POZZAGLIA SABINA e PIETRAFORTE (RI)

Il colpo d'occhio offerto al visitatore da Pozzaglia Sabina è quantomeno insolito e particolarmente affascinante: il paese, edificato sopra un colle, ha l'aspetto di una vera e propria macchia grigia che fa capolino tra il verde acceso dei boschi e delle pinete che lo circondano.

Le case di Pozzaglia presentano infatti la particolarità di essere tutte costruite senza la benché minima traccia di cemento: la robustezza dell'abitato è assicurata dal fatto che gli edifici sono tutti addossati l'uno all'altro, realizzando con ciò anche una seppur grezza forma di sistema antisismico.

Secondo un'antica leggenda sarebbero stati i soldati di Carlo Magno a costruire le abitazioni e a scavare il Pozzo del Gallo (ovvero Pozzo del Franco, o del Francese) da cui deriverebbe il nome di questo centro.

Una versione meno romanzata delle origini di Pozzaglia farebbe invece discendere il nome da un pozzo o da un acquitrino presente in zona a quell'epoca e la sua organizzazione in borgo all'opera svolta dall'Abbazia di Farfa, che sin dal IX secolo annoverava questi territori tra i suoi possedimenti.

Signori di Pozzaglia furono successivamente i Colonna, gli Orsini, i Tuttavilla, i Muti, fino ad arrivare ai Borghese, nel 1632.

I legami con quest'ultima famiglia si sono conservati sino quasi ai nostri giorni e sono attestati dal fatto che ancora oggi una delle strade principali del paese è intitolata a questa nobile famiglia romana.

Pietraforte, fraz. di Pozzaglia Sabina

Le notizie sulle prime fasi di vita di Pietraforte sono praticamente inesistenti oppure incerte.

Il castello sembra essere stato fondato prima dell'anno 1094.

Poi per un lungo arco di tempo nessuna fonte parla più del paese.

Nel registro della Chiesa della Diocesi di Rieti del 1252 viene citata la Chiesa di Santo Stefano de Petreforti che, assieme a Santa Maria de Casale, doveva mezza procurazione al Vescovo di Rieti.

La Chiesa di S. Stefano doveva inoltre un censo annuo di una corba di grano ed una di spelta.

La presenza della Chiesa, che aveva cura delle anime, ci consente di ipotizzare che l'insediamento fortificato fosse stato costruito ben prima di questa data.

Nelle vicende storiche successive di Pietraforte, si intrecciano gli interessi dei Colonna e degli Orsini che ne divennero unici proprietari nella seconda metà del Quattrocento. Sullo scorcio 1500, signori ne erano divenuti i Marchesi Castelli di Terni, imparentati con gli Orsini.

Nel 1612, Giovanni Francesco Castelli vendette Pietraforte al Principe Marcantonio Borghese; successivamente questi lo diede in concessione a Oddone da Palombara, come parte del pagamento di Montorio Romano.

Oddone da Palombara fu autorizzato da Papa Urbano VIII, nel 1639, a venderlo a Valerio Santa Croce.

Poi fu rivenduto ancora ai Marchesi Maccarani. Nel 1701, con chirografo di Clemente XI, Silvio Maccarani fu autorizzato a cedere Pietraforte a Giacomo Ossoli.

Il 12 Febbraio del 1817, il Marchese Antonio Ossoli rinunciò ai suoi diritti feudali su Pietraforte.

Nel Novembre dello stesso anno – cioè nel periodo in cui lo Stato della Chiesa fu ristrutturato amministrativamente in virtù del decreto emanato dal Cardinale Consalvi - il paese divenne appodiato di Pozzaglia.