APIRO (MC)


Sorge a oltre 500 m di altezza s.l.m. e fa parte della Comunità Montana del San Vicino. L'economia del paese è soprattutto a vocazione agricola e dista 54 chilometri da Macerata

STORIA

Già abitato al tempo dei piceni e poi dei romani, Apiro fece parte del ducato longobardo di Spoleto. Nel 1227 si diede statuti comunali e fu capoluogo della giurisdizione di Valle di San Clemente, organismo indipendente che raccoglieva alcuni castelli della zona. In seguito passò sotto il dominio di Jesi e, dopo la breve dominazione di Francesco Sforza (1433-34), sotto la giurisdizione pontificia fino all’Unità.

DA VEDERE

Raccolta di Sant'Urbano posizionata all'interno dell'omonima Chiesa, struttura dell’XI secolo. Presenta una collezione di opere d'arte di carattere religioso, databili dal '500 in poi: quadri, paramenti, suppellettili e numerosi altri documenti di grande importanza storica e culturale. Principalmente sono provenienti da doni da parte di Giacomo Baldini ed altri personaggi della città che possedevano questo tipo di materiali. L'esposizione è aperta al pubblico.

Tra le principali architetture difensive è possibile vedere: Porta Garibaldi, il Torrione, le mura.

I principali musei di Apiro, oltre alla Raccolta di Sant'Urbano, sono: la Pinacoteca comunale, il Museo permanente di usi e costumi locali.