CASTIGNANO (AP)
Costruito sul più alto di cinque colli gemelli che sorgono tra l'alta valle del Tesino e la testata del torrenta Chifenti a 473m s.l.m., circondato da suggestivi calanchi scoscesi, Castignano appare con il suo profilo inconfondibile, arroccato sulla collina: un paese a forma di piramide, sostenuto da un colossale muraglione, dominato da una torre romanica dalla cuspide svettante.
Dalla piazza in cima al paese si gode di un magnifico panorama che spazia dal Conero ai Sibillini, al Gran Sasso, alla Maiella, fino al mare.
DA VEDERE
Chiesa di San Pietro e Paolo
Nella parte più alta del borgo si arriva alla chiesa. Caratteristici sono il rosone in travertino presente sulla facciata con al centro una figura umana ed il portale in terracotta, che all’imposta dell’arco reca lo stemma di Castignano.
Al suo interno la chiesa è a due navate con copertura a capriate, caratteristici sono gli altari lignei in stile baroccheggiante.
Nel Museo Diocesano Intercomunale di Arte Sacra allestito all’interno della sagrestia, è possibile ammirare una delle opere più preziose: il “Reliquiario –Ostensorio della Croce Santa” d’argento dorato, opera di oreficeria del periodo tardo-gotico, lavorato a cesello, commissionato nel 1488.
La parte centrale è costituita da un tempietto composto da sei colonnine tortili dove è collocata una croce che conserva le reliquie (frammenti di legno della colonna sulla quale Cristo fu flagellato) donate a Castignano da papa Nicolò IV nel 1288.
Sulla parete destra della Chiesa affascina l’affresco del “Giudizio Universale”, dipinto nel '400, con la descrizione della vita nell’Aldilà.
Inoltre, all’interno della Chiesa è presente la Cripta dell’Addolorata, sulle cui pareti ci sono tracce di affreschi attribuiti a Vincenzo Pagani.
Chiesa di Santa Maria al Borgo
La chiesa di Santa Maria al Borgo è detta anche dei Templari in quanto in essa si rintracciano alcuni segni che andrebbero ad accreditare la presenza dei cavalieri nel borgo di Castignano.
Primo fra tutti la presenza di fianco alla chiesa di un ospitale, caratteristica struttura sempre presente nelle chiese appartenenti ai cavalieri del tempio.
Sulla facciata della chiesa che costeggia via Margherita ci sono due portali e due monofore, il portale che funge da ingresso presenta una cornice in cotto con decorazioni, da notare la formella con il Tau, tipico simbolo templare.
La scoperta di affreschi all’interno della chiesa e la loro datazione, andrebbero a supportare l’idea di una chiesa più antica già preesistente alla venuta in loco dei monaci benedettini e che appunto la tradizione vuole edificata dai templari.
Chiesa di Sant'Egidio
presenta diverse opere di interesse tra cui “ La Madonna del Rosario” opera attribuita a Simone De Magistris, un olio su tela dipinto negli ultimi anni della sua attività, tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo.
All’interno colpiscono la maestosità dell’unica navata e le decorazioni delle pareti e del soffitto a botte, recentemente restaurate
Vi sono conservate, tra le altre opere, la tela della “Madonna del Rosario”, di Sebastiano Conca (1679-1764), l’ “Annunciazione”, capolavoro di Giuseppe Grezzi (1634-1721) e la “Crocifissione”, di Pier Francesco Mola (1612-1721).