Anatomia di un cuore animale

Anatomia di un cuore animale

Obiettivi:

Sezionare un organo animale per osservarlo dall’interno e cercare di capirne il funzionamento

Materiale:

- organo animale (per l’esperienza è stato usato il cuore di un cinghiale)

- bisturi

- forbici da chirurgo

- acqua (H2O)

- guanti in lattice

- barattolo con coperchio

- Aldeide formica (37%)

Riassunto:

Con questa esperienza si vuole studiare un organo animale, ad esempio un cuore, per osservarne la conformazione e capirne il funzionamento.

Per questa esperienza verrà usato un cuore di cinghiale, morto da circa 70 ore e conservato a 0°C.

Dopo aver sezionato verticalmente e lavato sufficientemente l’organo, occorrerà metterlo in una soluzione acquosa di aldeide formica per conservarlo e poterlo riosservare nel tempo.

Procedure:

- Prelevare il cuore di un animale morto;

- lavare l’organo in acqua per evitare che il sangue renda difficile l’osservazione;

- osservare esternamente il cuore e le parti che lo compongono;

- sezionare verticalmente il cuore con il bisturi e le forbici;

- osservare la conformazione interna dell’organo;

- cercare di capire il funzionamento.

- immergere il cuore in una soluzione di aldeide formica affinché si conservi nel tempo.

Conclusioni:

Le misure del cuore possono variare secondo la corporatura dell’animale e in un cinghiale adulto, il peso è di ca. 350 g.

Esternamente il cuore è ricoperto dal pericardio, membrana sierosa che lo avvolge come un sacco, formata da due foglietti, di norma tra di loro combacianti e che appare come una sottile lamina (rivestita da epitelio pavimentoso semplice).

Internamente è suddiviso in quattro cavità, due superiori, gli atri destro e sinistro e due inferiori, i ventricoli, destro e sinistro. Il confine tra gli atri e i ventricoli appare segnato, esternamente, dal solco coronario, che circonda ad anello tutto il cuore.

Mentre gli atri comunicano, attraverso orifizi valvolari, con i ventricoli, sia i due atri sia i due ventricoli non comunicano fra di loro; per questo si può considerare il cuore come diviso nettamente in due metà laterali, una destra (cuore destro) in cui circola il sangue venoso, e una sinistra (cuore sinistro) in cui circola quello arterioso.

Durante la vita le due parti sono tra loro comunicanti, mediante un orifizio che collega i due atri, il foro di Botallo, che si forma dopo la nascita.

Gli atri hanno forma irregolare, a pareti lisce, della capacità di ca. 150-200 cm3 ciascuno. Nell'atrio di destra sboccano tre vene: la cava superiore, la cava inferiore e la grande vena coronarica, la quale, subito prima di finire nel cuore, presenta una dilatazione (seno coronarico); nell'atrio di sinistra giungono, invece, le vene polmonari, che portano sangue ossigenato e quindi rosso.

I ventricoli hanno forma di cono appiattito anch'essi con capacità attorno ai 150-200 cm3 ciascuno. Dal ventricolo destro prende inizio l'arteria polmonare (in cui scorre sangue venoso), mentre da quello sinistro parte l'aorta.

Gli orifizi delle due arterie sono costituiti da valvole formate da tre lembi (cuspidi) membranosi dalla forma semilunare. il sangue immesso nelle arterie non può più quindi refluire nel cuore.

Tra atri e ventricoli il passaggio del sangue è regolato da altre due valvole (atrioventricolari), simili a un imbuto protundente nei ventricoli; a destra vi è la tricuspide, a sinistra la bicuspide. I lembi delle valvole (rispettivamente tre e due), costituiti da robusto tessuto fibroso e dall'endocardio, permettono il flusso del sangue agli atri sottostanti e non viceversa, perché trattenuti da corde tendinee che, partendo dai muscoli papillari, si agganciano ai margini liberi dei lembi.

Tra i due ventricoli vi sono alcune differenze: le pareti muscolari di quello di sinistra sono più robuste (anche tre volte più spesse) di quelle del destro, la cui cavità è invece più ampi.

La struttura interna del cuore può considerarsi composta da tre tuniche o strati: la più esterna è il pericardio, la più interna è l'endocardio, che tappezza interamente, adattandosi a tutte le irregolarità, le pareti delle cavità cardiache. Il miocardio, esternamente, presenta colorito rossastro tendente al bruno, del tutto simile a quello dei muscoli, con qualche striatura giallastra dovuta alla presenza di tessuto adiposo. La consistenza del miocardio non è uniforme: appare infatti maggiore nella porzione pompante, corrispondente ai ventricoli, dove il tessuto muscolare è più spesso e robusto, mentre è più sottile nella parte atriale. Il miocardio è attraversato da due arterie, le coronarie destra e sinistra, i cui rami penetrano nel tessuto del muscolo cardiaco;

Il cuore può essere paragonato a una pompa aspirante e premente che, nelle sue cavità interne, riceve il sangue dalle vene e lo spinge nelle arterie. Durante la sua attività, il cuore muta continuamente di forma e di volume, nell'alternarsi della diastole (rilassamento) e della sistole (contrazione), come è visibile nella figura della pagina precedente.

Una delle patologie più frequenti di quest’organo è l’infarto, che consiste in una lacerazione del tessuto, come mostrato nella fotografia ricavata da un microscopio ottico.

Durante l’esperienza non sono state riscontrate difficoltà.

Per poter operare meglio è consigliabile abbassare la temperatura dell’organo per facilitare le operazioni di sezionamento.

L’esperienza avrebbe potuto essere ampliata con l’aiuto di un microscopio per osservare attentamente i tessuti che compongono il cuore