CASTEL MADAMA (RM)


Comune

Distanze: 41 km da Roma

Altitudine: 428 m

La data di fondazione di Castrum Sancti Angeli, divenuto Castel Madama soltanto nel XVII secolo

Stabilito che nessuna documentazione antecedente all'XI° secolo sia riferibile al centro abitato di Castel Madama, consideriamo allora solo quanto di certo e di sicuro faccia parte della storia delle origini.
Secondo fonti riferibili al monastero di Subiaco sappiamo che nel 1034 il Prefetto di Roma Crescenzio degli Stefaniani dona ai monaci benedettini alcune porzioni di un "Nuovo Castello" chiamato di Sant'Angelo.

Questo castello nel 1123 fu distrutto dai tiburtini e rimase a lungo disabitato finchè Napoleone di Giangaetano Orsini acquista alcune parti di quell'antico castro così malridotto e dà l'avvio alla lunga dominazione degli Orsini che si conclude solo nel 1504 quando Alfonsina Orsini sposa Piero Dei Medici.

Alessandro Dei Medici, nipote di Piero, sposa Margarita d'Austria, che, rimasta vedova, nel 1538 eredita il paese che poi porterà in dote al nuovo marito Ottavio Farnese.

Orsini, Medici, Farnese, una sequenza di grandi famiglie che dominano la scena italiana, oltrechè castellana, fino al 1600 ed infatti, solo nella metà di questo secolo, Castel Madama passa ai Pallavicino per circa due secoli, se escludiamo una breve parentesi rivoluzionaria in cui la comunità dette vita alla Prima Repubblica Empolitana in seguito alla discesa delle armate napoleoniche in Italia.

Nel 1850 il paese si sottrae ad ogni sorta di dipendenza feudale e, con il favore di Papa Gregorio XVI, si dichiara Comune Indipendente.

Durante tutto il periodo del regime feudale Castel Madama si sviluppò gradualmente come centro dalle spiccate caratteristiche agropastorali.

La fine dello Stato Pontificio, lo spostamento a Roma della capitale d’Italia nel 1870 col relativo ammodernamento ed espansione della città, la costruzione della ferrovia Roma – Sulmona nel 1880, fecero sì che si avviasse una lenta e progressiva trasformazione del paese che non vide più nell’agricoltura e nella pastorizia l’unica fonte di sussistenza e cominciò ad affiancare ad esse una serie di attività commerciali ed artigianali.

Inoltre, nei primi decenni del ‘900, Tivoli, diventata un importante centro industriale, cominciò ad attirare un numero notevole di lavoratori provenienti da tutta la Valle dell’Aniene.

La completa maturazione di questo processo si ebbe negli anni ’60, nel periodo del cosiddetto miracolo economico, quando a Castel Madama si verificò il definitivo e generalizzato abbandono dell’agricoltura come fonte primaria di occupazione e di reddito e il paese assunse i caratteri peculiari che ancora oggi lo distinguono.

Il centro storico di Castel Madama offre al turista appassionato notevoli esempi di architettura medioevale e, soprattutto, edifici del periodo rinascimentale.

Numerose le chiese tra cui S. Anna, edificata in ricordo della vittoria militare sui tiburtini e la chiesa di S. Lorenzo (1727); la chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, eretta nel 1775, ove è conservato un busto di S. Ignazio da Loyola ed un quadro raffigurante S. Filippo Neri.

Ancora il più recente tempietto di S. Michele, dedicato al santo dopo l'ultima manifestazione del colera del 1867.

Di notevole interesse, oltre alle altre chiesette dislocate fuori del centro abitato, e ai ruderi dell'acquedotto Anio Novus, è il Castello Orsini (secolo XIV); recentemente ristrutturato, conserva, tuttora, i caratteri di un'antica e signorile dimora, con il suo splendido giardino, le sue mura, le sue stanze dove, ogni angolo, ogni oggetto, ogni drappo invitano alla meditazione.