La Frutta e la Verdura

La Frutta e la Verdura

Classificazione Verdura

Le verdure sono soprattutto foglie di pianticelle selezionate e coltivate, oppure selvatiche o di campo: spinaci, bietola, verze, cavoli, lattuga, invidia, radicchio, e tante altre insalate (anche di campo).

Queste varietà d'ortaggi sono in genere ricche di fibre (cellulosa) e d’acqua: esse hanno scarso contenuto glucidico.

I frutti dell'orto (Pomodori, melanzane, zucchine, peperoni. . .) Contengono parecchie vitamine utili, talvolta sostanze piccanti, irritanti con virtù digestive e depurative. A loro volta sono molto ricchi d’acqua. I baccelli (fagiolini o coretti, taccole. . .) appartengono propriamente alla famiglia dei legumi freschi, sono anch'essi ricchi di fibre, ma con maggiori contenuti proteici. Anche radici (carote, ravanelli, rape. . .) e bulbi (cipolle, aglio)

Sono ampiamente usati in alimentazione. Alcuni di questi vegetali sono addirittura preziosi per i molteplici effetti benefici sull’organismo umano, in relazione ai contenuti in provitamine, vitamine, sostanze minerali e principi attiva vari. I tuberi (patate, patate dolci). . .) possono svolgere un ruolo sostitutiva dei farinacei, dietologicamente indicato contro l'obesità dato il minor valore nutritivo. I tuberi sono feculenti, contengono cioè la fecola, sostanza di riserva chimicamente corrispondente all'amido.

Classificazione frutta:

Sulla frutta è stata fatta una classificazione più semplice; infatti, si divide in due sole categorie:

- La frutta oleosa o frutta secca (mandorle, noci, nocciole, arachidi) nella quale si riscontrano contenuti lipidici più elevati, fino al 65 % di lipidi, alte percentuali di protidi e glucidi, e danno quindi un apporto calorico rilevante e un nutrimento abbastanza elevato.

- La frutta zuccherina o frutta carnosa (cachi, banane, frutti esotici, frutti comuni. . .) si definisce quella in cui spicca un contenuto elevato di glucidi, fino al 75 %, con un conseguente discreto apporto calorico. Gli zuccheri contenuti nella frutta sono monosaccaridi o, nei frutti tropicali il saccarosio.

C’è una terza categoria della frutta meno numerosa: quella degli agrumi (aranci, pompelmi. . .); questi non sono altro che frutta carnosa con un minore contenuto glucidico che rende questi frutti aciduli. Gli agrumi sono caratterizzati da un elevato contenuto di vitamine e di sali di calcio, fosforo e ferro.

Ruolo nutrizionale:

Sia la frutta che le verdure hanno un loro preciso ruolo incomparabile e insostituibile.

Analizziamo ora la frutta. Le diverse qualità di frutta polposa fresca hanno anch'esse ruoli diversi: alcune ad esempio sono più ricche di vitamina C altre di carotene e cosi via. Passando ad un maggior dettaglio, si pensa che nella fresca il valore energetico è limitato in relazione alle quantità abitualmente consumate nel nostro paese e alla quantità di zuccheri presenti.

Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, è anch'esso assai variabile secondo le diverse varietà di frutti. Il contenuto di vitamina C è scarso in alcuni tipi di frutta polposa come albicocche e pesche, elevato con un ampio margine di variabilità in altre varietà come ananas, arance, ciliegie, ecc. Ricche di carotene ad attività provitaminica A sono invece albicocche e pesche, cosi come tutta la frutta giallo- arancione in genere (cachi, melone ecc.). Per conto i caroteni scarseggiano nella frutta in cui è più elevato l’apporto di vitamina C. Le vitamine del gruppo B sono scarsamente presenti nella frutta polposa.

Rilevante è il contenuto d'elementi minerali alcalini (magnesio, citrico ecc.), intervengono nella regolazione dell’equilibrio acido/base dell’organismo, aumentando la riserva alcalina del sangue e diminuendo l’acidità delle urine. Ed è proprio questo, assieme alla fibra, uno degli elementi unificanti d'ortaggi e frutta. Nella frutta si trovano infine discrete quantità di fibra non digeribili (cellulose, pectine ecc.).
La fibra, ove presente in proporzioni da non interferire con l’assorbimento degli altri nutrimenti, ha l’importante funzione di favorire il transito intestinale contribuendo così a prevenire l’insorgere di molte malattie dell’apparato gastro-enterico