San Francesco d'Assisi
Assisi 1181 o 1182 - 1226

Il padre era un ricco mercante di stoffe, legato alla Francia tanto da mutare il nome del figlio Giovanni in quello di Francesco (Francese).

Francesco, attratto dalle imprese cavalleresche e dalle arti cortesi, partecipò nel 1202 alla guerra tra Assisi e Perugia, finendo prigioniero per circa un anno fino al 1203.

Nel 1205 a Spoleto, mentre era in viaggio come volontario delle milizie pontificie, cadde gravemente ammalato.
Durante la malattia ebbe una visione che lo indusse a ritornare ad Assisi dove si dedicò sempre più assiduamente alla preghiera, alla penitenza, alle opere di misericordia.

Dal 1206 si dedicò interamente alla vita di povertà, al servizio di Dio, vivendo per due anni come eremita. Cominciò a predicare raccogliendo i primi discepoli: Bernardo di Quintavalle, Pietro Cattani, Egidio d’Assisi e altri. Il movimento francescano si allargava ormai rapidamente.

Francesco tra il 1213 e il 1215 s’imbarcò per la Spagna, proponendosi l’evangelizzazione dei Mori. Ammalatosi, dovette ritornare in Italia.

Nel 1217 si mise in viaggio per la Francia.

Nel 1219 raggiunse in Egitto l’esercito crociato e tentò di convertire il sultano.

Ritornato in Italia nel 1220, san Francesco si dedicò più intensamente alla vita ascetica e mistica. Intorno al 1221, il santo aveva anche fondato il terz’ordine.

Nella notte di Natale del 1223, nel bosco di Greccio, rappresentò per la prima volta la Natività nel Presepio.

Nel 1224, in ritiro alla Verna, ricevette le stimmate.

Tornato ad Assisi ormai ammalato e affetto da quasi totale cecità, detto fra le sofferenze, il Cantico di frate Sole.

Il pontefice Gregorio IX lo inserì nella categoria dei santi e ne autorizzò il culto pubblico e Pio XII lo proclamò patrono d’Italia.

La festa in suo onore è celebrata il 4 ottobre.