LENOLA (LT)
La caratteristica principale di Lenola è quella di essere un giardino di pietra in un ambiente naturale collinare e montano di notevole pregio. Ubicata su un piccolo promontorio, è facilmente raggiungibile da Fondi, ma, nello stesso tempo, è lontana dai maggiori traffici della statale Fondi-Pico.
La situazione orografica in cui si trova Lenola, una collina prossima alla pianura ed al mare, sembra abbia favorito il sorgere spontaneo di un insediamento di pastori che da transumanti sono diventati stanziali, prendendo il nome di Inola e poi Enola.
In epoca romana venne aggregata insieme ai centri vicini alla tribus Aemilia. Nella zona ai confini con Vallecorsa, esiste una località chiamata valle di Annibale, nella quale alcuni autori vogliono che il condottiero cartaginese avesse usato lo stratagemma, per uscire dalle insidie dei romani, di incendiare fascine poste tra le corna di molti buoi.
Nella metà del terzo secolo, sotto limperatore Claudio II il
Gotico, nel corso di una delle persecuzioni cui venivano sottoposti, numerosi
cristiani vennero trucidati. Mani pietose ricomposero i corpi in una grotta
che venne poi chiusa da una pietra che recava la scritta "Qui giacciono
Onorio, Livio ed altri, morti qui per la fede cristiana alla metà
del terzo secolo". Liscrizione venne rinvenuta nel 1602.
In un passato recente Lenola, trovatasi a far da perno della linea Caesar
che i tedeschi avevano eretto come seconda barriera dietro la Gustav, patì
dapprima i cannoneggiamenti ed i bombardamenti alleati: quando la resistenza
tedesca fu infranta e la linea di difesa arretrò verso Roma e la
zona di Lenola fu affidata alle temibili truppe africane del corpo di spedizione
francese, che lasciarono terribili ricordi del loro passaggio.
Da visitare:
il Santuario di S. Maria del Colle,
che venne aperto l8 Settembre 1610; nel 1615 venne disposto che lannuale e solenne festa di ricordo fosse definitivamente stabilita il 15 Settembre e, da allora, quellappuntamento è sempre fortemente sentito. La chiesa venne poi arricchita di nuovi elementi sia architettonici, sia di arredo.
La chiesa di S. Maria Maggiore
costruita verso i primi anni del XVI secolo, quando per il continuo incremento demografico si rese insufficiente la vecchia chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, e fu consacrata nel 1602. Nel corso dei secoli S. Maria Maggiore ha subito notevoli trasformazioni di cui quelle più importanti risalgono alla fine del XVI secolo.
Linterno è articolato su tre navate divise da pilastri rettangolari. Le due navate laterali, coperte con volte a crociera, terminano con delle absidi decorate con stucchi, mentre labside centrale, soprelevato rispetto al piano della navata, ospita un altare in marmi policromi dietro al quale si sviluppa un presbiterio, nel quale si trova un coro ligneo, proveniente dal distrutto monastero di S. Magno di Fondi. Il coro, di pregevole fattura, databile alla fine del XVII secolo, è costituito da un inginocchiatoio continuo delimitato da balaustre sagomate. I sedili e le spalliere sono suddivise da braccioli sagomati e lesene decorate con motivi vegetali. Tra gli arredi sacri più importanti si conservano, nella navata, un quadro dedicato alla Madonna della Civita e quello della Vergine con le anime del Purgatorio, nella parte sottostante, il campanile una pregevole fonte battesimale del XVII secolo e nella navata sinistra, dalla quale si accede alla sacrestia, un paliotto posto sotto laltare della cappella laterale.
Lesterno è caratterizzato dal campanile, restaurato nel 1986, che si eleva su un fornice ad archi ogivali, e da una scala a doppia rampa, che collega latrio della chiesa alla piazza sottostante. La facciata presenta ampi tratti del paramento realizzato in pietra a vista.
La chiesa di San Giovanni Evangelista,
situata su un lato del castello. Essa è documentata
sin dal XIII secolo e fu parrocchia fino al 1574. Nel corso dei secoli ha
subito notevoli trasformazioni che ne hanno alterato il primitivo impianto,
mentre i recenti restauri hanno riportato alla luce alcuni paramenti originari.
Linterno si articola su una sola navata con archi addossati alle pareti
laterali, sul lato destro si accede ad una piccola sacrestia ed al campanile.
Tra gli arredi più importanti si conserva un affresco risalente alla
fine del XV secolo; esso raffigura la Madonna in trono che regge Gesù
sulla sinistra ed un fiore sulla destra, con ai lati S. Rocco e S. Andrea.
Laltare centrale aveva, nella parte superiore, una tela raffigurante,
nella parte centrale, S. Giovanni Evangelista nellatto di spiegare
il Vangelo a S. Rocco, mentre, nella sinistra, è raffigurato S. Giacomo.
Il quadro, di pregevole fattura e risalente alla prima metà del 500,
è stato recentemente restaurato e trasportato nel municipio. Sullaltro
altare è collocata una tela, anchessa risalente al 500,
che raffigura la Madonna che porge il Bambino a S. Anna.
Lesterno è caratterizzato da un portale in pietra, posto al
termine di una piccola scala, sovrastato da una lunetta e da una finestra
tonda. La facciata termina con un timpano triangolare.
Sulla destra della chiesa si eleva il campanile, articolato su due livelli
e terminante con una cuspide ottagonale. I recenti restauri hanno evidenziato
i paramenti murari che presentano conci squadrati negli angoli e nelle bucature
di porte e finestre.
IL Castrum Ambrifi
che
sorge sulla sommità dellomonima collina, poco lontano dalla
strada provinciale Lenola-Pastena.
Recenti prospezioni archeologiche hanno parzialmente portato alla luce tracce
del primitivo impianto che risale al periodo medievale. La fortificazione
sorse su un sito frequentato già in epoca romana.
La cinta muraria si sviluppa per una lunghezza di oltre 400 metri e si conserva
per un altezza intorno ai 3 metri. Ha un andamento a forma ellittica che
racchiude la cima del colle delimitando unarea di circa 13000 mq.
Tra le strutture superstiti sindividua una torre quadrata, che si
eleva per unaltezza di m 7 circa, caratterizzata da un paramento in
pietra, con i conci angolari squadrati. Questa struttura è da mettere
in relazione al castello che occupava la parte più alta, quella nord-ovest,
del perimetro fortificato, immediatamente a ridosso della chiesa.
Prodotti tipici:
lumache alla mentuccia, pasta all'uovo con fagioli, caciotte di capra