenta una caratteristica peculiare: i pazienti vengono alloggiati piano per piano a seconda della loro gravità, partendo dal settimo per le forme leggerissime.

Il signor Corte viene visitato e sistemato al settimo piano.

Circa dieci giorni dopo il paziente non accenna a miglioramenti, così con una scusa viene trasferito al sesto piano.

Dopo essere stato tranquillizzato sulla sua situazione, il signor Corte scende ancora di piano per delle cure.

Egli, che è definito così sano da poter essere dimesso, incomincia a preoccuparsi per la sua salute.

Anche per questo continua ad essere trasferito verso il pianoterra, luogo dei moribondi.

Giunto dunque al primo piano, Giuseppe Corte muore avvilito per l’insieme di errori formali che hanno causato la sua rapida discesa verso "il basso".

NARRATORE: Il narratore è onnisciente (vengono riportati i sentimenti di Giuseppe Corte)

PUNTO DI VISTA: Il punto di vista è esterno.

PERSONAGGI: Giuseppe Corte, paziente: è un personaggio a tutto tondo perché nel corso della narrazione si evolve e modifica il proprio stato d’animo. I dottori, le infermiere e i pazienti compagni di piano: sono tutti personaggi di contorno alla vicenda del Corte e quindi personaggi piatti.

FABULA E INTRECCIO: La fabula e l’intreccio corrispondono.

TEMPO DELL’AZIONE: Il tempo dell’azione è più lungo di quello della narrazione (l’azione comprende un arco di tempo di alcune settimane). Ci sono dei riassunti (sommari) che riassumono le discese di piano o i giorni trascorsi in un piano.

LUOGHI: I sette piani dell’ospedale.

RITMO: Il ritmo è incalzante, perché viene data più importanza alla narrazione. Le pause descrittive sono pressoché assenti.

SINTASSI: La sintassi è semplice ed i periodi brevi.

LESSICO: Il lessico è comprensibile, non formale.

GIUDIZIO PERSONALE MOTIVATO: Questo libro mi è piaciuto molto poiché, attraverso racconti brevi e facilmente leggibili, tratta argomenti tutt’altro che leggeri, quali la solitudine dell’uomo, la morte, i sogni… In particolare mi ha molto colpito la capacità dello scrittore di esprimere gli impulsi e i sentimenti inconfessati dell’uomo.

Ad esempio ne "Il mantello" la madre di Giovanni intuisce che il figlio non tornerà più, ma trova delle scuse e si illude che tutto sia normale.

O ancora in "Eppure battono alla porta" la signora Gron, l’unica a conoscenza del pericolo del fiume, preferisce illudersi che sia tutto a posto piuttosto che affrontare la situazione.

MESSAGGIO/DIVERTIMENTO/GUSTO NARRATIVO: Mi è piaciuto molto leggere "La Boutique del Mistero" perché gli argomenti trattati mi affascinano e perché leggendo un racconto breve il senso mi è arrivato con molta immediatezza.

CONFRONTO CON OPERE DELLO STESSO ARGOMENTO: In questi racconti i principali temi sono la paura dell’uomo di dire le cose chiaramente agli altri e la paura del diverso (Sette piani, Il cane che ha visto Dio); l’inquietudine dell’animo umano (Eppure battono alla porta, I topi, Il colombre); l’angoscia dell’infinito e dell’irraggiungibile (Sette messaggeri); la tristezza (Il mantello, Inviti superflui, Il tiranno malato); la semplicità (Una goccia); il mistero (Qualcosa era successo); l’invidia, la poesia e il senso pratico della vita (I Santi, Inviti superflui, La fine del mondo); i sogni e le delusioni (La Torre Eiffel, Ragazza che precipita).