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Roma - Santa Maria degli Angeli e dei Martiri

Santa Maria degli Angeli

Nasce nel 1561 per volontà di Antonio Lo Duca, un sacerdote siciliano devoto al culto degli angeli

La Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, la Certosa di Roma, sorge sui resti delle monumentali Terme di Diocleziano.

Il progetto di trasformazione del complesso in chiesa si deve a Michelangelo, il quale si limitò ad un restauro “conservativo”: il tepidarium, i quattro ambienti che si aprivano ai suoi lati e quelli sull’asse trasversale furono recuperati in un organismo quasi a croce greca con tre ingressi, mentre il quarto braccio era concluso dal presbiterio absidato.

Successivi interventi, fino al riassetto decorativo di Luigi Vanvitelli del 1750 che diede all’interno l’aspetto attuale, hanno poi nel tempo modificato il complesso.

Il transetto fu allestito come una pinacoteca per le grandiose pale d’altare provenienti da San Pietro in Vaticano.

A Luigi Vanvitelli si doveva anche la costruzione della facciata della basilica, che nel 1911 fu rimossa per lasciare a vista la nicchia in laterizio del calidarium delle terme, come ancora oggi è possibile vedere.

Con gli interventi urbanistici e architettonici successivi al 1870, quali l’apertura di un importante asse viario diretto proprio sull’ingresso della chiesa (via Nazionale) e la sistemazione di piazza Esedra con i palazzi porticati di Gaetano Koch, la basilica acquisiva una posizione centrale e si inseriva nella vita ufficiale della nuova Capitale, divenendo il luogo delle cerimonie di Stato.