Tema
L'età del positivismo e la filosofia di Comte

Il contesto storico culturale


Lo sviluppo scientifico e la Rivoluzione industriale producono trasformazioni profonde non solo nelle strutture economiche e sociali, ma anche nella cultura e nella filosofia, con l’affermarsi del Positivismo.

Una delle caratteristiche di questa filosofia è la consapevolezza della crisi storica che devono fronteggiare la società e la cultura europee dopo la Rivoluzione francese.

Vi è, tra i Positivisti, la convinzione che la rivoluzione abbia comportato una frattura rispetto alla storia precedente, che un mondo sia crollato; ciò li porta a contrapporsi ai teorici della Restaurazione.

Questa critica della cultura della restaurazione, però, non implica affatto, per i Positivisti, una scelta di segno opposto, a favore di una rivoluzione che ritengono,semplicemente, come l’ultimo atto di una fase di crisi. Il nuovo ordine va realizzato con riforme graduali.

Il nuovo mondo non dovrebbe più porre le sue basi nella fede ma nella scienza, da cui dovrebbe scaturire una politica positiva in grado di garantire ordine e progresso.

La trasformazione sociale deve collegarsi strettamente ai processi di innovazione tecnico-scientifica che rappresentano la maggiore garanzia di progresso, di emarginazione dei ceti parassitari e di affermazione delle classi produttive.

I Positivisti, poi, al contrario dei socialisti, dei comunisti e degli anarchici, ritengono la borghesia come l’espressione stessa della modernità e il momento più alto raggiunto dalla civiltà.

La fiducia nella scienza e in una visione positiva diverranno un’arma contro lo spiritualismo e il tradizionalismo filosofico, trasformandosi in polemica anticlericale. Si afferma anche un nuovo modello di intellettuale, identificato nello scienziato, nell’ingegnere, nel medico e nel maestro: tutte figure impegnate a sradicate dalla società le malattie e l’ignoranza, a creare nuove condizioni di sicurezza e salute.

La filosofia positivista

Le caratteristiche principali sono:

a) l’idea che solo il sapere ed i procedimenti delle scienze siano concreti e ricchi di risultati (positivi). Il primato della scienza è frutto del suo grande sviluppo, sul piano sia teorico che pratico e dei successi.

b) una nuova divisione dei compiti fra scienza e filosofia, in cui alla scienza sia affidato il compito di fornire la conoscenza empirica della realtà e alla filosofia quello di analizzare le leggi generali scoperte dallescienze. Il Positivismo nega alla filosofia un autonomo spazio di conoscenza e le attribuisce solo il compito di riflettere sui metodi e sui risultati della scienza, cercando di stabilire i principi comuni e di estendere l’ambito di applicazione della scienza stessa nella società nella società e nella cultura in modo che possa prevalere uno spirito scientifico.

La filosofia positiva vuole che ci si attenga solo a ciò che è osservabile o che è deducibile da ciò che è osservabile o che è deducibile da ciò che è osservabile. La conoscenza può riguardare solo fenomeni e relazioni tra i fenomeni. Il primato della scienza è dovuto alla sua capacità di guardare ai fatti, ai fenomeni, e di cogliere le leggi naturali. Ciò che pretendiamo di conoscere deve essere verificato empiricamente: ha valore solo la conoscenza dei fatti, solo essa è certa è premunisce dal verbalismo e dall’errore. Ne consegue un’aperta critica alla metafisica, da cui viene proclamato il definitivo superamento. Per i Positivisti l’arte è attività sentimentale, è fattore di progresso. Pur essendo diversa dalla scienza non è ad essa contrapposta.

Auguste Comte: la riorganizzazione spirituale della società

Nello spazio vuoto lasciato dall’ancien regime vuole porre l’edificio della scienza. Politica, morale e filosofia debbono concorrere a creare la felicità sociale. La base di questa società è l’industria, ordine e progresso ne sono le caratteristiche principali.

La legge dei tre stadi

Ogni campo del sapere ha attraversato 3 stadi teorici: lo stadio teologico, quello metafisico e quello positivo.

Lo stadio teologico (o fittizio): in esso gli uomini hanno mostrato interesse per le questioni più inaccessibili. Hanno prodotto, grazie all’immaginazione, delle conoscenze assolute, concernenti l’origine e le cause prime della realtà. Prevalevano il potere spirituale del papato e il potere temporale di una casta feudale o militare.
I 2 poteri, costituiti nello stesso periodo, sono entrati in crisi contemporaneamente, a riprova del fatto che essi erano legati l’un l’altro. Con la loro crisi si è aperto un lungo periodo di transizione: quello dello stadio metafisico (o astratto):nel quale gli uomini hanno sostituito la fantasia con la ragione e gli agenti sovrannaturali con entità e forze astratte, considerate generatrici dei fenomeni.

In questa fase è prevalse più la capacità di argomentare che quella di osservare. I principi più importanti sono la libertà di coscienza e la sovranità del popolo. Solo entrando nello stadio positivo(o scientifico) l’umanità può costituire il nuovo. Positivo, secondo Comte, è tutto ciò che è reale, certo, preciso. Principio è la razionalità scientifica, cioè un sapere fondato sull’esperienza, ancorato a fatti osservabili e alle leggi invariabili che li collegano.

I compiti della filosofia

E’ la scienza generale, di cui le scienze particolari sono parti. Non ha competenze specifiche ma il suo compito principale è comprendere il senso dello sviluppo scientifico e contribuire a promuoverlo.

La classificazione delle scienze

Vi sono 5 scienze principali: l’astronomia, la fisica, la chimica, la biologia e la sociologia. La matematica è considerata la scienza per eccellenza, costituendo uno studio base. Esistono due metodi di classificazione delle scienze: naturale e storico. Col I si dispongono le scienze nell’ordine del loro concatenamento naturale nei loro rapporti di dipendenza. Con il II si colloca ogni scienza secondo l’ordine storico di passaggio allo stadio positivo. Dal punto di vista naturale il criterio di classificazione è quello della semplicità decrescente e della complessità crescente. La logica non può essere una disciplina a sé in quanto non esiste un sistema di regole astratte. La psicologia viene negata e definita illusoria poiché è impossibile che il pensiero umano osservi se stesso.

La sociologia

Rappresenta il culmine del sistema delle scienze. Deve considerare i fenomeni sociali come se fossero naturali, cioè regolati da leggi necessarie. Si divide in statica (teoria dell’ordine sociale) e in dinamica (teoria del progresso ) la prima studia le relazioni che esistono tra le istituzioni, la seconda le evoluzioni delle stesse istituzioni.

Morale e politica

La morale è il legame della società e rappresenta il 7° grado del sistema delle scienze. La morale cristiana ha fatto il suo tempo. Deve cominciare l’era della morale terrena e positiva. A guidare la politica dovranno essere

Gli imprenditori , ai quali spetterà il potere temporale, mentre quello spirituale spetterà agli scienziati. L’antagonismo tra imprenditori e operai è considerato il più pericoloso dei vizi collegati all’evoluzione industriale.

L’umanità come Grande Essere

L’umanità è il Grande Essere in cui si raccolgono le generazioni, è costituita più da morti che da vivi,in essa ogni individuo deve identificarsi superando i propri egoismi.