SORA (FR)


Sul monte San Casto si insediarono per primi i Volsci. Contesa a lungo da Romani e Sanniti, Sora fu infine conquistata da Roma e divenne sua alleata. Con l'avvento del cristianesimo fu dichiarata sede vescovile ed arricchita di numerose chiese. Contea autonoma nel 970, fu occupata dai Normanni nel 1062. Saccheggiata dai Saraceni nel X secolo e poi dai Normanni all'inizio del XIII secolo, fu donata alla chiesa da Federico II che però più tardi, entrato in contrasto con la Santa Sede, la riprese e la saccheggiò. Dichiarata città regia dal re di Napoli Carlo I d'Angiò nel XIV secolo, in seguito divenne feudo dei Tomaselli, dei Cantelmi, dei Della Rovere e dei Boncompagni.

Nel 1798 nel periodo napoleonico arrivarono in zona le truppe dei Francesi e Sora fu teatro delle lotte tra sanfedisti e giacobini. Sora divenne una delle basi della resistenza filoborbonica, guidata da Fra' Diavolo, esponente di un movimento che con azioni di guerriglia contrastava i Francesi. Con l'Unità d'Italia, anche quest'area come gran parte dell'Italia centro-meridionale conobbe il brigantaggio. Vi imperversarono le bande del re Francesco II aizzate dal terribile Luigi Alonzi detto Chiavone. Nel 1915 un violento terremoto rase la città al suolo, ma la risorsa naturale del fiume, sfruttato dall'energia elettrica aiutò lo sviluppo di questa terra che fin dal Novecento conobbe una notevole espansione economico-industriale.

Secondo una leggenda popolare la giovane Santa Martire Restituta arrivò a Sora accompagnata da un Angelo per evangelizzare la popolazione, ma fu fatta uccidere dal proconsole Agazio.

Attraversato dal fiume Liri, sorge nel punto di incontro delle tre valli del Liri, del Roveto e di Comino, sviluppandosi interamente in pianura. Sora è oggi uno dei maggiori centri della provincia di Frosinone, è infatti città industriale, agricola e commerciale, ma sta puntando concretamente anche al turismo con progetti che ne valorizzano sia le bellezze naturali che l'attività fieristica e gli importanti luoghi di culto.

Alla tradizionale economia agricola, si è affiancato nel XX secolo un notevole comparto manifatturiero nel settore alimentare, chimico, del legno e del mobilio soprattutto. In rilancio anche il settore turistico con una serie di progetti tra cui il parco fluviale con la città dell'Isola di Liri.

Confina a nord con la regione Abruzzo, ad est con Pescosolido, Campoli Appennino e Broccostella, a sud con Castelliri, Isola Liri e Arpino; ad ovest con Veroli e Monte San Giovanni Campano. Attraversato dal fiume Liri, sorge nel punto di incontro delle tre valli del Liri, del Roveto e di Comino, sviluppandosi interamente in pianura.