Euro, la moneta unica

Le origini della moneta unica vanno ricercate nei Trattati, elaborati e firmati dai membri del Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato o di Governo di tutti gli Stati membri dell'Unione europea (UE), e successivamente ratificati da ciascun paese conformemente alle procedure legislative nazionali.

I governi degli Stati membri sono dunque gli artefici dell'euro, il cui nome è stato adottato dal Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995.

La Banca centrale europea (BCE), istituita il 1º giugno 1998, ha sede a Francoforte sul Meno, in Germania. Essa ha il compito di mantenere la stabilità dei prezzi e di condurre una politica monetaria unica per tutta l'area dell'euro.

La BCE svolge le funzioni ad essa assegnate direttamente o in collaborazione con le banche centrali nazionali. Le banche centrali nazionali dell'area dell'euro e la BCE costituiscono l'Eurosistema.

Storia dell'Euro

1° gennaio 2002: una nuova moneta per l'Europa

L'adozione della nuova moneta è il frutto di anni di incessante lavoro.

Il Trattato di Roma (1957) dà avvio alla creazione del mercato comune europeo con l'obiettivo di accrescere il benessere economico e di contribuire a "un'unione sempre più stretta fra i popoli europei".

L'Atto Unico Europeo (1986) e il Trattato sull'Unione europea (1992) concorrono alla realizzazione di tale obiettivo dando vita all'Unione economica e monetaria e gettando le basi per la moneta unica.

La Terza fase della UEM ha inizio il 1° gennaio 1999, con la fissazione dei tassi irrevocabili di conversione delle valute partecipanti. A partire da questo momento, gli Stati membri dell'area dell'euro iniziano a condurre una politica monetaria comune, l'euro è adottato come moneta scritturale e le 11 valute degli Stati membri partecipanti ne diventano espressioni nazionali. Il 1° gennaio 2001 la Grecia entra a far parte della UEM, portando a 12 gli Stati membri che agli inizi di quest'anno introducono le banconote e le monete in euro.

Il successo dell'euro è un presupposto fondamentale per la realizzazione di un'Europa in cui persone, servizi, capitali e beni possano circolare liberamente.

La storia si sta scrivendo sotto i nostri occhi. Unitevi a noi per celebrare la più grande transizione monetaria mai avvenuta e per conoscere meglio la nuova moneta.

I cambi

I tassi di conversione tra l'euro e ciascuna delle unità monetarie nazionali dei paesi aderenti alla moneta unica sono stati fissati in maniera irrevocabile e devono essere utilizzati per effettuare non solo le conversioni dall'euro a una unità monetaria nazionale o viceversa, ma anche tra due unità monetarie nazionali.

I tassi di conversione delle valute nazionali in euro sono:

- franchi belgi 40,3399

- marchi tedeschi 1,95583

- dracme greche 340,750

- pesetas spagnole 166,386

- franchi francesi 6,55957

- sterline irlandesi 0,787564

- lire italiane 1936,27

- franchi lussemburghesi 40,3399

- fiorini olandesi 2,20371

- scellini austriaci 13,7603

- escudos portoghesi 200,482

- marchi finlandesi 5,94573

Le banconote in euro

Il 1° gennaio 2002 dodici Stati membri dell'Unione europea hanno immesso in circolazione la serie di sette banconote in euro.

Le finestre e i portali raffigurati sul fronte delle banconote simboleggiano lo spirito di apertura e di cooperazione che anima i paesi europei, mentre le dodici stelle dell'Unione europea rappresentano il dinamismo e l'armonia dell'Europa contemporanea.

Sul retro di ogni banconota è inoltre raffigurato un ponte che rappresenta l'intensa collaborazione e il dialogo fra l'Europa e il resto del mondo.

Le banconote raffigurano i seguenti elementi:

  1. nome della valuta, scritto in caratteri sia latini (EURO) che greci (EYPO);
  2. sigla della Banca centrale europea, nelle cinque varianti linguistiche (BCE, ECB, EZB, EKT e EKP) che corrispondono alle undici lingue ufficiali della Comunità europea;
  3. simbolo ©, indicante la tutela del diritto d'autore;
  4. bandiera dell'Unione europea.

Le facce comuni delle monete

Una delle due facce delle monete in euro reca un'immagine comune a tutti i 12 Stati aderenti all'area, mentre l'altra raffigura un simbolo collegato all'identità di ciascun paese, disegnato da un artista nazionale

Gli Stati membri dell’Unione europea che, all'nizio, hanno adottato la moneta unica sono:

I seguenti paesi hanno adottato in seguito la moneta unica, ma aderiranno all'area dell'euro una volta soddisfatte le condizioni necessarie. Si tratta per lo più di Stati membri che hanno aderito all'Unione nel 2004, nel 2007 e nel 2013, dopo l'introduzione dell'euro nel 2002.

Occasionalmente gli Stati membri possono negoziare una clausola di non Partecipazione per una parte della legislazione o dei trattati dell'Unione europea e convenire di non partecipare a determinati settori. Per quanto riguarda la moneta unica, è il caso della Danimarca, che ha mantenuto la valuta nazionale dopo aver aderito all'UE

L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, nota anche come Brexit sincrasi formata dall'inglese Britain, "Gran Bretagna", ed exit, "uscita"), è stata il processo che ha posto fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea, secondo le modalità previste dall'articolo 50 del Trattato sull'Unione europea, come conseguenza del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, in cui il 52% ha votato per lasciare l'Unione mentre il 48% ha votato per rimanere nell'UE, il governo britannico ha formalmente annunciato il ritiro del paese a marzo 2017, avviando i negoziati Brexit.
L'uscita è stata ritardata dal parlamento britannico. A seguito di elezioni generali, il Parlamento ha ratificato l'accordo di recesso e il Regno Unito ha lasciato l'UE alle 23:00 GMT del 31 gennaio 2020.
Ciò ha avuto inizio un periodo di transizione che si concluderà il 31 dicembre 2020, durante il quale il Regno Unito e l'UE negozieranno le loro relazioni future.
 Il Regno Unito rimane soggetto al diritto dell'UE e rimane parte dell'unione doganale e del mercato unico dell'UE durante la transizione, ma non fa più parte degli organi o delle istituzioni politiche dell'UE

Per poter aderire all'area dell'euro, gli Stati membri dell'UE devono soddisfare i cosiddetti "criteri di convergenza"

Tali condizioni economiche e giuridiche sono state concordate nel trattato di Maastricht del 1992 e sono note anche come "criteri di Maastricht". Tutti gli Stati membri dell'UE, tranne la Danimarca, sono tenuti ad adottare la moneta comune e ad aderire all'area dell'euro una volta soddisfatti i criteri.

Il trattato non specifica un calendario particolare per l'adesione all'area dell'euro, ma lascia agli Stati membri la facoltà di elaborare le loro strategie per soddisfare i criteri per l'adozione della moneta comune.

La Commissione europea e la Banca centrale europea stabiliscono congiuntamente se i paesi candidati all'ingresso nell'area dell'euro soddisfino le condizioni per l'adozione della moneta unica. Dopo aver valutato i progressi compiuti nei confronti dei criteri di convergenza, le due istituzioni pubblicano le loro conclusioni nelle rispettive relazioni. Vengono poi ratificate dal Consiglio ECOFIN in consultazione con il Parlamento e

i capi di Stato. Se favorevoli, può avere inizio il processo di adozione