GALLESE (VT)


Il territorio di Gallese, geologicamente caratterizzato dalle pendici dei monti Cimini e dal corso del fiume Tevere, si trova a circa 60 Km da Roma, con la quale è collegato dalla via Flaminia, dall'Autostrada A1 Roma - Firenze e dalle linee FS Orte - Roma. Il centro storico, sorgendo su un pianoro delimitato da due corsi d'acqua,

tradisce le sue origini falische, anche se la presenza umana nel territorio risale addirittura al Paleolitico Superiore, come attestano i materiali ritrovati nelle caverne situate a breve distanza dal Tevere, sulle rive dei suoi affluenti.

Il benefico influsso della limitrofa Selva Cimina e dei corsi d'acqua, unicamente ai vantaggi derivanti dal passaggio di un tratturodiscendente dagli Appennini, assicurarono la sopravvivenza al gruppo di individui che, nel corso del IX secolo a.C., a causa delle mutate condizioni politico - militari, preferirono occupare il pianoro tufaceo, su cui attualmente sorge il centro storico; si organizzarono in economie agricole e mercantili e svilupparono dei sistemi difensivi.

Con la civiltà falisca, contemporanea di quella etrusca, si raggiunse l'apogeo, sfruttando il collegamento al Tevere e alle grandi vie del legno e dei metalli.

Nel III secolo a.C.c, con la romanizzazione del territorio, il borgo collinare decadde a favore di un insediamento situato in pianura, lungo la via Flaminia e il Tevere, sul quale si installò anche un impianto portuale.

Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente, in seguito alle incursioni barbariche, ci si riparò a monte e si recuperò l'antico borgo falisco, organizzando una nuova difesa muraria e militare; le famiglie presenti si arroccarono all'interno del borgo bizantino, vivendo della coltivazione dei campi prossimi alle mura. La Rocca di Gallese si configurò presto come un importante presidio della via Amerina, che collegava Roma all'Esarcato, e della via Flaminia, che correva parallela al Tevere.

Il borgo bizantino si sviluppò intorno al nucleo centrale e sorsero nuove contrade, sia all'interno della cinta muraria che all'esterno, nei limitrofi campi agricoli.

Intanto acquistava importanza la piazza della cattedrale e del comune, probabilmente corrispondente all'antica acropoli del centro falisco: li si svolgevano il mercato e le assemblee cittadine. Nelle vicinanze delle mura, invece, si stanziavano gli abitanti provenienti dalle campagne.

La fede cristiana e la religione cattolica costituivano il collante di questa comunità, come sembrano attestare le numerose chiese, i luoghi monastici e di pellegrinaggio sparsi nel territorio e i due papi cui Gallese diede i natali: Marino I (882-884) e Romano I (898).

I Vescovi, oltre il ruolo liturgico, svolgevano mansioni politiche e amministrative, con la rappresentanza dei cittadini.

Nel frattempo i pellegrini, mossi dalla fede, viaggiando da un luogo all'altro, diffondevano nuove idee e conoscenze; uno di questi, il monaco cistercense Quardo da Colonia, morì a Gallese l'8 agosto 1150.

Canonizzato dopo pochi anni da Adriano IV con il nome di Famiano, divenne il primo santo dell'ordine cistercense e il protettore di Gallese.

Nel Cinquecento e nel Seicento Gallese divenne feudo nobiliare e si susseguirono al potere diverse famiglie: Spinelli, Colonna, Orsini, Borgia, Della Rovere, Carafa, Madruzzi, Altemps. Vennero eseguiti importanti lavori al castello e alle mira e venne costruita la Porta di Gallese, ora unico accesso alla città.

Le rappresentanze dei cittadini si confrontavano in assemblea e vennero creati, nel 1576, gli ordinamenti che regolavano la vita della città: gli Statuti, risalenti a norme del XIII secolo.

La città era divisa in tre contrade (Santa Maria, San Lorenzo e Sant'Angelo) ed era governata da magistrature elettive come i Priori, il Gonfaloniere, il Sindaco, il Depositario e il Cancelliere.

I consigli erano due: quello speciale costituito da 18 elementi, e quello generale, comprendente tutti i capifamiglia.

Oltre i già ricordati lavori, che videro il castello trasformarsi in palazzo ducale, nel Cinquecento vennero realizzati diversi palazzi nobiliari, mentre nel Settecento venne edificata la nuova Cattedrale (1796).

Nelle campagne, l'Ospedale, le chiese e i monasteri conservavano cospicue proprietà terriere.

Dopo la dominazione francese e la Repubblica Romana, Gallese, nel 1870, come gli altri centri del Lazio, venne annessa al Regno d'Italia. Alla fine dell'Ottocento (1889), piazza della Rocca, davanti al Palazzo Ducale, subì una profonda trasformazione urbanistica, mentre nel territorio le prime lotte agrarie testimoniano una dura crisi socio - economica. Saranno le prime industrie della valle del Tevere nel secolo successivo a risollevare le sorti della popolazione gallesina.