CARBOGNANO (VT)

Distanze: 62 km da Roma

Altitudine: 394 m

Le origini di Carbognano sono remotissime e oscure, tuttavia si possono fissare tra il IV e V secolo a. C., si possono tuttavia avanzare alcune ipotesi:
1) Sul colle di Sant’Eutizio sorgeva un tempio dedicato al dio Giano (Ara Jani: Altare di Giano) denominato successivamente Castellaccio di Arignano. Da cui Ara Jani - Arignano - Carbognano;

2) Un antico patrizio romano di nome Carbilio, attratto dalla bellezza del luogo, vi costruì una villa, storicamente documentata, per trascorrervi il proprio tempo libero. Da cui Villa Caribilia - Carbiliano - Carbognano;

3) Nel territorio di Carbognano, un tempo, c’era una villa della famiglia Romana “Carbones”, ricordata anche da Tacito. Alla famiglia apparteneva Luca Papino Carbone. Da cui Carbone - Carbognano;

4) La zona, inserita nel cuore della Selva Cimina, è stata sempre ricca di tronchi di castagno e di quercia che avrebbero potuto offrire giacimenti di carbone.

In passato il paese fu chiamato anche Corvignanum o Carmignano come si ricava da una bolla di Eugenio IV del 1443.

Il suo nome compare per la prima volta in un documento del Regesto farfense (817) dove è menzionato un fundum Carbonianum di proprietà dell’Abbazia di Farfa.

La sua storia è legata alle vicende del castello che ancora oggi si erge maestoso nel centro del paese e domina con la sua torre quadrata visibile da ogni ingresso del paese.

La sua posizione a ridosso dei monti Cimini, nella parte meridionale dell’Etruria, sulla direttrice dell’espansione romana verso il nord, lascia immaginare che il territorio sia stato considerato fin dal IV secolo a.C., al tempo degli ultimi bagliori della civiltà etrusca, un presidio strategico.

Lo testimoniano alcuni rudimentali sepolcreti in località Costa dei Galli che, data la penuria di elementi ritrovati, dovettero servire più a soldati e genti di passaggio che a una comunità stabilmente insediata nel luogo.

Non è da escludere che i primi insediamenti abbiano preso avvio proprio negli anni in cui si segnala la definitiva conquista dell’Etruria da parte dei romani, dopo l’attraversamento della Selva Cimina, il primo nucleo di abitanti si ebbe solo durante la guerra tra romani ed etruschi, desiderosi di conquistare questa zona strategica.

Ciò viene confermato dai numerosi sepolcreti presenti nei pressi del paese, più precisamente nella zona sud di Carbognano.

Il suo nome compare per la prima volta in un documento del Regesto Farfense (anno 817) dove è menzionato un “findum carbonianum”, di proprietà dell’abbazia di Farfa.

Chi visita questo paese viene attratto immediatamente dal Castello Farnese, regalo fatto da Alessandro VI ad Orino Orsini marito di Giulia Farnese, e dal suo borgo medioevale.

Il Castello ricordato nel 1254 come già esistente, in un documento nel quale si conferma la sua sottomissione a Viterbo.

Carbognano possiede molte chiese risalenti a diversi periodi storici che vanno dal VI al XVIII secolo d. C. tra cui ricordiamo Santa Maria, oggi trasformata in palestra.

In via del Lavatore sorge un grande lavatoio che il principe Colonna fece costruire aggiungendovi anche una lunga e resistente tettoia, per ripararlo dalle intemperie.

Carbognano per le sue opere artistiche, tra cui ricordiamo l’affresco che si trova nella chiesa di Santa Maria della Valle, opera di Antonio del Massaro, detto il Pastura, e un altro nella chiesa di Sant’Eutizio, autore Francesco d’Antonio conosciuto come il Balletta, meriterebbe di essere maggiorrmente valorizzato.