COTTANELLO (RI)


Abbarbicato sulla cima di un colle, Cottanello conserva quasi integralmente le fortificazioni che, a partire dal XII secolo, ne hanno protetto il centro abitato da invasioni e deturpazioni architettoniche. Si tratta di due cinte murarie concentriche, di cui quella esterna presenta torri di avvistamento a pianta ellittica: due torri a pianta quadrangolare situate tra le due cinte assicurano il passaggio all'interno delle stesse.

Cottanello deve il suo nome al capitano romano Lucio Aurelio Cotta: alla sua famiglia appartenne con ogni probabilità una villa i cui resti sono stati rinvenuti in località Collesecco.

Le prime notizie storiche su Cottanello risalgono al 1207, quando la nobile longobarda Susanna ne fece dono all'Abbazia di Farfa.

Sotto la dominazione degli Orsini, intorno alla metà del XV secolo, intraprese una strenua lotta contro Rieti per il possesso di Monte Calvo e della sua Rocca, di grande rilevanza strategica: la pace fu raggiunta soltanto nel 1498 e permise a Cottanello di svilupparsi e prosperare fino al 1799, quando i francesi assalirono, incendiarono e saccheggiarono il paese, colpevole di essere rimasto fedele alla Chiesa e contrario alle idee rivoluzionarie della nascente Repubblica Romana.

L'accesso al centro è oggi possibile tramite una porta risalente al 1572, che spalanca al visitatore un avvincente scenario di stretti vicoli in selciato, torri e porte ad arco del periodo medioevale nonché ricchi edifici realizzati in parte con il famoso marmo rosso proveniente dalle cave di Cottanello: si tratta di un materiale di varia gradazione di colore, spesso maculato in bianco e grigio, che è stato utilizzato per la costruzione e la decorazione di molte chiese di Roma, fra cui la stessa Basilica di S. Pietro