CALDAROLA (MC)


Situato a 314 mt s.l.m. è un comune collinare di origine antica; la sua economia poggia principalmente sull'industria, sul terziario e sul tradizionale artigianato del ferro battuto.

L'abitato, situato in leggera pendenza, si affaccia sulle acque del fiume Chienti e del lago di Pievefavera ed è circondato da una serie di rilievi collinari, che si inerpicano in direzione della catena dei monti Sibillini.

Il territorio comunale veste i colori brillanti dei seminativi e le tinte più cupe dei boschi di roverella, rovere, cerro e acero; qua e là, sulle cime dei poggi, svettano i resti di antichi manieri, posti un tempo a guardia dell'agro caldarolese.

DA VEDERE

La Chiesa di San martino

si tratta di un luogo di culto, utilizzata un tempo come Collegiata nel 1590. Sulla facciata è possibile vedere lo stemma di Papa Sisto V.

Collegiata di San Gregorio

Secondo fonti autorevoli si tratta di una costruzione realizzata proprio sull’antica chiesa di San Gregorio della Vigna.

La sua struttura è a pianta a croce latina con un elegante soffitto a capriate.

Il Santuario di Maria Santissima del Monte

questo luogo domina l’ala sud della piazza e occupa un vuoto lasciato in passato da una bellissima chiesa ottocentesca.

Castello di Croce

una struttura dalle dimensioni colossali, compresa la porta d’ingresso.

Tra i boschi di Caldarola si nasconde il magnifico Castello di Vestignano, tuttora cinto da mura massicce e dotato di un bel torrione a cilindro.

Non da meno il Castello Pallotta, edificio costruito sulla cima del colle Colcù, affacciato proprio verso il centro di Caldarola.

La realizzazione di questo castello risale almeno al IX secolo e un tempo veniva utilizzato come residenza estiva del cardinale Pallotta.