Tema
Paesi ricchi e paesi poveri: un paradosso del nostro tempo

“Analizza un paradosso del nostro tempo: i paesi ricchi fanno sempre meno figli e i paesi poveri sempre di più. Quali i rischi di ciascuna delle due realtà.”


È un dato ormai acquisito che nelle zone temperate (Europa, Stati Uniti, Giappone) abita soltanto una piccola parte della popolazione mondiale, solo il 15%.

Questo fatto, determinato da un sostanziale equilibrio fra nascite e morti, quindi fra bassa natalità e forte invecchiamento della popolazione, ha molteplici motivazioni.

Già nel secolo scorso S.Laing, National Distress 1844, a pag.69 dice testualmente: “La miseria, spinta al punto estremo della carestia e della pestilenza, invece di impedire l’aumento della popolazione tende a favorirlo”.

Dopo aver mostrato statisticamente la sua affermazione, Laing continua: ”Se tutti gli uomini si trovassero in condizioni di agio, il mondo sarebbe ben presto spopolato”.

Anche lo stesso Karl Marx nel “Capitale” vol. 1^° pag.704 “… anche la grandezza assoluta delle famiglie è in proporzione inversa del livello di salario, quindi della massa dei mezzi di sussistenza…”.

Una delle motivazioni potrebbe essere costituita dal modello di società in cui viviamo e che crea continue attese di benessere materiale sempre in aumento: il possesso di determinati beni come la seconda casa, vacanze ripetute in periodi diversi dell’anno, cure estetiche, ecc.…, innescano una vorticosa rincorsa alla ricerca di fonti di reddito sempre maggiori.

Le famiglie giovani, appena costituite, aspettano diversi anni prima di avere dei figli perché ad essi antepongono, o sono costretti ad anteporre, per stile di vita diffuso in questi tempi, altri valori quali quelli appena citati.


Quando poi nascono dei figli, pochi come abbiamo visto, il reddito familiare deve aumentare o almeno non diminuire: a causa di questo problema i due coniugi sono costretti a lavorare entrambi e a pagarsi l’asilo o la baby-sitter.

Sacrificare una parte del reddito familiare con i ritmi e le esigenze attuali è pressoché impossibile o inattuabile.

Solo in pochissimi casi il marito ha un reddito così elevato da poter mantenere una famiglia con tre figli a carico oltre la moglie. (Per avere un incremento demografico i genitori devono riprodursi più di due volte: in pratica se stessi, più uno).

Anche in questo caso, comunque non tutte le donne sono disposte a rinunciare al proprio lavoro, reddito e indipendenza, per cui le probabilità di avere famiglie con un numero di membri che assicuri un incremento demografico sono davvero poche.

L’egoismo regnante nel nostro tempo e non solo nel nostro, come abbiamo visto, tende a procurarsi redditi sempre maggiori per destinarli verso beni effimeri e all’aumento della qualità della vita in senso materialistico.

Prevale quindi la cultura e lo stile di vita imposto dal mondo dei mass-media nel quale si muovono rapacissimi i grandi interessi economici che creano i bisogni fittizi.

E così, come in preda a una follia collettiva, l’uomo, non più consapevole di essere anche spirito, corre verso l’annullamento della sua etnia.

Tuttavia nulla succede invano: la storia insegna che i popoli ricchi decadranno e lentamente attraverso l’immigrazione di massa i popoli emarginati si avvicineranno alle fonti di ricchezza.

Speriamo che questo avvenga pacificamente e parta un maggior numero di individui ad un livello di vita decoroso.