La Civiltà Micenea

Tra il 2500 e il 1850 a.C. si formano diverse aree culturali nella regione egea (periodo elladico antico) e si diffonde la civiltà agricola.

Entro il 1600 (periodo elladico medio) si hanno migrazioni di tribù indoeuropee (i protogreci): Ioni ed Eoli (Achei).

Tali migrazioni si svolgono con lente infiltrazioni di clan tribali spesso in maniera pacifica ma più frequentemente con conflitti armati.

La fusione con le popolazioni mediterranee porta al periodo elladico tardo, detto miceneo, che va dal 1600 al 1150. Si forma una società guidata da nobili (aristoi) che usano il carro da combattimento e vivono in monumentali palazzi-fortezze.

L'economia vive sull'agricoltura e sull'artigianato e solo più tardi compare il commercio (baratto di materie prime). In uso un tipo di scrittura chiamata Lineare B, decifrata solo nel 1952.

La città che si eleva sopra tutte è Micene.

È un grande periodo di espansione in Asia Minore, vengono conquistate e colonizzate Creta (1450 ca.), Rodi e Cipro.

Il periodo più florido è il tardo miceneo (1400-1150) che ci ha lasciato i monumenti più famosi: la "porta dei leoni" e il "tesoro di Atreo" a Micene.

Verso il 1250 si raggiunge la massima ondata migratoria egea, è l'epoca della distruzione di Troia.

Verso il 1150 le fortezze micenee vengono distrutte, forse a causa del'invasione di un nuovo popolo: i Dori.