Udine
"Be Afraid Horror Fest"
22-23-24 Novembre 2024


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Festival internazionale di cinema horror.

Udine
"Be Afraid Horror Fest"
22-23-24 Novembre 2024

Otto lungometraggi, diciotto cortometraggi divisi in due blocchi, una trentina i paesi coinvolti.
Be Afraid Horror Fest (22-24 Novembre 2024, Cine Città Fiera, Udine) ha svelato il programma completo della sesta edizione.

Dal musical splatter al primo film girato come fosse un videogioco a scorrimento laterale; come ogni anno, i fan del genere si sentiranno sicuramente a casa.

Ultima edizione quella del Be Afraid Horror Fest, almeno per il momento. Portare avanti il festival essenzialmente da solo, dice Federico Scargiali, è un lavoro mastodontico che richiede una quantità smisurata di tempo. Tempo che purtroppo, causa altri lavori, a partire dal 2025 non avrò più. La speranza è che sia più un arrivederci che un addio.

Più di seicento le opere che sono state prese in considerazione per questa sesta edizione, il lavoro di un anno intero che si concretizza in un programma vario e denso di contenuti, composto quasi interamente da anteprime italiane soprattutto per quanto riguarda la parte dei lungometraggi.

Il Festival si aprirà con un film Argentino, 1978, Venerdì 22 Novembre alle ore 20:15. Siamo in piena Guerra Sporca, la polizia, dopo una soffiata, arresta un gruppo di giovani disobbedienti per torturarli ed estorcere una confessione. Si accorgereanno ben presto che si tratta di una trappola che scatenerà l'inferno sulla terra in pieno stile Hellraiser. A Seguire, dall'Inghilterra, un thriller di chiara ispirazione Videodrome, Custom.

Sabato 23 Novembre giornata intensa, quattro i titoli in programma. Si parte con la classica selezione di corti, diciotto in totale, quest'anno divisi in due blocchi da 80 minuti. In mezzo ci troviamo un sacco di facce conosciute al pubblico del festival: Lisa Ovies che ci aveva portato il peluche assassino di Puppet Killer; torna anche il vincitore della scorsa edizione, Kenichi Ugana, con un corto erotico-zombie, più un pinku che erotico forse; Joey Scoma che qualche anno fa aveva vinto come miglior scenegiattura con /HAAW/ e che finalmente è riuscito a realizzarlo come vero e proprio cortometraggio; e ancora Paolo Gaudio, il re italiano della stopmotion, che mette in scena una versione personalissima del Dagon di Lovecraft.

Tre i lungometraggi che vanno a completare il programma di Sabato 23 Novembre, Ucraina, Svezia e Australia le nazionalità.

The Witch. Revenge alle 20:00, film di protesta, pieno di rabbia, che racconta la storia di una strega Ucraina costretta a praticare le sue arti oscure a cui aveva rinunciato per amore, dopo che dei soldati russi ammazzano a sangue freddo il suo fidanzato.

Alle 22:00 un film allucinanto, Lovecraftiano, un thriller fantascientifico girato con due spicci ma tanta passione. Dalla Svezia, Voidcaller. Chiude a mezzanotte l'Australiano the Wave of Madness, primo film ad essere girato interamente come fosse uno side-scrolling shooter. Jason Trost, il regista, non è la prima volta che utilizza il mondo videoludico nei suoi film, ha costruito un intera saga (FP) postapocalittica attorno a Dance Dance Revolution.

Sempre quattro i titoli in programma l'ultimo giorno.

Ad aprire la giornata alle ore 14:30 troviamo il secondo blocco di cortometraggi, ottanta minuti circa per nove lavori di altrettante nazionalità differenti. Dal Giappone all'Islanda.

Si prosegue alle 16:30 con il folk horror Olandese Witte Wieven. Storia nera di spiriti del bosco e vendetta. Portato al festival dalla Make Way Film, la stessa casa di produzione che ci aveva fatto conoscere il vincitore della quarta edizione, De Openbaring, il psycho thriller sulla pandemia.

Alle 18:30 ci spostiamo in Canada per un film con una creatura tentacolata che si muove attraverso lo scarico dei bagni di una palazzina: Scared Shitless. Splatter a profusione ed effetti speciali del mitico Steven Kostanski (Psycho Goreman, Father's Day, the Void).

L'arduo compito di chiudere il festival è affidato al film più folle dell'anno, un musical splatter direttamente dall'Estonia: Chainsaws were singing. Sangue a fiumi, canzoni incredibilmente orecchiabili e un assolo di motosega (vedere per credere). Divertimento assicurato.

Affollatissimo anche il concorso sceneggiature, 23 i finalisti divisi in due categorie.

Come da rinnovata tradizione, il trofeo simbolo del festival ad opera di Mattia Vignotto (Grind Airbrush&SFX), verrà assegnato al miglior film e al miglior corto dal giudizio insindacabile del pubblico.

Vi aspettiamo dunque al Cine Città Fiera di Udine dal 22 al 24 Novembre 2024 per un lungo weekend di terrore.

L'accredito, in promozione a 25€, sarà acquistabile a partire da oggi sul sito del Cine Città Fiera

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