MAZZANO ROMANO (RM)


La storia di Mazzano nasce con gli insediamenti dei Falisci la cui testimonianza è ancora viva, con la presenza di diverse necropoli ed il ritrovamento di importantissimi reperti archeologici.
Le inevitabili guerre contro l'antica Roma, ridussero questa parte dell'AGER FALISCUS, a terra di conquista, relegandola a colonia penitenziaria.
Scrittori romani, latini e greci tra cui Tito Livio, Cicerone, Gellio, Plinio, Marziale, Stazio e perfino Ovidio ne hanno cantate le gesta.

Il nome di "Mazzano" gli deriva da un fondo MATIANUM, del gentilizio romano "MATIUS", risalente a prima della fondazione della DOMUS CULTA di CAPRACORUM (lett. Contrada delle Capre; nei pressi di Montegelato esiste ancora il nome della località, corretto in "Crepacore"), da parte del principe Alberico, senatore romano, supposto discendente di ADRIANO I (780 d.c.).

Fu nel 945 d.c. che il principe Alberico la donò a Benedetto, abate del Monastero romano dei Santi Andrea e Gregorio al Celio, proprietario sino al 1526, quando fu acquistata dalla potente famiglia degli ANGUILLARA.

Nel 1599 Flaminio ANGUILLARA lo vendette al Cardinale Lelio BISCIA e al fratello e nel 1658 passò, per eredità, ai DEL DRAGO che lo governarono fino alla riforma fondiaria dell'Ente Maremma.

Dall'1 Agosto 1872 al nome di Mazzano è stato aggiunto l'appellativo di "Romano".

Fra gli itinerari turistici del Lazio non sfugge la presenza di una cittadina e di un territorio ricco di storia e di bellezze naturali: Mazzano Romano.

Un mare "verde" di tranquillità, ambiente pulito la tradizionale ospitalità, bene si assemblano con i trascorsi storici e le sue bellezze naturali, creando un certo fascino, tale da essere meta preferita di turisti italiani e stranieri e di intere famiglie che l'hanno preferita ai grandi centri, come loro residenza abituale. Vi si respira un'aria di mistero e di antica grandezza, quella degli ETRUSCHI.

Oggi Mazzano mostra la sua storia facendosi ammirare nella sua "parte vecchia", solcata da strette strade medievali, situata su una altura a strapiombo, sotto la quale scorre il fiume Treja.

L'antica Chiesa, che si trovava nell'angolo sud del paese, attribuita al Vignola o a un suo allievo, era del 1563. Aveva il fronte d'ordine dorico; semplice ed elgante il suo campanile, alto circa 25 metri, abbattuto da un fulmine nei primi del '900. Venne demolita nel 1940 poichè una parte essenziale della navata minacciava di crollare e precipitare al suolo; attualmente rimane in piedi solo parte del coro

Nell'attuale centro storico s'impone l'antico palazzo di Everso e Dolce degli ANGUILLARA e non di meno quello dei BISCIA, con l'arco d'ingresso al castello, del '500, nel quale vi è incastonato lo stemma di famiglia.

Sull'antica piazza del Borgo si affaccia una deliziosa Chiesetta con un affresco raffigurante il martirio di S. Sebastiano dipinto accanto ai due Santi Protettori: Antonio e Rocco.
Sulla stessa sorge anche il Monumento ai Caduti.
L'espansione edilizia, a cominciare dal periodo post bellico, ha permesso la realizzazione, a ridosso del vecchio centro, di notevoli costruzioni.

Al centro del paese sorge una nuova piazza, intitolata a Giovanni XXIII, sulla quale si affacciano:

la Sede Comunale;
l'ex Edificio Scolastico, attuale sede dell'ASSOCIAZIONE PRO-LOCO, del Centro Sociale, dell' ASSOCIAZIONE CARABINIERI, della BANDA Musicale "G. VERDI" e della BIBLIOTECA Comunale;
gli splendidi Giardini Pubblici, di recente sistemazione, con al centro una fontana e sedili ad emiciclo;
la Chiesa Parrocchiale, intitolata a S. Nicola di Bari, con annessi i locali parrocchiali. All'interno di essa, sull'altare MAGre, si conserva un trittico col Salvatore Santo al centro e S. Nicola e S. Benedetto ai lati: questi sono del XV secolo, mentre la raffigurazione del Salvatore Santo è posteriore. Il campanile ha installate due campane: una, fatta con il bronzo delle due campane dell'orologio della vecchia Chiesa, reca le due iscrizioni: "EA.D. MCVII" e "ILLUSTRISSIMA COMMUNITAS MAZZANI FIERI CURAVIT A.D. MDCCXLV" e l'altra, la nuova, "RIFUSA NELL' ANNO DEL SIGNORE 1970 A CURA DELLA COMUNITA' DI MAZZANO";
il Museo Storico Religioso, presso i locali della parrocchia.
Di notevole rilevanza è il Santuario di S. Maria delle Grazie, la cui costruzione risale all'anno 1000.

Il Comune di Mazzano Romano ad una altezza di mt. 250 slm, occupa una superficie approssimativa di 3000 ettari e la popolazione con residenza ufficiale è di 2.300 abitanti circa.