ALBERTO MORAVIA


Roma, 28 novembre 1907 - 26 settembre 1990

Alberto Pincherle nacque a Roma il 28 novembre 1907 a Roma; aveva due sorelle ed un fratello, ed il padre era architetto e pittore.

Visse la sua prima infanzia normale sebbene solitaria, ed a nove anni si ammalò di tubercolosi ossea, malattia che si porterà dietro fino all’età di 16 anni.

Nonostante avesse conseguito solamente la licenza ginnasiale, leggeva moltissimo e scriveva piccoli versi in svariate lingue per compensare la sua irregolarità di studi.

Nell’autunno del 1925 cessa del tutto di comporre versi e inizia la stesura de “Gli indifferenti”, libro che cercherà ma non riuscirà a far pubblicare sulla rivista “900”.

Riuscirà successivamente, grazie alla raccomandazione di Cesare Gardini ed al prestito del padre, a farlo pubblicare presso la casa editrice Alpes.

Il libro ebbe molto successo, e al critica fu quasi unanimemente concorde nell’apprezzare quest’opera; di qui Moravia comincerà a collaborare presso varie riviste e la stenderà parallelamente alcune novelle quale “Cinque sogni”.

A partire dal 1930 Moravia inizia a viaggiare e a scrivere articoli di viaggio prima per “La Stampa”, poi per la “Gazzetta del Popolo”.

Viaggia in Francia, va negli Stati Uniti e poi in Cina, inoltre in Grecia, visto che andavano peggiorando i suoi rapporti con il fascismo romano, comprando continuamente libri.

Una volta tornato in Italia si sposa nel 1941 con Elsa Morante.

Nel 1943 verrà pubblicato in edizione limitata il libro “Agostino”. In questo periodo egli scrive anche, per potersi guadagnare da vivere, sceneggiature per film quali “Un colpo di pistola” e “Zazà”.

Ma nel 1945, nell’immediato dopoguerra, gli verrà ripubblicato da Bompiani il libro “Agostino” che vincerà anche un premio letterario.

Ricomincia inoltre la collaborazione con diversi giornali quali “Il mondo”, “Il corriere della sera”, “L’europeo”. Di qui Moravia, ormai scrittore affermato e firma richiesta, pubblicherà vari libri, scriverà altre sceneggiature di film e sue vecchie opere verranno rivalutate.

Nel 1953 fonda a Roma con Alberto Carrocci la rivista “Nuovi Argomenti”, per la quale scriveranno notevoli autori quali Montale e Calvino.

Tra vincite di premi letterari, collaborazioni autorevoli, scrittura di prefazioni per libri importanti, Moravia consoliderà la sua amicizia con Pier Paolo Pasolini con il quale scriverà per riviste autorevoli.

Questa sua autorevolissima ascesa nel campo letterario culminerà con il suo rifiuto alla candidatura per il senato italiano, quando egli scriverà: “Ho sempre pensato che non bisogna mischiare la letteratura con la politica; lo scrittore mira all’assoluto, il politico al relativo, soltanto i dittatori mirano insieme al relativo e all’assoluto”.

Quando però l’8 maggio 1984 accetterà la candidatura (e verrà poi eletto) per le elezioni europee come indipendente nelle liste del PCI scriverà: “Non c’è contraddizione. Ho detto che l’artista cerca l’assoluto. Ora il motivo per il quale pongo la mia candidatura non ha niente a che fare, almeno direttamente, con la politica e, appunto, comporta la ricerca dell’assoluto…”

Morirà il 20 settembre 1990 nella sua casa romana rimanendo uno dei più importanti scrittori novecenteschi italiani.

Produzione letteraria dell’autore:

La mascherata; Agostino; La Romana; La disubbidienza; Gli indifferenti; L’amore coniugale; Il conformista; I racconti 1927-1951; Racconti romani; Il disprezzo; Racconti surrealistici e satirici; La Ciociara; Nuovi racconti romani; La noia; L’automa; Le ambizioni sbagliate; L’uomo come fine; L’attenzione; Io e lui; A quale tribù appartieni?; Boh; La bella vita; La vita interiore; 1934; L’inverno nucleare; L’uomo che guarda; La cosa; Viaggio a Roma; La villa del Venerdì; Passeggiate africane; La donna leopardo; Un’idea dell’India; Diario europeo; La cosa e altri racconti; Teatro; La cortegiana stanca e gli altri racconti; Vita di Moravia

Trasposizioni cinematografiche: Mauro Bolognini con “Agostino e la perdita dell’innocenza”