George Orwell
1984

Il titolo di quest’opera è 1984; un titolo che a noi sembra parlare del passato, ma che in realtà per l’età dell’autore era il futuro più lontano.

L’autore infatti è degli inizi del secolo e il suo nome è George Orwell.

Nacque il 23 Giugno 1903 a Motihari nel Bengala la sua famiglia era funzionaria inglese per le colonie.

Dopo un’infanzia in cui a cercato di adattarsi a un mondo che non era il suo, andò adolescente in Inghilterra a studiare come scrittore.

Tra le sue opere più famose “Giorni in Birmania” “Omaggio alla catalogna” dopo una vita da scrittore famosissimo e idolatrato dalla critica, morì di tumore a Londra nel 1950.

L’autore scrisse questo libro nel 1949 perché aveva capito che il mondo si stava avvicinando alla totale divisione in due parti (Gli USA e alleati, i capitalisti contro gli URSS e alleati i comunisti) volle comunicare tramite ala sua opera la sua contrarietà a questa situazione.

Il genere di quest’opera è sicuramente la fantascienza ma cerca di scrivere oltre ad un racconto futuristico anche una critica al presente; scrive con uno stile abbastanza complicato perché ci sono molti riferimenti a questioni morali ed eventi storici.

La vicenda è ambientata nel 1984 in una Londra quasi irriconoscibile governata da organizzazioni filomilitari con ha capo un personaggio che lui definisce “Il grande fratello”.

La storia

il mondo è diviso in due iperstati simili e in guerra fra loro.
In Oceania la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto.
Tutto è permesso, non c’è legge scritta. Tranne pensare, se non secondo il Socing, tranne amare se non riprodursi. Tranne divertirsi se con i programmi tv di propaganda.

Dal loro rifugio in una scenari desolante da Medioevo postnucleare, il protagonista e la sua compagna lottano disperatamente per conservare un granello di umanità.

Che cosa ha indovinato Orwell dei nostri anni? Forse l’annullamento delle differenze ideologiche fra le potenze, o la tecnologia come mezzo di controllo sociale, o ancora la persecuzione degli oppositori politici, o infine la strumentalizzazione dei mass media.

Più che giusto il suo allarme contro, in qualunque luogo e tempo, la violazione della libertà e dei diritti dell’uomo che fanno divenire l’uomo una creatura superiore.

I personaggi di questo racconto sono essenzialmente tre:

La società: come nemico comune contro qui combattere accettando anche così di essere isolato.

Wiston: è insieme alla sua compagna l’unico oppositore di questa dittatura. E’ moralista e crede nella democrazia e nella libertà.

Smith: è la compagna di Wiston a condividono gli stessi valori e lo stesso nemico comune: la società.

Secondo il mio parere la visione del mondo che lui ha è troppo pessimistica; perché è vero che l’annullamento ideologico della persona è in atto in alcuni paesi (Cina e Cuba in testa), ma nella maggior parte del modo esiste la democrazia e questo è un grande successo e lo stesso per gli oppositori politici.

Mi trovo in disaccordo sulla questione dell’uso della tecnologia come strumento di persecuzione sociale c’è una legge che difende la tua privacy e per ora nessuno usa la tecnologia per strumentalizzarti ma mi trovo in perfetta sintonia sulla questione che i mass media facciano propaganda diretta solo in alcuni casi per la maggior parte delle volte indiretta;

le persone che guardano la tv (un italiano medio sta davanti al televisore circa tre ore al giorno)sono sotto poste ad un martellamento psicologico con la pubblicità e di distorsione d ella verità attraverso i telegiornali che comunque sono sempre di parte.
Il significato principale del libro è la non considerazione dell’individuo e con lui le emozioni e le relazioni personali per fare posto alla società perché secondo il libro la società viene prima dell’individuo.

Mi trovo d’accordo solo in parte a queste affermazioni è perché credo che nel mondo d’oggi la società e l’individuo siano sullo stesso piano.

Un consiglio: non credete mai a cosa vedete in televisione e o alle cose dette da altri se è possibile meglio controllare di persona.